UNDICI ANNI DI 470: LI RIFAREI MILLE VOLTE – L’annuncio dell’atleta della Marina Militare in un post molto bello ed emozionante in cui invita “tutti i giovani velisti (e non) a mettersi in gioco, a iniziare innanzitutto”. Anche “se non andremo noi alle Olimpiadi avremo dato il nostro contributo alla nazionale e all’atleta che ci andrà”

A volte i social sono una miniera, a cercare si trovano dei piccoli tesori. Come questo post su facebook di Benedetta Di Salle, timoniera della squadra azzurra della classe olimpica 470 per lunghi anni, successi giovanili e grandi prospettive e prestazioni in una carriera sempre sulla cresta dell’onda. Benny annuncia l’addio all’attività sulle classi olimpiche, e lo fa raccontandosi e soprattutto mandando un messaggio forte e chiaro ai giovani. Ecco il suo post, e grazie Benny! Ci vediamo in giro per tutta la vela che resta!

SVEGLIARSI OGNI GIORNO CON UN UNICO OBIETTIVO E’ UN PRIVILEGIO – << Posso dire che ahimè la mia carriera sulle classi olimpiche si chiude qua, un percorso fantastico che rifarei 1000 volte! Undici anni di 470, tostissimi e bellissimi! Svegliarsi ogni giorno con un unico obiettivo è un privilegio.

Chiacchierando recentemente con mia sorella mia ha detto “Eri in una bolla”, e in effetti è così, é questo che lo sport richiede, hai solo quello in testa. Ti assorbe del tutto. Sacrifici, rinunce, momenti di totale sconforto… ci sono stati, fa parte del gioco!

Il mio sogno, e obiettivo, è sempre stato quello di partecipare alle Olimpiadi… purtroppo non è stato realizzato. Ma va bene così! Sono consapevole di avercela messa tutta, non ho mai smesso di crederci e ho sempre curato tutti i dettagli che questo sport richiede… Ma ci sono situazioni che vanno giocate anche al di fuori della competizione e il mio carattere non si è rivelato adatto ad affrontare alcune di esse.

Negli ultimi mesi ho pensato molto a questi anni, e guardando un po’ il tutto con uno sguardo da esterna mi sono resa conto di quanto un atleta sia attaccato al risultato. É normale che sia così. Chi è che non gareggia per vincere?

Il risultato è il metodo di valutazione per l’allenatore, per la federazione, per un circolo, per lo sponsor, per il gruppo sportivo, per i tifosi e soprattutto per l’atleta stesso. Ed è sempre il risultato ciò che più dà la motivazione ad un atleta ad andare avanti, a spingere sempre di più.

Purtroppo un risultato negativo è anche il primo motivo di rinuncia. Ed è qui il problema, perché tantissimi atleti si fermano alle prime difficoltà. So bene che non è facile arrivare dietro, ma non c’è solo il risultato nella vita di un atleta. Quello che ti dà una carriera sportiva, avere un sogno, é una cosa unica, che non trovi da nessun’altra parte.

Voglio esortare tutti i giovani velisti (e non) a mettersi in gioco, a iniziare innanzitutto. Togliendosi dalla testa che se si inizia una campagna olimpica, é solo per partecipare alle Olimpiadi. Quello si potrà valutare in seguito. Anche far parte di una squadra nazionale è importantissimo. Se non andremo noi alle olimpiadi avremo sicuramente dato il nostro contributo alla nazionale e all’atleta che ci andrà. PROVATECI e siate consapevoli che siete voi stessi a definire la rotta e l’andatura del vostro percorso.

Voglio ringraziare chi mi è sempre stato accanto in questi anni, la mia famiglia, le mie care amiche, il mio preparatore atletico Fabio. Chi ha reso possibile tutto ciò: la Marina Militare, la FIV, lo Yacht Club Italiano. Grazie di cuore ai miei sponsor Ranieri Tonissi, Tomasoni Fitting e Armare Ropes. Grazie al cantiere Faccenda per il prezioso aiuto!

Si volta pagina, una nuova vita da costruire.

Stay in the wind ♥️ >>

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