
VIDEO E RIFLESSIONI “PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI” – Terzo anno dell’iniziativa sportiva dei velisti Franco Deganutti e Manuel Vlacich. Guinness 2022, veleggiano in luoghi inesplorati o estremi, quasi impossibili, per portare un messaggio di conservazione ambientale. L’ultima impresa è… fredda! – VIDEO IN ARRIVO SU SAILY TV
Dopo il Guinness World Record nel 2022, dopo la navigazione nel punto più alto al Mondo nel 2023 (Bolivia, lago Titicaca +3.812m s.l.m.) e nel più grande lago sotterrano d’Europa in Svizzera, eccoli come annunciato tra i ghiacci della Groenlandia, sempre a vela e sempre con i Tiwal gonfiabili, adattissimi a seguirli in queste imprese impossibili. Come vedete, sulla randa non manca il logo di Saily!

Grazie a queste imprese, Manuel Vlacich e Franco Deganutti, sono stati scelti come ambasciatori della loro Regione portando a ogni tappa e in ogni luogo del Mondo in cui navigano i valori del marchio “Io Sono Friuli Venezia Giulia”.

ONE OCEAN FOUNDATION
Grazie al fatto che le imprese veliche del The Grand Tour Sailing sono all’insegna della sostenibilità, One Ocean Foundation – iniziativa no profit che si propone di trovare soluzioni ai problemi dell’oceano promuovendo un’economia blu sostenibile ispirando leader internazionali, aziende e individui – è stata ben lieta di dare il gratuito patrocinio all’iniziativa.
La formula del progetto ideata dagli sportivi è molto semplice: tre tappe, stesso anno, stessa barca.
Il 10 giugno 2024, il team è partito alla volta della seconda tappa di questa edizione (la prima è stata la navigazione del lago sotterrano più grande d’Europa di St-Leonard in Svizzera) verso le gelide acque della Groenlandia.

Il luogo stabilito per la tappa è stata la cittadina di Ilulissat: la città della Groenlandia dove nascono gli iceberg. Il punto di partenza per le più grandi esperienze artiche si trova sulla costa occidentale della Groenlandia nella spettacolare Disko Bay, 350 km a nord del Circolo Polare Artico. È la baia più grande della Groenlandia ed è famosa per i suoi imponenti ghiacciai e gli enormi iceberg. Il team T.G.T è partito alla volta di Ilulissat il 10 giugno dall’aeroporto di Monaco, ovviamente sempre portando con sé le imbarcazioni pneumatiche a vela Tiwal, due in occasione di questa tappa. Dopo uno scalo a Reykjavík, il team è giunto nella Disko Bay dopo 24 ore di viaggio.
Dopo i primi due giorni di acclimatamento e diversi sopralluoghi lungo la costa anche sotto una fitta nevicata, il 13 giugno il team ha stabilito lo spot ideale dove poter varare le imbarcazioni. Attrezzato il necessario e montate le imbarcazioni in circa 40 minuti, gli equipaggi sono scesi in acqua. Temperatura esterna ca 4°/6°, temperatura dell’acqua 2°. Il format della navigazione prevedeva uno scontro in match race (uno contro uno) dove le boe, in questo caso, sono state sostituite dagli iceberg presenti.

Il vento era leggero ma le correnti importanti. La linea di partenza è stata impostata tra un iceberg nei pressi della costa e la chiesetta della città a poche decine di metri dal mare. Procedura di partenza stabilita in 2 minuti e percorso svolto sulla rotta: bolina, lasco, lasco da percorrersi due volte. Bei round e regate interessanti, alla fine tutti gli equipaggi a pari punti. Per lo scontro finale, quindi per incoronare il vincitore di questa terza edizione del The Grand Tour, si dovrà attendere la prossima tappa: la circumnavigazione di Venezia. Ma va ricordato che il risultato sportivo non è assolutamente l’elemento più importante dell’iniziativa The Grand Tour.
Cosa hanno in comune queste due località (Ilulissat in Groenlandia e Venezia)? Molto distanti tra loro ma, allo stesso tempo, legate indissolubilmente dai cambiamenti climatici: la prima con la sua calotta glaciale è la più grande riserva di acqua allo stato solido dell’emisfero Nord. Il Greenland Ice Sheet è uno dei protagonisti principali nei dibattiti riguardati il riscaldamento globale in quanto gli scienziati purtroppo hanno appurato che ogni anno si scioglie più ghiaccio di quello che si forma. Questa calotta di 2.850.000 chilometri cubi di ghiaccio, secondo solo all’Antartide, rappresenta ben il 10% delle riserve mondiali di acqua e il suo scioglimento porterebbe all’innalzamento del livello degli oceani.


Dall’altra parte, Venezia e le sue coste sono notoriamente vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici, come l’innalzamento del livello del mare, le onde estreme e le mareggiate. Condizioni secondo le quali nel 2050 la laguna veneta potrebbe scomparire sotto l’innalzamento del livello medio dell’Adriatico.
Il team del The Grand Tour non ha l’intenzione di sostituirsi ai divulgatori scientifici o ad altri professionisti in ambito ambientale. Il T.G.T è un’iniziativa sportiva che ha a cuore alcuni temi legati alla sostenibilità e, se può con le sue imprese, porta ad alcune autonome riflessioni.
L’imbarcazione utilizzata per questa edizione del “TGT” doveva rispettare dei requisiti alquanto straordinari per una imbarcazione: doveva necessariamente essere facile da trasportare, in particolare per via aerea. Dopo una consolidata collaborazione nel corso del 2023 con il team francese di Tiwal, l’iniziativa sportiva ha deciso di rinnovare l’utilizzo di tali imbarcazioni. Si tratta di imbarcazioni pneumatiche con una struttura in alluminio ad alta performance trasportabili in due sacche e facilmente assemblabili ovunque e senza attrezzi in meno di 20 minuti. Sono imbarcazioni collaudate, prodotte in Francia secondo gli standard di settore (più di 2.200 barche prodotte) e che, grazie alla superficie velica modulabile, permetterà al Team del The Grand Tour di navigare con qualunque condizione.

SAILY E’ MEDIA PARTNER DI THE GRAND TOUR SIN DALLA PRIMA EDIZIONE – IN ARRIVO IL VIDEO DELL’IMPRESA IN GROENLANDIA SU SAILY TV!
