FALLA SUL TIMONE, SALVATI DA BARCHE DI AMICI IN FLOTTIGLIA – E’ accaduto tra le Galapagos e le Marchesi a una coppia di velisti svedesi. La barca, un Arcona 40, aveva partecipato all’Atlantic Rally For Cruisers ai Caraibi e poi avevano passato Panama. L’importanza decisiva delle barche vicine
E’ successo pochi giorni fa, l’8 aprile. Una coppia di velisti svedesi, Ingmar e Tina Baath Ravudd si preparava per il tanto agognato scalo alle isole Marchesi dopo un passaggio alle Galapagos, quando l’asse del timone si è rotto. Hanno provato per due a stabilizzarlo, smontando tutti i collegamenti del pilota, ma durante quel tempo il buco nello scafo si è allargato e l’acqua ha iniziato a entrare troppo velocemente a bordo, nonostante le due pompe elettriche al massimo.
Quando in cabina si sono raggiunti i 20 cm d’acqua, i due svedesi hanno deciso di lasciare Idalina, il loro Arcona 460, e rifugiarsi nella zattera di salvataggio. Fortunatamente navigavano in una flottiglia di quattro barche a vela, tutte svedesi, e sono stati subito recuperati da Pacific Wind, un Bavaria 44 di proprietà di un connazionale che si trovava a poca distanza. Anche questa consapevolezza ha reso possibile la presenza di spirito di filmare gli ultimi drammatici istanti in cui la barca si inabissa nelle profondità del Pacifico.
L’Arcona 460 è una barca a vela svedese costruita in infusione sottovuoto. Il cantiere di Arcona è stato acquistato nel 2018 dal vicino Najad con l’obiettivo di fare economie di scala, pur continuando i due marchi a produrre e sviluppare separatamente: nel segmento crociera Najad, in quello crociera-regata Arcona.
L’Arcona 460, come tutta la gamma, è dotato di un timone sospeso in alluminio, a sua volta inserito in un asse dello stesso metallo. E’ possibile che la rottura sia stata conseguenza dell’usura (Idalina è del 2008), magari evidenziata a seguito di un urto.