IL PUNTO SU TUTTO: LA VOLATA ALLE AZZORRE, IL PODIO, IL GRUPPO, PEDOTE… – Fino agli ultimi che devono ancora girare Capo Horn. Gli scenari meteo e le opzioni nel match-race Dalin-Richomme per vincere la decima edizione (con record sicuro). Simon tra difesa del terzo e voglia matta… Anche Pedote insegue un record… A Les Sables sale la febbre – TRACKING

Le Azzorre ultimo ostacolo per i due fuggitivi di questo Vendée dei record? A poco più di 400 miglia a nord-ovest delle isole di Capo Verde, i due leader stanno facendo buoni progressi verso nord, anche se Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance) sta iniziando a rallentare a causa dei venti più leggeri della zona di alta pressione delle Azzorre.

La zona con venti più deboli sembra essere larga circa 400 miglia, e sembra lasciare posto a una progressiva rotazione in senso orario della direzione del vento, il che significa che sia Charlie che Yoann ne usciranno con angoli più favorevoli e andature portanti, sulla dorsale di una depressione in via di attenuazione, l’ennesima condizione ideale, venti forti ma non fortissimi, mare non eccessivo. Una evoluzione che almeno all’inizio dovrebbe consentire a Yoann Richomme di recuperare una parte delle 180 miglia che lo separano da Charlie Dalin.

VIDEO DALIN “ROMANTICO”

MARTEDI 14 GENNAIO 2025, DATA STORICA PER LA VELA – Per entrambi l’ETA (tempo stimato di arrivo) è adesso lo stesso giorno: 14 gennaio, martedi. Sappiamo già che sarà un giorno storico per la vela, quello del nuovo record, quello dal quale tutti i ragionamenti e i conteggi dovranno ripartire, il nuovo standard della circumnavigazione in solitario, anche se molti concordano che sarà difficile, e ci vorrà tempo, fare meglio di 65 giorni (ricordiamo: 9 in meno del record precedente, del 2016!).

Intanto Seb Simon (Groupe Dubreuil) dal suo solido terzo posto sta facendo 21 nodi costanti negli alisei di NE, modulando il suo navigare per mantenere la barca alla massima capacità e se stesso alla massima lucidità. Ha oltre 1500 miglia di margine sul gruppo di inseguitori: poco meno del doppio della distanza che deve percorrere per arrivare al traguardo nella sua nativa Les Sables d’Olonne, dove (tra il 16 e il 18 dicembre) è facile immaginare con quale spirito lo accoglieranno.

VIDEO SIMON: IL PROBLEMA DELLE ALGHE DEI SARGASSI

E’ davvero un bel finale per un giro che ha entusiasmato sin dall’inizio, sin dalla settimana prima del via, la banchina animata, il pubblico in estasi, il villaggio stracolmo. I giorni nei quali noi di Saily siamo stati testimoni della nascita delle regata più bella nella storia della vela oceanica!

SARA’ UN LUNGO ED EMOZIONANTE ARRIVO – Ma l’arrivo dei primi tre, del podio del decimo VG, sarà solo l’inizio di un arrivo lunghissimo! Ci sarà il gruppone dal 4° al 10° che arriverà molto ravvicinato e con chissà quale ordine, tra il 22 e il 24 gennaio, seguiti due giorni dopo da altri tre nel weekend del 26. Quindi tra il 27 e il 30 (qui l’ETA è per forza di cose più lasco) ecco Le Cam, Attanasio, Seguin, e a cavallo della fine del mese il nostro Giancarlo Pedote!

