SU SAILY TV TORNA LA SEGUITISSIMA WEBSERIE “SOLO!” – La regata leggendaria celebra la sua decima edizione. Navigatori, barche, villaggio, programma della vigilia, cultura della grande vela oceanica al suo massimo. La seconda partecipazione dell’italiano Giancarlo Pedote. Le leggende. Le novità – COME SEGUIRE L’EVENTO VELICO DELL’AUTUNNO-INVERNO – SPECIALE SU SAILY
Manca una manciata di giorni a sabato 10 novembre, giorno della partenza del Vendée Globe del decennale! La regata delle regate sugli oceani compie dieci edizioni, quaranta anni di storie e persino leggende, di sviluppi tecnologici, di record e avventure, salvataggi rocamboleschi, racconti. E soprattutto onde e cieli, vento e spazi, scie e rotte. Un sogno per molti, una impresa per pochi, una ispirazione per tutti. Quattro anni sono volati e il VG ritorna con il suo carico di emozioni.
IL RITORNO DI UNA SERIE FORTUNATA – Siete pronti a vivere tre mesi ballando sugli oceani? Saily come d’abitudine prepara il suo Speciale Vendée Globe, con articoli quotidiani, il tracking, pagine speciali e una “Situation Room” per seguire la regata. Su Saily TV invece torna e si rinnova una delle nostre webserie storiche e seguitissima: SOLO!, il meglio delle immagini e delle notizie raccolte e commentate con ospiti illustri, velisti, navigatori, attrezzisti, progettisti… Mettetevi la cerata e seguiteci, sarà un inverno ruggente.
MA COS’E’ IL VENDEE? – Il Vendée Globe è la regata di vela intorno al mondo in solitario, senza scalo e senza assistenza che si svolge ogni quattro anni. Si disputa su monoscafi IMOCA di 60 piedi, 18 metri. Gli skipper partono da Les Sables-d’Olonne in Vandea (Francia) e navigano per circa 24.300 miglia (circa 45.000 chilometri) attorno al globo, doppiando i tre leggendari capi (Buona Speranza, Leeuwin e infine Capo Horn) prima di tornare a Les Sables d’Olonne. La regata ha acquisito una reputazione internazionale, attirando skipper da tutto il mondo. Oltre alla competizione, è soprattutto un’incredibile avventura umana.
L’evento trae origini dalla Golden Globe la prima circumnavigazione di questo tipo attraverso i tre capi nel 1968. Solo uno dei nove pionieri che erano partiti nel 1968 riuscì a tornare a Falmouth, il porto principale della Cornovaglia britannica. Il 6 aprile 1969, dopo 313 giorni in mare, il marinaio britannico Robin Knox-Johnston raggiunse finalmente il suo obiettivo. Vent’anni dopo, dopo aver vinto due volte la BOC Challenge (giro del mondo in solitaria a tappe), il navigatore Philippe Jeantot introdusse l’idea di una nuova regata intorno al mondo, senza scalo! Nacque la regata Vendée Globe. Il 26 novembre 1989, tredici marinai presero il via della prima edizione che durò oltre tre mesi. Solo sette tornarono a Les Sables d’Olonne. Vinse Titouan Lamazou il 15 marzo 1990, in 109 giorni, 8 ore, 48 minuti, su Ecureuil d’Aquitaine II.
Fu anche l’edizione del clamoroso salvataggio di Philippe Poupon, la cui barca era scuffiata su un fianco. Tre barche furono dirottate sulla sua posizione, ma fu Loick ad arrivare per primo sulla scena e a soccorrerlo. Sotto vela, con una operazione spericolata e pazzesca, centinaia di miglia a sud di Capo di Buona Speranza, Loick trainò il ketch rovesciato prua al vento, mentre lo skipper riusciva a raddrizzarlo una volta mollato l’albero di mezzana. La scena, filmata integralmente dallo stesso Peyron (a sua volta solo a bordo), fece il giro del mondo e contribuì a trasformare il Vendée Globe in un mito della vela. Eccolo qui sotto.
