
LE IMMAGINI DI LES SABLES IN TEMPESTA: ANNULLATI ALCUNI INGRESSI NEL CANALE – Clarisse e Benjamin ormeggiano a La Rochelle. Boris Hermann e Samantha Davies impegnati contro l’ultima depressione nel golfo di Biscaglia. Giancarlo Pedote (15), arrivo confermato tra 2 e 3 febbraio, e occhio al meteo anche per Prysmian – TRACKING – NUOVO EPISODIO DI SOLO! SU SAILY TV
Aspettarsi l’inaspettato è un mantra che non abbandona mai gli skipper solitari del Vendée Globe. Ma né Benjamin Dutreux (GUYOT environnement – Water Family) che è arrivato 10° nel tardo pomeriggio di ieri, né Clarisse Crémer (L’Occitane en Provence) che è arrivata 11a questa mattina presto avrebbero mai pensato di essere accolti in un posto diverso da Les Sables d’Olonne alla fine delle rispettive regate in solitaria senza scalo intorno al mondo.


Il motivo? Una grande tempesta nel Golfo di Biscaglia che ha reso troppo pericoloso l’ingresso nel famoso canale di Les Sables d’Olonne, come del resto è stato anche restare in mare aperto. E così entrambi sono stati accolti in successione nella vicina La Rochelle, sicuramente un riscaldamento per l’enorme benvenuto che riceveranno non appena il meteo garantirà loro un passaggio sicuro a Les Sables d’Olonne, un paio d’ore più su lungo la costa. I prossimi in arrivo sono il tedesco Boris Herrmann (Malizia-Seaexplorer, 12°) e la britannica Samantha Davies (Initiatives-Cœur, 13°) che dovrebbero tagliare il traguardo mercoledì 29 gennaio, 80° giorno di navigazione.
VIDEO: LA BURRASCA SU LES SABLES D’OLONNE AGLI ARRIVI DI DUTREUX E CREMER
Adattarsi è una seconda natura per i marinai. È un dato di fatto per tutti coloro che si avventurano al largo e ancora di più per coloro che attraversano gli oceani. Il Vendée Globe è appena entrato nella sua undicesima settimana di regata e, come sempre, Eolo e Nettuno sono due dei principali protagonisti. La causa? Sistemi di bassa pressione che stanno colpendo l’ovest della Francia (lo fanno abitualmente in inverno), facendo oscillare seriamente le barche in porto.
VIDEO: TEMPESTA DI EMOZIONI
BORIS E SAMANTHA NELLA TEMPESTA! – Boris Hermann e Sam Davies dovrebbero essere i prossimi a concludere ma prima devono rallentare per lasciar passare il peggio della depressione. Il consulente meteorologico del Vendée Globe Basile Rochut spiega: “Boris e Sam erano un po’ indietro e rischiavano di affrontare condizioni più forti e peggiori. Con mari molto agitati e l’incertezza relativa alle condizioni, è questo che li ha spinti giustamente a rallentare”. Attualmente alla latitudine del Portogallo, hanno avuto onde da 6 a 7 metri e condizioni di vento che si rafforzeranno man mano che si avvicinano alla linea.
Herrmann ha riferito al suo team di aver visto raffiche a 65 nodi questo pomeriggio navigando solo con una randa con tre terzaroli, cercando per tutto il tempo di mantenere il suo Malizia Seaexplorer rallentato.
“Ho 3 mani di terzaroli nella mia randa, sto cercando di andare piano”, ha detto Davies in un video: eccolo!
VIDEO: LA TEMPESTA DI INIZIATIVES COEUR
“La depressione in cui si trovano è molto intensa e il suo movimento molto lento”, sottolinea Will Harris di Malizia Seaexplorer. “Sul suo limite meridionale può esserci uno stato del mare molto significativo con onde che possono raggiungere i 12 metri. Speriamo che possano rallentare abbastanza da posizionarsi appena dietro e consentire al peggio della tempesta di passare”.
VIDEO: E ANCHE BORIS SE LA PASSA COSI’…
Romain Attanasio (Fortinet – Best Western, 14°) e Yannick Bestaven (Maître Coq IV, fuori gara) stanno costeggiando l’alta pressione. Sperano quindi di posizionarsi per trovare un fronte, passare a nord-ovest delle Azzorre e poi dirigersi verso il Golfo di Biscaglia.
