VIDEO E FOTO – La tappa finale tra Royan e La Turballe, passando per il Sud dell’Inghilterra, rimarrà per sempre nella storia della regata. Qui sono nate leggende e tra queste da oggi c’è Tom Dolan, che qui ottiene l’incoronazione suprema nella 55ma edizione della La Solitaire. Podio completato da Loïs Berrehar e Gaston Morvan
Dopo 705 miglia di tappa pazzesca, Loïs Berrehar (Skipper Macif 2022) ha vinto l’ultima, tra Royan e La Turballe, in 3 giorni 14 ore 7 minuti e 24 secondi. Una regata controllata dopo il passaggio di South Portland Bill, in Inghilterra, ma sfortunatamente il deficit di tempo dello skipper di Macif 2022 era troppo significativo all’inizio di Gijón per sperare di sfidare il primo posto del velista irlandese. Con un tempo di 3 giorni 15 ore 18 minuti e 10 secondi, Tom Dolan si regala, nella Loira Atlantica, la ricompensa più grande, la vittoria di La Solitaire du Figaro 2024. Gaston Morvan su Région Bretagne – CMB Performance n non è riuscito a chiudere la Divario di 57 minuti nella seconda fase. Tom Dolan diventa il primo irlandese e il terzo straniero a vincere questa corsa leggendaria.
L’INCORONAZIONE DI TOM DOLAN – Ci sono vittorie che segnano una vita, come quando hanno il gusto unico dell’avventura estrema, della fatica incommensurabile, dell’indefettibile abnegazione. La tappa finale tra Royan e La Turballe, passando per il Sud dell’Inghilterra, rimarrà per sempre impressa nella storia con la “S” maiuscola di questo evento. Qui sono nate leggende e tra queste, Tom Dolan, che ha vinto l’incoronazione suprema in questa 55a edizione di La Solitaire du Figaro Paprec. Tom ha vinto anche il Trofeo Vivi assegnato al miglior straniero. Ma per arrivarci è stato necessario prima superare tre tappe e, cosa non meno importante, non rinunciare a nulla per figurare bene in una classifica costellata di giovani velisti emergenti desiderosi di vincere.
Tre tappe tanto varie quanto impegnative: dalla brezza alla calma, dal lungo moto ondoso del Golfo di Biscaglia alle formidabili onde del Canale della Manica, dalle basse pietre della Normandia alle lunghezze dell’oceano. Una variazione che Tom Dolan ha padroneggiato, creando la vittoria su un bordo tonico tra le isole Sisargas e il porto di Royan. Quella che è seguita è stata un’ultima tappa difficile per la quale è stato necessario lottare, le difficoltà sulla punta della Bretagna gli hanno permesso di raggiungere i primi. Il suo diretto concorrente nella classifica generale provvisoria, Gaston Morvan, era 57 minuti e 52 secondi indietro prima della partenza da Royan, sapeva benissimo di dover riuscire a navigare più veloce, più forte e più a lungo per sperare di battere Tom.
IL RACCONTO DEL VINCITORE – “Quando sono partiti con il vento forte, quando sono partiti davanti, mi sono detto: è persa, sarà complicato riprenderli. È stato solo all’arrivo che ho capito che sarebbe andata bene. Ho sognato questo momento, davvero un sogno. Non posso dire che fosse un obiettivo. Era stato un sogno per anni. Tutto quello che volevo era vincere. Siamo qui per vincere”, ha commentato Tom Dolan al suo arrivo a La Turballe.
“Abbiamo trascorso 6-7 ore con 30-35 nodi sotto un piccolo spinnaker. È stato piuttosto coinvolgente, è stato bello, eravamo uno accanto all’altro. Quasi tutti sono riusciti a strambare sotto i 30 nodi, senza disalberare. Dopo la seconda traversata della Manica, altri 25-30 nodi di vento, questa volta col gennaker. E poi, dal nulla, se ne sono andati. Non li vedevo più, mi dicevo almeno se prendo Gaston, sarà un podio. Quando ho visto arrivare le nuvole, mi sono detta che forse c’era ancora qualche possibilità. Ho strambato subito e in poco tempo eravamo tutti riallineati.
“Quello che c’è da sapere è che dietro ci sono anni di lavoro, di sacrifici che finiscono così. È pazzesco, non so come spiegare. È una gara che crea dipendenza. Ecco, ho appena vinto e ho già voglia di tornare. Penso che sia il motivo della sua crescita continua. Da anni sento parlare della Fastnet Race, Sydney Hobart, ma qui, la facciamo tre o quattro volte, da soli, nelle stesse condizioni, su barche molto più estreme. Il livello è altissimo, siamo tutti uno accanto all’altro per giorni e giorni”.
IL PODIO – Due vittorie di tappa, un secondo posto a La Solitaire du Figaro Paprec e Skipper Macif 2022, il secondo gradino del podio è decisamente di Loïs Berrehar (Skipper Macif 2022). Un ottimo risultato per questo velista trentenne che partecipa alla sua sesta Solitaire. Vincendo quest’ultima prova, Loïs Berrehar sale nella classifica generale e si piazza quindi al secondo posto.
“È una delle rare tappe del Figaro che faccio dove non ci fermiamo e dove possiamo usare velocità e strategia durante tutto il percorso. Sono così felice di averla vinta. Abbiamo lottato duramente fino alla fine, sinceramente è un piacere! Avevo intenzione di vincere una tappa quest’anno, ne ho vinte due. Ho lottato durante le tre tappe, non ho rimpianti.”
Gaston Morvan, terzo sul traguardo di La Turballe, completa questo podio de La Solitaire du Figaro 2024. “Che tappa! Francamente, navigare in queste condizioni è qualcosa che non ho mai fatto prima. Eravamo tre barche, fianco a fianco durante tutto il passaggio della tempesta. Ero felice finché non ho danneggiato un po’ la mia randa. Ma ehi, un podio alla Solitaire è incredibile. Questo è il meglio che avrei potuto sognare in questo campo. Con questa barca avevo l’ambizione del podio e di riuscire a salirci. E’ un grande risultato, sono felice!”
PRIMA DONNA NELLA TOP 5 – Tagliando il traguardo in 11a posizione e grazie ad una magnifica seconda tappa, Charlotte Yven è entrata nella Top 5 di questa 55a edizione de La Solitaire du Figaro. Solo Jeanne Grégoire era riuscita a raggiungere questa impresa, era il 2008. “Sono così felice. È stata una tappa incredibile e sono riuscita a tenere il passo con tutti. Sono così felice di aver resistito, di essere rimasta in contatto, di essere riuscita anche a conquistare qualche piccolo posto alla fine. Podio di tappa e top 5, questi erano i grandi obiettivi che mi ero prefissata. Quindi, sono super orgogliosa!”