NIJI40- Siamo alla prima edizione della prima (e unica) transatlantica dedicata solo ai Class40. Sulla linea di partenza c’è Alberto Riva, sulla sua Acrobatica insieme a Jean Marre e Benjamin Schwartz. Dopo una chiusura difficile del 2023, Alberto torna a pieno regime, battendo il record dei record: 433 miglia navigate in 24 ore!

Eccoci qui ad un nuovo episodio di vite oceaniche e, soprattutto di vela offshore. La vela oceanica italiana sta vivendo un chiaro momento di up, quasi “rubando la scena” ad una materia quasi esclusivamente francese. Finora.

Siamo a ottobre. A Le Havre c’è una barca nuova, gialla, ITA 201. Lo skipper è Alberto Riva, classe 1992, che da inizio anno si è fatto in quattro per vedere il suo progetto realizzato e navigante. Dopo un’estate in cantiere e una corsa per arrivare in Francia, si arriva alla Transat Jacques Vabre. Questa edizione ha un problema, nel canale della Manica c’è una tempesta come poche se ne sono viste e ai Class 40 viene imposto un primo leg breve, che porti le barche da Le Havre a Lorient.

Bolina, vento forte e onda grossa, Alberto sta cambiando una vela a prua, la barca si schianta su un’onda. Rottura scomposta del piatto tibiale e tanti saluti alla TJV. Passano i mesi, Novembre, Dicembre, Gennaio. Alberto riprende l’uso della gamba e pianifica un ambizioso 2024, che inizia proprio con la Niji 40. È una regata che prevede tre persone in equipaggio, “perfetta” per ricominciare ad andare per mare.

Apprendiamo che, l’altro ieri notte, con condizioni al limite del gestibile, Acrobatica ha volato e ha infranto il record sulla distanza, fino a poco fa detenuto da Alberto Bona:

18 aprile– Partiti il 7 aprile scorso da Belle-Île-en-mer, dopo una settimana di navigazione Alberto Riva e compagni sono sempre in testa alla flotta dei 13 Class40 e la notte scorsa hanno battuto il record di velocità della classe nelle 24 ore.

I dati arrivati questa mattina confermano che i nostri eroi hanno fatto andare fuori giri i contatori.  Alberto, in equipaggio con i francesi Jean Marre e Benjamin Schwartz, tra il 14 e il 15 aprile (attorno alle 22) hanno battuto il record assoluto di velocità con 433,53* miglia percorse in 24 ore, a una velocità media di 18,06 nodi (in attesa dell’omologazione ufficiale / Wssrc)


Durante queste ultime 24 ore, “Acrobatica” si è fatta strada in condizioni favorevoli a velocità veramente notevoli, uscendo dalla bassa circolazione in mezzo all’Atlantico settentrionale. Con una velocità media di 18,06 nodi mantenuta per 86400 secondi (24 ore) dal trio italo-francese conferma che gli ultimi Class40 – questi monoscafi “scow” di 12,19 metri, riconoscibili per le loro linee arrotondate – hanno prestazioni simili a quelle degli IMOCA di vecchia generazione, più lunghi di 20 piedi.

Mentre attendiamo che questa prestazione venga omologata dal WSSRC (World Sailing Speed Record Council) prima di entrare nei libri dei record ufficiali, Benjamin commenta così:  “«Onestamente la barca si è comportata davvero bene. Una volta che siamo riusciti a rimettere su tela e scatenare tutta la sua potenza, Acrobatica si è dimostrata di una stabilità impressionante. Sì, abbiamo fatto qualche capriola, questo è certo, ma niente di pericoloso. La barca è super…Abbiamo trovato delle ottime regolazioni per l’autopilota, e in fin dei conti è stato abbastanza facile.”

E brava Acrobatica!

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