ASPRA DISCUSSIONE NELLO SPORT MONDIALE – La crisi geopolitica mondiale rischia di riflettersi sul massimo evento sportivo, le Olimpiadi. Il CIO aspira a riproporre l’universalità dei Giochi, ma incontra forti resistenze

La rinnovata aspirazione del Comitato olimpico internazionale (CIO) a mantenere “l’universalità” in vista dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, abbracciando atleti liberi dalla droga provenienti da Russia e Bielorussia che non siano coinvolti nelle atrocità ucraine, è all’origine di una spettacolare polemica interna al comitato olimpico.

Al vertice olimpico dello scorso anno, il CIO e il suo presidente Thomas Bach hanno incoraggiato una proposta del Consiglio olimpico asiatico (OCA) per consentire agli atleti russi e bielorussi di partecipare agli eventi di qualificazione per Parigi 2024.

Tuttavia il mondo vive con ansia gli sviluppi della guerra in atto dopo l’aggressione russa in Ucraina, il tema è in cima alle preoccupazioni di molti paesi e delle rispettive cittadinanze. La mossa “distensiva” ventilata dal CIO ha provocato reazioni contrarie e, secondo il sito di news olimpica “insidethegames.biz, è ormai “noto che le nazioni occidentali stanno prendendo in considerazione un boicottaggio di Parigi 2024” piuttosto che competere contro atleti provenienti da stati responsabili di crimini di guerra.

“E’ troppo presto per pensare a un piano per trovare condizioni accettabili all’inclusione degli atleti russi. Gli alleati dell’Ucraina in tutta Europa esprimono la loro preoccupazione giustificata”, dice Gerhard Heiberg, veterano membro del CIO norvegese in pensione, che ha organizzato i Giochi invernali di Lillehammer di 1994. “Sono necessarie maggiori informazioni su Putin e sui suoi vertici militari, tuttora incredibilmente aggressivi. So che i vicini dell’Ucraina potrebbero benissimo ricorrere al boicottaggio.”

Secondo il dirigente norvegese, inoltre, Putin è ossessionato dal trionfo sportivo e l’esclusione della Russia da Parigi potrebbe forzargli la mano a concludere la guerra.

Intanto a Parigi, tra gli organizzatori dei Giochi, cresce l’allarme. Alain Lunzenfichter, decano commentatore olimpico per il quotidiano sportivo francese L’Equipe, critica la mossa del CIO (“questo piano ucciderebbe i Giochi di Parigi”), aggiungendo: “Le Olimpiadi non hanno bisogno della Russia, non se consideriamo gli orrori in Ucraina”.

Tony Estanguet, pluricampione olimpico di canoa e presidente di Parigi 2024, preferisce non intervenire, in attesa di un riesame da parte del CIO. Diversi mesi fa, Dick Pound, collega senior pensionato del CIO dal Canada, ha sottolineato questo principio: che le nazioni illegali non sono benvenute.

Dopo la seconda guerra mondiale, Germania e Austria furono sospese dalle Olimpiadi di Anversa del 1920, allo stesso modo Germania e Giappone da Londra 1948.

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