200 PARTITI, 114 AL TRAGUARDO – Le nove edizioni di quella che il pubblico chiama ormai l’Everest dei mari hanno permesso a 200 concorrenti di prendere il via di questa straordinaria regata. Solo 114 di loro sono riusciti a tagliare il traguardo. Questa cifra da sola mostra l’estrema difficoltà di questo evento mondiale in cui i regatanti solitari si confrontano con il freddo gelido, le onde gigantesche e i venti forti sotto cieli pesanti che spazzano il Grande Sud! Anche per questo il Vendée Globe è prima di tutto un viaggio oltre i mari e in fondo a sé stessi…
I grandi velisti che l’hanno vinto: Titouan Lamazou nel 1990, Alain Gautier nel 1993, Christophe Auguin nel 1997, Vincent Riou nel 2005, François Gabart nel 2013, Armel Le Cléac’h nel 2017 e Yannick Bestaven nel 2021. Armel Le Cléac’h è ancora il detentore del record per la regata: 74 giorni. Solo un velista l’ha vinta due volte: Michel Desjoyeaux, nel 2001 e nel 2009.
I QUARANTA SOLITARI DELLA DECIMA EDIZIONE, NOME PER NOME – In rigoroso ordine alfabetico, i protagonisti della straordinaria regata sono (tra parentesi nome della barca e nazionalità): Fabrice Amedeo (Nexans Wewise, FRA), Romain Attanasio (Fortinet Best Western, FRA), Eric Bellion (Stand as One, FRA), Yannick Bestaven (Maitre Coq V, FRA – il vincitore dell’ultima edizione), Jeremie Beyou (Charal, FRA), Arnaud Boissieres (La Mie Caline, FRA), Louis Burton (Bureau Vallee, FRA), Conrad Colman (Ms Amlin, AUS-USA), Antoine Cornic (Human Immobilier, FRA), Manuel Cousin (Coup de Pouce, FRA), Clarisse Cremer (L’Occitane ed Provence, FRA), Charlie Dalin (Macif Santé Prévoyance, FRA), Samantha Davies (Initiative Coeur, GBR), Violette Dorange (Devenir, FRA), Louis Duc (Fives Group Lantana Enivironment, FRA), Benjamin Dutreux (Guyot Enivironment Water Family, FRA), Benjiamin Ferré (Monnoyeur Duo For a Job, FRA), Sam Goodchild (Vulnerable, GBR), Pip Hare (Medallia, GBR), Olivier Heer (Tut Gut, SUI), Boris Herrmann (Malizia Seaexplorer, GER), Isabelle Joschke (MACSF, FRA, GER), Jean Le Cam (Tout commence en Finistere – Armor Lux, FRA), Tanguy Le Turquais (Lazare, FRA), Nicolas Lunven (Holcim PRB, FRA), Sebastien Marsset (Foussier, FRA), Paul Meilhat (Biotherm, FRA), Justine Mettraux (Teamwork Team SNEF, SUI), Giancarlo Pedote (Prysmian, ITA), Yoann Richomme (Paprec Arkéa, FRA), Alan Roura (Hublot, SUI), Thomas Ruyant (Vulnerable, FRA), Damien Seguin (Groupe Apicil, FRA), già medaglia paralimpica, Kojiro Shiraishi (DMG Mori Global One, JPN), Sebastien Simon (Groupe Dubreuil, FRA), Maxime Sorel (V and B Monbama Mayenne, FRA), Guirec Soudée (Freelance.com, FRA), Denis Van Weynbergh (D’Ieteren Group, GER), Szaboles Weores (New Europe, HUN), Jingkun Xu (Singchain Team Haikou, CHN).
