TJV ROOM: VIDEO – FOTO – DIRETTE E REPLAY ARRIVI! – Ambrogio Beccaria conquista il suo primo “Slam” della super vela! In coppia con Nicolas Andrieu su Alla Grande Pirelli bissa il successo di Soldini-D’Alì nel 2007! Alberto Bona e Pablo Santurde (IBSA) terzo posto assoluto! Andrea Fornaro e Benoit Hantzperg (Influence 2), quante emozioni – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

Nella foto in copertina: il podio Class40 della grande Transat Jacques Vabre 2023, sedicesima edizione: al centro i primi: Ambrogio Beccaria e Nicolas Andrieu (Alla Grande Pirelli); a sinistra i secondi: Achille Nebout e Gildas Mahé (Amarris); a destra i terzi: Alberto Bona e Pablo Santurde Del Arco (IBSA). Nella top-10 su una flotta di quasi 50 Class40 va ricordato l’8° posto di Andrea Fornaro e Benoit Hantzperg (Influence 2)

(24.11) IL DAY AFTER, QUEL PODIO OCEANICO PER DUE TERZI ITALIANO, IL COMMENTO DI ALBI RIVA (CHISSA’ COME SAREBBE ARRIVATO LUI, CON LA TERZA MUSA…) SU SAILY TV. E LE RIFLESSIONI DI ANDREA FORNAROE’ ancora presto per comprendere a fondo l’entità del risultato per la giovane vela oceanica italiana. A Le Havre una presentazione nella sala stampa della Transat Jacques Vabre fu accolta con curiosità dai francesi: strano che fosse presentata una “squadra” di sei navigatori oceanici, per loro che in gara alle grandi regate (che sempre loro organizzano) non li contano più, decine e decine di navigatori cugini. Oggi, risultato alla mano, quella presentazione acquista ancora più significato. A parte il ritiro di Pietro Luciani, che era co-skipper su un Class40 francese, e quello di Alberto Riva con Acrobatica insieme a Jean Marre, a causa del grave infortunio di Albi nella prima tappa, ecco i risultati:

Imoca (40 in gara): 11° Giancarlo Pedote con Gaston Morvan su Prysmian Group; Class40 (48 in gara): 1° Ambrogio Beccaria con Nic Andrieu su Alla Grande Pirelli; 3° Alberto Bona con Pablo Santurde su IBSA; 8° Andrea Fornaro con Benoit Hantzperg su Influence 2. Il successo complessivo come nazione è evidente, e lascia ben sperare per il futuro. Oceano Italia è partito!

E dobbiamo dire che voi, appassionati, lettori, spettatori, user, follower, chiamatevi come volete, siete partiti con noi… Guardate il dato sulle visualizzazioni di questa pagina!

(24.11) IL COMUNICATO STAMPA DELL’ORGANIZZAZIONE E’ ESPLICITO: “ITALIAN BOAT DOMINATE”

(24.11) ONE OCEAN FOUNDATION: OLTRE 5 TONNELLATE DI PLASTICA RACCOLTE GRAZIE AD AMBROGIO BECCARIA – Un successo chiama l’altro. Anche One Ocean Foundation si congratula con i velisti per il risultato sportivo ottenuto ed esprime grande soddisfazione per un altro risultato raggiunto: oltre 5 tonnellate di plastica, per l’esattezza 5381 chilogrammi pari alle miglia nautiche effettivamente percorse, saranno raccolte a cura della Fondazione.

Ambrogio Beccaria ha infatti accettato di ripetere l’iniziativa More Miles Less Plastic che lo scorso anno, in occasione del debutto alla regata transatlantica Route du Rhum, aveva consentito di raccogliere oltre 4 tonnellate di plastica. More Miles Less Plastic, parte del più ampio progetto No Plastic in the Ocean, prevede infatti che venga raccolto 1 Kg di plastica per ogni miglio percorso.

L’iniziativa è pensata per avere un impatto tangibile, misurabile e certificato attraverso la raccolta di rifiuti dalle aree costiere dei Paesi in via di sviluppo. Inoltre, la plastica raccolta viene successivamente riciclata e reintrodotta nella catena del valore mentre le popolazioni costiere coinvolte ricevono una retribuzione per il lavoro di raccolta.

Nel corso della conferenza stampa tenuta subito dopo l’arrivo, Ambrogio Beccaria ha spiegato l’urgenza di intervenire sull’inquinamento da plastica nell’oceano citando la sua personale esperienza durante la Transat Jacques Vabre appena vinta: “Nell’approccio alla Martinica un grosso sacco di plastica è rimasto avvolto attorno al timone, questo lo abbiamo preso noi ma ce ne saranno chissà quanti altri alla deriva. Non solo, molti avranno visto su Instagram il video del mio tuffo per togliere una rete da pesca dalla nostra chiglia. Le reti abbandonate sono una piaga ancora maggiore, perché costituiscono un pericolo enorme per le specie marine e per un tempo lunghissimo. Sono molto contento di essere parte di questa iniziativa che porta un suo piccolo contributo al problema”.

