DIECI EDIZIONI, TANTI PROTAGONISTI, E GLI ITALIANI – Il giro del mondo a vela in solitario senza scalo e assistenza è alla decima edizione. Gli italiani: nel 1992-93 Vittorio Malingri; 2000-2001 Simone Bianchetti 12° e Pasquale De Gregorio 15°; 2012-2013, Alessandro Di Benedetto; 2020-21 Giancarlo Pedote col miglior risultato (8°); 2024-25 ancora Pedote, primo italiano a fare il bis
Vent’anni dopo la leggendaria e unica Golden Globe Race del 1968, la prima circumnavigazione a vela per solitari, nove partiti e uno solo arrivato a Falmouth, in Inghilterra, il francese Philippe Jeantot vara l’idea di una nuova regata intorno al mondo, ma senza la possibilità di scendere a terra tra la partenza e l’arrivo: nasce il Vendée Globe Challenge, e la sua casa è subito una cittadina sulla costa atlantica francese, regione della Vandea: Les Sables d’Olonne. Da qui si parte e qui si arriva, dopo aver percorso 25.000 miglia (circa 45.000 chilometri), lasciando a sinistra il Capo di Buona Speranza, il Capo Leeuwin, il Capo Horn e aggirando l’Antartide. Il 26 novembre 1989, tredici velisti partono per la prima edizione, durata oltre tre mesi, ma solo sette la concludono. Vince Titouan Lamazou in 109 giorni e 47 minuti.
La seconda edizione (1992-93) ha 15 iscritti, ancora 7 arrivati e purtroppo ben due dispersi in mare (Mike Plant e Nigel Burgess). Tra i partecipanti il primo italiano: è Vittorio Malingri con il Moana 60 Everlast, costretto al ritiro nel Pacifico per la rottura di un timone. Il primo sul traguardo è Alain Gautier in 110 giorni. Nella terza (1996-97) ancora 15 iscritti, 6 arrivati, 9 ritirati e ancora un disperso, Gerry Roufs. Vince Christophe Auguin in 105 giorni.
Nell’edizione 2000-2001 sono al via 24 solitari e due italiani. Vince Michel Desjoyeaux in 93 giorni davanti all’inglese Ellen MacArthur, prima donna sul podio. Simone Bianchetti è 12°, Pasquale De Gregorio 15° in 158 giorni, ultimo sul traguardo è accolto da una folla di 20.000 appassionati. E’ l’edizione che consolida il mito del Vendée Globe. Nel 2004-2005 vince Vincent Riou in 87 giorni, 20 iscritti e 9 ritirati. Le barche sono sempre più veloci e simili, i primi tre arrivano staccati di poche ore tra loro.
Nel 2008-2009 (30 iscritti, record di ritirati, ben 19) vince ancora Michel Desjoyeux in 84 giorni. Si arriva al 2012-2013, i partecipanti scendono a 20, in 11 concludono la gara, tra questi l’italiano Alessandro Di Benedetto, ultimo in 104 giorni, popolarissimo in Francia perché due anni prima ha fatto lo stesso giro su un barchino di soli 6 metri, un record. Il vincitore Francois Gabart è il primo a scendere sotto gli 80 giorni (78).
Quattro anni dopo, 2016-2017, 29 partecipanti e 19 arrivati, Armel Le Cleac’h abbassa ancora il tempo vincendo in 74 giorni. E’ l’edizione in cui fanno la comparsa i primi foil montati su barche oceaniche.
Nel 2020-2021, record di iscritti (33), in 25 concludono la regata. Primo sulla linea è Charlie Dalin (80 ore e 6 ore), ma il vincitore è Yannick Bestaven (80 giorni e 3 ore) grazie all’abbuono di 10 ore per una deviazione di rotta in soccorso a un concorrente rovesciato. Giancarlo Pedote è il quinto italiano a correre il Vendée e fa segnare il miglior risultato: è 8° in 80 giorni e 22 ore, appena 19 ore dal primo.
L’edizione 2024-2025 è la decima e batte il record di iscritti con 40 skipper al via. Tra essi c’è ancora Giancarlo Pedote, alla sua seconda partecipazione.
Solo cinque italiani in oltre 35 anni di storia di una regata mitica. Ma le cose stanno cambiando, la vela oceanica in Italia, sulle orme proprio di Giancarlo Pedote, Andrea Mura, i successi strabilianti dell’astro nascente Ambrogio Beccaria, la crescita esponenziale e l’internazionalizzazione di un personaggio come Francesca Clapcich, la nidiata dai Mini650 vincenti e fortissimi ai Class 40, la stessa figura di Giovanni Soldini, una sorta di nume tutelare dell’oceano all’italiana, rimasto sullo sfondo ma ben presente. Le cose si stanno muovendo e ci sono segnali per i quali potremmo vedere al prossimo Vendée Globe 2028-29 due, forse tre solitari italiani al via, aspettando di sapere cosa vorrà fare Giancarlo, chissà…