E’ ACCUSATA (DA UN ANONIMO) DI ASSISTENZA METEO E ROUTAGE ILLECITO NELLA SCORSA EDIZIONE – Dopo il ritiro dello sponsor Banque Populaire per la sua gravidanza (poi sostituito da L’Occitane), deve difendersi dall’accusa di aiuti esterni sulle scelte di rotta da parte del marito Tanguy Le Turquais. La Federvela francese ha istituito una Giuria Internazionale

L’agenzia di stampa internazionale francese Agence France-Presse (AFP) ha rivelato che la velista francese Clarisse Crémer è accusata di comportamenti contro il regolamemto nell’edizione 2020-21 del Vendée Globe, il giro in solitario senza scalo. Secondo questa fonte, la Cremer è accusata di aver utilizzato le informazioni ricevute da terra da Tanguy Le Turquais (suo marito, nonchè a sua volta navigatore oceanico) per aiutarla a tracciare la rotta in regata. Questo tipo di aiuto esterno è severamente vietato nelle regole della regata.

È stata istituita una giuria internazionale per indagare sulla vicenda sulla base degli screenshot delle conversazioni WhatsApp tra la coppia inviati alla federazione francese (FFV) in una soffiata anonima qualche giorno fa. Una vicenda sicuramente poco edificante, da qualunque profilo.

Si dice che Crémer abbia negato con veemenza l’accusa in una dichiarazione congiunta rilasciata con il marito Tanguy Le Turquais in risposta a un’e-mail anonima inviata alla Federazione francese di vela (FFVoile) domenica scorsa.

In quell’e-mail Crémer è stata accusata di utilizzare le informazioni trasmessele da Le Turquais per aiutarla a tracciare il suo percorso durante la Vendée Globe di 45.000 chilometri 2020/2021 a bordo del suo yacht di classe IMOCA da 60 piedi.

Clarisse ha reagito negando con veemenza le accuse: “Durante le nostre chiacchierate che riguardavano essenzialmente l’intimità di coppia, Tanguy non mi ha mai fornito la minima informazione che non avessi già. Nessuna chiacchierata con lui ha contribuito a farmi cambiare rotta o prendere una decisione strategica che avrebbe avuto un impatto sulla mia regata. Tutte le mie decisioni sulle prestazioni le ho prese da sola e senza alcuna assistenza, secondo le regole.”

Nell’ultimo Vendée 2020-21 la 34enne velista, ex Mini Transat, portò il suo yacht Banque Populaire al 12° posto finale. Attualmente è in lista d’attesa tra i 44 solitari iscritti alla prossima edizione del VG 24-25 che partirà a novembre da Les Sables d’Olonne, con un numero chiuso di 40 partecipanti. In attesa degli sviluppi del caso davanti alla Giuria sportiva, si dice che Cremer e Le Turquais stia prendendo in considerazione anche un’azione legale.

Nel frattempo, l’associazione di classe IMOCA ha rilasciato una dichiarazione salomonica sulla questione: “Questa situazione è attualmente nelle mani delle istituzioni competenti responsabili delle regole e del monitoraggio nelle competizioni all’interno della Fédération Française de Voile. Esprimiamo la nostra piena fiducia nella loro capacità di svolgere indagini imparziali e approfondite. L’uso dell’assistenza meteorologica personalizzata e del routing da fonti esterne alla barca è vietato nel contesto delle regate IMOCA. Questa regola è un pilastro fondamentale del nostro impegno per la correttezza e l’integrità sportiva.”

Clarisse Crémer era già stata al centro delle cronache per una vicenda non prettamente sportiva, quando Banque Populaire aveva ritirato la sua sponsorizzazione lo scorso anno a causa delle preoccupazioni che la gravidanza di Cremer le avrebbe impedito di qualificarsi per il Vendee Globe 2024-25. In seguito la Cremer si è assicurata il sostegno finanziario di un altro sponsor, il brand di lusso francese LOccitane en Provence, e il supporto tecnico del famoso velista britannico Alex Thomson, cinque volte protagonista al Vendée Globe.

Se dovesse qualificarsi per il Vendée Globe 2024-25, Cremer regaterebbe in solitaria intorno al mondo per la seconda volta a bordo di uno yacht IMOCA più nuovo e più performante, l’ex Apivia di Charlie Dalin, secondo nell’ultima edizione.

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