FORNARO C’E’ Parla Andrea Fornaro: regata resa spettacolare da una scelta “esuberante” – Ha vinto il velista più preparato degli italiani in gara in questa Transat Jacques Vabre Normandie-Le Havre 2023, ma possiamo dire che durante la seconda parte della regata da Lorient a Martinica la corsa si è fatta davvero avvincente e mai scontata, quando un gruppetto di “esuberanti” navigatori tra cui il nostro Andrea Fornaro ha incalzato da Nord (sulla scia di uno scetticismo generale) stravolgendo tutte le previsioni della maggioranza sudista che ha proceduto in fila indiana andando incontro alla vittoria del più veloce.

In 19 giorni, 2 ore, 11 minuti e 25 secondi Andrea – velista toscano tra i più eclettici in Italia, passato dalle derive all’altura e viceversa, e poi all’Oceano con due Mini Transat in classe Serie (2015) e Proto (2017) e una Route du Rhum sul Class40 (2022) – ha portato a casa un bel risultato per la sua carriera da professionista, che lo vede impegnato oggi a 360° in importanti programmi internazionali incentrati sulle attualissime competenze della vela foiling. Chiude con un 8° posto (risultante anche dall’applicazione di alcune penalità dovute a involontari danni tecnici riportati durante la parte più dura della regata), che ha il privilegio di condividere con la sua bella famiglia e con i suoi tantissimi amici veri che lo seguono con passione. I complimenti vanno anche al co-skipper Benoît Hantzperg, con cui Andrea è velocemente entrato in sintonia a bordo di Influence2 durante questa appassionante regata, da subito complice e complementare nelle attività di bordo del nuovo Musa40 firmato Sangiorgio Marine. Una bellissima pagina della vela italiana con Ambrogio Beccaria e Alberto Bona sul podio, ma anche Fornaro che promette di appassionare ancora con nuove avvincenti avventure sportive, oceaniche e non solo.

Sentiamolo Andrea: “È stata una Jacques Vabre interessantissima, dove mi sono seduto al tavolo dello studente e ho imparato. Una delle cose più importanti che ho appreso è andare veloce, spingere la barca oltre i propri limiti. In queste regate così bisogna saperlo fare. Bisogna buttare il cuore oltre e portare la barca a degli estremi che razionalmente riteniamo impossibili, per la struttura e per le capacità del mezzo, ma che poi la realtà ci dimostra essere raggiungibili.

È stata una esperienza molto dura, adesso sto pagando tutta insieme la stanchezza perché tanti giorni senza dormire si fanno sentire, ma il nostro risultato nei primi dieci era quello al quale puntavo, sono soddisfatto perchè lo ritengo di altissimo livello in questa flotta così difficile e piena di bravissimi skipper che sono nomi illustri della vela oceanica.

Quindi questa Jacques Vabre per me rappresenta esattamente un punto di partenza, un nuovo inizio: il binomio ITA193/Andrea Fornaro ha appena iniziato la sua corsa e andrà sempre meglio. Abbiamo in programma ottime modifiche della barca per farla diventare sempre più competitiva. Voglio salutare e ringraziare tutte le persone in Italia che mi hanno mandato tanti messaggi di affetto e riconoscimento perché mi hanno sostenuto durante tutta la regata e questo mi ha fatto un immenso piacere”.

SU SAILY TV UN COMMENTO ECCELLENTE: LA REGATA VISTA DA ALBERTO RIVA (ACROBATICA)

(24.11) ANCHE HARKEN FESTEGGIA CON BECCARIA – Harken supporta le avventure e le competizioni di Ambrogio Beccaria, che è un suo ambassador, e si unisce ai festeggiamenti tramite le parole di Emanuele Cecchini, direttore commerciale Harken Italy, che dichiara “Ambrogio ha dimostrato a tutti una grande forza e capacità di adattamento ad ogni condizione, grazie per averci fatto vivere questi fantastici giorni e fantastiche notti nell’Oceano”.

In quest’occasione, Harken Italy ha supportato il progetto del giovane velista milanese fornendo l’attrezzatura di coperta e i nuovi Winch Performa 55.3, specificatamente sviluppati per i Class 40 e installati per la prima volta proprio a bordo di Alla Grande.
Inoltre, il Tech Team Harken è stato in prima linea in banchina per assicurare massima efficienza e assistenza alle imbarcazioni partecipanti alla regata, con un continuo e costante supporto tecnico.

(23.11) LE EMOZIONI DEL FINALE RACCONTATE DA ANDREA FORNARO: PRIMA SI DISPIACE PER LO SCARSO DI VENTO CHE LO HA RALLENTATO, POI ESPRIME SE STESSO NEL BILANCIO DELLA REGATA

(23.11) VIDEO, IBSA IN BANCHINA, COME PARLANO DEI VELISTI DOPO 12 GIORNI DI OCEANO?

(23.11) ALBERTO E PABLO PORTANO IBSA A UNO STREPITOSO TERZO POSTO ASSOLUTO!

