E’ partita ieri dalla Martinica la regata Retour à la Base, tra Fort-de-France e Lorient. Regata riservata alla flotta dei 60 piedi IMOCA, valida per la corsa alla qualifica al Vendée Globe 2024, è l’unica regata in solitario dell’anno ed è l’ultimo appuntamento del 2023. 

Ha dovuto rinunciare Giancarlo Pedote con Prysmian Group. Un vero peccato per l’unico skipper italiano iscritto in IMOCA, una classe sempre più dinamica, sempre più competitiva. Una settimana o poco più dopo l’arrivo della Jacques Vebre e si riparte attraverso l’Atlantico questa volta in solitario, questa volta con rotta verso Est.

Soltanto – se così si può dire – 30 dei 32 skipper iscritti sono partiti all’ora prevista ieri (mezzogiorno ore locali, le 17 in Europa). Devono ancora raggiungere la linea di partenza due concorrenti: Jean Le Cam che aveva rinunciato a partecipare alla Transat Jacques Vabre con la sua nuova barca varata l’estate scorsa, uno scow moderno a derive classiche, costruito da Persico Marine su progetto di David Raison; e Tanguy Le Turquais con un 60 piedi di vecchia generazione. 

FORT DE FRANCE, MARTINIQUE – NOVEMBER 30 : Imoca competitors are pictured during start of the solo sailing race Retour à la Base, in Fort de France, Martinique, on November 30, 2023. (photo by Jean-Louis Carli / Alea / Retour à La Base)

Per gli altri, la corsa è partita senza round di osservazione. Tutti sulla linea al colpo di cannone nella baia di Fort-de-France con un aliseo leggero e molto instabile. Qualcuno è partito anche in anticipo: Fabrice Amedeo con Nexans prende 5 ore di penalità. 

Il percorso teorico tra l’isola della Martinica e Lorient in Bretagna è lungo 3.500 miglia. Per evitare opzioni nord troppo estreme, cercare di mantenere la flotta compatta e, nel caso, stillare una classifica intermedia, la direzione di regata ha posizionato due larghi gate da rispettare alle Azzorre e a Capo Finisterre.

VIDEO ARRIVEDERCI MARTINICA! SI TORNA A LORIENT

Dovrebbe essere una transat veloce. Contare una decina di giorni per i primi. Dopo il bordeggio sotto l’isola caraibica, la traversata inizia con un primo, lungo e veloce bordo mure a dritta a risalire l’aliseo verso Nord fino a raggiungere venti portanti delle depressioni invernali del Nord Atlantico.  

https://retouralabase.geovoile.com/2023/tracker/

Beyou e Simon, i più veloci
In testa al rilevamento, delle 8 c’è Charal di Jérémie Beyou. Sicuramente frustrato dal quarto posto appena ottenuto nella Jacques Vabre a causa di un gennaker strappato all’inizio degli alisei, Beyou ha accumulato quasi 10 miglia di vantaggio su Sébastien Simon con Groupe Dubreuil. Anche Simon ha vissuto una Vabre frustrante: è la randa dell’ex 11th Hour che si è strappata quando il giovane skipper francese, accompagnato dal fuoriclasse spagnolo Iker Martinez aveva scelto l’opzione nord come Teamwork. Un pochino sottovento rispetto a Beyou, ma alla stessa velocità istantanea (20 nodi sic), Sébastien Simon è seguito da vicino da una decina di avversari tra cui l’ottima Clarisse Crémer con Occitane en Provence, Nicolas Lunven il nuovo skipper di Holcim-PRB, gli inevitabili Yoann Richomme con Paprec Arkéa (ottimo secondo alla Jacques Vabre da esordiente), Sam Goodchild con For The Planet, Thomas Ruyant con For People.       

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