Dietro di loro quello che chiamiamo il Gruppo Pedote, visto anche che l’italiano occupa oggi il 15° posto a 2100 miglia dal traguardo.
IL GRUPPO PEDOTE RESTA COMPATTO, MA… – Nell’analizzare il resto della flotta (e non stiamo parlando della parte più indietro, siamo tra il 14° e il 22° posto, su 40 skipper significa centro flotta), non si puo’ non notare, ormai al 78° giorno di regata, un rapporto quanto meno “singolare” dal punto di vista del racconto e delle informazioni, tra il navigatore italiano Giancarlo Pedote e l’organizzazione del Vendée, lato comunicazione: raramente si trovano riferimenti a Giancarlo e Prysmian nelle news quotidiane, così come, specularmente, rarissimi sono i contributi audiovisivi ufficiali da Pedote sui canali ufficiali che li distribuiscono anche ai media internazionali. Qualcosa che in tanti Vendée non ci era capitato, e sarà interessante capirne il motivo, ammesso che ve ne sia uno.
Giancarlo ha raccontato con parsimonia un giro che per lui è stato sin qui sicuramente difficile, è un diritto che va riconosciuto e rispettato e del resto non ha mai mancato di chiarire i fatti salienti, compresi questi ultimi giorni di difficile rimonta degli alisei in bolina larga:
E sempre di oggi è un video-recap della risalita verso l’Equatore, che ci offre comunque lo spirito di Giancarlo, oltre che la qualità del velista italiano che si appresta a completare la seconda circumnavigazione in solitario. Obiettivo dichiarato alla vigilia, quindicesimo posto: forza Gianca!


La tedesca Isabelle Joschke (MACSF, 18°) è fianco a fianco con Damien Seguin (Groupe APICIL, 17°) e oggi festeggia il suo 49° compleanno: auguri Isa! Conrad Colman (MS Amlin) è al 19° posto, solo 37 miglia dietro Benjamin Ferré (Monnoyeur-Duo For A Job) che è il primo delle barche non foiling. Isa ha raccontato: “C’è calma nel cuore dell’alta pressione. Da qualche giorno procedo a una media di 5 nodi. Sto gestendo la situazione, ho pazienza, cerco di trovare la via d’uscita migliore. La flotta che si sta riunendo non mi rallegra. La fine della regata non sarà facile per me, non sarò in grado di sfruttare il 100% del potenziale della barca. Avrei preferito iniziare quest’ultima sezione con un po’ di vantaggio in più!”
A fine gruppo Tanguy Le Turquais (Lazare), Alain Roura (Hblot) e Jean Le Cam (Tout commence at Finisterre – Armor Lux). Tanguy si è giustamente preso il tempo per congratularsi con la sua compagna, Clarisse Crémer, orgoglio e quasi lacrime: “Stiamo insieme da 14 anni e mi impressiona sempre. Sono commosso perché a un certo punto non pensavamo più che sarebbe stata alla partenza. Deve questo Vendée Globe a tutte le persone che hanno creduto in lei ma anche a tutti coloro che non hanno creduto in lei, che alla fine le hanno dato molto coraggio.”
Nelle ultime 24 ore, cinque skipper hanno attraversato l’equatore: Kojiro Shiraishi (DMG Mori Global One, 24°), Louis Duc (Fives Group – Lantana Environnement, 25°), Sébastien Marsset (Foussier, 26°) e Violette Dorange (Devenir, 27°). Ci sono ancora sei skipper che stanno gareggiando nell’Atlantico meridionale Antoine Cornic (Human Immobilier, 29°) ed Éric Bellion (Stand as One – Altavia, fuori gara) stanno risalendo la costa brasiliana mentre Oliver Heer (Tut Gut., 30°) – che era pronto a salire sull’albero per risolvere un problema di “lazy-jack” – e Jingkun Xu (Singchain Team Haikou, 31°) dovranno presto affrontare il fronte freddo di Rio. Per Manuel Cousin (Coup de pouce, 32°), Fabrice Amedeo (Nexans – Wewise, 33°) e Denis Van Weynbergh (D’Ieteren Group, 34°), c’è una lenta progressione controvento.