Il Class40 IBSA sale sul podio della Transat Jacques Vabre 2023, chiudendo la regata transoceanica partita il 29 novembre da Le Havre in terza posizione. In Martinica lo scafo di Alberto Bona e Pablo Santurde del Arco ha tagliato il traguardo della seconda tappa, la Lorient – Fort de France oggi alle 15.10 – dopo 18 giorni 21 ore 22 minuti e 47 secondi in quarta posizione, e per effetto della somma dei tempi con la prima tappa il Class40 IBSA ha ottenuto la terza posizione in una regata difficilissima ed entusiasmante, in un duello serrato ricco di colpi di scena, tempeste, Alisei deboli e una grande corsa a Sud che ha portato a navigare per più di 5.400 miglia effettive.

FORT DE FRANCE, MARTINIQUE – NOVEMBER 23 : Class 40 IBSA, skippers Alberto Bona and Pablo Santurde Del Arco, are pictured during arrivals of the Transat Jacques Vabre in Fort de France, Martinique, on November 23, 2023. (photo by Jean-Marie Liot / Alea)

“Un risultato importante in una delle regate più difficili che abbia mai fatto – ha dichiarato Alberto Bona all’arrivo – abbiamo avuto tutte le condizioni meteo, abbiamo timonato per ore e ore, strambato e spostato duecento chili ogni volta per una infinita serie di volte. Il terzo posto è un obiettivo raggiunto e salire su questo podio è importante per noi, abbiamo fatto una bella regata, questo è il minimo che volevo ottenere. Grazie a IBSA che ci ha accolti qui con un entusiasmo fuori dal comune, complimenti ad Ambrogio per una vittoria: oggi insieme abbiamo acceso un grande faro sulla vela oceanica italiana”.

FORT DE FRANCE, MARTINIQUE – NOVEMBER 23 : Class 40 IBSA, skippers Alberto Bona and Pablo Santurde Del Arco, are pictured during arrivals of the Transat Jacques Vabre in Fort de France, Martinique, on November 23, 2023. (photo by Jean-Marie Liot / Alea)

ANALISI COMPLETA DELLA REGATA DAL TEAM IBSA – La tempesta nella fase iniziale e la bonaccia nella fase finale hanno caratterizzato la Transat Jacques Vabre dei Class40. Alberto Bona e Pablo Santurde del Arco sul Class40 IBSA sono partiti il 29 novembre da Le Havre per una prima tappa che li ha condotti a Lorient, scelta obbligata dell’organizzazione per evitare che gli equipaggi finissero nella tempesta. Dopo 300 miglia, il Class40 IBSA chiude in ottava posizione, avendo navigato nella bufera per 1 giorno, 11 ore, 58 minuti e 5 secondi.

La seconda tappa da Lorient alla Martinica parte il 6 novembre, e il Class40 IBSA è sempre nel gruppo di testa, prima a lottare contro le onde alte e il vento forte lungo il Golfo di Biscaglia, e poi scendendo lungo la costa del Portogallo, nella prima delle “opzioni Sud” scelte dal team. Uno dei passaggi fondamentali della regata si concretizza il 13 novembre, quando il gruppo di testa, con Alberto Bona, sceglie di mettersi a caccia dell’Aliseo profondo a Sud, mentre alcuni equipaggi che erano nelle retrovie scappano a Ovest inseguendo una promettente depressione.

La flotta si divarica, con una distanza laterale tra i due gruppi che supera le 600 miglia: sono praticamente due regate diverse con lo stesso traguardo. A partire dal 21 novembre inizia il conto alla rovescia per l’arrivo: la bonaccia rallenta entrambe le flotte, la Sud e la Nord, ma quest’ultima sembra favorita; anche i più abili software meteo fanno fatica a predire le ultime e decisive ore di regata, quando Ambrogio Beccaria trova il giusto ritmo per accelerare e vincere la regata. Alberto Bona e Pablo Santurde del Arco spingono sull’acceleratore, nell’ultima notte di regata recuperano due posizioni e il vantaggio necessari ad assicurarsi un posto sul podio di una prova avvincente quanto complessa, concludendo con soddisfazione una stagione che ha portato IBSA a navigare per oltre 13mila miglia, partecipare a sei regate ottenendo la vittoria della RORC 600 e della Les Sables-Horta-Les Sables.

(23.11) LA DIRETTA SOCIAL DELL’ARRIVO DI IBSA!

(23.11) ASPETTANDO IBSA E INFLUENCE 2… – Ancora ubriachi per lo storico successo di Ambrogio Beccaria e Nic Andrieu (è la seconda volta che una barca italiana conquista la classicissima Transat Jacques Vabre, già Route du Café: la precedente risale al 2007, quando a vincere fu uno dei primi Class40, Telecom Italia, con una coppia d’eccezione composta da Giovanni Soldini e Pietro D’Alì), adesso le attenzioni si spostano su Alberto Bona (IBSA) con Pablito Santurde, e su Andrea Fornaro (Influence 2) con Benoit Hantzberg.

