LE PRIME IMPRESSIONI, LE PRIME IMMAGINI – La decima Luna Rossa è bellissima, grigio argento lucido quasi cromata, una via di mezzo tra il silver bullett del 2000 e il catamarano AC72 di San Francisco che era quasi uno specchio. La bellezza va oltre la livrea: forme sinuose, slanci e curve fanno girare la testa. Sarà anche veloce? SU SAILY CUP CHANNEL IN ARRIVO LO SPECIALE SUL VARO

E’ bellissima. Più bella delle precedenti, più bella delle avversarie, più bella che mai. La Luna Rossa più bella della sua storia ultra ventennale. Si puo’ dire? Perche no: è anche la verità. Ogni Luna è stata bella alla sua maniera e per la sua epoca. Questa Luna X, metà barca e metà oggetto volante, chiamata a dare risposte più per l’aero che per l’idro, è la più bella interpretazione della voce “AC75” vista finora.

Di sicuro, il dubbio se gli AC75 di nuova generazione sarebbero stati più simili tra loro oppure avremmo visto ancora interpretazioni molto diverse come per la Coppa 36 ha avuto risposta: le nuove barche tendono a somigliarsi molto.

Parentesi, dunque. Ripercorrendo questi ultimi vent’anni di Coppa attraversati dalla ricorrenza delle sfide di Luna Rossa, quindi di Prada e di Patrizio Bertelli, due cose restano incontrovertibili. Primo: le barche della sfida italiana targata Prada sono esteticamente una spanna e mezzo al di sopra delle altre. Pensate al 2000: chi aveva barche rosse, chi nere con scritte (e gennaker) verdi. Poi hanno cominciato a pitturare le barche con giochi grafici esagerati, spesso in continuità tra scafo e vele, la migliore interpretazione fu di Alinghi nel 2003 (non a caso vinse).

Con gli AC75 volanti già nella Coppa 36 si era visto gli inglesi fare barche di rara bruttezza, inguardabili (e anche poco navigabili), gli americani avevano scelto un total black lucido e una prua quasi scow, ma la chiglia con scalino verso poppa era inguardabile (ed è finita come ricordiamo).

Siamo alla Coppa 37, ai giorni nostri. Alinghi Red Bull Racing è stato il primo a varare. Blu, rosso, finiture lucide, slanci a poppa e gomiti sotto la prua. Una bella auto di formula uno, mancano le ruote. L’ultima versione è uscita solo 24 ore fa: il nuovo AC75 del defender Emirates Team New Zealand: strisce e giochi verdi, rossi, neri. Bruttina forte. Sicuramente ricca di trovate e sviluppo della barca che detiene il trofeo.

Ma adesso mettete a confronto i tre AC75 di ultima generazione appena usciti dal guscio: Alinghi Red Bull, Emirates TNZ e Luna Rossa Prada Pirelli. Possono esserci dubbi su quale sia la “barca” più bella, quella con cui flirtare – intanto – per l’aspetto estetico? Zero dubbi. Luna Rossa X, Cagliari 13 aprile 2024, è il nuovo silver bullett della famiglia. E poichè una barca bella è anche per forza funzionale, efficace e veloce, perchè non sperare e scommettere che sia la volta buona? Per qui c’è la seconda cosa incontrovertibile del ventennio lunarossiano: i Bertelli Boys, alla fin fine, la Coppa non l’hanno mai vinta e portata a casa. Dunque ripartiamo da qui.

