DOPO QUATTRO PROVE NEGATIVE (9-6-6-8) LA SQUADRA ITALIANA è ALL’8° POSTO – New Zealand imprendibile, Australia solida, sorpresa Canada, Francia emergente, inglesi e americani così così. Il campo di regata di Los Angeles alla prova dei catamarani volanti

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Il formato Gran Premio non si addice (non per adesso) alle squadre italiane. Da un capo all’altro del pianeta, in Australia nel primo GP di F1 le Ferrari naufragano lontanissime dai migliori, mentre a Los Angeles, sulle acque che saranno olimpiche tra tre anni e mezzo, il Red Bull Italy Team di Jimmy Spithill con Ruggero Tita a timone delude, e parecchio: ottavo posto su 12 con uno score meno che anonimo (9-6-6-8) e soprattutto un andamento che mette in evidenza limiti di velocità e probabilmente di organizzazione a bordo.

RED BULL ITALY DA RIVEDERE – Partenze insistite senza ragione all’estremità sopravento, tattica che paga solo a tratti, seconda più lenta velocità media della flotta e bassissima percentuale di volo rispetto a quasi tutti gli altri team. C’è parecchio da fare, insomma, ma del resto la stagione è lunga, ci saranno tante altre tappe (in)dimenticabili di questa stagione che scorre via tra le urla dei telecronisti, le tribune piene, emozioni rade e soliti noti al comando.

La classifica vede in testa Peter Burling e soci (1-1-9-2), ma il sorprendente Canada (3-2-5-6) è vicino così come la solidissima Australia al netto di un problema nella prima prova (10-3-1-3). La Francia, praticamente alla prima vera regata di stagione, mette già paura per la crescita immediata (6-9-3-1).

Sopra: le partenze di Red Bull Italy sempre sopravento, ma non velocissime. Sono all’origine delle prove anonime del primo giorno a Los Angeles.

La veduta aerea del campo di regata e dell’area di Los Angeles, che sarà la sede delle regate olimpiche dei prossimi Giochi nel 2028. Proprio nei giorni del Rolex SailGP, nella città degli Angeli erano in “missione” il Presidente FIV Francesco Ettorre, il DT azzurro Michele Marchesini e il project manager Guglielmo Vatteroni, per primi contatti e logistica e in vista di una base italiana per il quadriennio olimpico. Le prime impressioni sono complicate: prezzi alle stelle, distanze lunghissime, e ancora la base olimpica della vela non è stata ufficializzata.

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