Albi alle 17:00 di oggi è a circa 30 miglia dal traguardo, sempre al quarto posto alle spalle di Credit Mutuel (Lipinski e Carpentier, a 12 miglia dall’arrivo, ma fuori dai giochi di classifica visto il disalberamento della prima tappa, e all’inseguimento di Amarris (Nebout e Mahé), che li precedono di appena 10 miglia. I calcoli dei tempi indicano che se IBSA arrivasse 19 minuti davanti a Amarris conquisterebbe il secondo posto assoluto… pensate cosa accadrebbe: una doppietta italiana nella più importante delle regate oceaniche! Un terremoto sportivo, nel senso più buono del termine. L’impresa sembra quasi impossibile, ma a vela non si puo’ mai dire. L’arrivo è prevedibile intorno all’ora di cena in Italia, in una giornata di emozioni infinite.

Più difficile la situazione per Andrea Fornaro: arrivato da Nord tallonando Lipinski, Andrea è lentamente scaduto sottovento e si è ritrovato a fare bordi nella costa nord della Martinica, scivolando dal 3° al 7° posto di questa tappa, ma non demorde. E’ presto per dire come finirà, e quale sarà alla fine la classifica del terzetto italiano, ma di sicuro oltre alla vittoria di Alla Grande Pirelli metteremo in conto anche le grandi prestazioni di IBSA e Influence 2. E non va dimenticato il grande assente di questa seconda frazione: Alberto Riva e della sua Acrobatica, che a causa della rottura del piatto tibiale si è arreso all’arrivo a Lorient, è stato operato a Milano ed è in riabilitazione, speriamo di rivederlo presto in barca. Sarebbe stato di certo protagonista, con la terza Musa40, essendo Acrobatica gemella o quasi delle barche di Beccaria e Fornaro.

ALBERTO RIVA COMMENTA PER NOI IL FINALE BELLISSIMO DELLA VABRE: IN ARRIVO SU SAILY TV!

(23.11) Beccaria: “Considero la Transat Jacques Vabre la ‘regata dell’età adulta’… Per me è la prima grande competizione vinta dopo la Mini-Transat del 2019, che però è una regata più amatoriale. Qui siamo nell’Olimpo della vela oceanica. Sono soddisfatto soprattutto di come abbiamo vinto: Alla Grande Pirelli si è confermata un razzo, noi siamo stati forti e abbiamo fatto le scelte giuste. Il finale è stato davvero da brividi ma ce l’abbiamo fatta.”

Partita in ottava posizione, “Alla Grande – Pirelli” recupera dopo sole 24 ore la testa della flotta. I primi giorni sono stati impegnativi: punte di vento fino a 30 nodi e una rete da pesca impigliata alla chiglia che fa perdere a Beccaria e Andrieu più di 10 posizioni. Una volta tolta la rete, riescono a tornare in testa. Dopo aver superato Capo Finisterre ed essere scesa lungo le coste del Portogallo attraversando due fronti, “Alla Grande – Pirelli”, insieme agli altri  Class40, passa in mezzo alle isole Canarie. A questo punto la flotta si divide in due gruppi: una parte prende la rotta Nord, mentre un altro gruppo si dirige verso Sud. Fra questi c’è “Alla Grande – Pirelli”: “È stata una scelta difficilissima, di cui fino all’ultimo non puoi essere certo” – commenta Ambrogio Beccaria – “è più una gestione dei rischi che una vera e propria decisione strategica. La carta sinottica ci indicava che l’aliseo sarebbe a un certo punto finito, quindi conveniva arrivare da Sud, cioè dalla zona dove l’aliseo è di solito permanente”. Dopo una prima tappa caratterizzata da condizioni meteorologiche incredibilmente dure, con vento fino a 35-40 nodi, la seconda ha visto un meteo instabile e molto diverso dalle previsioni, in particolare nell’ultima parte della corsa.

IL COMMENTO DI GIOVANNI SOLDINI – Così descrive la gara Giovanni Soldini, vincitore della Transat Jacque Vabre nel 2007: “E’ stata una regata al cardiopalma, con un finale apertissimo che alla fine ha dato ragione ai sudisti e a Beccaria. Siamo super felici! Complimenti per questa regata fantastica a lui e a tutti gli italiani in gara nei Class40”.

La Transat Jacques Vabre – Famosa transatlantica in doppio, la Transat Jacques Vabre prende il nome dallo sponsor principale, Jacques Vabre, un’azienda francese specializzata nella produzione di caffè. La corsa percorre infatti la storica “rotta del caffè”: da Le Havre, in Normandia, per concludersi in Sud o Centro America (Colombia, Brasile o Costa Rica). Dall’edizione del 2021 la regata termina a Fort-de-France in Martinica, ai Caraibi.  L’edizione 2023 è stata segnata da un eccezionale maltempo alla partenza che ha bloccato e spezzettato le partenze delle varie classi: la Class40 che sarebbe dovuta partire insieme a tutte le altre classi il 29 ottobre è partita da sola con gli Ocean Fifty con tappa obbligata a Lorient e ripartenza il 6 novembre dopo il passaggio delle tempeste Ciaran e Domingos.

