STA FACENDO UNA REGATA PAZZESCA, MA… – Dopo la fuga, la rimonta: dietro di lui recuperano molte miglia Yoann Richomme, Thomas Ruyant, e lo stesso Sebastien Simon (senza un foil). Il Giro del mondo in solitario compie un mese e la sua storia sembra più bella che mai – VIDEO GIANCARLO PEDOTE DA BORDO – TRACKING

Charlie Dalin è il primo skipper di questa decima edizione del Vendée Globe ad attraversare la longitudine di Capo Leeuwin, come previsto in questo lunedì 9 dicembre. Lo skipper di Macif è vicino (appena 6 ore in più) al record di Armel Le Cléac’h del 2016, ovvero di 28 giorni, 20 ore e 12 minuti. Il leader della gara ha attraversato la longitudine di Capo Leeuwin alle 14:12:58 UTC, dopo 29d 02h 10min 58s. Considerando che poi Armel fece segnare il record assoluto del Vendée (74 giorni), c’è da restare col fiato sospeso per un possibile nuovo primato della corsa!

VIDEO CHARLIE DALIN A LEEUWIN

Ma come spesso accade nell’Oceano Antartico, le grandi fughe causate da un sistema meteorologico raramente si mantengono a lungo e oggi la situazione si è un po’ ribaltata a favore di coloro che inseguono da (abbastanza) vicino i primi due, il leader Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance) e Seb Simon (Groupe Dubreuil).

Dalin come detto ha attraversato la longitudine di Capo Leeuwin questo pomeriggio, ma è “rallentato” (pensa cosa ci tocca scrivere!) a circa 12-15 nodi, invece Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Thomas Ruyant (VULNERABLE) sono stati i più veloci della flotta e nelle ultime 36 ore hanno visto il loro deficit da Dalin ridotto di oltre 200 miglia! Da più di 500 miglia di ritardo, adesso sono a un molto più sostenibile 330 miglia dalla testa della regata. Come dire che i giochi sono riaperti. Ma per quanto? Domani sera, una cresta di alta pressione potrebbe rallentare chi oggi corre, e consentire a Charlie Dalin e Sébastien Simon, di allontanarsi ancora una volta. La storia continua…

VIDEO: GIANCARLO PEDOTE DA BORDO, “QUESTO E’ IL GRANDE SUD”

VIDEO, LA GIORNATA IN DUE MINUTI

LEEUWIN E LA LEONESSA – Capo Leeuwin, il secondo dei tre grandi Capi del percorso, è stato chiamato così il 7 dicembre 1801 in onore della nave olandese Leeuwin (La leonessa) che ha circumnavigato l’Australia, doppiando il Capo nel marzo 1622.

Non c’è troppa tregua nel grande sud, ci sono sottili creste di alta pressione con aria più leggera ma sembra che le basse pressioni siano implacabili, e lungo la rotta ve ne sono di continuo. “In teoria, mi è stato detto che c’erano creste da superare tra ogni depressione. Ho scoperto che sono davvero corte!” ha scherzato il carismatico esordiente Benjamin Ferré (Monnoyeur – Duo for a job), che sta navIgando vicino al nostro Giancarlo Pedote, questa mattina durante la sessione ufficiale. “Siamo tutti in fila indiana e veniamo tutti mangiati uno dopo l’altro dalle depressioni”, ha sorriso l’avventuriero diventato marinaio che ha deviato la sua rotta verso nord negli ultimi due giorni proprio per evitare di finire nel cuore di una burrasca.

QUI IL TRACKING: PROVARE PER CREDERE AI VOSTRI OCCHI…

“La depressione che abbiamo preso a sud del Sudafrica ci ha ridimensionati tutti, noi piccoli esordienti del Vendée Globe. Volevamo prendere la rotta più breve, seguire il cerchio massimo, ma siamo stati colpiti da 50 nodi. Tanguy (Le Turquais) ha rotto le sue stecche, Violette (Dorange) si è spaventata e io ho riempito la barca con un’onda. Da allora, ci siamo tutti rimessi in fila!” ha commentato Ferré “In questo Vendée Globe, siamo tutti animali della giungla un po’ diversi. Nel gruppo, Jean (Le Cam) è l’elefante. Ha una memoria ancestrale e quindi, intuitivamente, sa come evitare i pericoli. Noi siamo i giovani, i focosi, i giovani Leoni e impariamo man mano che la gara procede”.

Sentite la britannica Pip Hare che ha recuperato molte miglia sul 15° classificato Romain Attanasio (FORTINET BEST WESTERN) che entusiasmo: “È stata una notte piuttosto folle quaggiù. Ho una velocità media del vento di 35 nodi, fino a 38-39 nodi nelle raffiche, lo stato del mare con onde di 4-4,5 m. Sono abbastanza soddisfatta perché Medallia (proprio la barca con cui Le Cleac’h fece il record 2016, ndr) sta andando bene, è un grande processo di apprendimento per me, come si fa a imparare a regolare queste barche in condizioni come queste? Sto imparando molto, sull’uso dei foil, su quanto usarli, quindi sto procedendo un po’ a tentoni, e forse sto diventando un po’ più coraggiosa ogni volta, tutto sta andando nella banca delle conoscenze. È emozionante e sono emozionata di recuperare su Romain, è fantastico per me. È semplicemente magico! Non riesco a descriverlo. Il rumore, la forza G, l’intensità, il tuo cervello lavora tutto il tempo. Cercare di fare qualsiasi cosa richiede una grande pianificazione. È una delle prove più intense a cui un essere umano possa essere sottoposto. E stiamo correndo! È pazzesco.”

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