RIPARAZIONE VOLANTE PER FERMARE L’ACQUA, MA ORA SERVE INTERVENTO STRUTTURALE – “Dobbiamo capire se si è trattato dell’urto con un oggetto sommerso o di altro. All’arrivo della The Transat abbiamo avuto dei problemi strutturali sulla prua e fatto una lunga manutenzione a Portland negli Stati Uniti, ma a quanto pare non è bastato“
(11 luglio) Reduce da due vittorie consecutive alle più importanti transatlantiche della stagione a bordo di “Alla Grande Pirelli”Ambrogio Beccaria ha annunciato ieri pomeriggio il ritiro dalla Québec Saint-Malo, la più antica transatlantica in equipaggio da Ovest a Est, a causa di danni alla barca. La regata, circa 3.000 miglia nell’Atlantico del Nord, era cominciata bene per “Alla Grande Pirelli”, dominando la gara per tutta la prima parte, per poi perdere posizioni a causa di una strategia sbagliata.
UNA CREPA NELLO SCAFO A PRUA DALLA QUALE ENTRA ACQUA – Nelle ultime ore Ambrogio e il suo equipaggio stavano studiando una nuova tattica per rimontare quando si sono accorti di aver imbarcato circa 200 litri di acqua da una crepa sullo scafo a prua. Beccaria, alla sua sesta traversata atlantica a bordo di “Alla Grande Pirelli”, è stato dunque costretto a ritirarsi dalla competizione e far rotta verso l’arcipelago delle Azzorre per quantificare e riparare il danno.
“Per me è il primo abbandono a una regata importante, e il primo in assoluto con il Class40” – dice Ambrogio Beccaria – “Non si è mai pronti a un ritiro, anche se nella vita di un marinaio sono cose che devi mettere in conto. Per ora sto pensando alla barca e a ripararla al meglio, la delusione arriverà dopo, quando saremo a terra. Inoltre, ieri ho avuto la notizia che il mio amico e rivale Alberto Riva è naufragato e di colpo ti rendi conto che questo sport non è un gioco”, continua Ambrogio che è supportato come sempre dal main e lead sponsor Pirelli e dal global sponsor Mapei.
“Alla Grande – Pirelli” stava navigando mure a dritta questa mattina attorno alle 10 quando Julien Villon, uno dei due co-skipper di Ambrogio, si è accorto della falla: “Stavamo uscendo da una depressione che avevamo cercato di aggirare facendo una rotta abbastanza conservativa lontani dalla parte più violenta perché non volevamo rompere la barca, sfortunatamente però non ha funzionato”.
Il team ha deciso di far rotta sulle Azzorre, distanti circa 370 miglia dalla posizione della rottura, e fermarsi a Horta nell’isola di Fajal, il porto più vicino: qui sarà possibile valutare il danno, capire se la barca può aver avuto un impatto con un Oggetto Sottomarino Non Identificato (OSNI) e, nel caso, procedere con la riparazione.
I PROBLEMI STRUTTURALI DOPO THE TRANSAT RICHIEDONO INTERVENTO PIU’ PROFONDO – “Siamo riusciti a fare una riparazione veloce, per evitare almeno che l’acqua continui a entrare, incollando una grossa placca di monolitico con Mapeflex e delle viti. Per ora ha funzionato, ma questo non risolve il problema strutturale” – spiega Beccaria – “Abbiamo fatto navigazioni molto più intense di questa, tirando la barca sempre al limite ma effettivamente all’arrivo della The Transat abbiamo avuto dei problemi strutturali sulla prua e fatto una lunga manutenzione a Portland negli Stati Uniti, ma a quanto pare non è bastato”.
(10 luglio) AGGIORNAMENTI IN ARRIVO- Alle 13.20 del 10 luglio arriva la notizia che anche Alla Grande Pirelli, con a bordo lo skipper Ambrogio Beccaria, Julien Villon e Bastian Oger, è costretta al ritiro. La causa sembrerebbe essere una grossa falla, da cui sta entrando parecchia acqua. Non è ancora chiaro dove e come il team riparerà il danno. Aggiornamenti in arrivo.
Dopo l’incidente successo ieri su Acrobatica, del quale stiamo ancora attendendo notizie, si apprende che anche Alla Grande Pirelli, con a bordo lo skipper Ambrogio Beccaria, Julien Villon e Bastian Oger, è costretta al ritiro.
“La regata è finita a bordo di Alla Grande Pirelli- “ ha commentato Ambrogio, “abbiamo la barca tutta rotta, siamo pieni d’acqua. Stavamo per uscire dalla tempesta, quando ci siamo accorti che c’era dell’acqua che stava entrando in barca, da una crepa là davanti. Per noi non è possibile continuare la regata.”
In queste ore la crew di Alla Grande Pirelli sta cercando di capire dove fare rotta e come riparare la barca in mare.
“Fa molto male abbandonare una regata, siamo tutti molto frustrati. Ora però bisogna riuscire a rimanere lucidi per portare a casa la nostra barca-“ ha concluso Beccaria.
Dopo un inizio un po’ a rilento della regata, con poca aria e condizioni molto complicate, la flotta Class40 della Quebec-Saint Malo è stata raggiunta da una depressione abbastanza incattivita, che avrebbe dovuto accompagnare le barche in regata fino al traguardo, situato nella rinomata località francese. Giornate difficili hanno accompagnato i velisti, soprattutto quelli che avevano scelto l’opzione nord, costretti a spingere sull’acceleratore per recuperare posizioni importanti.
Tra questi, proprio Riva e Beccaria.
La regata prosegue in un clima di “tensione”, I leader si sono bloccati nei venti deboli, sotto violenti temporali, mentre gli inseguitori hanno lottato per recuperare e risalire la classifica. Questa mattina, dopo 10 giorni di regata e quasi 2.000 miglia percorse, 20 Class40 sono racchiusi in un centinaio di miglia. Tutti pronti per l’atto finale: una lunga bordata di bolina verso il Golfo di Guascogna e la punta della Bretagna.
Seguiranno più aggiornamenti.