LE PRIME PAROLE DEL NAVIGATORE SBARCATO ALLE AZZORRE – “Non è facile per me raccontare adesso. Stavamo andando al traverso, spinti verso la Francia da una forte depressione. Le condizioni meteo erano molto dure, c’erano raffiche da 35 nodi di vento, con onde alte e frangenti che spazzavano il ponte…”

Alberto Riva finalmente parla e racconta una primissima pillola dell’accaduto, la dinamica completa che ha portato all’affondamento in pochi minuti di Acrobatica, uno dei Class40 più nuovi e performanti in circolazione, resta ancora da chiarire. Dal primo racconto prende corpo una delle ipotesi fatte da subito: l’urto contro un oggetto sommerso non identificato. Nei prossimi giorni altri approfondimenti. Ogni debriefing è prezioso, comprendere un naufragio è essenziale. FC

DI SEGUITO IL COMUNICATO STAMPA PRESS ALBERTO RIVA

Flores, Azzorre, 12 luglio, 2024 – L’equipaggio di “Acrobatica”, il Class40 di Alberto Riva con bordo lo skipper italiano Tommaso Stella e il francese Jean Marre, è naufragato il 9 luglio scorso a circa 300 miglia a Nord delle isole Azzorre intorno alle ore 13 UTC: l’imbarcazione, impegnata nella regata d’altura Québec Saint -Malo e lunga soltanto 12 metri, per cause ancora da chiarire, è stata coinvolta in una collisione con il tanker liberiano “Silver Ray”, il quale successivamente ha recuperato i tre naufraghi.

Le condizioni meteo marine al momento dell’incidente erano piuttosto impegnative;  i tre marinai tratti in salvo, sono saliti sul cargo dalla scaletta di emergenza.
 
“Non è facile per me raccontare adesso” – dice Alberto Riva sbarcato alle Azzorre – “Stavamo andando al traverso, spinti verso la Francia da una forte depressione. Le condizioni meteo erano molto dure, c’erano raffiche da 35 nodi di vento, con onde alte e frangenti che spazzavano il ponte. La barca andava molto veloce e le condizioni a bordo, come avrete visto dai video, erano complicate a causa dei continui scossoni. Improvvisamente c’è stato un urto e nel giro di meno di minuti ‘Acrobatica” era completamente allagata. Siamo stati molto fortunati, nessuno è rimasto ferito in modo grave, ma per noi, non era più sicuro rimanere a bordo. Abbiamo attivato l’EPIRB, abbiamo lanciato un Mayday e siamo stati soccorsi dal tanker ‘Silver Ray’. Dopo di ché, grazie alla richiesta dell’MRCC [Maritime Rescue Coordination Center ovvero l’organizzazione di competenza del sistema Search & Rescue, ndr] siamo stati sbarcati alle Azzorre, dove ci troviamo in questo momento”.

COSA DICE (E COSA NON DICE) LA COMUNICAZIONE UFFICIALE – Attesa a lungo, dopo un paio di giorni di silenzio da bordo della nave che li ha riportati a terra (diretta a Charleston, USA, ha invece dirottato e lasciato i tre velisti alle Azzorre), è arrivata questa che resta finora l’unica dichiarazione ufficiale sull’accaduto. Una barca è affondata in condizioni di assoluta emergenza e rapidità, quasi fulmineità, e siamo tutti immensamente grati che nessuno si sia fatto male. Sailor first.

Tuttavia il fatto in se resta di assoluta gravità e rarità: una barca è colata a picco in pochi minuti e molti possono essere i testimoni oculari dell’accaduto. 1) Quello istantaneo, del fatto in se, quindi la collisione (con un oggetto sommerso, si è detto e ripetuto a lungo; con la stessa nave che ha poi tratto in salvo i navigatori, emerge adesso dalla lettura più attenta del comunicato, mentre dalle parole dello skipper questo “dettaglio” non è nè confermato nè smentito, si parla solo di “urto”). Non è un particolare secondario, e solo i tre di bordo, più eventualmente il comandante o il primo ufficiale della nave liberiana, possono dare risposte definitive e chiare. Ma al momento nessuno ha parlato in tal senso.

