
88 ANNI, ULTIMI INCARICHI DA PRESIDENTE (E POI VICE) DEL CIRCOLO VELICO RAVENNATE – Una vita lunga e pienissima, con tanto sport: uno scudetto nel Basket con la Virtus Bologna, la sua città. Imprenditore nelle assicurazioni, tre quadrienni in Consiglio Federale, dove è stato anche responsabile della comunicazione
Anche le vite più lunghe, piene e intense hanno una fine. Non per questo ci si abitua alle perdite, alle mancanze. Come per la notizia dell’addio a Gianni Paulucci, che ci ha lasciato nel primo pomeriggio del 26 dicembre in ospedale a Bologna, dove era ricoverato da alcuni giorni a seguito di una caduta, per il sopraggiungere di complicazioni e di una polmonite. Gianni aveva 88 anni, è stato una figura molto presente nella vela sportiva, e più in generale nella nautica per oltre trent’anni. Per la sua attività imprenditoriale di broker assicurativo, sovrapposta alla passione per la navigazione a vela, con una vocazione crocieristica più che sportiva.
Gianni Paulucci lascia il figlio Cristian. Si attende la comunicazione della data dei funerali.
Gianni non passava inosservato. Non era tipo da stare dietro le quinte. Aver lavorato al suo fianco lascia ricordi e sensazioni quasi fisiche, perché da sportivo di razza affrontava le sfide, piccole o grandi, con un mix di agonismo, sfrontatezza, leggerezza (sempre un sorriso con lui, garantito), preparazione, strategia. E una sigaretta sottile tra le labbra. Scelta dei momenti e degli atteggiamenti. Aneddoti a decine, da lui potevi aspettarti che portasse, fisicamente, il premier Silvio Berlusconi allo stand FIV vicino alla nuova barca scuola 555FIV, un invito alla cena sociale sulla banchina del CVR al mercoledì, gentilezze, galanterie innate, eleganza. O che facesse il dito medio al navigatore dell’auto se diceva “Tenere la sinistra”. Le discussioni non solo di sport ma anche di politica erano frequenti, franche, amichevoli. Volontà e memoria, altre sue qualità: quando si metteva in testa un risultato, difficilmente lo mancava. Sapeva tenere le relazioni, ricucire quando necessario, tartassare a dovere ma sempre con ironia e senso pratico. Istrionico, intrattenitore, a proprio agio nell’universo femminile, disponibile con i giovani, lavoratore ma anche instancabile navigatore sui suoi mari prediletti. Decisamente una vita piena.

Lo sport è stato un filo conduttore della sua vita sin da giovanissimo: scherma, nuoto (era subacqueo), vela. I ricordi agonistici più significativi sono legati al Basket: il canestro è stata una sua grande passione, aiutato dal fisico Gianni ha giocato da professionista e a 19 anni ha vinto lo scudetto con la gloriosa Virtus Bologna (era il 1956) per poi passare alla Fortitudo. Ricordi indelebili.

Poi il mare e la vela. Gianni ci arriva partendo dai motoscafi e quindi, saltando le derive, con una lunga serie di cabinati: un ketch di 16 metri, due Alpa di Sparkman & Stephens, un 9,50 e un mitico 11,50 che lo ha portato in Croazia in innumerevoli crociere. Infine il Comet 13 la barca della vita da quasi 40 anni, che ha fatto l’Adriatico in lungo e in largo. Un prototipo del modello progettato da Finot, con albero maggiorato, più superficie velica e maggior peso in chiglia. E poi la grande dinette rotonda all’estrema poppa, innovativa ancora oggi, calda e accogliente per i tanti amici ospitati a bordo.
Le barche di Gianni sono sempre state ormeggiate alle banchine del Circolo Velico Ravennate: una storia, quella con il club, durata oltre 50 anni. Un filo conduttore nella sua vita che lo ha portato a ricoprire diversi impegni e cariche fino a diventarne Presidente, carica che ha ricoperto fino a pochi mesi fa, quando ha fatto un passo indietro favorendo lo scambio di ruoli con Matteo Plazzi e restando Vicepresidente.
Dal Circolo a Marina di Ravenna arriva a Genova, eletto nel Consiglio Federale della Federazione Italiana Vela. Dove vive una stagione lunga e fattiva di impegni, influenze e ruoli crescenti, fino a diventare Vicepresidente FIV. Tre quadrienni olimpici, sotto la presidenza di Sergio Gaibisso, a lungo consigliere di presidenza e coordinatore del Settore Promozione, Immagine e Comunicazione, è stato anche consigliere di amministrazione di Sportass. Anni nei quali è protagonista dell’inserimento del settore Diporto nelle attività della FIV e di un intenso lavoro di ricerca e relazioni istituzionali sui temi legislativi, sul Demanio, sulla fiscalità e sul nuovo Codice della Nautica da diporto.
Da Vicepresidente guida la Commissione Tesseramento e Affiliazione e coordinatore del Settore Amministrazione e Attività Periferica insieme a Francesco Ettorre, futuro Presidente federale.
In un messaggio sulla sua storia di dirigente di Circolo e dello sport nazionale, Gianni scrisse tra l’altro: “La mia esperienza in campo nautico e legale mi è servita molto per assicurare ai circoli velici un regime di canoni ridotto. E’ stato fondamentale per i sodalizi per poter dedicare le giuste risorse alle attività sportive. I più seri, come il nostro, lo hanno fatto e continuano a farlo. Lo sport, la diffusione della cultura nautica sono la nostra missione, soprattutto in un momento come questo in cui abbiamo estremo bisogno di una relazione forte con il mare. Di rispetto, conservazione e perché no di divertimento e serenità. Credo che il futuro di un circolo, di qualsiasi natura, sia legato alla sua capacità di rigenerare la sua dirigenza, innestando sempre forze nuove. Anche noi abbiamo lavorato sui giovani, su voci importanti e atleti di successo che ci danno forza.”
Ciao Gianni, grazie e buon vento.
