
ANALISI E DOCUMENTO COMPLETO DA SCARICARE – Federvela mondiale con il gigante delle consulenze McKinsey, autorità nazionali, classi, atleti, analizza il futuro della vela nel movimento olimpico. Dalle linee CIO (Sostenibilità, Diversità, Accessibilità, Governo e Integrità) al Marketing. E spunta un percorso per revisionare le discipline olimpiche della vela…
Dopo una lunga gestazione, l’atteso documento contenente la Olympic Vision della vela è stato pubblicato da World Sailing, la federvela mondiale. Lo scopo della pubblicazione, un mix tra ricerca di mercato, analisi politico-economica, diplomazia nei confronti del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) e lunga lista della spesa tra idee vecchie e nuove, è dichiaratamente quello di “rafforzare il contributo dello sport della vela al Movimento Olimpico.”
Prodotto con il supporto della società di consulenza globale McKinsey & Company e a seguito di un’ampia consultazione con le Autorità Nazionali Membri (MNA, le federazioni veliche nazionali), le classi riconosciute da World Sailing, il Board (il presidente Quanhai Li e i 7 vicepresidenti) e il Council (40 rappresentanti eletti dalle varie zone e continenti) e i rappresentanti degli atleti, il documento Olympic Vision analizza il posto della vela nel Movimento Olimpico e ne immagina il futuro.
Il documento è scaricabile integralmente nel link che trovate in basso a questo articolo. La nostra lettura ha portato a queste considerazioni. L’analisi, il survey, gli insights che McKinsey ha inserito nel documento riportano una serie di considerazioni notoriamente già viste e sentite, le ammanta e le arricchisce (o appesantisce) di molte parole, anche se cerca di visualizzarle in alcune sintesi grafiche che aiutano solo in parte.
Qualche esempio? “Rendere la vela più attrattiva per le giovani generazioni”; “Un approccio innovativo alle trasmissioni televisive della vela”; “i formati delle regate veliche devono essere comprensibili al pubblico sia di velisti che di non velisti”; “riduzione dei costi dei materiali”; “riduzione dell’impatto ambientale delle regate”; “migliorare la visibilità degli atleti e farli diventare personaggi”; “più donne anche tra officials, coach, dirigenti sportive nazionali”; persino (udite, udite) riproporre una “World Cup Series che sia un evento attrattivo per il percorso degli atleti e per i media”…

E LE SOLUZIONI? – Da qualche parte si doveva pur cominciare e quindi va bene rimettere in fila analisi e obiettivi. Quanto alle soluzioni, ve ne sono poche nel documento, anche se un paio sono da seguire con attenzione per gli sviluppi imprevisti che possono avere. Detto del circuito World Cup riproposto (non si sa come, possiamo attenderci prossime novità), si parla: 1) di promuovere “indagini forensi” tra le Classi, per misurarne gli standard su: costi; partecipazione; universalità; profili media; gender. Quanto saranno accurati e indipendenti questi esami? E quali conseguenze per eventuali bocciature? 2) Viene prospettato che per le regate di classi olimpiche sia previsto di fornire le barche (equipment) agli equipaggi da parte dell’organizzazione (difficile da immaginare per tutte le classi: pensate a 49er, Nacra 17, 470…). 3) Nelle Appendici al documento c’è poi un riferimento chiaro: “saranno resi noti programmi e criteri di valutazione per eventuali cambi di classi olimpiche”. Non si fanno date, ma non è così scontato che la vela a Los Angeles 2028 resti la stessa di Parigi 2024. 4) Per qualcosa di concreto nella sostenibilità, si studiano soluzioni di arbitraggio e coaching digitali…
Chi si aspettava un documento che mettesse al bando gli interessi commerciali che inquinano la vela e tartassano i velisti, puo’ dirsi deluso, così come è apparentemente scomparso il tema ex-epocale del monopolio di alcuni costruttori. Insomma un ottimo esercizio formale, una pubblicazione nella quale perdersi è facile, pensare di attuarla tutta inverosimile, ma – come detto – almeno fissa dei punti.
QUI IL LINK PER SCARICARE LA OLYMPIC VISION DI WORLD SAILING IN PDF

