38ª AMERICA’S CUP, TUTTO SI MUOVE! – Emirates Team New Zealand e Peter Burling hanno confermato di aver concordato la separazione in vista della 38ª America’s Cup. Lunghe trattative tra il management del team e Burling a Barcellona, ​​ma non è stato possibile raggiungere un accordo. Dove andrà Burling? Le ipotesi Alinghi e Luna Rossa…

Non solo il Challenger of Record (Royal Yacht Squadron inglese) è nei problemi, per la lite tra Ben Ainslie e Jim Ratcliffe, e il recente ritiro della sfida di quest’ultimo con Ineos, che nella migliore delle ipotesi toglie parecchie risorse al restante team britannico. Anche il defender, la corazzata kiwi, vive momenti difficili. Grand Dalton il gran capo è alle prese con la scelta della località, dopo il rifiuto ennesimo di Auckland e della Nuova Zelanda di sborsare quanto richiesto, e aspetta con ansia proposte “reali” dal resto del mondo.

E adesso ci si mette anche Peter Burling: tre medaglie olimpiche, tre America’s Cup con il dream team degli All Blacks della vela, un volto e una presenza inossidabile nella squadra. Bene: non ci sarà alla prossima Coppa. E’ un divorzio-shock, come se Messi fosse andato via dal Barcellona ai tempi d’oro. Il defender resta senza il suo faro tecnico, il manico imbattibile, un riferimento anche psicologico.

September 05, 2024. Louis Vuitton Cup, Race Day 6. Peter Burling, EMIRATES TEAM NEW ZEALAND

Non basta. Ci sono due domande cui rispondere: chi sostituirà Burling al volante del prossimo AC75 di ETNZ? Il casting è partito, ma sostituire Magic Pete non sarà facile, è un trapasso che ricorda l’addio di Rusell Coutts nel 2003, fu sostituito da un giovane e acerbo Dean Barker, e il “loyal” team kiwi perse la Coppa con Alinghi.

E ADESSO DOVE VA BURLING? LE IPOTESI ALINGHI E LUNA ROSSA… – Seconda domanda: dove andrà Burling? Chi lo prende? Lui (leggete sotto) dichiara di prendersi un “momento di riflessione”, ma assicura che “comunque non continuerò con Team New Zealand”. Quindi i giochi sono fatti, altro che riflessione. Proseguendo l’esempio del 2003, dietro alla scelta di Peter potrebbe esserci nuovamente Ernesto Bertarelli e un super contratto con Alinghi. Burling come Coutts? E se invece si facesse sotto Luna Rossa? Ricordiamo che la sfida italiana deve pur sempre sostituire Jimmy Spithill e Checco Bruni, e pur avendo “pronti” Ruggero Tita e Marco Gradoni, uno come Magic-Pete farebbe assai comodo…

Ma poi, la Coppa 38, si farà? Dove? Quando? Con quali squadre? A pensarci bene, alla fine proprio questa imprevedibilità e incertezza e colpi di scena sono il bello e l’unico di sua maestà l’America’s Cup.

LA NOTIZIA
– Con l’America’s Cup che si sta configurando come una competizione a cicli più regolari, i requisiti per i membri del team stanno cambiando. Con l’equilibrio tra progettazione, simulazione, costruzione della barca, test e finestre di regata sempre più ridotte, l’integrazione dei velisti chiave con il team di progettazione diventa più critica che mai.

Grant Dalton, CEO di Emirates Team New Zealand, ha dichiarato: “Pete è stato una figura centrale, la cui crescita è stata incredibile all’interno di Emirates Team New Zealand da quando vi è entrato 10 anni fa. Possiamo tutti guardare indietro con grande orgoglio a ciò che è stato raggiunto, avendo ottenuto un successo senza precedenti come team con Pete al timone”, ha continuato Dalton.

DALTON: SERVE APPROCCIO NUOVO“Vincere l’America’s Cup per tre volte di fila era un territorio inesplorato, ma ciò che ha permesso di vincere in passato non sempre equivale a vincere in futuro, soprattutto in cicli di America’s Cup molto più serrati che richiedono un approccio nuovo e dedicato per continuare a ottenere successo”.

PETER: MI PRENDO UN MOMENTO DI RIFLESSIONE, MA NON CONTINUERO’ CON TEAM NEW ZEALAND – Questa la dichiarazione ufficiale di Peter Burling: “Anche se non continuerò con Emirates Team New Zealand per la 38a America’s Cup, voglio prendermi un momento per riflettere su un viaggio straordinario. Nell’ultimo decennio, ho avuto il privilegio di far parte di qualcosa di veramente speciale: da intense battaglie a vittorie indimenticabili, fino a stringere amicizie che vanno ben oltre la vela. Sono immensamente orgoglioso di tutto ciò che abbiamo realizzato insieme e grato a tutti coloro che hanno fatto parte di questo capitolo”.

Sia Emirates Team New Zealand che Burling procedono con rispetto reciproco e condividono l’orgoglio per il percorso intrapreso insieme.

Il comunicato ufficiale si conclude così… Mentre le fondamenta della 38a America’s Cup, come il Protocollo e la sede ospitante, si stanno sviluppando, il management di Emirates Team New Zealand ha lavorato duramente per garantire una solida combinazione di esperienza e nuovi talenti in tutti i reparti, per garantire ogni possibilità di vincere l’America’s Cup per la sesta volta contro quella che sarà un’altra formidabile formazione di sfidanti molto forti.

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