COME FUNZIONA – VIDEO – IL RACCONTO DI YOANN RICHOMME – SEA.AI sviluppa dal 2018 una gamma di prodotti anticollisione che combinano le ultime tecnologie di visione artificiale e intelligenza artificiale. Questa è la seconda edizione del Vendée Globe in cui SEA.AI è utilizzato sulla maggioranza delle barche in gara
L’azienda austriaca che da anni si è specializzata nei prodotti anticollisione produce soluzioni specifiche per diversi segmenti di mercato: dalle imbarcazioni commerciali a quelle di ricerca e soccorso, alle imbarcazioni da diporto e agli yacht da regata, con oltre la metà della flotta Vendée Globe che monta e utilizza l’attrezzatura SEA.AI a bordo.
In base alle nove edizioni passate del Vendée Globe, in media solo il 60% dei concorrenti termina la regata. La maggior parte dei ritiri è dovuta a problemi tecnici, mentre alcuni sono costretti a ritirarsi o continuano gravemente compromessi a seguito di danni da collisione. Fortunatamente, nella regata invernale senza scalo intorno al mondo in solitario partita da Les Sables d’Olonne il 10 novembre scorso, la maggior parte degli IMOCA in gara è dotata di attrezzature all’avanguardia per aiutare a prevenire questo tipo di incidenti: SEA.AI. Questa è la seconda edizione del Vendée Globe in cui SEA.AI è utilizzato sugli IMOCA.
Un problema importante della navigazione in solitario è la possibilità di mantenere una vigilanza costante, per le navi, gli altri yacht e la moltitudine di altri oggetti in acqua che possono rappresentare una potenziale minaccia di collisione. Fino a poco tempo fa, gli IMOCA erano dotati di due principali ausili elettronici per questo scopo: 1) il radar che può “vedere” bersagli a media e lunga distanza, ma i bersagli devono essere grandi e/o metallici, la tecnologia è suscettibile a condizioni come pioggia e stato del mare e spesso i bersagli non sono identificati. 2) AIS (sistema di identificazione automatica), che è un transponder elettronico installato su navi, pescherecci e molti yacht, che trasmette la posizione e l’ID di un’imbarcazione. Mentre le navi più grandi sono obbligate a trasportare AIS, quelle più piccole non lo sono e rimane la possibilità che anche su imbarcazioni più grandi l’AIS sia stato accidentalmente spento o sia difettoso.
I display radar e AIS sovrapposti a una carta elettronica, che a sua volta mostra pericoli terrestri, subacquei, boe, fari e altri segnali di navigazione, rappresentano uno strumento potente, ma tutt’altro che infallibile. E’ in grado di individuare molte potenziali minacce, ma ben lungi dalla totalità.
UNIONE TRA INTELLIGENZA ARTIFICIALE E VISIONE ARTIFICIALE – SEA.AI mira a colmare questa lacuna nell’arsenale anticollisione di un IMOCA sfruttando le ultime novità in fatto di intelligenza artificiale e tecnologia di visione artificiale. È composto da un array di telecamere leggero montato sull’albero maestro che include telecamere sia diurne che termiche, consentendogli di funzionare giorno e notte.
Le immagini di questi feed video vengono quindi confrontate, pixel per pixel, con il database in continua crescita e apprendimento di SEA.AI di “oggetti” che i suoi utenti hanno incontrato da quando il sistema è stato introdotto nel 2018. Questo database include di tutto, dai tronchi e contenitori semi-sommersi a tutti i tipi di altri detriti vari, oltre a boe, piccole imbarcazioni come barche da pesca locali, iceberg ecc.
Oggi include oltre 10 milioni di “oggetti” da diverse angolazioni, condizioni di luce e stati del mare (incluso il set di dati acquisito dagli utenti SEA.AI nell’ultimo Vendée Globe). SEA.AI fornisce quindi informazioni allo skipper sul rischio di collisione e se sia necessario o meno adottare misure di prevenzione. Su yacht con equipaggio completo, la telecamera termica di SEA.AI è preziosa in caso di incidenti con uomo in mare, soprattutto di notte.
Oltre alle sue caratteristiche di sicurezza, SEA.AI fornisce anche un “punto di osservazione” notevolmente migliorato per gli skipper. Non è più necessario che un membro dell’equipaggio si arrampichi. Invece, utilizzando le sue telecamere situate in testa d’albero, SEA.AI aumenta la distanza che uno skipper può vedere davanti a sé dalla barca alla linea dell’orizzonte, di giorno o di notte. Per il Vendée Globe 2024-25, 25 IMOCA sono dotati di SEA.AI.
La tecnologia ha già dimostrato il suo valore: sentite il racconto di uno dei protagonisti del Vendée.
VIDEO: L’ESPERIENZA DI YOANN RICHOMME