PROSSIMA COPPA TRA TRE ANNI MA TANTI EVENTI PRELIMINARI, UN SOLO AC75 NUOVO – Il Royal New Zealand Yacht Squadron è “lieto di confermare” di aver accettato “un avviso di sfida” per l’America’s Cup dal Royal Yacht Squadron Limited, rappresentato da INEOS Britannia, che fungerà da Challenger of Record per la prossima Coppa. E rivelano i primi accordi (tutto come previsto)

Ian Roman / America’s Cup

“Mentre l’AC75 dell’Emirates Team New Zealand tagliava il traguardo sabato 19 ottobre, il Royal New Zealand Yacht Squadron ha ricevuto e accettato una sfida per la 38a America’s Cup dai nostri amici britannici di lunga data del Royal Yacht Squadron Limited”, ha affermato Gillian Williams, Commodoro del RNZYS. “È fantastico avere di nuovo coinvolto il RYS, dato che è stato il primo yacht club a presentare questo trofeo oltre 173 anni fa, che ha davvero dato inizio all’eredità dell’America’s Cup. Insieme a Emirates Team New Zealand non vediamo l’ora di costruire sulle solide fondamenta che la collaborazione per la 37a America’s Cup ha creato e continueremo a lavorare sui dettagli del prossimo evento con loro”.

GLI ACCORDI PRELIMINARI TRA GRANT E BEN – È stato concordato che l’AC38 sarà un evento multi-Challenger e, dopo aver presentato la prima sfida, il Royal Yacht Squadron Limited è stato nominato Challenger of Record. In particolare, è stato concordato quanto segue:

(a) La classe di yacht sarà l’AC75 e i team saranno limitati a costruire un nuovo AC75 per l’AC38;

(b) L’attuale regola sulla nazionalità dell’equipaggio nel protocollo AC37 sarà mantenuta con le disposizioni sulle nazioni emergenti da rivedere;

(c) Si intende che l’AC38 Match si tenga entro tre anni dal completamento dell’AC37 Match, fatte salve eventuali modifiche necessarie per l’emisfero in cui deve essere disputato, con la sede che deve essere annunciata dal Defender entro otto mesi dalla gara finale dell’AC37 Match e un Protocollo pubblicato il prima possibile entro tale periodo.

(d) Le seguenti restrizioni si applicheranno alla navigazione e alle prove degli yacht AC75 e AC40:
– Nessuna navigazione degli yacht AC75 per un periodo di 12 mesi dalla data della gara finale dell’AC37 Match, eccetto quando si partecipa a qualsiasi regata preliminare che può essere organizzata con una dispensa per la navigazione anticipata degli AC75 da parte di nuovi team;
– Nessuno sviluppo sugli yacht LEQ ma nessuna restrizione sulla navigazione degli yacht AC40 “in classe”;
– Un limite al numero totale di giorni di navigazione negli yacht AC75 da introdurre

Il Defender e il COR hanno concordato di esaminare e, ove opportuno, implementare altre misure significative di riduzione dei costi della campagna, tra cui un limite di budget e un limite di carbonio per i team e di lavorare su una strategia per commercializzare ulteriormente l’America’s Cup.

C’è l’intenzione di aumentare il numero di regate preliminari per fornire regate più regolari durante il ciclo AC38 con un mix di regate AC40 e AC75, con formati di regate di flotta e match race presi in considerazione per gli AC40 e gli AC75. Sia il Defender che il COR si impegnano a consolidare il successo degli eventi AC37 Women’s e Youth America’s Cup.

Ulteriori dettagli riguardanti il ​​programma previsto dell’evento, la sede e questioni correlate saranno annunciati a tempo debito.

RICAPITOLANDO DAL COPPAMERICHESE – Niente Coppa nel 2026 come aveva vagheggiato Grant, ma prossima edizione a tre anni dalla precedente, quindi 2027. Stesse barche AC75, ogni team potrà costruirne un solo esemplare nuovo. Nell’ansia di commercializzare ulteriormente la Coppa, sono annunciati (confermati) molte più regate preliminari (per la 37AC sono state tre: Vilanova, Jeddah e Barcellona), con un mix tra AC75 e AC40 e regate di flotta e match race. E’ quindi lecito attendersi il circuito stile grand-prix che porterà la Coppa in diverse località meglio offerenti… Poi si parla di rivedere le norme di nazionalità per i paesi emergenti, di ridurre i costi, di incentivare più team a partecipare…

Il Deed of Gift si rivolta nella tomba, i moderni gestori sono impresari a caccia di fatturato, e così nessun evento velico potrà avere un’anima. Basterebbe guardare un attimo a quello che accade a Les Sables d’Olonne per il Vendée Globe, per capire cosa fa davvero grande e profondo un evento di vela. In ogni caso, le regole (quindi anche eventuali modifiche di stazza alle barche) e Protocollo saranno comunicate “a tempo debito”…

LO SFIDANTE INGLESE – “Siamo lieti di essere stati accettati dal Royal New Zealand Yacht Squadron come Challenger of Record per AC38, in seguito alla nostra partnership di successo durante la 37a America’s Cup”, ha affermato Bertie Bicket, Presidente del Royal Yacht Squadron Ltd. “Siamo pienamente impegnati a lavorare con il Defender per concordare un Protocollo volto a incoraggiare più paesi Challenger partecipanti e promuovere ulteriormente ed espandere sia gli eventi della Coppa America femminile che quella giovanile”.

IL DEFENDER KIWI E I PIANI FUTURI – “La 38a America’s Cup è effettivamente iniziata nel momento in cui il team ha tagliato il traguardo a Barcellona il 19 ottobre”, ha affermato Grant Dalton, CEO di Emirates Team New Zealand. “È molto emozionante avere continuità con il Challenger of Record, INEOS Britannia, per continuare a costruire la portata dell’America’s Cup a livello globale. La terza generazione di AC75 e la portata di trasmissione senza precedenti della Louis Vuitton 37th America’s Cup a Barcellona sono state di enorme beneficio per questo evento sportivo unico e non vediamo l’ora di annunciare i piani futuri a tempo debito“.

“La 37th America’s Cup si è rivelata un enorme successo sia in acqua che fuori, dimostrando il valore unico dell’America’s Cup come proprietà sportiva globale. Non vediamo l’ora di supportare il Defender nello sviluppo della continua crescita della Coppa per AC38 e nel futuro”, ha affermato Ben Ainslie, CEO e Team Principal di INEOS Britannia.

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