LO SWAN 65 ITALIANO ERA PRIMO IN IRC E IN CORSA PER LA VITTORIA OVERALL DELLA TAPPA FINALE – Ocean Globe Race senza pace per Translated 9, la barca dell’armatore Marco Trombetti, protagonista al giro del mondo vintage di Don McIntyre. Un altro problema allo scafo (con via d’acqua) la mette fuorigioco – FOTO E VIDEO

Ferita, curata, rinata e ripartita, miracolosamente in corsa per vincere l’ultima tappa della McIntyre Ocean Globe Race: il sogno di Translated 9 e dei suoi uomini e donne, si è infranto ancora, in mezzo all’Atlantico, dopo una burrasca che ha evidenziato ancora delle debolezze in uno scafo che nella sua vita lunga e generosa ha dato davvero tutto.

E’ la brutta news del 5 aprile notte: Translated 9 costretto al ritiro dalla McIntyre Ocean Globe Race causa danni allo scafo. L’attuale leader IRC della quarta e ultima tappa da Punta del Este (URU) a Cowes (GBR) è stato costretto a dirottare verso il Portogallo dopo che durante una pesante tempesta alcune raffiche a 50 nodi l’ha ribaltata con albero in acqua, riaprendo crepe precedentemente riparate nello scafo attorno allo skeg del timone, causando l’ingresso di acqua. Attualmente Translated 9 è a circa 1000 miglia a sud-ovest del Portogallo e naviga in direzione Madeira, con un ETA (tempo stimato di arrivo) per l’11 aprile.

#OGR2023 Fleet positions at 2000 UTC on the 5th April 2024.

L’ANNUNCIO DEL CO-SKIPPER NICO MALINGRI – Attorno alle 05:30 UTC del 5 aprile, il controllo di regata OGR ha ricevuto un messaggio di testo dal co-skipper Nico Malingri in cui si informava che le precedenti riparazioni dello skeg del timone dello yacht stavano cedendo, con evidenti segni di delaminazione dello scafo originale. Avevano ridotto la vela e stavano navigando al gran lasco per monitorare la situazione e valutare le opzioni.

Lo skipper ha quindi chiamato tramite telefono satellitare alle 19 circa, le 14.00 UTC per segnalare il cedimento delle riparazioni precedenti, con conseguente ingresso di acqua e flessione dello scafo. Tutte le pompe sono state attivate e, benchè non previsto, sono stati fatti tutti i preparativi per abbandonare la nave. Il meteo al momento era moderato: 25-30K con mare di 3-4 metri. Lo skipper in quel momento non ha richiesto alcuna assistenza.

Lo Swan 65 italiano è partito da Punta del Este il 5 marzo in rotta verso l’arrivo a Cowes, nel Regno Unito, dopo aver già percorso oltre 5.000 miglia nella tappa finale della regata intorno al mondo dell’Ocean Globe. Precedentemente conosciuto con il nome di ADC Accutrac che ha corso la Whitbread del 1977, il ketch dell’armatore italiano Marco Trombetti era attualmente primo in tempo compensato IRC per la quarta tappa, primo nella classe Flyer e terzo in Line Honours, con possibilità di rimonta e speranze di vittoria.

Tutto il team e l’equipaggio, avendo vissuto l’epopea del ritiro dalla terza tappa, delle vicissitudini per le rocambolesche e quasi miracolose riparazioni della barca, rimessa in grado di navigare e, dopo i controlli degli organizzatori, partire regolarmente per l’ultima tappa. Questo secondo e definitivo stop è un colpo bruttissimo per tutti, che non ci voleva.

SITUAZIONE SOTTO SORVEGLIANZA, NIENTE CODICE ARANCIO – La direzione OGR non ha ancora considerato situazione con un “codice arancione” (che comporta l’obbligo di avvisare i sistemi di soccorso in mare MRCC) e per ora è tutto sotto controllo con una stretta sorveglianza. Le comunicazioni satellitari sono state aperte a bordo e l’equipaggio di terra della Translated 9 è allertato. Hanno informato i parenti più prossimi e riceveranno i futuri percorsi meteorologici: il tracciamento satellitare OGR è stato aggiornato a cadenza oraria.