UNA GUIDA CHIARA – Quanhai Li, Presidente di World Sailing, ha dichiarato: “La Visione Olimpica di World Sailing fornisce una guida chiara per tutte le classi olimpiche e MNA, e per il processo decisionale di World Sailing, con l’obiettivo di garantire che i programmi velici, gli eventi e le iniziative di sviluppo siano in linea con gli obiettivi del CIO per il Movimento Olimpico.
“Attraverso questo documento, abbiamo l’opportunità di concentrare la nostra attenzione nella vela olimpica sulle aree di maggiore importanza con un obiettivo chiaro in mente. Ciò aiuterà le associazioni di classe e le MNA a dare priorità ad aree specifiche, a lavorare verso gli obiettivi e a seguire la guida inserendola nelle proprie strategie nei prossimi otto anni e oltre”.
David Graham, CEO di World Sailing, ha aggiunto: “Vorrei ringraziare i nostri stakeholder per aver contribuito a definire la strategia e il Council per il loro forte sostegno nell’approvazione del documento. World Sailing è impegnato a fornire il miglior programma velico possibile e a fare la nostra parte nel rafforzare il Movimento Olimpico”.

LE QUATTRO AREE SONO QUATTRO CAPITOLI – Dal comunicato di presentazione di World Sailing. La vela ha identificato quattro aree fondamentali per la vela olimpica e massimizzerà il valore che la vela aggiunge al Programma Olimpico: commerciabilità, accessibilità, sostenibilità e diversità.
Entro il 2032, la vela olimpica mira a diventare più rappresentativo della diversità all’interno della comunità velica globale, più accessibile ai giovani e più attraente per un pubblico più ampio, continuando a ridurre l’impatto che la vela ha sull’ambiente.
World Sailing darà priorità allo sviluppo internazionale e fornirà il quadro per aumentare il numero di autorità nazionali affiliate a World Sailing (è un ritornello da almeno 25 anni, prima o poi le nazioni nel mondo finiranno), creare strutture di competizione e regolamenti sulle attrezzature per aumentare il numero di nazioni in grado di competere per la qualificazione olimpica (l’aiuto ai paesi in via di sviluppo: emerging nations).
TORMENTONE WORLD CUP – Continua il comunicato. Ciò include il rafforzamento dell’attenzione verso la vela olimpica anche lontano dai giochi, attraverso la Coppa del mondo di vela, i Campionati mondiali di vela e i Campionati mondiali di vela giovanile, ulteriori investimenti nel Programma delle nazioni emergenti (ENP) per ridurre il divario tra le nazioni della vela, e il rafforzamento dell’e-sailing come disciplina. all’interno del Movimento Olimpico.
Si guarda a maggiori opportunità per sviluppare percorsi per UDR, arbitri, allenatori e team di supporto durante gli eventi e in tutta la vela, con priorità all’uguaglianza di genere a ogni livello.
DECARBONIZZARE LA VELA – World Sailing sosterrà inoltre l’adozione delle più recenti tecnologie innovative e a basse emissioni di carbonio per accelerare il cambiamento, tra cui la produzione di attrezzature, la decarbonizzazione della flotta, l’arbitraggio e il coaching digitali. Gli eventi daranno priorità al coinvolgimento con le comunità ospitanti, con sviluppo di giovani e officials del posto.

LA CHIUSURA DEL DOCUMENTO – Il cambiamento delle classi veliche per il quadriennio di Parigi dimostra come il nostro sport abbia reagito positivamente ai Giochi Olimpici in rapida evoluzione del CIO. World Sailing deve ora essere proattivo per migliorare la posizione del nostro sport nel Movimento Olimpico. L’adattamento è essenziale e attraverso questo nuovo Documento di Visione Olimpica e la nostra prossima revisione del regolamento 23, la vela ha l’opportunità di reimmaginare il modo in cui lo sport più bello del mondo interagisce con gli atleti, il pubblico e il Movimento Olimpico. Come leader nel nostro sport, il nostro compito è accelerare questo percorso; la strategia di visione olimpica di World Sailing dovrebbe essere utilizzata come guida per considerare idee audaci di trasformazione.
Queste due paroline “audaci” e “trasformazione” ridanno slancio al documento e rinsaldano le speranze che alla fine da questo approfondimento possa scaturire qualcosa di realmente positivo, con la capacità di ragionare fuori dagli schemi e non solo appiattendosi sul CIO, ma diventandone partner specializzato. Non cambiare i connotati alla vela per far piacere al CIO, ma spiegare al CIO cosa la vela puo’ dare ai Giochi (come già ampiamente dimostrato, peraltro).
A questo punto provate un esercizio: qual è l’identikit della vela olimpica per Brisbane 2032?
QUI IL LINK PER SCARICARE LA OLYMPIC VISION DI WORLD SAILING IN PDF
E RICORDATE: LA VELA OLIMPICA, PRIMA CHE ALTROVE, PASSA DA SAILY…!


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