30 BARCHE RAGGRUPPATE IN MENO DI 100 MIGLIA! – Non le barche più veloci, non i navigatori col piede a tavoletta: per due o tre giorni in mezzo al primo oceano conta scegliere la rotta giusta, avanzare piano ma avanzare, scivolare nell’anticiclone (meglio se senza foil), fiutare da che parte arriverà il vento… COSA STA SUCCEDENDO (E COME SE NE USCIRA’)
Vado a Est o a Ovest? Da quale parte arriverà prima il nuovo vento? In questo momento sul Vendée Globe l’opzione Est ha regalato una brezza più costante mentre i leader (gli ex in testa alla flotta, i favoriti che restano tali) sono andati perlopiù a Ovest cercando di uscire dalla zona di alta pressione il prima possibile. La flotta è raggruppata in modo super compatto con 30 barche tutte entro 100 miglia…..
ESSERE JEAN LE CAM – E così, come molti sospettavano, è la vecchia volpe astuta degli oceani Jean Le Cam, 65 anni, al sesto Vendée Globe, sul suo nuovo IMOCA non-foiling progettato da David Raison e costruito in Italia da Persico Marine, la barca più nuova della flotta, ad essere in cima alla classifica nella sesta mattina del Giro. I navigatori hanno spesso delle preferenze, delle modalità “di gioco”, e in passato Jean è stato spesso un fan della rotta più diretta. Stavolta il ribaltone è spettacolare: da trentesimo a primo! Tutto grazie alla bolla che ha fermato la nuvoletta dei primi già in fuga, mentre lui, dritto per dritto, l’ha aggirata. E il primo venerdi mattina del decimo VG Le Cam ha un piccolo vantaggio su… Giancarlo Pedote!
PEDOTE E PRYSMIAN SECONDI – Lo skipper italiano di Prysmian si trova a quasi 200 miglia a est di Jean Le Cam, eppure sempre tra i più orientali delle nuvolona più folta di barche che compongono la flotta ricompattata. Più a Est e anche più a Sud. La traiettoria di Giancarlo nelle ultime 48 ore è esemplare e andrebbe studiata. Traiettorie rotonde e recupero su tutti: gli scafi di pari generazione e quelli più nuovi, gli skipper più esperti e i giovani rampanti. E per una manciata di ore il Vendée, il tracking, la ranking ufficiale, i comunicati stampa, riportano questa classifica bella e impossibile, eppure reale: primo Jean, secondo Giancarlo. Non a caso il primo è uno degli idoli del secondo. Magari finirà presto, ma è stato bellissimo, e aveva un senso.
DUE VIDEO DA BORDO DI PRYSMIAN
COME SE NE USCIRA’ – La situazione si sta già muovendo: anche Le Cam è finito nelle grinfie dell’anticiclone, sia pure nella zona più stretta che dovrebbe durare meno. E anche Pedote negli ultimim rilevamenti soffre con ariette insignificanti. Invece a Nord Ovest, dove svetta Thomas Ruyant (Vulnerable 2), pare esserci una virgola di vento in più, una parvenza di ciò che più a sud diventa Aliseo. Il gruppo lassù potrebbe ripartire a breve e tornare a rimescolare la classifica. Jean e dietro di lui Conrad Colman che è andato persino più a Est, soffriranno ma intanto hanno scritto una bella pagina. Più centrale la posizione di Pedote e Prysmian, una posizione che potrebbe consentirgli di restare nella top-10 che resta l’obiettivo dichiarato del fiorentino alla partenza. Ma quanto è ancora lungo, il Vendée, nonostante ci abbia già dato tante storie da raccontare?
COLMAN LA RACCONTA COSI’ – Il neozelandese Conrad Colman sulla MS Amlin è ben posizionato sulla scia di Le Cam, questa mattina ha descritto bene la situazione dalle sue parti: “Finora tutto bene. Sto navigando a 12 nodi di velocità della barca con 8 nodi di vento al momento e sto andando più o meno a sud, che è esattamente dove devo andare. E non mi sono ancora fermato. Forse i venti leggeri previsti devono ancora arrivare, ma al momento ho fatto ottimi progressi qui fuori sull’opzione orientale in buona compagnia di Jean Le Cam. Quindi sto navigando.
“La luna è così luminosa che ha spazzato via tutte le stelle. È una serata davvero speciale e spettacolare, sono stato in grado di leggere letteralmente un libro in pozzetto letteralmente alla luce della luna. È così spettacolarmente bello, è calmo, la barca procede semplicemente, lasciando una piccola scia gorgogliante all’orizzonte ed è davvero piacevole, bello navigare nel Vendée Globe senza molto stress al momento. Tuttavia sto ancora lavorando sulla barca, sto ricucendo il lazy bag che sostiene la randa ed era esploso la seconda notte quando ho preso due mani di terzaroli. E ora almeno per la prossima settimana o dieci giorni non prenderò una mano di terzaroli. Quindi ho un sacco di tempo per sistemarlo, ho fatto un sacco di cuciture a mano, anche se è un lavoro noioso e ho lavorato sui miei idrogeneratori in modo da poter garantire i miei livelli di energia. Ma nel frattempo i miei pannelli solari stanno facendo un ottimo, ottimo lavoro e tutto è a posto.”
Charlie Dalin (MACIF Santé Prevoyance), ex leader della corsa, ha trascorso periodi quasi inchiodato, così come gli skipper intorno a lui. Dalin annota questa mattina: “Oggi sono in forma piuttosto buona, sono riuscito a dormire bene la notte prima di ieri e abbiamo avuto un’intera giornata di vento leggero, quindi sono in forma. E la barca è in gran forma, tocco ferro! Ho appena riparato una cima di avvolgimento che si era strappata a causa di troppa tensione, ma è esattamente quello che dovrebbe succedere. Cosa sia successo è ancora un mistero, ma è tutto incollato di nuovo! Ho messo una toppa sulla Masthead Zero (la vela più grande sottovento, il cui angolo inferiore posteriore si estende molto indietro e quindi sfrega contro lo spreader del ponte dell’outrigger, ndr) la prima notte, un po’ usurato nell’outrigger, non forato, ma questo è tutto! Per ora, sono abbastanza a posto.
“Sono felice di fare di nuovo questo giro del mondo su questa nuova barca che è davvero adatta al percorso, sono rimasto davvero sorpreso dal comfort della barca ad alta velocità nelle fasi di poppa. A volte mi svegliavo e aprivo gli occhi e mi dicevo la barca si è fermata, non sto andando abbastanza veloce, ed ero a 20-25 nodi! La flotta è attaccatissima, ho Thomas Ruyant che regata non lontano, sono fianco a fianco con Jérémie e Louis, anche Yoann è proprio accanto a noi, stiamo cercando di allontanarci. Ora è troppo tardi per cambiare idea sulla scelta a Ovest! Cercheremo di attraversare questa roba appiccicosa il più velocemente possibile nelle prossime ore, prima di lasciare questa zona, e di ritrovare la velocità per attraversare i Doldrums.”
IL TRACKER PER NON PERDERSI UN BORDO
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