
SEBASTIEN SIMON (GROUPE DUBREUIL) SEMPRE PIU’ SORPRENDENTE – Anche con un foil inutilizzabile (mure a sinistra), ha rimontato quasi 200 miglia sui primi e con una mossa a nord ha superato Richomme e Dalin: “E’ bello svegliarsi in testa!”. Il Diario di Giancarlo Pedote (Prysmian) e lo scenario meteo intorno alla Tasmania – TRACKING
Adesso, con l’avvicinarsi di Point Nemo, il luogo oceanico più distante da ogni terra emersa, il Vendée diventa davvero bello da seguire: tre barche al comando praticamente appaiate, con la leadership che cambia di frequente: nel report delle 03:00 di ieri mattina era Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) ad aver spezzato il monopolio di Charlie Dalin in testa, questa mattina è il giovane velista di Les Sables d’Olonne Sebastien Simon (Groupe Dubreuil) davanti a tutti. Ma la cosa incredibile è considerare il distacco di meno di tre miglia tra il trio di testa: sembra più un’uscita di allenamento notturna fuori dal Pôle Finistère, il centro d’élite francese della vela oceanica, che non le posizioni dall’altra parte del mondo dopo quasi sei settimane di Vendée Globe. In ballo la regata e il suo record, continuando così l’arrivo rischia di essere una straordinaria volata!
VIDEO: INCONTRI RAVVICINATI (E A VISTA!) DEI TRE IN TESTA!
L’ultima volta in testa alla gara era sotto il Capo di Buona Speranza durante la notte tra il 29 e il 30 novembre: oggi Simon è meravigliato di essere di nuovo primo e si chiede questa mattina se i suoi due rivali più vicini abbiano subito qualche avaria o problemi alle vele…: “È bello svegliarsi e rendersi conto di essere in testa, prima ricevendo messaggi Whatsapp e poi aggiornando la mappa del tracker! È una cosa grossa, credo di aver avuto un po’ di vento da dietro che mi ha permesso di raggiungere i primi due, e poi penso di avere una traiettoria più stretta rispetto ai miei concorrenti, e sospetto che loro abbiano qualche piccolo problema alle vele, per aver fatto traiettorie così angolari, vedremo! Non credo che comunichino niente su questo! In ogni caso fa bene al morale, è bello anche essere mure a dritta perché ora ho il mio foil e posso usare la mia barca al 100%”.
Aggiunge: “Mi sto divertendo molto, il mare si è calmato, anche le condizioni, anche se ora il vento è appena calato all’improvviso ma è bello quando si ferma un po’! Temo il momento in cui mi ritroverò di nuovo mure a sinistra, ovviamente, vedrò gli inseguitori raggiungermi, forse sarà molto dura mentalmente. Per il momento c’è ancora un anticiclone tra noi, cercherò di godermi il momento, è abbastanza incredibile essere di nuovo in testa al Vendée Globe ed è un piacere. Sono venuto qui per finire un Vendée Globe, ma oggi le mie ambizioni sono diverse! Con la rottura di un foil sarà molto più complicato, ma sono ancora fiducioso e voglio crederci pienamente e oggi è una conferma che ho il mio posto in questo Vendée Globe!”
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GIANCARLO PEDOTE: TUTTO VA BENE! – Al 20° posto stamattina l’italiano Giancarlo Pedote (Prysmian) sta spingendo forte, facendo più di 20 nodi e sempre alla ricerca di qualsiasi possibilità di tornare al gruppo davanti a lui: a 600 miglia il 16° è Damian Seguin, a 1000 ci sono Romain Attanasio e Benjamin Dutreux, peraltro rallentati da una alta pressione. Gianca sembra molto più in sintonia con se stesso, tanto che è tornata la sua famosa espressione “tutto va bene a bordo”!
“Dopo 38 giorni in mare mi sento bene. Certo sono stanco come tutti, ma tutto va bene, sono nel ritmo della gara anche grazie ai miei ricordi del precedente Vendée Globe sto facendo un buon lavoro. Certo la mia strategia alle Canarie non è stata così buona e ne pago il prezzo, ma spero che la gara si apra di nuovo per me e in ogni caso spero, sto spingendo per essere pronto per la mia occasione, se il dio dell’Oceano Antartico vorrà darmene un’altra. Capo Leeuwin è dietro di me. L’Oceano Indiano è stato tosto, non facile perché lo stato del mare era complicato per le onde alte con una frequenza breve. Non è facile andare veloci con i foil perché acceleri e ti schianti nelle onde di fronte a te. E’ stato un esercizio complicato trovare la migliore messa a punto. Ora dobbiamo stare di fronte a questa bassa pressione per ottenere il massimo guadagno possibile anche perchè poi forse sarà complicato dopo la Tasmania a causa della posizione della dorsale che sarà a sud della Nuova Zelanda, potremmo avere venti contrari”.

VIDEO: GIANCARLO DOPO LEEUWIN
VIDEO: MANOVRE PER VIOLETTE
VIDEO: LAVORO SULLA PENNA DELLA RANDA PER CLARISSE