Il co-skipper di Alla Grande – Pirelli, Nicolas Andrieu (FRA). Nato a Parigi ma cresciuto a La Rochelle, 36 anni, Andrieu naviga sulle derive fin da ragazzino. Dal 2005 al 2009 ha fatto parte del centro nazionale di allenamento olimpico di La Rochelle in 470, mentre si laureava in ingegneria meccanica. Dal 2010 naviga su molti tipi di barche da regata d’altura, dal mini 6.50 all’IMOCA 60. Ha lavorato come ingegnere per i team IMOCA e dirige il dipartimento di progettazione per i progetti “Charal” e “Teamwork”. È già stato a bordo di “Alla Grande – Pirelli” lo scorso luglio per la Rolex Fastnet Race. 

IL TEAM E I PARTNER – L’avventura di Ambrogio Beccaria è realizzata grazie a Pirelli, main e lead sponsor del progetto. A sostenere Alla Grande anche Mapei, global sponsor, e la partnership con K-Way, oltre a un team di aziende capaci di offrire soluzioni tecniche e sportive sempre all’avanguardia: Gottifredi Maffioli, Solbian, B&G, Musto, Harken, Lombardini Marine, Studio Scandurra, Marine Electrics, North Sails, Elensys, Banca Passadore, QI Composite, Northern Light Composites, Lorenzi Hub e SanGiorgio Marine. 

Beccaria è un atleta dello Yacht Club Italiano, il più antico sodalizio velico del Paese; per YCI porta con orgoglio il guidone sociale e supporta il Club genovese nei progetti di formazione giovanile nella vela d’altura. Ambrogio è inoltre Ambassador di One Ocean Foundation, realtà italiana fondata nel 2018 e operante a livello internazionale per la tutela e la conservazione dell’ambiente marino e costiero. Il Centro Ricerche Mapei Sport è al fianco di Beccaria per quanto riguarda la preparazione atletica e per l’assistenza medico-sportiva e nutrizionistica.  

(23.11) CHAMPAGNE ITALO-FRANCESE!

(23.11) LE PRIME PAROLE DEI VINCITORI!

Alla Grandissima Pirelli entra a Fort de France da trionfatore della Transat Jacques Vabre

(23.11) 13:01 – IL COMUNICATO FRANCESE: E’ VITTORIA ITALIANA! – Ambrogio Beccaria et Nicolas Andrieu (Alla Grande Pirelli), vainqueur de la Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre en catégorie Class40 (avant jury)
 
Ce jeudi à 08h01 heure locale (13h01 heure de Paris), Ambrogio Beccaria et Nicolas Andrieu ont franchi la ligne d’arrivée en vainqueur dans la baie de Fort-de-France de la 16ème édition de la Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre.
Le temps de course de Alla Grande Pirelli est de 12 jours 12 heures 21 minutes 55 secondes. Il a effectué les 3750 milles du parcours entre Le Havre et Fort-de-France à la vitesse de 9,10 noeuds sur l’orthodromie (route directe). Il a en réalité parcouru 5 381.51 milles à la vitesse moyenne de 12,11 noeuds (sur l’eau).

(23.11) 12:46 ALLA GRANDE PIRELLI VERSO IL TRIONFO – Ultime miglia, arrivo stimato intorno alle 13:30, si sta già organizzando la conferenza stampa di Bogi con i giornalisti italiani (che potrete seguire su Saily). Ambrogio Beccaria dopo il 2° posto alla Route du Rhum dello scorso anno (esordio in Class40 e con Alla Grande Pirelli), vince da campione insieme a Nic Andrieu quello che è il suo primo “Slam” della grande vela oceanica. Il primo italiano a vincere la Mini Transat è ufficialmente nell’olimpo dei navigatori fuoriclasse. Tra poco commenti, pareri, approfondimenti. E ovviamente foto e video.

DALLA DOPPIETTA ALLA TRIPLETTA POSSIBILI: MA DOVE VOGLIONO ARRIVARE QUESTI ITALIANI? – A lungo in testa Beccaria e Bona, poi la minaccia delle barche in arrivo da Nord, la classifica rifatta, l’ingorgo, il finale imprevedibile, ancora in gran parte apertissimo per le piazze d’onore e fino al 6° posto. Qui sotto la cartografia delle posizioni alle 12:30 circa.

A parte Alla Grande Pirelli che sta entrando a Fort de France, da nord scendono Credit Mutuel (in rosso), Amarris (in blu) e Influence 2 (Fornaro, in giallo) tra 9-10 nodi di velocità. Da destra al centro Groupe Snef, a 7-9 nodi. Sotto IBSA di Bona (in blu), inseguito da Everial (in bianco) e Tquila (in nero e rosso).

Un finale che resta aperto e incerto! State con noi!

(23.11) ore 12. ALLA GRANDE DOPPIA IL DIAMANTEAlla Grande Pirelli ha doppiato il Rocher du Diamant, ultime miglia fino a Fort de France prima del trionfo…

Prima foto di Alla Grande in Martinica, all’alba di un nuovo, bellissimo giorno per Ambrogio Beccaria, Nicolas Andrieu e tutto il team…


(23.11) AMBROGIO BECCARIA E NICOLAS ANDRIEU A 50 MIGLIA DAL TRIONFO – Manca poco alla conclusione della Transat Jacques Vabre per i Class40.

