VIDEO – QUATTRO TIMONIERI AZZURRI IN GARA – In Australia 153 velisti ILCA 7, tutti scalpitanti. Chi per vincere il titolo, chi per selezionarsi per i Giochi o per una delle sette qualifiche olimpiche per nazione ancora in palio. Sulla linea di partenza, per l’Italia, Lorenzo Chiavarini, Dimitri Peroni, Giacomo Musone e Valerio Cassanmagnago. Con quali obiettivi? Si prospetta un campionato di vento…!

di Francesca Frazza

Guarda un po’ chi si rivede! Pausa dovuta, ci scusino i lettori affamati di vela olimpica, dopo sei giorni di affanno in Argentina. Chi dorme non piglia pesci e gli atleti proseguono la loro strada in marcia verso Parigi 2024. Da Mar del Plata, sede del Campionato del Mondo ILCA 6, ci spostiamo qualche miglio e qualche oceano più in là. Dipende dalla prospettiva ovviamente. Potrebbe essere che vi siate fatti Atlantico e Indiano, ma potrebbe anche essere che dopo una scalata sulle Ande e una nuotata nel Pacifico, siate arrivati ad Adelaide.

Ebbene si, la classe ILCA torna in Australia dopo una serie di Campionati del Mondo che avevano affollato la città di Melbourne e lo stato di Victoria nel 2020, e va a parare ad Adelaide, nello stato del Sud Australia. Australia, avete presente no? Vento, onda, animali potenzialmente mortali che sbucano da ogni dove, ragni grossi come le vostre mani e tutte le peggior specie di squali che trovereste solo in un bar di Caracas?

Manca solo un giorno al Mondiale ILCA 7, andiamo ad inquadrare un po’ la location. Adelaide si trova in una sottospecie di insenatura, “semi-chiusa” a sud da Kangaroo Island, in una zona protetta dalle onde che ogni tanto infuriano nel famoso stretto di Bass, le cui leggende si perdono in decenni di storia. Nel nostro immaginario è diventato tanto leggendario quanto cupo a seguito della Sydney-Hobart del 1998, anche se, ad onor del vero, non si presenta sempre così contrariato.

I ragazzi dell’ILCA 7 hanno avuto relativamente più tempo per digerire la stagione 2023, conclusasi con il Grand Prix di Vilamoura, a dicembre. Nota di merito per Dimitri Peroni, quinto e per Lorenzo Chiavarini, decimo. Mettiamola così, finito l’evento in Portogallo, le strade degli atleti si sono un po’ divise. C’è chi ha preferito tornare a casa, continuando la preparazione in vista del campionato del mondo nell’inverso dell’Emisfero Nord, e chi ha deciso di proseguire con i propri allenamenti qualche migliaio di km più a sud, proprio ad Adelaide.

Come era stato per il 2020, dove ben due eventi avevano anticipato il Campionato del Mondo di Melbourne, anche questa volta la Federazione Australiana ha voluto far salire la temperatura con un mese di anticipo, organizzando diverse competizioni tra cui la ILCA Down Under Regatta, a dicembre, e l’Australian & Oceania Championship, dove Lorenzo Chiavarini ha chiuso settimo, davanti al Campione del Mondo 2022 Jean Baptiste Bernaz e al bronzo Olimpico Herman Tomasgaard.

Medaglia d’oro? Ma ce lo stiamo davvero chiedendo? Un incrollabile Matt Wearn ha portato a casa il titolo, seguito dal neozelandese Tom Saunders e dal tedesco Philipp Buhl. Proprio in casa Nuova Zelanda potrebbero esserci le selezioni più aspre di questo 2024 nell’ILCA 7, ma lasciateci qualche riga in più per dare una panoramica più ampia.

