VENTO 17-20 NODI E ACQUA (RELATIVAMENTE) PIATTA: FOILING PERFECTION! – Yoann Richomme si migliora ancora (579,86 miglia in 24 ore…), e chissà quante altre volte il record sarà superato. Per i primi è una festa: Buona Speranza è a meno di 1800 miglia. La flotta si sgrana. Giancarlo Pedote (Prysmian) leggero recupero (25) – VIDEO ONBOARD – TRACKING INCREDIBILE
Il record di 24 ore per monoscafi in solitaria era già stato battuto due volte in avvio di questa decima edizione del Vendée Globe, ieri sera è caduto in successione a causa di una serie di attacchi, mentre i leader della regata in solitaria senza scalo intorno al mondo hanno potuto godere di condizioni perfette per un’alta velocità sostenuta.
TUTTI SPINGONO, MA E’ YOANN CHE FA I RECORD – Thomas Ruyant (Vulnerable), Nicolas Lunven (Holcim PRB), Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), Jérémie Beyou (Charal) e Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) hanno tutti spinto il traguardo sempre più in alto. Ma tra tutti è ancora Richomme, detentore del record, a far segnare il nuovo primato di 579,86 miglia divorate in acque piatte e venti da 17-20 nodi tra le 01:30 UTC di ieri e la stessa ora di questa mattina presto.
VIDEO RICHOMME: SBATTERA’ PURE (SI VEDE E SI SENTE, E LA SEDIA E’ AMMORTIZZATA), MA GUARDATE CON QUALE APLOMB BATTE I RECORD…
VIDEO LA GIORNATA IN DUE MINUTI
L’Atlantico centro-meridionale sta regalando condizioni quasi perfette, una linea di 13 Imoca sta cavalcando la bassa pressione spinta da un vento giustissimo (robusto ma non troppo: 17-20 nodi) in acque ancora relativamente piatte per la particolare situazione meteo nella dorsale della bassa. Domenica 24 novembre, Day 14, serata e notte memorabili per il gruppo di testa che ha ripetutamente spinto verso l’alto il record di percorrenza sulle 24 ore a vela su monoscafo in solitario.
RECORD, RECORD, RECORD! – L’ultimo record in ordine di tempo misurato alle 03:00 della notte tra domenica e lunedi è del solito Yoann Richomme (Paprec Arkéa) che ha percorso 579,86 (1073 km) miglia nautiche, migliorando le sue 574,41 nm con cui aveva stabilito la classifica precedente, poche ore prima. Thomas Ruyant (Vulnerable 2) a sua volta aveva percorso 568,35 miglia. Una corsa folle in condizioni perfette che si traduce in avanzamento super veloce verso Sud-Est, verso il Capo di Buona Speranza, l’Oceano Indiano, il Grande Sud…
DALIN MANTIENE LA TESTA – Non batte record ma resta in testa: Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance) continua a mantenere un vantaggio di circa 50 miglia su Ruyant e Richomme che sono distanti tra loro solo cinque o sei miglia entrambi con Imoca disegnati da Finot Conq-Koch. Gli efficienti Imoca moderni navigano velocemente con venti relativamente modesti, essendo lo stato del mare il principale fattore determinante per alte velocità costanti.
È un ritmo elettrico stabilito dal gruppo di testa che ha ancora meno di 1800 miglia nautiche da percorrere per il Capo di Buona Speranza. A sua volta Il britannico Sam Goodchild (Vulberable 1, l’ex Linkedout di Ruyant nello scorso Vendée) è 7° avendo perso come prevedibile qualche miglio rispetto alle barche più recenti, ma continua a gestire attentamente il suo ritmo di gara e i rischi. Quarto un ottimo Sebastien Simon (Groupe Dubreuil), quinto Nicolas Lunven (Holcim PRB), sesto Jeremie Beyou (Charal), ottavo Yannik Bestaven (Maitre Coq 5) e nono Paul Meilhat (Biotherm): la linea di comando del decimo Vendée sembra aver preso una fisionomia chiara.
VIDEO DI YANNIK BESTAVEN CHE SPIEGA BENE LE CONDIZIONI
QUELLE BRAVE RAGAZZE – I leader sono direttamente a nord della bassa pressione, più vicini al suo centro e quindi hanno più vento e meno mare rispetto alle barche che sono un po’ più indietro: Sam Davies (Initiatives Coeur) al 10° posto e Justine Mettraux (TeamWork-Team Snef) all’11°, Clarissa Cremer (L’Occitane en Provence) al 12°: le tre ragazze comunque fin qui hanno stupito. Così come Pip Hare (Medallia): con un Verdier del 2015 (però che barca: è quella del record sul giro di Armel Le Cleac’h (74 giorni, tuttora imbatuto) nel 2016, e che poi Burton ha portato al 3° posto nel 2021) la 51enne inglese che fu già la sorpresa quattro anni fa, è al 15° posto. Restando sulle ragazze: c’è Isabelle Joschke (MACSF) al 20°, e Violette Dorange (Devenir) al 22° con barca senza foil, quasi appaiata al suo maestro, mentore e compagno di scuderia Jean Le Cam…
IL RACCONTO DI RUYANT: “VI SPIEGO COME SI VIVE: SIAMO SHAKERATI!” – Thomas Ruyant ha riferito questa mattina, “Va tutto bene, ci stiamo un po’ scuotendo, stiamo andando veloci ma allo stesso tempo ci stiamo abituando a tutto, sto entrando nel ritmo delle cose e delle condizioni attuali, che sono ancora belle! Mentalmente sto bene, nonostante le condizioni che sono impegnative per il fisico riesco a dormire bene, quindi sono felice, non era prevedibile così all’inizio questa fase del giro, ma ci stiamo abituando e sto riuscendo a sentirmi piuttosto bene! Dopo due settimane di regata sto trovando i miei punti di riferimento a bordo, la barca sta bene al 100%, quindi questa è la cosa principale, e presto saremo al Capo di Buona Speranza, stiamo recuperando il ritardo che abbiamo avuto all’inizio della gara, e questo è fantastico!”