Ultime miglia per Beccaria e Andrieu con n Alla Grande-Pirelli. La battaglia continua per il podio

Al pos report delle 8 questa mattina, Alla Grande-Pirelli vola a più di 13 nodi in rotta diretta verso lo scoglio del Diamante, faraglione vulcanico che si trova all’entrata della baia di Fort-de-France. A Ambrogio Beccaria e Niclas Andrieu mancano poco più di 50 miglia prima di tagliare la linea d’arrivo. Il primo posto non dovrebbe sfuggire all’equipaggio del Musa 40 Alla Grande-Pirelli che firmerebbe così, dopo tanti secondi posti, la primissima vittoria in una regata lunga.

Dopo aver staccato il gruppo Sud nelle ultime 48 ore, quelli di Alla Grande hanno riconquista la leadership ieri sera alle 22 (ore italiane) e possono contare questa mattina su un confortevole materasso di 50 miglia di vantaggio sul primo inseguitore, Crédit Mutuel di Ian Lipinski e Antoine Carpentier. L’apripista dell’opzione Nord sta scendedo più piano verso la Martinica distante ancora 100 miglia. Crédit Mutuel è seguito da Amarris di Achille Nebout e Gilda Mahé che ha preso il terzo posto a Influence2 di Andrea Fornaro e Benoit Hantzberg, posizionato a 115 miglia dall’arrivo.

Al centro, si sta trasformando in incubo l’opzione rotta diretta di Xavier Macaire e Pierre Leboucher con Groupe Snef retrocesso in sesta posizione. Dopo la bonaccia delle ultime 36 ore, gli alisei stanno tornando ma soffiano da Est, l’ex leader ha ripreso velocità ma è ancora lento, e si ritrova costretto a bordeggiare di poppa per guadagnare acqua verso Ovest perdendo ulteriore tempo.

Chi sta approfittando delle disavventure di Macaire è il gruppo Sud guidato da IBSA di Alberto Bona e Pablo Santurde Del Arco, tornato al quinto posto a 146 miglia dal traguardo ma che deve difendersi dagli attacchi di Everial (Draoulec e Leglatin).

Se con il suo più che probabile trionfo, Bogi Fenomeno con Alla Grande – Pirelli (già vincitore della prima frazione tra Le Havre e Lorient) ci farà risparmiare la calcolatrice per il primo posto in classifica generale, probabilmente la dovremo tirare fuori per il podio ancora tutto da giocare.

Ricordiamo a proposito che, in prospettiva classifica generale, l’ottimo Crédit Mutuel è fuori gioco visto che, non avendo completato la prima tappa tra Le Havre e Lorient, è stato accreditato dal tempo dell’ultimo classificato in questa prima frazione.


(22.11) IL GRAN FINALE DEI CLASS40
, ALBERTO BONA: “PUÒ SUCCEDERE ANCORA DI TUTTO, IL VENTO LEGGERO DIFFICILE DA GESTIRE”Fort de France, 22 novembre 2023 – Un aliseo rotto ed evanescente che ha portato a scelte tattiche estreme, con una flotta spaccata in due, e un finale rallentato da una bolla di bonaccia attorno alla Martinica. La conclusione della Transat Jacques Vabre dei Class40 è entrata nel raggio delle 48 ore, che si preannunciano lunghissime e ricche di colpi di scena per la mancanza di vento che assedia l’isola.

Alberto Bona e Pablo Santurde del Arco, a bordo del Class40 IBSA, hanno scelto l’opzione “estremo Sud” e navigano ormai da giorni nel gruppo di testa che attaccherà l’isola da sinistra navigando con dedizione tra buoni e scarsi, scendendo a Sud e poi strambando con pazienza a Ovest per trovare il miglior avvicinamento a Fort de France, restando ai margini della bolla di bonaccia.

Non è semplice navigare così – commenta Alberto Bona – l’opzione Sud per noi era la migliore, e quando prendi scelte radicali, devi portarle in fondo: siamo nel gruppo di testa e dobbiamo mantenere il ritmo, ma il poco vento non ci favorisce, e stiamo dando il massimo affinché la nostra barca sviluppi la maggiore velocità possibile in rapporto alle condizioni. A bordo va tutto bene, abbiamo timonato tantissimo a mano sia io che Pablo per riuscire a gestire buoni e scarsi. Ora potrà davvero succedere di tutto, questa regata si deciderà nelle ultime miglia e la regola qui è di non mollare un millimetro e giocarsela fino in fondo”.

L’ULTIMO SCOGLIO: IL DIAMOND ROCK – In Martinica intanto è atterrato il “comitato d’accoglienza” di IBSA, che, come da tradizione, attende il team. Ieri il sopralluogo al Diamante, la piccola isola – una roccia di basalto di 175 metri, antico forte di epoca napoleonica – che permetteva di bloccare la navigazione tra Martinica e Santa Lucia per avere così il controllo dell’area. Rock Diamond sarà un punto strategico anche per la Transat Jacques Vabre, poiché rappresenta l’atterraggio sull’isola: le barche devono passare in una sorta di cancello tra la roccia e la terra ferma iniziando così la fase finale della regata che conduce a navigare lungo la costa, in questi giorni molto avara di vento, per poter quindi entrare nella baia di Fort de France e considerare chiusa che si è rivelata molto difficile, lunga e ricchissima di colpi di scena, capace di trasformare l’Atlantico in una scacchiera.