NUMERI INTERESSANTI – Su 40 marinai al via (6 donne), 14 sono gli esordienti alla prima edizione del VG, un buon 25% abbondante, segnale di ricambio (e ricordiamo il numero chiuso e le importanti selezioni attraverso qualifiche per essere al via). Alcuni sono dei ripetenti incalliti: più di tutti il mitico Jean Le Cam (fautore anche di idee e filosofie sul giro, promotore di una mini-serie di Imoca no-foil e semi-monotipo) che ne ha fatte ben 6! Cinque partecipazioni a testa per Arnaud Boissieres e Jeremie Beyou (siamo al limite dell’ossessione ventennale…). Due “pokeristi” alla quarta edizione: Samantha Davies e Louis Burton. Poi ci sono sei skipper alla terza VG, quella della maturità definitiva: il nipponico Shiroishi, Ruyant, Roura, Bestaven (il defender), Attanasio e Amedeo. Il totale fin qui fa 25. I restanti 15, la maggioranza, è alla seconda partecipazione, un segnale di quanto sia tenuta in conto l’esperienza della “prima volta”, per rifare la regata. Tra questi il nostro Giancarlo Pedote.
QUI IL LINK CON I PROFILI DEI 40 SKIPPER AL VIA!
GIANCARLO PEDOTE, IL VELISTA FILOSOFO – Windsurfista, istruttore di vela, skipper professionista, laureato in filosofia, trasferito in Bretagna con moglie e figli, il fiorentino è un navigatore di esperienza e carattere. Quasi vincitore (fu secondo di niente causa avaria l’ultimo giorno) della sua seconda Mini Transat, è passato da Figaro, Multi50, Class40, Moth, approdando all’IMOCA con una barca affidabile che ha progressivamente sviluppato con modifiche strutturali (linee di prua e nuovi foil colorati con i riferimenti al tricolore della bandiera italiana).
E’ arrivato ottimo ottavo, a 19 ore di distanza dal primo, nel VG di quattro anni fa all’esordio. Il suo è un approccio alla vela definito “cartesiano”, volto alla ricerca e al superamento dei propri limiti. Vincitore della Transat Jacques Vabre 2015 in Ocean Fifty, due volte Velista dell’anno in Italia nel 2014 e nel 2016. È autore di due libri sull’apprendimento della vela in Italia e ha anche pubblicato un libro sul suo Vendée Globe, L’anima nell’oceano, edito da Rizzoli. Oltre alla vela, Giancarlo ha creato due iniziative basate sulle sue conoscenze: #CROSSSPORT (ogni sport insegna altri sport e la vita di tutti i giorni) e #CROSSOCEAN (iniziative dedicate alla salvaguardia dell’Oceano).
Giancarlo e Prysmian, il suo sponsor storico da circa 10 anni, un record per la vela italiana, condividono valori quali l’innovazione, la voglia di eccellere, la ricerca di nuove sfide e l’impegno per uno sviluppo sostenibile. Nel 2019, per esprimere la responsabilità e l’impegno di Prysmian verso tematiche sociali e ambientali, hanno stretto una partnership con la ONG Electriciens Sans Frontières. Questa organizzazione lavora per migliorare l’accesso all’elettricità e all’acqua per le popolazioni in difficoltà, come leva per lo sviluppo economico e sociale. Giancarlo porta intorno al mondo la vela italiana per la seconda volta al Vendée, e l’Italia è tutta con lui!
GLI IMOCA 60 – Le barche del Vendée Globe misurano tutte 18,28 m di lunghezza (60 piedi) per un pescaggio di 4,50 m. Con una grande superficie velica, sono i monoscafi più potenti del pianeta condotti da uno skipper singolo. Possono superare i 30 nodi di velocità in condizioni di venti portanti. La stazza è definita dalla classe IMOCA (International Monohull Open Class Association), fondata nel 1991 e sostenuta da World Sailing, la Federazione Internazionale della Vela. Gli ultimi aggiornamenti risalgono ad aprile 2021. La regola richiede che l’albero, le vele, la canting keel, ma anche (e questa è una novità) il boma, lo strallo J2 siano comuni a tutte le barche, cioè one-design. Il resto è lasciato agli architetti. Inoltre, le regole indicano il volume massimo dei foil: 8 metri cubi. Queste appendici consentono allo scafo di essere “sostenuto” durante la navigazione in poppa. Lo scafo si solleva riducendo la resistenza per l’attrito con l’acqua e migliorano le prestazioni.