OLTRE LE BELLEZZA C’E’ DI PIU’ – Lucida, saettante, sinuosa, millecurve d’argento. Luna Rossa X, al primo sguardo, sembra più ardita dell’ultima barca kiwi. Il defender è partito dalla barca vittoriosa e più veloce del 2021 e ha lavorato sui dettagli. Luna Rossa è partita dal suo LEQ12 camouflage, che già aveva abbracciato filosofie più vicine alla barca NZL vittoriosa a Auckland, ma lo sviluppo pare più estremo, con scelte radicali. I volumi a prua di Luna X, in attesa di vedere meglio, sembrano più sottili di quelli di ETNZ. Le fiancate paiono simili, ma Luna Rossa sembra più slanciata con il profilo delle fiancate/calandre che presenta varie ondulazioni, mentre la barca kiwi è più omonenea. Nella chiglia altre differenze: Luna Rossa fa una ampia curva convessa dall’altezza dei foil a poppa, mentre ETNZ è più dritta (come Alinghi). Ma sotto si deve guardare bene: ci sono altre curvature da capire e vedere all’opera. L’attaccatura dei bracci foil, sulla decima Luna si trova in un punto in cui la carena fa una curva verso l’alto a prua, diversamente dalla barca neozelandese. La scelta di “tagliare” di netto la fiancata all’altezza della fine del pozzetto usato dai velisti, senza rastremarla fino a poppa, finora resta solo di Alinghi Red Bull. Sono “barche” tra virgolette, devono navigare fuori dall’acqua, funzionare nei profili aerodinamici, da galleria del vento.

REPLAY DELLA DIRETTA DEL VARO

IL COMUNICATO DI LUNA ROSSA PRADA PIRELLI TEAM –

Al battesimo del mare dell’unica barca italiana all’edizione 2024, avvenuto alle ore 13.20 locali presso la base al Molo Ichnusa, hanno partecipato Miuccia PradaPatrizio Bertelli (Presidente di Luna Rossa Prada Pirelli), Marco Tronchetti Provera (Vice Presidente Esecutivo di Pirelli, co-title sponsor del team), Max Sirena (Skipper e Team Director di Luna Rossa Prada Pirelli) e Agostino Randazzo (Presidente del Circolo della Vela Sicilia). Presenti anche gli sponsor, i partner e i fornitori, le autorità, le TV e i rappresentanti dei media, oltre, ovviamente, a tutti i membri del team che hanno contribuito alla nascita di questa incredibile imbarcazione, che da oggi avrà a bordo anche Oakley quale Technical Performance Partner.

Dopo la benedizione impartita da Monsignor Baturi, arcivescovo di Cagliari, Miuccia Prada ha rotto la bottiglia di Maximum Blanc de Blancs delle Cantine Ferrari sulla prua dell’imbarcazione, battezzandola “Luna Rossa”. Le linee affilate e potenti dell’AC75, esaltate da un’audace livrea metallica “Metal K”, sono una dichiarazione di intenti e lasciano trasparire l’enorme sforzo alle spalle di questo progetto radicale  che incorpora le soluzioni progettuali, le novità tecnologiche e i materiali sperimentali testati negli ultimi due anni sul prototipo LEQ12.  

Concepita dal design team di Luna Rossa Prada Pirelli e costruita presso il cantiere Persico Marine di Nembro, Luna Rossa ha coinvolto il suo intero pool progettuale (40 persone) nella fase di disegno e sviluppo e ha richiesto oltre 70.000 ore di lavoro da parte di 35 boat builder (tra i tecnici del team e quelli del cantiere). Per la costruzione dello scafo e dei componenti in composito sono stati impiegati circa 3.500 mq di fibra di carbonio pre-impregnato (Delta – Preg). L’AC75 monta un albero alare (costruito dal team a Cagliari) alto 26,5 m con soft wing composta da due rande gemelle, più una vela di prua (fiocco), per una superficie velica totale di circa 220 mq. Le vele sono principalmente in Carbonio e Dyneema e adottano tecnologia 3Di North Sails. A bordo ci sono otto persone di equipaggio: due timonieri, due trimmer e quattro ciclisti.  

Perfetta sintesi tra forma e funzione, Luna Rossa è la più alta espressione dell’innovazione tecnologica applicata alla nautica. Grazie a tutte le aziende leader – italiane ed estere – che hanno scelto di affiancarla nella sfida alla 37^ Coppa America, su questa barca convergono eccellenze di mondi imprenditoriali diversi, che hanno lavorato in maniera sinergica e intrecciato i reciproci know-how per garantire a Luna Rossa Prada Pirelli le novità e le metodologie più avanzate in ogni settore. 