© Thierry Martinez for IBSA

(22.11) Transat Jacques Vabre ROOM, arrivati Pedote e Morvan. Class40 volata pazzesca con tre italiani!La TJV entra nei giorni degli arrivi di navigatori e barche italiane. Giancarlo Pedote (sotto controllo medico) e Gaston Morvan (Prysmian Group) tagliano all’11° posto. Thrilling spaventoso nei Class40, tra scelte di rotte e meteo instabile: Beccaria (Alla Grande Pirelli), Bona (IBSA) e Fornaro (Influence) nei primi 6 posti. Tutto apertissimo!

(21.11) VIDEO, LE PRIME PAROLE DI GIANCARLO PEDOTE ALL’ARRIVO SULLE SUE CONDIZIONI DI SALUTE: “MA STATO COSI’ MALE DA QUANDO FACCIO QUESTO LAVORO, FEBBRE ALTA E STANCHEZZA. ADESSO FARO’ DELLE ANALISI PER CAPIRE, COLPO DI CALORE O INTOSSICAZIONE?

(20.11) L’ARRIVO DI GIANCARLO PEDOTE E GASTON MORVAN SU PRYSMIAN GROUP! – Lunedì 20 novembre alle ore 21:17 (ora italiana), Giancarlo Pedote e Gaston Morvan hanno tagliato il traguardo della 16a edizione della Transat Jacques Vabre Normandie – Le Havre, completando il percorso di 3.750 miglia tra Le Havre e Fort-de-France passando per l’isola di Santa Maria, in 11a posizione nella classe IMOCA dopo tredici giorni, 11 ore d 47 minuti di regata.

Tredici giorni a dir poco intensi, con un passaggio nel Canale della Manica complesso soprattutto al largo della punta della Bretagna, una scelta strategica cruciale fatta non appena giunti alla latitudine di Capo Saint-Vincent, numerose incertezze sul fronte meteo, alisei un po’ incerti, ma anche grandi battaglie. 

I due skipper di Prysmian Group hanno preso una rotta verso sud che, nonostante le incertezze, ha dato i suoi frutti, e hanno ingaggiato un formidabile duello con Benjamin Dutreux e Corentin Horeau. Hanno lottato durate tutti gli ultimi cinque giorni di regata per la decima posizione in classifica, nonostante il peggioramento delle condizioni di salute di Giancarlo, che ha sofferto di febbre alta, vertigini, astenia e disidratazione. Guyot, alla fine, ha passato Prysmian Group impedendo al duo Italo-francese di finire nella Top 10. Giancarlo è attualmente sotto le cure del medico di regata. Domani i commenti.

IL VIDEO DELL’ARRIVO DI GIANCARLO E GASTON! – Il navigatore italiano appare provato e dice “non sono ancora molto in forma”. Lo aspettiamo presto rimesso in sesto, e intanto complimenti a entrambi per una bella TJV nella quale hanno sfiorato la top-10! Forza Gianca!

(20.11) ore 13. VOLATA THRILLING DEI CLASS40
Incredibile finale di regata per i Class40 in questa Transat Jacques Vabre. Dopo due settimane di regata un opzione nord che ha iniziato a pagare e parecchio questo week end, questa la situazione delle cinque prime barche della flotta al rilevamento delle 13:  

A un po’ più di 600 miglia dal traguardo, 700 miglia di separazione laterale tra Influence2 più a Nord e IBSA più a Sud

Groupe SNEF di Xavier Macaire e Pierre Leboucher in testa a 553 miglia dal traguardo di Fort de France, ha pagato la sua scelta e continua ad allungare sulla rotta più diretta verso la Martinica. 

Più a nord Crédit Mutuel di Ian Lipinski e Antoine Carpentier ha preso il secondo posto, è rilevato a 606 miglia dall’arrivo e prosegue verso Ovest. Ancora più a nord di Crédit Mutuel e con una traiettoria simile c’è Influence 2 di Andrea Fornaro e Benoit Hantzberg, risalito al quinto posto, a 683 miglia dal traguardo.

Il gruppo Sud, insieme con il grosso della flotta continua a bordeggiare di poppa. E’ sempre guidato da Alla Grande-Pirelli di Ambrogio Beccaria e Nicolas Andrieu, al terzo posto al rilevamento delle 13. Nelle ultime 24 / 48 ore, Alla Grande ha aumentato il proprio vantaggio su IBSA, Alberto Bona e Pablo Santurde del Arco sono in quarta posizione a 676 miglia dal traguardo e con 123 miglia di ritardo sul leader. IBSA è però la barca la più a sud della flotta. Posizionamento che potrebbe però dare i suoi frutti nelle prossime ore e fino all’atterraggio in Martinica.