“Stiamo volando, abbiamo le barche giuste per queste esatte condizioni. Il record è stato battuto da Yoann e io sono solo 3 miglia dietro! Non stiamo andando veloci solo per battere il record, ma soprattutto per cercare di mantenere la posizione migliore con questa depressione, non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, ma in ogni caso cerchiamo di mantenerla il più a lungo possibile. Penso di avere una buona barca, mi ci sto abituando, Charlie e Yoann continuano ad andare molto veloci, e anche il resto della flotta… alla fine ci sono ancora un sacco di barche abbastanza vicine. Siamo tutti qui entro 100 miglia, che in Imoca è niente! Quindi la partita è super serrata, tutti vanno veloci, la flotta è davvero impressionante!
“Ho appena avuto un periodo abbastanza lungo con velocità a 32 nodi! Certo viviamo una vita un po’ rannicchiati, reggendoci ben saldi, seduti, sdraiati, stando estremamente attenti perché la barca a volte ha movimenti e reazioni un po’ inaspettate a causa dello stato del mare, mi sento come un piccolo animale che sopravvive in questo scafo che va a Mach 12! Ma si sopravvive bene: queste sono condizioni che avremo per un po’, è una strambata è lunga, abbiamo ancora un po’ di tempo così. I prossimi giorni dovremo rimanere in questa depressione e raggiungere il Capo di Buona Speranza. Non passeremo molto vicino, resteremo abbastanza a sud o anche vicino alla zona dei ghiacci, ma manca ancora un po’, vedremo.
“Sono impaziente di entrare “nella fase dura”? Le condizioni che abbiamo sono già buone, ma sappiamo che diventeranno più difficili, dovremo ridurre la vela. Qui ho ancora una configurazione potente al gran lasco, mi aspetto di navigare con vele più piccole e terzarolare la randa! A dire il vero non ho troppa voglia di entrare nella parte più dura degli oceani del Sud, ma lo accetto, so che avremo anche condizioni magiche nelle prossime settimane a sud e voglio sperimentarle!”
IL DIVARIO CON LA SECONDA PARTE DELLA FLOTTA AUMENTERA’ – Fino a Damien Seguin (Groupe Apicil) al 17° posto, gli skipper sono nel vento da NW generato da questo sistema, inclusa la stessa Pip Hare. Gli altri scendono a sud per trovare vento più forte, ma sono loro il gruppo che dovrà lavorare sodo, in condizioni meno favorevoli (onde più grandi e brezza più instabile) per cercare di agganciare almeno la coda della depressione. In un certo senso la situazione ha spaccato in due la flotta. Ma su una previsione di 75-80 giorni, quindi con circa il 75% del giro ancora da fare, capiteranno situazioni diverse e gli scafi più veloci tra quelli oggi nelle retrovie potranno recuperare e agganciare i primi 15.
LE PRIME DUE SETTIMANE DI GIANCARLO PEDOTE RIASSUNTE IN UN VIDEO – E’ questa la situazione e insieme il programma di Giancarlo Pedote su Prysmian. Sta recuperando e dal 31° posto è adesso al 25°. Ne sono successe di cose nei primi 14 giorni e Giancarlo ha messo insieme tutto in questo video che ci restituisce l’immagine del grande navigatore impegnato a dare il massimo, ma soprattutto dell’uomo, con i suoi pensieri e i suoi valori.
GIANCARLO: A VOLTE MI SEMBRA UNA PUNIZIONE, MA QUESTA E’ LA VELA – “Siamo nell’emisfero sud… la nostra opzione a est purtroppo si è rivelata errata, contraria a tutte le previsioni. Ci siamo trovati a perdere tutto il gruppo, che adesso è entrato in un sistema meteo diverso dal nostro. Adesso l’unica speranza è che ci sia un’altra bolla anticiclonica davanti che ci permetta di ritornare, che è quello che è successo nella prima parte della regata, quando il vento si è fermato per noi e tutti coloro che erano dietro hanno recuperato. A volte mi sembra di vivere una punizione, ma questa è la vela. Bisogna solo restare calmi e sperare che ci sia data una nuova occasione. Intanto penso a fare bene nel nostro gruppo.”
QUI IL TRACKING PER SEGUIRE L’ANDAMENTO DELLA REGATA, IL METEO, LE PREVISIONI…
E IN ARRIVO ALTRE PUNTATE SU SAILY TV: STORIE, PROTAGONISTI, BARCHE, IMMAGINI INEDITE… Molti postano video e “commenti” sul Vendée Globe, ma solo Saily TV e la redazione di Saily preparano ogni puntata della webserie sul giro del mondo in solitario con contenuti esclusivi ed emozionanti!