
GLI INTERVENTI DI GIOVANNI MALAGO’, FRANCESCO ETTORRE, CATERINA BANTI (SUPER!), MAX SIRENA – Presenti atleti e tecnici delle squadre Olimpica e Giovanile, con i trionfi 2024, e una delegazione di Luna Rossa Prada Pirelli con i team vittoriosi nella Women e Youth America’s Cup. Non solo cerimonia: in evidenza i valori forti che rendono unico lo sport della vela – GALLERY FOTO
Il Palazzo del Quirinale, simbolo istituzionale della Repubblica col suo carico di storia. I saloni, gli specchi, gli stucchi, i tappeti, i corazzieri, i funzionari, il cerimoniale. Tutto dedicato, per una volta e per oltre un’ora ricca di contenuti, alla vela e ai velisti: i giovani e gli olimpici con le tute e le divise delle squadre federali, le medaglie in tasca e i sorrisi luminosi, l’arrivo sulla piazza di un pezzo di Luna Rossa Prada Pirelli team, in completi elegantissimi (in particolare quello delle ragazze: blazer su camicia bianca, gonna midi, calzini neri morbidi sulla caviglia e mocassini a mezzo tacco, quasi uscite da un magico Collegio di eccellenza velica) guidati dal comandante Max Sirena, la presenza dei DT Michele Marchesini e Alessandra Sensini e dei rispettivi staff tecnici plurivittoriosi, infine il Consiglio Federale al completo guidato dal presidente Francesco Ettorre, in quella che di fatto è la sua giornata.




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Il salone si alza in piedi all’ingresso del padrone di casa Sergio Mattarella, sorridente e accogliente, stringe tutte le mani in prima fila. Poi i saluti. Inizia Giovanni Malagò con un fulminante “Presidente: grazie!” a nome di tutto lo sport. Gratitudine presidenziale estesa al mondo della vela, e alla FIV “una federazione che ha una lunga storia di successi e oggi eccellenza del sistema sportivo italiano, molto presente sul territorio. Un percorso iniziato con la prima medaglia d’oro nel 1936 con una barca chiamata Italia, a chiarire l’identificazione culturale della vela, meravigliosa disciplina polivalente in continua evoluzione.” Malagò cita le medaglie d’oro di Marta Maggetti (in formissima e con deliziosa treccia sui capelli), Ruggero Tita e Caterina Banti (il primo assente causa SailGP, la seconda più che presente, e scoprirete perchè), Marchesini, Sensini, Sirena, i giovani: “Una gioia essere qui con lei Presidente Mattarella, che ricorda sempre i valori dello sport.”
Francesco Ettorre sul leggio del Quirinale con doppio microfono non si scompone e sembra più a suo agio di sempre, al cospetto della massima carica dello Stato. Un discorso che vola alto: “Signor Presidente, le rivolgo un sentito ringraziamento a nome della Federazione Italiana Vela e di tutta la comunità che rappresento, per averci accolto in questa sede così prestigiosa, simbolo dell’unità e dei valori più alti della nostra Repubblica. È per noi un onore profondo essere qui al Quirinale, alla Sua presenza, per la prima volta in una storia quasi centenaria per la nostra Federazione.“
“Il poter essere alla Sua presenza, Signor Presidente, rappresenta per noi non solo un riconoscimento straordinario, ma anche un incoraggiamento a proseguire nel nostro impegno per diffondere i valori dello sport e della vela. Essere oggi al Suo cospetto significa dare voce a un movimento sportivo che, con passione e determinazione, lavora per costruire qualcosa di più grande: non solo successi agonistici, ma una cultura del rispetto, della collaborazione e dell’eccellenza. Questo può avvenire grazie all’instancabile lavoro dei nostri Circoli Affiliati che sono il cuore pulsante del nostro movimento e che ci legano capillarmente al territorio permettendoci di portare i nostri valori in tutta l’Italia.“

