LA VELA OCEANICA È AZZURRA- Lo skipper Alberto Riva, insieme al co-skipper Jean Marre e alla barca “Acrobatica”, vince la più prestigiosa regata offshore della East Coast americana. Suddivisa in tre tappe, ha presentato condizioni difficili, ma Riva ha dominato vincendo entrambe le tappe lunghe e la prima delle tappe inshore. Il team si prepara ora per la storica regata Quebec-St Malo.
Dalla vela oceanica italiana arriva un’altra notizia straordinaria: lo skipper Alberto Riva, insieme alla sua barca “Acrobatica” e al co-skipper Jean Marre, ha vinto la Atlantic Cup, la più famosa regata offshore della East Coast americana. Divisa in tre tappe, la Atlantic Cup è stata tutto fuorché semplice, con condizioni molto impegnative tra basse pressioni, sargassi e, fondamentale, la Corrente del Golfo, che ha giocato un ruolo chiave soprattutto nella prima tappa, da Charleston a Newport.
Riva vince la competizione con una regata d’anticipo, dopo aver vinto entrambe le tappe “lunghe” [leg 1 / Charleston- Newport e leg 2 / Newport- Portland] e la prima delle tappe inshore, composta da circa 17 miglia tra la baia di Portland e l’isola antistante.
“Potremmo stare a casa a riposarci oggi, ma mi piace navigare, così vedo se riusciamo a fare un poker d’assi”, scherza Alberto Riva, reduce dalla vittoria regata costiera di ieri, in doppio con il francese Jean Marre. “Ieri non c’è stato spazio per alcun errore, la flotta è sempre stata molto ravvicinata e particolarmente agguerrita. Per noi è la prima vittoria su ‘Acrobatica’. La barca è straordinariamente in forma e siamo molto carichi per la prossima avventura in Canada”, conclude Riva che, con il suo team, si sposterà a giorni verso Quebec City, dove il 30 giugno prossimo affronterà di nuovo l’Atlantico in equipaggio per la storica Quebec-St Malo.
La vittoria della più famosa regata dell’East Coast è senza dubbio un’ottima conferma per Riva e Marre, dopo il secondo posto alla Niji 40 lo scorso aprile. Nella loro prima regata americana il duo italo-francese ha dominato la corsa sia nella prima che nella seconda tappa. Nella prima, da Charleston, in South Carolina, a Newport, in Rhode Island, (25 – 28 maggio) hanno percorso 704 miglia, stabilendo tra l’altro il record sulla tratta con il tempo di 2 giorni, 19 ore, 46 minuti, 16 secondi. Riva e Marre hanno poi tagliato il traguardo in prima posizione anche della seconda tappa (1 – 4 giugno), da Newport a Portland, in Maine. Questa seconda tratta è stata una vera regata al cardiopalma, con un ricompattamento della flotta a metà corsa, a causa di un classico calo di vento: “Ci siamo ritrovati tutti insieme nel giro di un miglio e mezzo e… praticamente è ripartita la corsa da zero! Lì abbiamo iniziato un inseguimento massacrante, durante il quale non sempre siamo riusciti a essere veloci come gli altri, ma abbiamo mantenuto una buona traiettoria. Il momento chiave è stato senza dubbio quando abbiamo sfruttato bene il passaggio del talweg, la coda della depressione, e riuscire così ad arrivare un miglio davanti ai secondi”.
Ancora una volta la vela oceanica parla italiano: dopo la conquista di tutte le principali competizioni d’altura – Mini-Transat, Transat Jacques Vabre e The Transat CIC – l’Atlantic Cup è un ulteriore tassello di questa magnifica stagione azzurra. La splendida performance di Alberto Riva, velista milanese, a bordo del suo Class40 di ultima generazione e completamente Made in Italy, si aggiunge al lungo elenco.