Durante la terza tappa della Ocean Globe Race, da Auckland a Punta del Este, Translated 9 era stato costretto a ritirarsi tornando alle Isole Falkland dopo che due crepe si erano sviluppate nelle sezioni di poppa dello yacht a seguito di brutti colpi di mare in condizioni di vento forte. Una crepa era apparsa vicino allo skeg del timone. Si era ritenuto pericoloso continuare la regata fino a Punta del Este e l’equipaggio ha navigato verso le Isole Falkland. Qui l’equipaggio aveva completato un compito titanico per preparare lo Swan a salpare per Punta del Este in tempo per la tappa 4.

The crew of Translated 9 completed a mammoth task to get the Swan ready to sail for Punta del Este in time for Leg 4. Credit: OGR2023/Translated 9

Lo yacht è stato sollevato nelle Falkland e sono stati eseguiti estesi lavori di riparazione sullo scafo con l’intervento di ingegneri che sono intervenuti per assistere. Dopo una settimana di lavoro 24 ore su 24, lo splendido Swan 65 è salpato per Punta del Este, arrivando appena 5 giorni prima dell’inizio della Tappa 4, il 5 marzo. La loro determinazione nel partire con gli altri 12 yacht della flotta era tale che l’equipaggio stava ancora caricando le provviste a bordo pochi minuti prima di mollare le cime per la tappa finale.

Il Bando di Regata OGR vieta qualsiasi assistenza esterna, quindi la sosta alle Falklands ha squalificato Translated 9 dalla classifica della terza tappa. Ciò li ha esclusi anche dalla classifica IRC per il giro completo. Fino a quel momento, il popolare equipaggio aveva primeggiato nella OGR, una gara che celebra il cinquantesimo anniversario della prima Whitbread Round The World Race. Lo Swan 65, capitanato nel 1977 da Clare Francis, prima skipper donna nella storia della Whitbread, ottenne il primo posto in IRC per la prima e la seconda tappa, secondo overall per la prima tappa e primo overall per la seconda tappa. Le prestazioni di questo progetto Sparkman & Stephens non si discutono.

Oggi il team di Translated 9 è incredibilmente deluso, ma non vuole abbandonare i sogni e i valori dietro questa partecipazione e avventura, considerando il claim della barca, We Believe in Humans (crediamo negli umani), che si lega anche all’attività della compagnia che da il nome alla barca, Translated, operante nel campo dell’intelligenza artificiale. Marco Trombetti: “Translated 9 ha fatto l’impossibile, dopo il danno allo scafo nella tappa 3 l’abbiamo miracolosamente riparato e abbiamo ricominciato la regata. Dalla nona posizione siamo tornati al primo posto. Sono orgoglioso della nostra squadra, hanno fatto più di quanto tutti si aspettassero. La barca si è rotta, non gli umani”.

NON E’ LA FINE DI UN SOGNO – L’impresa resta, e con essa lo spirito che Marco ha infuso nel sogno di selezionare barca e uomini per una circumnavigazione dal sapore antico e quindi resistente al tempo e ai suoi danni, fatto proprio da ogni donna e uomo della squadra-famiglia di Translated 9, compresi Paul Cayard e Vittorio Malingri, non a bordo ma partecipi di un percorso che difficilmente si potrà dimenticare. Ora è nuovamente il momento di cambiare rotta: dalla corsa alla sopravvivenza, da nuove riparazioni alle ferite alla ricerca di nuove strade e nuovi sogni.

Il ritiro di Translated 9 dalla tappa 4 avrà naturalmente un effetto importante sulla classifica. La leggenda francese Pen Duick VI, timonata da Marie Tabarly, è attualmente al secondo posto in IRC per la tappa 4, con un altro ex yacht Whitbread, L’Esprit d’équipe, che insegue da vicino.

MARCO TROMBETTI SPIEGA L’INCIDENTE E IL RITIRO

ISABELLE ANDRIEUX (MOGLIE DI MARCO), IN LACRIME DA BORDO DELLA BARCA

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