“La vela è molto più di una disciplina sportiva: è una scuola di vita. Sul mare, ogni atleta impara a misurarsi con sé stesso, con la forza degli elementi e con il senso di responsabilità che deriva dalla necessità di prendere decisioni rapide e ponderate. È uno sport che educa alla resilienza, alla capacità di affrontare le difficoltà e di cercare sempre nuove soluzioni. Questi insegnamenti trovano nei giovani il terreno più fertile. Grazie alla vela, i ragazzi imparano il valore della determinazione, del sacrificio e del lavoro di squadra. Crescono con uno spirito che li rende non solo atleti migliori, ma cittadini consapevoli, capaci di affrontare con coraggio e integrità le sfide della vita.”
“A Lei, Signor Presidente, il nostro più sincero ringraziamento e l’augurio di buon vento, perché anche nella vita, come nello sport, è il vento delle idee e dei valori a portarci verso nuovi orizzonti.“
Poi la speaker chiama l’intervento di Caterina Banti. La neo-consigliera federale, tuta da atleta, medaglia d’oro in tasca, fisico asciutto, ha idee chiarissime e tanta voglia di condividerle. Il suo è il discorso più applaudito della giornata, fa vibrare le pareti del salone che pure ne ha viste di tutti i colori, dai Papi ai Re. Il discorso di una doppia medaglia d’oro olimpica che invita tutti a riconoscersi nei valori universali dell’Olimpismo. Quasi un programma ideale. Da non perdere, da rileggere. Lo riportiamo integralmente.