GIANCARLO IN GARA CON SE STESSO PER BATTERE IL SUO RECORD – Il 28 gennaio 2021 Giancarlo e Prysmian tagliarono il traguardo ottimo 8° col tempo di 80 giorni, 22 ore, 42 minuti e 20 secondi, a una manciata di ore dal primo (in reale Dalin, poi superato da Bastaven per gli abbuoni), fu l’arrivo di una edizione ben diversa con un gruppone di testa sempre molto compatto: i primi dieci arrivarono tutti in 48 ore! Ben diverso questo Vendée 2024-25, ma pensare che – pur con tutte le avversità meteo e le avarie – Giancarlo possa ancora replicare il tempo di quattro anni fa è un buon segnale. Allo stesso tempo è indicativo che stavolta almeno dieci barche scenderanno sotto al vecchio record di Armel Le Cleac’h (76 giorni), che i distacchi sono molto aumentati con la flotta sgranata dagli eccessi meteo, e che al momento è vicino un altro record: il minor numero storico di ritirati, solo cinque. A ben vedere tutti motivi per stare accanto a Giancarlo in queste due settimane e spingerlo con tutto l’affetto verso il traguardo!

VIDEO PEDOTE ALLE FALKLAND/MALVINES!

COME SALGONO GLI ALTRI – Iniziando a entrare in brezze più costanti dopo i capricci dirompenti molto impegnativi di Cabo Frio e il fronte freddo lì, il britannico Sam Goodchild (Vulnerable 1, un IMOCA di penultima generazione: Persico 2019, l’ex LinkedOut)) detiene il quarto posto nella battaglia strategica che si sta svolgendo lentamente per la top-ten. La posizione occidentale di Goodchild sta funzionando per il momento, ma porterà a un angolo più stretto nella salita verso gli alisei di SE, questa mattina è sole sette miglia davanti al quinto classificato Jérémie Beyou (Charal).

Goodchild ha riferito questa mattina: “Abbiamo superato la parte più dura del fronte di Cabo Frio, il che è fantastico, cercheremo il cambio a est per gli alisei, ci sono ancora alcuni acquazzoni in giro per noi ma sono relativamente piccoli. Stiamo navigando tra i 10 e i 15 nodi di bolina, sta sbattendo un po’ ma meno di prima, quindi la vita a bordo è più piacevole! Non sto andando molto veloce, ma non si puo’ avere tutto, vireremo durante la notte o domani mattina per andare a nord e passare i Doldrums!

“Abbiamo rotte che stanno iniziando a darci il tempo per l’arrivo a Les Sables d’Olonne, mancano 15 giorni, è davvero fantastico! Sto tenendo d’occhio la barca perché tutto sta iniziando a stancarsi, ci sono sempre più problemi che si presentano su tutte le barche, ho piccoli dettagli di cui occuparmi e continuo a monitorare. Non vedo l’ora di recuperare il sonno perché abbiamo avuto due giorni difficili con il fronte freddo, raffiche ovunque, fulmini, tuoni, non siamo riusciti a riposare davvero!”

GUARDA CHE TRACKING: SEGUI LA VOLATA E RISALI A CHI è ANCORA A POINT NEMO!

Il cinese Xu è a Point Nemo, mentre i primi sono a meno di 100 ore dall’arrivo! La lunga catena di barche del VG “riempie” due oceani e una bella fetta del globo. Scenari e dimensioni affascinanti, che solo la grande vela oceanica sa regalare.

DAL 14° AL 16° POSTO – Circa 800 miglia più a sud Damien Seguin (Groupe Apicil), Roman Attanasio (Fortinet Best Western) e Jean Le Cam (Tout commence en Finistère-Armor lux) stanno lottando per uscire da un’ampia fascia di alta pressione, navigando verso est.

Seguin, medaglia alle Paralimpiadi veliche, si sta godendo il netto cambiamento dal Grande Sud, “I primi giorni nell’Atlantico sono molto diversi da quelli che abbiamo sperimentato nel Sud e soprattutto gli ultimi giorni nell’Oceano Pacifico prima di doppiare Capo Horn. Le condizioni non sono le stesse, è quasi l’opposto, non c’è lo stesso stress! È più rilassante in un certo senso, in particolare fisicamente, ma è anche più complesso a livello mentale perché è un oceano molto più aperto tatticamente parlando!”

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