IL VENDÉE GLOBE SVELA LA SUA PRIMA MASCOTTE: LA PINGUINA ADELIA – Il Vendée Globe ha presentato la sua prima mascotte: Adelia, un pinguino, anzi una pinguina. Endemico dell’Antartide, il continente del Polo Sud che i marinai circumnavigano nel loro viaggio intorno al mondo, il pinguino Adelia è direttamente minacciato dal riscaldamento globale. Adelia è stata scelta come portavoce dell’impegno della Vendée Globe per la salvaguardia degli oceani.
Inoltre Adélie incarna la dimensione adatta alle famiglie e accessibile dell’evento Vendée Globe, che non vuole rivolgersi solo agli addetti ai lavori e agli specialisti, trasmettendo al contempo un forte messaggio ambientale.
Terre-Adélie, dove si trova questa specie di pinguino, fa parte del TAAF, le Terre Australi e Antartiche Francesi, partner oceanico dell’evento, così come gli arcipelaghi Crozet e Kerguelen, le isole Saint-Paul e Amsterdam e le isole Éparses. Questi arcipelaghi hanno un forte legame con il Vendée Globe: la nave Marion Dufresne, utilizzata per rifornire le basi scientifiche del TAAF, è stata coinvolta in numerose occasioni nelle operazioni di salvataggio dei capitani del Vendée Globe in difficoltà in questa regione.
Il distretto di Terre-Adélie non ha abitanti, ma gli scienziati vi lavorano 24 ore su 24, supportati dal personale tecnico dell’Istituto Polare Francese (logistici, cuochi, idraulici, elettricisti, operatori di macchine, ecc.) e del TAAF (responsabile distrettuale, tecnici delle telecomunicazioni e medici). D’altra parte, ci sono molti pinguini! Diversi articoli saranno dedicati a questa specie nella sezione “Oceano” del sito web della regata, per sensibilizzare sulle minacce poste dal riscaldamento globale.
E per la gioia di grandi e piccini, la mascotte girerà e distribuirà regali nel villaggio della gara dall’apertura il 19 ottobre alla chiusura la sera della partenza dei marinai il 10 novembre.
IL VILLAGGIO, UN’IMMERSIONE UNICA NELL’AVVENTURA DELLE REGATE OCEANICHE – Il Vendée Globe si prepara a celebrare la sua decima edizione con l’attesissima apertura del suo Start Village, da sabato 19 ottobre a domenica 10 novembre 2024. Uno spazio di 30.000 m² per un’immersione totale nel mondo delle regate oceaniche, con un ricco programma di eventi, attività e incontri. Gratuito ma accessibile su prenotazione, il Villaggio sarà l’occasione per il pubblico di incontrare gli skipper, scoprire cosa succede dietro le quinte della regata e prendere parte a un’ampia gamma di attività interattive.
Il Vendée Globe Village sarà aperto dalle 10:00 alle 20:00 per gli stand, mentre il ristorante sarà aperto fino a mezzanotte e il bar fino all’1:00 nei giorni feriali e fino alle 2:00 il venerdì e il sabato. L’accesso al Village è gratuito, ma è richiesto un biglietto elettronico per regolare la partecipazione. I biglietti elettronici sono disponibili sul sito web del Vendée Globe dal 19 settembre 2024.
UN’ESPERIENZA IMMERSIVA – Il Département de la Vendée offre una mostra di 1.200 m² dedicata al Vendée Globe. Questa mostra immersiva consente ai visitatori di scoprire la vita degli skipper a bordo di una barca IMOCA, attraverso effetti visivi e sonori. I visitatori possono anche ammirare le 40 barche degli skipper ormeggiate all’emblematico pontile del Vendée Globe. Diverse leggende del Vendée Globe, tra cui Titouan Lamazou, Michel Desjoyeaux, Alain Gautier, Armel Le Cleac’h e François Gabart, hanno confermato la loro presenza al villaggio.