Presidente Mattarella, grazie per averci ricevuti, è un onore essere qui oggi. “Citius Altius Fortius Communiter”, ovvero più veloce, più alto, più forte insieme. “L’importante è partecipare”, o più correttamente, come ha detto Ovidio nelle Metamorfosi, “non è tanto disdicevole l’essere sconfitto, quanto è degno l’aver combattuto”.
“Queste famose frasi hanno un significato profondo e importantissimo. Ciascuna parola racchiude in sé l’essenza stessa dell’Olimpismo e, in generale, dello sport. Noi, atleti della vela, in questi anni abbiamo combattuto, abbiamo sudato, abbiamo lavorato strenuamente, abbiamo dato il meglio di quello che potevamo dare in quello specifico momento, determinati a perseguire i nostri obiettivi e a realizzare i nostri sogni. Abbiamo dato tutto.
“Siamo cresciuti come atleti, come persone, come uomini e come donne. Abbiamo lavorato sui quattro aspetti della nostra personalità: l’aspetto cognitivo, ovvero abbiamo studiato, abbiamo reso la nostra mente più veloce, la nostra intelligenza più profonda, abbiamo fatto diventare le nostre imbarcazioni più efficienti e performanti; l’aspetto emotivo, ossia abbiamo imparato a controllare le nostre emozioni, abbiamo elevato la nostra etica e la nostra morale; l’aspetto delle relazioni sociali, quindi abbiamo imparato a comunicare con il nostro equipaggio e i nostri compagni di squadra, abbiamo imparato ad accettare e rispettare le regole e i ruoli; l’aspetto motorio, ovvero siamo diventati più forti e più preparati fisicamente, abbiamo fatto diventare il nostro corpo lo strumento necessario a raggiungere i nostri obiettivi.
“Abbiamo compreso la forza della Squadra. Abbiamo creato un movimento forte, giovane, disciplinato, collaborativo e dirompente. Perché grandi sogni si realizzano unicamente insieme: ciò che sembra impossibile, unendo le forze diventa possibile. Abbiamo superato difficoltà e trovato soluzioni insieme. Abbiamo saputo valorizzare i punti di forza di ognuno, e lavorato su ciascuna area di miglioramento. Siamo stati inclusivi e abbiamo reso complementari le diversità. Siamo scesi a compromessi, e abbiamo messo da parte personalismi. Questo per raggiungere l’obiettivo comune. La bellezza dello sport è la sua universalità. Siamo tutti diversi, ma sulla linea di partenza siamo tutti uguali. Vince la squadra migliore.
“Abbiamo creato un metodo, portando lo sport della vela verso l’eccellenza. I nostri marchi di fabbrica sono la capacità di adattamento, la scienza, la tecnologia, lo studio e il rispetto degli elementi naturali, la passione.
“Chiudo ripetendo il motto olimpico: Citius Altius Fortius Communiter. Vogliamo sognare in grande e, quindi, ci siamo prefissati obiettivi importanti. Non smettiamo mai di imparare e di andare oltre i nostri limiti. Per questo dobbiamo e vogliamo essere ancora più preparati e colti, più ambiziosi e rispettosi dei valori dello sport, più forti e pronti fisicamente, mantenendo una grande umiltà, “tenendo i piedi per terra”, grati e consapevoli di quanto siamo fortunati.
“Questi sono i valori che mi hanno insegnato, ciò in cui credo fermamente, e quello su cui voglio impegnarmi in futuro. L’obiettivo è progredire continuamente, insieme, come una squadra, per essere cittadini migliori in Italia e nel Mondo, e per rendere onore a chi crede in noi. Grazie a tutti coloro che rendono possibile questo percorso verso l’eccellenza. Grazie Presidente Mattarella per quello che fa per lo Sport e per l’Italia. Sempre GRAZIE.”
Non a caso, a fine cerimonia, uno dei responsabili del cerimoniale del Presidente Mattarella, si è avvicinato a Caterina complimentandosi: “Veramente un bellissimo discorso”. Quando le parole hanno spessore, diventano tridimensionali, colpiscono al cuore. Grande planata, Cate!
Anche Max Sirena è appieno nel mood quirinalizio: “Per il team Luna Rossa Prada Pirelli e per me in particolare, essere qui oggi al Quirinale è motivo di grande orgoglio ed emozione. Vorrei ringraziarla sentitamente per questo invito e per sostenere lo sport, oggi quello della vela, una disciplina completa dal punto di vista sportivo ed umano, come testimoniano gli atleti qui presenti con i loro eccellenti risultati.
“Oggi lo sport è forse il mezzo di comunicazione più potente a nostra disposizione, soprattutto tra i giovani e, per questo motivo, abbiamo la responsabilità di divulgare valori importanti e autentici di inclusione, sostenibilità, rispetto e perseveranza.
“Il team che ho l’onore di guidare è composto da donne e uomini che lavorano insieme con passione e totale dedizione, orientati verso un unico obiettivo: vincere l’America’s Cup per portare il Trofeo più antico della storia dello sport nel nostro Paese e regalare all’Italia un ulteriore motivo di orgoglio e di fiducia. A poppa di Luna Rossa sventola il tricolore e siamo fieri di rappresentare la nostra nazione con una squadra di grandi professionisti e un’imbarcazione che è diventata ambasciatrice del made in Italy nel mondo, incarnando le tante eccellenze di cui possiamo andare fieri.“

Poi Max regala a Mattarella un mezzo scafo dell’ultima Luna Rossa AC75 argentea, Caterina una t-shirt ufficiale della squadra, Ettorre un patchwork di mezzi scafi di classi olimpiche corredati dalle firme degli atleti. Alla fine il Presidente parla non tanto come padrone di casa, ma come uno di famiglia: “E’ un piacere incontrarsi. Questo momento era previsto tempo fa, in mezzo c’è stata la pandemia ma anche tanti successi e medaglie. Il vostro è un movimento in espansione e mette a rilievo il legame tra l’Italia e il mare e la vela, storicamente e culturalmente. Molti giovani si avvicinano alla vela per apprendere le capacità di questo sport che ha un legame con la natura e si basa sul rispetto del mare e degli elementi. E che ha anche un rapporto intenso tra natura e tecnologia, come dimostra bene Luna Rossa, che questa estate ho seguito con grande entusiasmo. Vi ringrazio.”
A chiarire il clima della mattinata, il finale che ha visto tutti posare sotto tripode delle bandiere (Quirinale, Italia, Europa), e perfino la gara al selfie col Presidente della Repubblica. Fuori c’era il sole e un venticello che invitava al bordeggio. Bella la vela.

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