2) Poi ci sono i testimoni immediatamente successivi all’incidente: si è parlato e scritto di un Class40 francese dirottato dalla direzione regata e intervenuto sullo scenario, sembra proprio al momento del recupero dei naufraghi dalla zattera di salvataggio alla nave. Ma nè dichiarazioni, nè foto o video di quei momenti, da parte dei velisti accorsi in soccorso o ancora dei marinai liberiani, sembrano esistere.

3) La direzione della regata avrebbe chiesto contatti con la nave e con i velisti, iscritti alla loro corsa e per i quali erano legittimamente in preoccupazione, ma non risulta che siano riusciti a parlare con qualcuno. D’altra parte Alberto, Tommy e Jean, a causa della dinamica dell’affondamento, rapidissima, hanno potuto portare sulla zattera documenti o telefoni.

(11 luglio) Naufragio per Acrobatica, abbandonata in Atlantico da Alberto Riva e il suo equipaggio, in salvo su un cargo

(11 luglio) ANCORA POCO CHIARI I CONTORNI DELL’INCIDENTE – Momenti drammatici in pieno oceano Atlantico per il Class40 italiano Acrobatica e per l’equipaggio di Alberto Riva, Jean Marre e Tommaso Stella. Per motivi ancora non chiariti i velisti hanno dovuto abbandonare la barca e sono stati tratti in salvo da una nave, a bordo della quale sono adesso diretti a Flores (Azzorre)

11 Luglio (09:45) – Si attende a breve un contatto con Albi Riva e gli altri due velisti tratti in salvo dopo il naufragio del Class40 Acrobatica alla Transat Quebec Saint Malo. Il cargo che li ha prelevati dalla zattera di salvataggio è diretto a Charleston (South Carolina, USA), ma è stato dirottato alle Azzorre. C’è attesa per ascoltare dal loro racconto i dettagli dell’incidente alla barca. Le ipotesi possibili: l’urto con un oggetto semisommerso, il contatto con una balena o un’orca.

10 Luglio (ore 18.00)- E’ di qualche minuto fa la notizia che, stando agli ultimi aggiornamenti, la petroliera liberiana “Silver Ray” con a bordo Alberto Riva, Tommaso Stella e Jean Marre – soccorsi ieri pomeriggio dopo l’incidente su Acrobatica – farà tappa all’isola di Flores, nell’arcipelago delle Azzorre per far scendere i tre skipper. L’equipaggio verrà sbarcato alle 22 locali circa di oggi, 10 luglio.

Dramma sfiorato, storia brutta e barca affondata, anche se al momento di scrivere mancano ancora chiarimenti su tanti aspetti. Di certo si sa che Albi Riva, lo skipper di Acrobatica, Jean Marre e Tommy Stella, i due con lui in regata, sono stati tratti in salvo a bordo di un cargo diretto sulla costa est degli Stati Uniti, al porto di Charleston. Barca abbandonata significa quasi certo affondamento, anche se la storia ha insegnato che a volte capitano i miracoli (Matteo Miceli docet). Aspettiamo sviluppi, anche sulle condizioni dei tre velisti dopo l’incidente.

LA NAVE CON A BORDO I TRE VELISTI – Una foto della Silver Ray, che rasporta prodotti chimici e petroliferi, partita da Anversa (Belgio) lo scorso 4 luglio, l’arrivo a Charleston (USA) è previsto per il 17 luglio alle 08:00 locali. Una settimana ancora di navigazione per Albi, Jean e Tommy, a quanto pare con con scarsa (quasi nulla) possibiltà di comunicare.

Di “incidente”, non meglio precisato, parla l’unico comunicato finora diffuso dal team. “Alle 15:00 di questo pomeriggio il Class40 “Acrobatica” di Alberto Riva è rimasto coinvolto in un incidente durante la Transat Québec-Saint Malo. L’equipaggio, composto da Alberto Riva, Jean Marre e Tommaso Stella, sta bene ed è al sicuro su una nave cargo che l’ha tratto in salvo. Al momento non conosciamo le ragioni dell’incidente, ma siamo felici di poter rassicurare tutti gli amici, i familiari e i tifosi di Alberto, Jean e Tommaso sono sani e salvi.”

IL MESSAGGIO SOCIAL DI GIOVANNI SOLDINI – “Ci siamo presi un bello spavento ma siamo tutti felici di sapere che Alberto Fabrizio Riva, Tommaso Stella e Jean Marre sono sani e salvi a bordo di una petroliera liberiana. Al momento non si conoscono ancora i dettagli che hanno portato al naufragio del loro Class 40 hashtag#Acrobatica nella giornata di ieri, durante la Transat Quebec Saint-Malo.”

