AL RISVEGLIO DI LES SABLES D’OLONNE LA SUA RISALITA DEL CANALE E’ DA BRIVIDI – Migliaia di persone, applausi, rispetto per l’impresa. L’abbraccio con Charlie Dalin. E Yoann il duro si commuove. Il profilo di un assoluto protagonista. La regata continua e sarà lunga: la situazione di Giancarlo Pedote – TRACKING INFINITO – SAILY TV E L’OMAGGIO A CHARLIE E YOANN

Dopo un duello emozionante e lunghissimo con il vincitore Charlie Dalin, lo skipper del Paprec Arkea ha completato la sua prima regata in solitaria intorno al mondo mercoledi 15 gennaio mattina alle 06:12 UTC, conquistando un superbo secondo posto dopo 65 giorni, 18 ore e 10 minuti in mare, anch’egli ben al di sotto del record precedente della corsa.

È un risultato straordinario per un esordiente del Vendée Globe, che è anche un personaggio del circo oceanico, con il suo fisico e il suo carattere aperto, scanzonato e uno stile di regata generoso. Anche per questo una folla incredibilmente numerosa e appassionata si è radunata per dare il benvenuto a Yoann di nuovo a Les Sables d’Olonne prima dell’alba in una gelidissima mattina invernale.

Il suo arrivo simboleggia il culmine di un’avventura straordinaria e la folla che si è riversata lungo il leggendario canale di Les Sables d’Olonne è esplosa di gioia e applausi quando è emersa la sagoma della barca. Il velista, sorridente e visibilmente commosso, ha salutato la folla, assaporando ogni momento di questa celebrazione del suo successo e della sua tenacia.

LA GALLERY CON LE FOTO PIU’ BELLE DELL’ARRIVO DI YOANN RICHOMME

Yoann Richomme ha lasciato un segno indelebile nella storia già leggendaria del Vendée Globe. Fin dai primi giorni della gara, a novembre, si è messo in evidenza facendo capire di non porsi limiti. E’ tra il gruppo di testa nell’Atlantico del sud trainato dalla depressione fino a Cape Town. Resta celebre la sua decisione strategica fondamentale nell’Oceano Indiano, quando sceglie di prendere la rotta sicura attorno a un gigantesco sistema di bassa pressione, mentre Charlie Dalin e Sébastien Simon optano per la rotta diretta, attraverso il centro di questo pericoloso sistema. Una scommessa di cui si è pentito dopo aver visto i suoi concorrenti emergere con un vantaggio significativo, che lo ha spinto a raddoppiare gli sforzi. Nel profondo sud, ha adottato un ritmo impressionante, offrendo ripetutamente prestazioni straordinarie in condizioni impegnative e implacabili. Una tenacia premiata quando ha doppiato Capo Horn in testa, con un vantaggio di 9 minuti e 30 secondi su Charlie Dalin.

ANIMAZIONE: IL GIRO DI YOANN

Poi l’infinito match race con Charlie Dalin. Yoann ha dimostrato fino alla fine un impressionante spirito combattivo, mantenendo una pressione costante sul suo avversario. La vittoria di Dalin, il record di entrambi, la storia stessa del vertice di questo decimo VG, si deve anche a questo velista eccezionale che completa il giro del pianeta 22 ore e 47 minuti dopo il vincitore e scrive il suo nome tra i personaggi principali di questa storica gara.

LE PRIME PAROLE DI YOANN

IL PROFILO: CHI E’ YOANN RICHOMME – 41 anni, 2 figli, prima partecipazione al Vendée. Il più mediterraneo dei velisti oceanici francesi, nato a Frejus, non lontano da Cannes. Forse anche per questo è noto nell’ambiente per la sua straordinaria capacità di lettura meteo (tutto il mondo ricorda le sue eccellenti analisi meteo durante l’ultima edizione del giro nel 2020-21).

Salta le derive e inizia tra J80 e Mumm 30, mentre si laurea in architettura navale a Southampton. Ma presto la sua religione diventa la Solitaire du Figaro: la corre otto volte, la prima a 27 anni, nel 2010, vincendo le ultime due (2016 e 2019), finisce per essere considerato alla stregua di un santone delle regate in solitario, il suo stile è un mix tra spremere al massimo la barca e seguire traiettorie disegnate da precise strategie.

La vittoria in solitario alla Route du Rhum del 2018 in Class40 ce lo consacra definitivamente, lui insegue il sogno Vendée, entra nella classe Imoca, collabora, fa un po’ di tutto. E’ a capo della commissione design e sicurezza della classe Figaro Beneteau che lavora al nuovissimo Figaro 3 foil. Vince ancora la Rhum 2022 in solitario (davanti a un certo Ambrogio Beccaria) con un nuovo Class40 che ha già i colori Paprec Arkea, mentre in cantiere sta nascendo il suo Imoca nuovo di zecca!