DA SOLI INTORNO AL MONDO: UNA MOSTRA AL MUSEO NATIONAL DE MARINE A PARIGI TROCADERO (FINO AL 25 GENNAIO – “L’ambizione di questa nuova mostra al Museo Nazionale Marittimo di Parigi è quella di offrire ai visitatori un viaggio intorno al mondo in solitaria su un monoscafo, nelle condizioni delle grandi regate veliche d’altura, come la Vendée Globe” inizia Lénaïg L’Aot-Lombard, assistente dell’amministratore del Museo marittimo nazionale del castello di Brest, è incaricata di curare la mostra. Dall’inizio di questo progetto culturale, ormai 3 anni fa, è stata accompagnata in questa missione da Olivier Le Carrer – giornalista, navigatore e autore di numerose opere sulle barche e la navigazione – e da Didier Ravon, anch’egli giornalista, navigatore e autore, ma anche ex caporedattore di Voile et Voiliers, storica testata velica transalpina, storicamente una vera “Bibbia” velica.
In concomitanza con la decima edizione del Vendée Globe, questo autunno e questo inverno, anche il pubblico del Museo Marittimo Nazionale al Palais de Chaillot avrà quindi la possibilità di imbarcarsi, grazie ad un’area espositiva di 800 metri quadrati. “Con una nuova mostra dedicata alla regata in solitario intorno al mondo in generale e alla Vendée Globe in particolare, sarà anche, per il Museo Marittimo Nazionale, l’occasione per ricordare gli stretti legami con il mondo delle regate d’altura – i suoi velisti, i suoi attori, la sua storia” spiega Lénaïg L’Aot-Lombart.
Per la progettazione dell’evento Solo Around the World, la curatrice della mostra si è circondata dei più grandi skipper. Si è infatti formato un consiglio scientifico, con velisti come Isabelle Autissier, Michel Desjoyeaux, Jean-Luc Van Den Heede, Clarisse Crémer, Yves Parlier, Titouan Lamazou e Miranda Merron, ma anche con Gildas Plessis, architetto navale, Capucine Cadiou, ingegnere edile, Denis Horeau e Jacques Caraës, direttori di gara, Éric Mas, router e meteorologo e Jean-Baptiste Epron, navigatore e progettista.
LA FRANCIA E LA VELA OCEANICA: UN SISTEMA DA IMITARE – Nomi, storie e professionalità che fanno intendere la profondità del “sistema” vela oceanica in Francia. Una disciplina che ha un vasto seguito popolare, sui media, sui quotidiani sportivi, sulle tv. Una partecipazione consapevole, benchè di massa, senza fenomeni “tifosi” ma con una cultura di base della vela e della navigazione. La stessa presenza di sponsor ultra ventennali, che confermano ogni anno la loro presenza, la partnership storica con velisti e navigatori, ne è la prova. Multinazionali e grandi aziende hanno fatto da apripista, ma sono state seguite da realtà di ogni tipo: supermercati, surgelati, infissi, tecnologia, assicurazioni, start-up, web, una lista infinita e costante. Il lavoro fatto in Francia viene da lontano, è partito da decenni e dal basso, e ha prodotto anche un sistema fiscale funzionante e trasparente che ha favorito il rapporto tra team velici e sponsor. Chapeau.
VENDEE GLOBE, IMOCA E UNESCO: SCIENZA E SPORT UNISCONO LE FORZE PER PROTEGGERE L’OCEANO – Venticinque velisti che prenderanno parte alla Vendée Globe 2024, porteranno a bordo dei loro yacht IMOCA le attrezzature scientifiche fornite dall’UNESCO e dai suoi partner scientifici, da utilizzare durante la gara per far progredire la ricerca oceanografica e i modelli di previsione meteorologica. Questi skipper riceveranno e saranno formati all’uso degli strumenti il 22 e 23 ottobre a Les Sables d’Olonne.
