TERZA EDIZIONE DEL PROGETTO DI RICERCA – La Fondazione CVC Centro Velico Caprera ETS, in collaborazione con One Ocean Foundation, presenta la rotta di quest’anno. Il catamarano che studia la salute del Mediterraneo parte il 27 aprile da La Maddalena

Molto molto prima che l’immagine “sostenibilità ambientale” entrasse a fare parte del nostro lessico quotidiano e quindi fin dalla metà degli Anni ‘60, a Caprera questa espressione aveva un senso preciso e un’applicazione pratica. In 56 anni di attività la scuola ha veicolato la cultura marinara e la passione per il mare a oltre 150 mila allievi e allieve. E da questo amore il progetto è cresciuto, si è sviluppato, si è adeguato ai tempi che cambiavano e oggi, attraverso la Fondazione CVC – Centro Velico Caprera ETS, presenta la terza edizione del progetto M.A.R.E. (acronimo di Marine Adventure for Research & Education), un’iniziativa speciale che unisce la pratica marinara, la ricerca scientifica e la promozione per la salvaguardia del Mar Mediterraneo, sempre con la stretta collaborazione scientifica del partner One Ocean Foundation.

Il catamarano One ha navigato nel 2022 attraverso tutto il Mar Tirreno, per spostarsi nel 2023 nel Mar Adriatico attraverso 6 Paesi. L’appuntamento per il 2024 presenta una grande novità: si torna a La Maddalena “casa della Fondazione, dove tutto ha avuto inizio”, che sarà il punto di partenza e di arrivo di questa avventura che toccherà altri Paesi, Italia, Francia e Spagna che si affacciano sul Mare Nostrum in 10 tappe, a riconferma del respiro internazionale della missione. Si salpa il 27 aprile da La Maddalena, per fare ritorno in Sardegna il 6 luglio. Dopo avere toccato le coste di Italia, Francia e Spagna, attraccando a Savona, Nizza, Marsiglia, Port-Argelès, Barcellona, Ibiza, Minorca, Ajaccio, Santa Teresa di Gallura e di nuovo a La Maddalena.

«La tutela dell’ambiente è sempre stata nel nostro DNA. È anche per dare la giusta risposta a progetti come questo che un anno fa è nata la nostra Fondazione. M.A.R.E. è un’idea molto speciale che ha lo scopo di monitorare lo stato di salute del Mediterraneo, promuovere la conoscenza e la tutela dell’ambiente marino. Nei primi due anni – spiega Stefano Crosta, presidente della Fondazione CVC – Centro Velico Caprera ETS – sono salite a bordo 6 Università. L’obiettivo principale di quest’anno è ospitare per oltre due mesi ricercatori e istituzioni, come la Marina Militare, a bordo del catamarano One per raccogliere e analizzare dati sull’inquinamento da sostanze chimiche delle acque e sulla biodiversità marina del Mediterraneo, sia nella fauna che nella flora, e divenire una vera e propria piattaforma scientifica di riferimento a livello internazionale. In linea con la lettera “E” di questa iniziativa per noi essenziale: Educazione. Lo stesso messaggio che la scuola vela ripropone a tutti gli allievi che la frequentano e la vivono da oltre mezzo secolo. Per persone che hanno il mare come passione, questo passaggio diventa imprescindibile, oltre che un ottimo mezzo di comunicazione per coloro che sostengono il progetto.

È sempre più evidente la necessità di una particolare attenzione alla missione che i partner intendono sviluppare attraverso la loro collaborazione con il progetto. Il focus comunicativo fin dall’inizio di questa idea è stato quello di divulgare l’aspetto scientifico, l’impegno e la sensibilizzazione della comunità alla tutela e alla conoscenza del mare. Per questo motivo, nella ricerca e selezione dei partner, è stata fondamentale la condivisione di questo obiettivo culturale. Ognuno sarà fisicamente a bordo del catamarano e ci supporterà ad aumentare la visibilità del progetto mano a mano che questo si evolve nel corso delle settimane.

È con orgoglio che possiamo vantare partnership importantissime e di caratura internazionale. Tutte con le proprie competenze ed eccellenze. A iniziare da One Ocean Foundation, Marina Militare, Guardia Costiera e Regione Autonoma della Sardegna. Oltre a realtà sensibili alle tematiche del progetto che si sono affiancate fin dagli esordi, come Yamamay e Toio, alle quali si aggiungono quest’anno Shiseido e Fondazione Deutsche Bank Italia, Workness Club e la certificazione da parte di ASVIS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

I numeri delle prime due edizioni raccontano bene il grande lavoro svolto: quasi 3000 miglia navigate e circa 200 ospiti a bordo. E questi studi sono diventati oggetto di divulgazione, articoli scientifici e anche tesi di laurea che lasciano un segno tangibile e duraturo in eredità per le nuove generazioni.»

Il progetto sta acquisendo una dimensione sempre più internazionale, anche in virtù dei risultati scientifici prodotti che rappresentano un “unicum” nel mondo della ricerca in relazione al Mar Mediterraneo.

Le finalità scientifiche dell’edizione 2024 di M.A.R.E.: a) contribuire alla conoscenza e alla conservazione della biodiversità marina attraverso l’analisi di DNA ambientale, foto identificazione e di bioacustica; b) valutare lo stato di contaminazione del Mediterraneo tramite analisi di ecotossicologia, studio di comunità batteriche, analisi di isotopi e dell’inquinamento da microplastica.

«Siamo estremamente felici di continuare la nostra collaborazione con la Fondazione CVC-Centro Velico Caprera ETS come partner scientifici del progetto M.A.R.E., per il terzo anno consecutivo. Fin dall’inizio, One Ocean Foundation ha creduto fortemente in questa iniziativa, che rappresenta per noi un’eccellente sintesi della nostra missione: promuovere educazione e conoscenza sulla protezione dell’ambiente marino da una parte, e dall’altra ampliare le attività di monitoraggio e ricerca scientifica ad alto impatto, in particolare sul Mar Mediterraneo – dichiara Riccardo Bonadeo, Presidente One Ocean Foundation – il progetto M.A.R.E. ha prodotto finora dei risultati rilevanti nell’ambito dell’eco tossicologia, in particolare per quanto riguarda sia il Mar Tirreno sia il Mar Adriatico.»

Lo conferma Ginevra Boldrocchi, Coordinatrice Scientifica di One Ocean Foundation «Il nostro obiettivo rimane quello di avere un set di dati baseline di tutto il bacino. Pertanto siamo entusiasti di realizzare questa terza edizione e di poter raccogliere campioni dell’area del Mediterraneo occidentale.»

«La Marina Militare è da sempre impegnata con determinazione nel preservare l’ambiente marino, dimostrando una crescente sensibilità verso le questioni ambientali che caratterizzano l’epoca contemporanea» afferma il Capitano di Vascello Paolo Spagnoletta. «Questo impegno si traduce in un’azione concreta e multidimensionale tramite le diverse campagne addestrative e operative volte alla tutela delle acque nazionali e internazionali da ogni forma di inquinamento. Alla missione di M.A.R.E, la Marina Militare offre il suo contributo con team di specialisti che si impegnano nel monitoraggio dei parametri ambientali marini, controllo e protezione della biodiversità marina, a sostegno di iniziative di ricerca scientifica.»

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