Il nome della barca riunisce due sponsor in uno, due marchi diversi ma spesso già alleati a bordo. Paprec è un gruppo familiare leader francese in gestione dei rifiuti, riciclo e produzione di energia verde. In 30 anni è passata da 45 a 16.000 dipendenti in 10 paesi. Gestisce 16 milioni di tonnellate e ha raggiunto i 3 miliardi di euro di fatturato nel 2023. Crédit Mutuel Arkéa è un gruppo cooperativo di banche e assicurazioni della Bretagna e del Sud-Ouest. Conta più di 11.400 dipendenti, più di 5,1 milioni di soci e clienti e un bilancio di 191,6 miliardi di euro.

Paprec Arkea è un progetto di Antoine Kock e dello studio Finot-Conq, costruzione Multiplast varato nell’inverno 2023. Yoann l’ha seguita e voluta a sua immagine e somiglianza. Semplicità ed essenzialità, anche in banchina la barca da questa immagine. Balza subito all’occhio la prua: che torna a essere appuntita e alta sull’acqua. Una inversione rispetto alla moda delle prue scow. La coperta è molto rotonda per evacuare rapidamente l’acqua ai lati. Tutto è assolutamente invisibile per ottimizzare l’aerodinamica e l’idrodinamica.

L’altra caratteristica della barca è l’unica cellula abitativa sotto la calotta, con un’importante vista a prua per la navigazione. L’idea è stata creare un luogo luminoso dal quale vedere le vele, il cielo, il mare e i foil. Dietro le finestre laterali c’è la stazione di guardia, poltrona con vista sui computer, sulle impostazioni dei foil e sull’esterno. Una ergonomia funzionale per fare più possibile senza muoversi, perché a ogni manovra, i navigatori devono rallentare sotto ai 10 nodi, le velocità e le reazioni delle barche moderne rendono impossibile stare in coperta e andare a prua. Lo sviluppo dei foil ha richiesto un lungo processo di analisi, sviluppo, e costruzione di oltre 7 mesi. Yoann sa di dover recuperare terreno rispetto a chi naviga in Imoca da anni. Ma l’esordio (un 2° posto alla Jacques Vabre in coppia con Yann Elies) ha confortato lui e il suo giovane team. Il resto è storia: quella scritta da Yoann al VG 24-25.

Secondo al suo primo Vendée Globe. È un primo passo che potrebbe rivelarsi significativo. Quattro anni fa un “esordiente” come lui arrivò secondo. Poi quel novellino è tornato quattro anni dopo. Il suo nome è Charlie Dalin. Speriamo in una replica della battaglia dei giganti nel 2028!

TRACKING: IL VENDÉE CONTINUA A LUNGO! DOV’E’ PEDOTE?

Prossimo arrivo atteso è quello di Sebastien Simon, splendido terzo, giovane prodotto della vela di Les Sables, sarà festa grande a cavallo del weekend che completerà il podio del Vendée. Quindi il gruppo dei big, tanti Imoca nuovissimi e potenziali vincitori, tre ragazze in lotta per la classifica femminile, alcuni vendeeglober seriali con tanta esperienza, tutti molto vicini e in lotta per una poltrona nella top-10. Arrivi prevedibili tra il 22 e il 25 gennaio.

Dietro di loro, altro gruppone che si è andato compattando e che arriverà in rapida sequenza nei giorni finali del mese: si va da Romain Attanasio (14) a Conrad Colman (22). Tra essi anche il mitico Jean Le Cam e il nostro Giancarlo Pedote (Prysmian). In questi giorni sono a largo del Brasile e soffrono una vasta alta pressione, sono momenti di scelte importanti alla ricerca degli alisei e del giusto passaggio di ritorno dei doldrums e dell’Equatore. Ci si gioca molto, e Giancarlo c’è, come sempre col nostro supporto!

E poi mancano ancora altri 13 concorrenti, la seconda metà con un paio ancora prima di Capo Horn. per ricordarsi di tutti loro e delle condizioni dei mari del sud, c’è questo bel video inviato da Junkun Xu, lo skipper cinese para sailor (senza un braccio) che comunica più di ogni altro in gara!

VIDEO JUNKUN XU

SU SAILY TV NON PERDETEVI LA PUNTATA SULL’ELETTRONICA CON CARLO BAJ (RAYMARINE)

IN ARRIVO UNA PUNTATA REGISTRATA AL CANTIERE PERSICO A NEMBRO (BERGAMO): VI PORTIAMO A VEDERE DOVE (E COME) SONO NATI ALCUNI IMOCA DEL VENDÉE E ANCHE LE ULTIME LUNA ROSSA AC75 E I FOIL DELL’AMERICA’S CUP!

DOVEROSO OMAGGIO AI DUE GRANDI CHE HANNO FINITO LA GARA: SPECIALE IN ARRIVO!

VIDEO: 2 MINUTI RICORDANDO L’ARRIVO DI IERI DI DALIN

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