L’ULTIMO VIDEO DA ACROBATICA IN CONDIZIONI DURE

Alle 15:00 la direzione gara della Transat Québec St-Malo ha ricevuto il segnale di emergenza e sul posto sono giunti immediatamente i concorrenti più vicini dell’equipaggio francese E.Leclerc-Ville Legrand d’Antoine e Olivier Magre. Arrivati sul posto hanno assistito alle operazioni di trasferimento dei 3 componenti dell’equipaggio di “Acrobatica” dalla zattera di salvataggio a bordo della petroliera liberiana “Silver Ray” diretta negli USA, a Charleston. Al momento del soccorso le condizioni meteo nella zona erano particolarmente dure, con mare formato e vento sostenuto.

LA NEWS DELL’AGENZIA AGI – Naufragio per il Class40 Acrobatica di Alberto Riva, Jean Marre e Tomaso Stella: oggi alle 15 ha attivato la chiamata di soccorso Sarsat. La chiamata è stata ascoltata dal concorrente più vicino nella regata Transat Quebec Saint-Malo, E.Leclerc-Ville Legrand d’Antoine e Olivier Magre, che si sono subito allontanati per raggiungere la zona dell’affondamento, quindi a 11 miglia di distanza a loro nord-ovest, allertando la direzione di gara. Sylvie Viant della direzione di gara ha poi immediatamente messo in allerta il CROSS Griz Nez e l’MRCC di Lisbona.

Antoine, Olivier Magre e il loro compagno di squadra James Murphy sono arrivati ​​rapidamente alla zona del segnale, a circa 300 miglia a nord dell’isola di Flores, nelle Azzorre, e hanno potuto assistere al sollevamento in elicottero dell’equipaggio di Acrobatica, rifugiatosi nella loro scialuppa di salvataggio, a bordo della supercisterna liberiana Silver Star.

Alberto, Jean e Tomaso sono sani e salvi a bordo della superpetroliera in rotta verso gli Stati Uniti. Sembra che il Class40 Acrobatica sia affondato. La sua posizione è 44.33.563 N – 32.35.498 W alle 15 ora italiana. (AGI)

(9.7.24) DALL’OCEANO-Siamo sollevati di sentire che Alberto, Jean e Tomaso stanno bene. Durante la traversata Quebec-Saint Malo, il loro Class40 Acrobatica ha richiesto soccorso a causa delle difficili condizioni meteo. L’equipaggio è stato salvato da una nave cargo e si trova ora sano e salvo a bordo del super tanker Silver Star. Ulteriori aggiornamenti seguiranno.

Durante la storica traversata Quebec-Saint Malo, alle 15:00 di oggi, orario italiano, il Class40 Acrobatica di Alberto Riva, Jean Marre e Tomaso Stella ha richiesto soccorso. Come si è potuto vedere dai vari video arrivati in questi giorni dai partecipanti, le condizioni nella zona erano difficili, con mare agitato e vento forte. Una forte depressione, infatti, stava “accompagnando” i 24 Class40 in regata verso Saint-Malo, linea di traguardo della regata.

La chiamata è stata ricevuta dai concorrenti più vicino, E.Leclerc-Ville Legrand di Antoine e Olivier Magre, che si sono subito diretti verso la zona del naufragio, distante 11 miglia a nord-ovest, avvisando contemporaneamente la direzione di gara della Transat Québec-Saint-Malo.

Antoine, Olivier Magre e il loro compagno di equipaggio James Murphy sono arrivati rapidamente nella zona del segnale, a circa 300 miglia a nord dell’isola di Flores nelle Azzorre, e hanno assistito al recupero in elicottero dell’equipaggio di Acrobatica, rifugiatosi nella zattera di salvataggio, a bordo del super tanker liberiano Silver Star.

Alberto, Jean e Tomaso sono ora sani e salvi a bordo del super tanker, diretto verso Charleston. Sembra che il Class40 Acrobatica sia affondato. La sua posizione era 44.33.563 N – 32.35.498 W alle 15:00. Le cause del naufragio non sono ancora note.

Qui a Saily.it siamo sollevati di sentire che l’equipaggio sta bene e che è stato portato in salvo. A breve più aggiornamenti.

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