Patrizio Bertelli – Presidente del team Luna Rossa Prada Pirelli
«Quello che scende in acqua oggi è il decimo scafo di Coppa America che battezziamo con il nome Luna Rossa, un nome che ha scandito importanti tappe della mia vita e che si è imposto come icona della vela nel mondo. È una barca bella e radicale, che segna un passo in avanti dal punto di vista progettuale e tecnologico, frutto di un incredibile sforzo collettivo, per cui mi congratulo con il team a tutti i livelli per il risultato conseguito. In questi 25 anni ho raggiunto un traguardo che mi prefiggevo da tempo: formare un team di tecnici e velisti straordinari in grado di plasmare il futuro dello sport nel nostro Paese e di lasciare un’impronta per le generazioni future. Adesso, con questa Luna Rossa, spero di raggiungere anche il mio obiettivo sportivo, vincere l’America’s Cup».   

Marco Tronchetti Provera – Vice Presidente Esecutivo di Pirelli
«Luna Rossa è sinonimo di eccellenza tecnologica, competizione e italianità. Per noi è un onore affiancare il nome di Pirelli a un grande progetto che nasce dalla passione per la vela e per l’America’s Cup, trofeo che coniuga sfida sportiva e innovazione. L’imbarcazione e l’equipaggio hanno il potenziale per farci emozionare e per competere per la Coppa. A loro va il mio personale augurio di buon vento».

Max Sirena – Team Director e Skipper di Luna Rossa Prada Pirelli
«Oggi è il giorno più importante di questa campagna di Coppa America, finalmente abbiamo davanti agli occhi il risultato di tre anni di lavoro “al buio”. Questa Luna Rossa è una sfida italiana in termini di design, tecnologia ed estetica. Avendo una sola barca a disposizione, abbiamo fatto scelte coraggiose, spingendoci agli estremi in tutte le aree aperte allo sviluppo e alla ricerca, grazie anche al know-how acquisito con il prototipo LEQ12. È stato un immenso lavoro di squadra e voglio fare un applauso a ogni singolo membro del team per aver messo in acqua una barca che lascerà il segno. È la mia sesta sfida con il team Luna Rossa che oggi ho il privilegio di guidare e nonostante siano passati tanti anni dalla prima edizione, il varo di una barca mi emoziona sempre. Voglio quindi ringraziare innanzitutto Patrizio Bertelli, senza la cui visione e passione tutto questo non esisterebbe,  Miuccia Prada e, ovviamente, Marco Tronchetti Provera e tutti i nostri sponsor, collaboratori e fornitori per sostenerci in questa importante avventura. Luna Rossa è un’imbarcazione di cui tutta l’Italia deve andare fiera, perché incorpora tante eccellenze del nostro Paese ed è ambasciatrice del Made in Italy nel mondo. Questa è la barca che volevamo, potenzialmente perfetta per vincere la 37^ America’s Cup. Adesso tocca a noi». 

Agostino Randazzo – Presidente Circolo della Vela Sicilia
«Per la terza edizione consecutiva, il Circolo della Vela Sicilia affianca Luna Rossa nella sfida all’America’s Cup. Sapere che il nostro guidone sventolerà accanto al tricolore a bordo di questa imbarcazione incredibile, ci riempie d’orgoglio. Luna Rossa Prada Pirelli è riuscita nuovamente a realizzare uno scafo che emoziona per la bellezza, le forme e il concept futuristico. A nome del Circolo, faccio i complimenti a Patrizio Bertelli e a Max Sirena per aver pensato ancora una volta fuori dagli schemi, e a tutto il team per questo straordinario risultato».  

Le sessioni di test e di allenamento in mare inizieranno nei prossimi giorni a Cagliari. Successivamente la barca sarà trasferita a Barcellona dove proseguirà la fase di training in vista delle regate di America’s Cup. 

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