Cosa ci possiamo aspettare dall’Australia questa volta? Parlando di previsioni meteo, qui regna il Sud. Sempre. Ed è meglio così visto che di solito il vento da Nord, che passa per il deserto Australiano, porta cento nodi e centocinquanta gradi all’ombra, una cosa che ti fa passare dallo stato solido allo stato gassoso in meno di due minuti. Per i primi giorni dovrebbero esserci 15-16 nodi, si parla poi di un simil “giorno di pausa” a metà campionato, nel quale non dovrebbe esserci vento, seguito da altri tre giorni di vento grosso e caviglie gonfie, con 20-23 nodi, sempre da Sud. Kangaroo Island, lo abbiamo già detto, fa il suo e mitiga le onde che nello stretto di Bass potrebbero raggiungere i 4 metri, mentre ad Adelaide il trend dovrebbe oscillare tra i 0.9 e il 1.2 metri.

Corrente ce n’è, ma non così impattante come in Argentina, dove il campo di regata stava a sud della foce di uno dei fiumi più lunghi del Sud America. D’altronde, in Australia del Sud, ci pensano le onde e il vento a rendere il mix spicy.

Casa Italia questa volta schiera quattro atleti e due sono già stati menzionati. Siamo nel 2022, Lorenzo Chiavarini passa dalla Gran Bretagna all’Italia e da lì il trend è sempre stato molto positivo, coronato lo scorso anno dal quinto posto al Campionato del Mondo di Den Haag e la qualifica della nazione. C’è Dimitri Peroni, che dal Mondiale in Messico, nel 2022 ha decisamente fatto un salto di qualità, chiudendo in Gold Fleet anche l’ultimo Campionato in terra olandese. Sulla linea di partenza ci sarà, poi, Giacomo Musone, diciassettesimo all’ultimo Grand Prix di Vilamoura e Valerio Cassanmagnago.

Per quanto riguarda il Campionato, i nomi in lizza per il titolo non sono pochi. Partiamo subito belli spinti dichiarando l’Australiano Matt Wearn, che più che costante è da definire semi-leggendario. Cascasse il mondo, lui è sempre lì, quando gli va male è top cinque, quando proprio è caduto l’universo e le galassie si sono intersecate, è decimo. Campione Olimpico e Campione del Mondo 2023, lo avevamo accennato? C’è l’Inglese Micky Beckett, vice-Campione del Mondo e uno dei pochi atleti ad essere già stati confermati dalla propria nazione per le Olimpiadi di Parigi. In Gran Bretagna c’è stata una bella lotta tra lui e Elliot Hanson, che aveva rappresentato la nazione a Tokyo.

Uno vince Palma, quell’altro vince Hyeres. Situazione di stasi. Poi Beckett ingrana, vince il Test Event, secondo a Den Haag. Ad Ottobre la conferma e sicuramente qualche sospiro di sollievo in più per l’atleta Gallese. Ci saranno anche i Neozelandesi George Gautrey e Tom Saunders. Dicevamo prima che la Nuova Zelanda potrebbe essere la nazione delle mille sorprese in questo 2024. Gautrey ha iniziato ad andare davvero forte nel 2019, finendo terzo al Campionato del Mondo di Sakaiminato, quando ancora la leadership di Sam Meech era uno dato di fatto indiscusso. Poi, però, Tom Saunders si era laureato Campione del Mondo nel 2021 a Barcellona, lasciando Gautrey un po’ in ombra. E dai, e dai, Gautrey a Den Haag si guadagna il gradino più basso del podio. E ora? Ad Adelaide l’ardua sentenza.

Completano questo simpatico quadretto velisti del calibro di Pavlos Kontydes, Tonci Stipanovic, Jean Baptiste Bernaz, Philipp Buhl, Duko Bos. Giusto per citarne qualcuno.

Naturalmente il Mondiale di Adelaide non rappresenta lo step di selezione interna solo per la Nuova Zelanda, ma per tante altre nazioni, che dopo l’evento potranno avere una visione decisamente più ampia sul nome da mandare a Parigi 2024. C’è poi la questione, come per Mar del Plata, che ad altre sette nazioni sarà data la possibilità di qualificarsi per le Olimpiadi. All’appello mancano molte nazioni interessanti, tra cui Brasile, Giappone, India e Stati Uniti.

La schedule della regata dice che le regate avranno inizio il 26 gennaio, per poi chiudersi il 31. E così sia, diamo inizio alle danze, cari lettori.

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