Grazie all’innovativa partnership tra UNESCO, Vendée Globe e la classe IMOCA, venticinque skipper solitari si sono offerti volontari per portare a bordo strumenti di misurazione meteo-marini durante la competizione. Questi skipper consentiranno la raccolta e la distribuzione di dati essenziali agli scienziati in tempo reale che cercano di ampliare la conoscenza globale del clima e dell’oceano, cercando di migliorare i servizi operativi di previsione meteorologica, in particolare nelle aree meno frequentate del globo come il Grande Sud, il remoto Oceano Meridionale
Sono utilizzati diversi tipi di strumenti come boe di superficie, stazioni meteorologiche, galleggianti autonomi Argo per la profilazione del sottosuolo, boe didattiche (Calitoo) e termosalinografi.
I dati raccolti durante e dopo la gara, così come le boe dispiegate, alimenteranno il Global Ocean Observing System (GOOS) coordinato dall’UNESCO.
Questa attrezzatura scientifica è fornita da diversi istituti che condividono la stessa visione, stakeholder di GOOS: Ifremer, Météo France, UK MetOffice, CNES, GEOMAR, CLS, la Fondazione TARA, ETH Zurich. Il coordinamento tecnico di tutti questi strumenti e operazioni sarà assicurato dall’UNESCO International Centre of Excellence for the Coordination and Monitoring of Meteorological and Oceanographic Observing Systems (OceanOPS).
In linea con gli impegni ambientali assunti dal Vendée Globe nei confronti dell’UNESCO, portare con sé tale attrezzatura scientifica sarà reso obbligatorio per tutti i concorrenti nelle regole della gara a partire dall’edizione del 2028.
Giancarlo Pedote, pur non figurando nella lista dei volontari, è un antesignano avendo già fatto in proprio iniziative con raccolta dati marini in collaborazione con enti e strutture in Italia e non solo.
VENDEE GLOBE, AVVENTURA PER BAMBINI – La mitica regata continua ad affascinare tutte le generazioni. La Vendée Globe Junior, un programma educativo gestito dal Dipartimento della Vandea, torna per la sua decima edizione con una serie di novità. Anche la Federazione Francese di Vela continua la sua partnership con Virtual Regatta, mentre emergono altri nuovi progetti, come l’album Panini dedicato alla regata e la mascotte Adélie, che accompagna i bambini alla scoperta di questo universo.
Il Vendée Globe ispira vocazioni fin da piccoli: Paul Meilhat, skipper di Biotherm, ricorda i suoi primi ricordi di lettura nel 1989, quando aveva solo 7 anni: “i miei genitori mi trovavano a tarda notte con la mia torcia tascabile, a leggere le schede tecniche delle imbarcazioni del Vendée Globe”.
VENDÉE GLOBE JUNIOR, PER I FUTURI GIOVANI VELISTI – Mercoledì, il dipartimento della Vendée ha presentato il suo programma Vendée Globe Junior 2024-2025, un’esperienza educativa immersiva pensata per i bambini dal ciclo 1 al ciclo 4. Gratuito e incentrato sul mondo delle regate oceaniche ma anche sulla protezione degli oceani, il Vendée Globe Junior offre a insegnanti e famiglie una ricca raccolta di 72 schede educative digitali che offrono informazioni sulla storia della regata, le carriere in mare e l’ambiente marino. Inoltre, eventi scientifici, serie web, giochi e attività sono disponibili per tutta la famiglia, consentendo loro di seguire la gara a casa e vivere l’avventura insieme.
Per la prima volta, alcuni di questi contenuti saranno disponibili in inglese, per raggiungere i bambini di tutto il mondo. Il programma sarà anche trasmesso sul sito web della Giornata mondiale degli oceani delle Nazioni Unite.