BATTUTO IL PRIMATO DI RIO 2016 (12 PORTABANDIERA) – Per la prima volta la cerimonia non gira uno stadio ma naviga un fiume e si diffonde a più livelli nell’intera città olimpica. Potrà accadere un giorno che l’Italia faccia portabandiera una o un velista?

Tante bandiere, tante barche, tanti velisti, storie di atlete e atleti Sailing da mezzo mondo, ben 13: nuovo record, scelti come portabandiera. Un simbolo e anche di più: sono i più visti da quasi due miliardi di spettatori tv, rappresentano la loro nazione attraverso i loro gesti sportivi, ne parlano i media. Nove su tredici sono velisti “Laser” e ci sarà una ragione.

Come vedete dall’elenco qua sotto (in ordine alfabetico) ci sono casi di velisti famosi, oppure hanno vinto l’unica o tra le poche medaglie del proprio paese. Ma altri sono semi-sconosciuti, quindi ci devono essere altre ragioni che hanno spinto il loro comitato olimpico a sceglierli, spesso sono tra i pochi o pochissimi atleti del paese a raggiungere la qualifica olimpica. La domanda è: secondo voi un giorno il CONI potrà scegliere un atleta della vela quale portabandiera italiano all’apertura dei Giochi?

Bermuda: Adriana Penruddocke (women’s dinghy / ILCA 6) – L’onore di portare la bandiera delle Bermuda alla cerimonia di Parigi alla sua prima apparizione olimpica in assoluto. La velista ha prenotato il suo posto a Marsiglia dopo essersi classificata sesta ai Giochi Panamericani in Cile. È una delle otto atlete, e l’unica velista, a rappresentare le Bermuda alle Olimpiadi di quest’estate.

British Virgin Islands: Thad Lettsome (men’s dinghy / ILCA 7) – Appena laureato alla Tulane University, è un altro debuttante olimpico, e anche il primo velista delle Isole Vergini Britanniche a partecipare ai Giochi da quando Robby Hirst gareggiò nella classe Laser ad Atlanta (Savannah) del 1996. Ha tenuto la bandiera nazionale accanto allo sprinter dei 200 metri Adaejah T. Hodge.

Cayman Islands: Charlotte Webster (women’s dinghy / ILCA 6) – Il sogno di Charlotte di diventare un’olimpionica è ancora più speciale con la bandiera. Webster sta seguendo le orme di Tomeaka McTaggart e Florence Allan diventando la terza velista delle Isole Cayman a competere ai Giochi olimpici.

Denmark: Anne-Marie Rindom (women’s dinghy / ILCA 6) – Bronzo a Rio e Oro Laser Radial a Tokyo, è la donna danese di maggior successo nella storia olimpica. La campionessa olimpica in carica partecipa a Parigi 2024 come portabandiera ufficiale della Danimarca e unica velista della squadra nazionale ad aver partecipato a un’Olimpiade in precedenza. Se manterrà la corona a Marsiglia, in quella che sarà la sua quarta apparizione ai Giochi, Rindom diventerà l’atleta donna più decorata della sua nazione di sempre.

Fiji: Viliame Ratulu (men’s dinghy / ILCA 7) – Sebbene le Fiji siano più note per il rugby, il velista Viliame Ratulu ha in programma di tracciare una nuova strada: è stato il primo della sua famiglia a dedicarsi alla vela e si è allenato con il programma Youth Emerging Nations di World Sailing per poi gareggiare ai Campionati mondiali giovanili. Sarà uno dei due velisti delle Fiji a questi Giochi, insieme a Sophia Morgan che in precedenza aveva gareggiato a Tokyo.

Finland: Sinem Kurtbay (mixed multihull / Nacra 17) – La veterana velista finlandese è stata protagonista a Tokyo (Enoshima) 2020 insieme ad Akseli Keskinen (tredicesimi). In seguito la coppia è cresciuta e si è assicurata una medaglia di bronzo ai Campionati del mondo del 2022: dopo la bandiera sulla Senna, al largo della costa di Marsiglia diranno la loro.

Lithuania: Rytis Jasiunas (men’s windsurfing / iQFOiL) – Il windsurfista lituano ha indossato la divisa da portabandiera sotto la pioggia, ma già domenica pomeriggio prenderà il largo nel Mediterraneo per le prime regate iQFOiL! Jasiunas fa la sua prima apparizione in assoluto ai Giochi olimpici ed è stato scelto per rappresentare la sua nazione con la star dell’equitazione Justina Vanagaitė. Il duo fa parte della squadra lituana di 50 atleti.

Malaysia: Nur Shazrin Mohamad Latif (women’s dinghy / ILCA 6) – E’ la stella della vela malese e bilancerà i doveri di portabandiera con la realizzazione delle speranze di una nazione con il suo ILCA 6. E’ alla sua terza Olimpiade consecutiva e spera di consolidare la sua vittoria della medaglia d’oro agli Aisan Games del 2022 ad Hangzhou.

Montenegro: Milivoj Dukić (men’s dinghy / ILCA 7) – Già tre volte olimpionico, Milivoj è portabandiera del Montenegro dopo aver raggiunto i suoi quarti Giochi. Ha gareggiato a Londra, Rio e Tokyo nel Laser e tornerà a competere nel singolo maschile partendo dal 28° posto del ranking mondiale.

New Zealand: Jo Aleh (mixed dinghy / 470) – Anche il paese più velico al mondo ha la sua icona, e per i kiwi è lei: la mitica Jo aggiungerà la bandiera olimpica alla sua già impressionante lista di successi in carriera. Ex campionessa mondiale e olimpica, un memorabile oro a Londra 2012 in 470 con Polly Powrie, e argento a Rio nella stessa classe. Aleh adesso è sul 49er FX con la medaglia d’argento di Rio Molly Meech per inseguire un’altra medaglia. E anche rappresentante degli atleti nel Council di World Sailing.

Singapore: Ryan Lo (men’s dinghy / ILCA 7) – La bandiera di Singapore è un riconoscimento ai suoi successi nella vela fino ad oggi. Ryan è tre volte medaglia d’oro ai Giochi del Sud-est asiatico e ha gareggiato a Tokyo 2020 nel Laser. Ex campione del mondo e nel 2023 è riuscito a conquistare una medaglia d’oro nella classe ILCA 7 ai Giochi asiatici.

Spain: Tamara Echegoyen (women’s skiff / 49erFX) – Un’altra stella velista per un intero paese, Tamara spera di replicare la magia del suo oro di Londra (Weymouth) 2012 a Marsiglia, ma prima la bandiera spagnola alla cerimonia vista da mezzo mondo. Medaglia d’oro nella classe Elliott 6m a Londra 2012, con Angela Pumariega e Sofia Toro, oggi nello skiff femminile con l’obiettivo di vincere un’altra medaglia olimpica.

Sweden: Josefin Olsson (women’s dinghy / ILCA 6) – Medaglia d’argento olimpica ed ex campionessa del mondo Josefin sarà a caccia di un’altra medaglia dopo aver portato la bandiera svedese attraverso la Senna. Ha gareggiato alle Olimpiadi di Londra e Rio, ma ha ottenuto l’argento al terzo tentativo, salendo sul podio a Tokyo 2020 con la sua Laser Radial.

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