IL GIALLO DI COPPA SI ACCENDE – “Sbalordito” dalla dichiarazione di Ineos e Mercedes, il velista prevede “notevoli ostacoli legali e pratici per loro nei prossimi giorni e settimane” e conferma che il suo Athena Racing team sarà sfidante di Coppa America, insieme con i team giovanile e femminile. Il caso coinvolge direttamente il Royal Yacht Squadron

Ben Ainslie sorpreso in contropiede, barcolla e poi riprende il centro del ring: licenziato? Non se ne parla. Alcuni giorni dopo l’annuncio-shock di Ineos, proprio Ben fa trapelare (oltre alla immaginabile rabbia) quella che sarà la linea dei prossimi giorni. E tutto lascia pensare che la diatriba sarà lunga e inciderà sui programmi della prossima 38 America’s Cup. Grant Dalton, alla finestra, segue preoccupato gli eventi che potrebbero sfuggire (se non l’hanno già fatto) di mano ai protagonisti.

Il testo dell’annuncio che taglia fuori Ben Ainslie è effettivamente un po’ criptico e si presta a interpretazioni: “INEOS parteciperà alla sfida per la 38a America’s Cup con il nome di team INEOS Britannia dopo essersi separata da Sir Ben Ainslie”, ha affermato INEOS in una dichiarazione ufficiale. Aggiungendo anche: “Purtroppo, INEOS Britannia e Sir Ben non sono riusciti a trovare un accordo sui termini per andare avanti dopo la conclusione della 37a America’s Cup a Barcellona”.

Difficile trovare un senso compiuto: un multimiliardario, l’uomo più ricco d’Inghilterra, che non si mette daccordo con il suo skipper, simbolo della vela britannica, per soldi? Quale “accordo” non è stato trovato tra i due Sir? Modalità della sfida? Ruoli? Strategie? Rapporti con il defender neozelandese (altro punto che sarà delicatissimo da sistemare adesso)? Tutto lascia pensare a una rottura tra i due, e che “semplicemente” qualcosa non abbia funzionato, anche se è difficile pensarlo dopo le strette di mano in acqua e le feste sul palco a Barcellona.

Ma se Ratcliffe, il re del petrolchimico, pensava di dare una spallata e via, sostituendo Aisnlie con David Endean (NZL), che in precedenza ricopriva il ruolo di COO per il team inglese Coppa, si sbagliava.

Ben Ainslie ha reagito, dapprima dichiarando di essere rimasto sorpreso dalla notizia e dalla modalità (un mancato accordo, a questi livelli, presuppone che almeno i dettagli della separazione e della sua comunicazioni siano condivisi). E poi ha sparato: ci saranno conseguenze. Mentre, per quanto lo riguarda, continua a lavorare con il suo team, ribattezzato Athena Racing autodefinendosi “sfidante inglese per la prossima Coppa America”.

Questo il testo diffuso da Ainslie: “Lo sfidante britannico per la 38a America’s Cup, guidato da Sir Ben Ainslie, è rimasto sbalordito nel leggere la dichiarazione odierna di INEOS e Mercedes F1 in merito alla loro sfida pianificata per la 38a America’s Cup”, ha affermato il team di Ainslie in un comunicato ufficiale. (N.B., Ainslie è a capo del team di vela Athena Racing). “Questo piano solleva notevoli ostacoli legali e pratici per loro che si manifesteranno nei prossimi giorni e settimane. Inoltre, il team britannico di Coppa America di Sir Ben Ainslie sarà noto come Athena Racing in futuro, allineandosi al team britannico di Coppa America femminile e giovanile, l’Athena Pathway.”

E così da oggi i team inglesi sfidanti per la prossima Coppa sono due. Un bel pasticcio, anche considerando: 1) che entrambi i baronetti, Ainslie e Ratcliffe, sono soci del Royal Yacht Squadron, sotto il cui guidone sono state presentate le ultime sfide: in caso di due sfide e due team, quale sarà la scelta dello yacht club reale? Toccherà a Re Carlo decidere? 2) Ineos Britannia, vincitore della Louis Vuitton Cup contro Luna Rossa Prada Pirelli e sconfitto da Emirates Team New Zealand, è – almeno ufficiosamente – il Challenger of Record, il primo sfidante. Un ruolo delicato e determinante per l’organizzazione della prossima Coppa: decide insieme al Defender il Protocollo (le regole, le barche, le date, la località).

Il defender assiste in silenzio al tumulto. La sede della prossima America’s Cup sarà annunciata a giugno 2025, questo è quanto si sa al momento. Ma tutti aspettano il Protocollo prima di gettare il cappello sul ring, e non da ulimo va ricordato che è il club, ovvero il Royal Yacht Squadron, e non la squadra, a essere il primo sfidante, Challenger of Record.

La telenovela è appena cominciata…

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