Il pos. report delle 13 con le previsioni meteo per martedì 21 ore 0

Il pos. report delle 13 con le previsioni meteo per mercoledì 22 ore 0. Mancheranno poche miglia al traguardo ed è previsto poco vento in Martinica.

(20.11) PROBLEMI DI SALUTE PER GIANCARLO PEDOTE: FEBBRE ALTA E VERTIGINI. MA PRYSMIAN SI AVVICINA AL TRAGUARDO (STASERA A FORT DE FRANCE) – Venerdì 17 novembre, Giancarlo Pedote ha deciso di contattare il medico di regata a causa di febbre alta, forti vertigini, astenia e disidratazione e conseguente incapacità di stare in piedi in barca. In costante contatto con il medico di bordo nelle ultime 72 ore, le sue condizioni sono rimaste stabili, ma impongono a Giancarlo di conservare e cercare di riprendere energie e prendersi cura di sé.

Dopo 12 giorni dalla partenza della Transat Jacques Vabre, Giancarlo e Gaston Morvan dovrebbero terminare la loro regata questa sera. In questo sprint finale, che vede Gaston impegnato senza sosta a manovrare l’imbarcazione, l’obiettivo è quello di poter concludere tra i primi 10 della classifica IMOCA.

Maggiori aggiornamenti dopo gli accertamenti medici previsti subito all’arrivo di Giancarlo.

(20.11) UNA RAFFICA DI ARRIVI NELLA CLASSE IMOCA: TUTTI I VIDEO!

PAPREC ARKEA (secondo)

FOR THE PLANET (terzo)

IL PODIO CON I PRIMI 3 IMOCA

INITIATIVE COEUR, SAMANTA DAVIES E’ QUINTA

MALIZIA SEAEXPLORER, SETTIMO POSTO

TEAMWORK.NET, CON JUSTINE METTRAUX, SESTO POSTO

CHARAL, CON DUE PESI MASSIMI COME JEREMIE BEYOU E FRANCK CAMMAS: quarti

(19.11) VIDEO RECAP DEL GIORNO

(19.11) FOR PEOPLE VINCE TRA GLI IMOCA, RUYANT KING OF THE TRANSAT – For People è il vincitore della Transat Jacques Vabre in classe IMOCA. Thomas Ruyant e Morgan Lagravière hanno tagliato la linea di arrivo a Fort-de-France questa mattina alle 7. 11 giorni, 21 ore e 32 minuti il tempo impiegato per completare le 3.700 miglia del percorso teorico tra Le Havre e la Martinica. In realtà, sono 5.200 in totale le miglia effettivamente percorse.

Regata strepitosa quella di For People: dopo un’ottima partenza, Ruyant e Lagravière escono dalla Manica nella scia del leader Charal. A Finisterre, sono gli unici a passare all’interno della DST, recuperano terreno nell’attraversamento di una dorsale con pochissimo vento al largo di Gibilterra. Ritrovano il gruppo di testa a Madeira. Nella cavalcata negli alisei a partire dalle Canarie, conquistano definitivamente la leadership, vincendo una serrata battaglia di strambate, lanciati sui foil a più di 20 nodi, contro gli avversari diretti, Arkea-Paprec e Charal.  

Già vincitore della scorsa edizione della TJV nel 2019 con lo stesso Morgan Lagarvière, della Route du Rhum in solitario l’anno scorso, questa terza vittoria consecutiva in una regata maggiore incorona Thomas Ruyant come il Re delle Transat e, a meno di un anno della partenza del Vendée Globe, lo conferma come grande favorito del prossimo giro del mondo in solitario e senza scalo. 

VIDEO L’ARRIVO DI FOR PEOPLE

Conforme alle attese, il secondo posto di Arkea-Paprec di Yoann Richomme e Yann Eliès, a bordo di una barca quasi gemella ma varata più recentemente di For People (progetto co firmato dalla tuoi Finot/Conq e da Antoine Koch, progettista navigatore). Più sorprendente invece il terzo posto di For The Planet di Sam Goodchild e Antoine Koch, seconda barca della scuderia diretta da Ruyant. A bordo dell’ex LinkedOut, 60 piedi di penultima generazione, l’equipaggio lascia dietro alcune barche più recenti ed equipaggi tosti… 

Tra questi, c’è Charal di Jérémie Beyou e Franck Cammas. Grande favorito in partenza, Charal non solo vede sfumare vittoria e podio ma dovrà lottare fino alla fine per il quarto posto contro gli ottimi Initiatives Coeur di Sam Davies e Jack Bouttell  e Malizia Sea Explorer di Boris Herrmann e Will Harris. 

Al rilevamento delle 9 questa mattina queste tre barche in lotta per il quarto posto erano a 130 miglia dal traguardo. A 152 miglia, pochino più a Nord, Teamwork di Justine Mettraux e Julien Villon tornano dalla loro opzione nord, scelta strategica coraggiosa e audacia che non ha certo funzionato in pieno ma ha permesso all’equipaggio di Teamwork net di alimentare il suspense e comunque di chiudere nella top ten con il primo gruppo. 

Prysmian vs Guyot: sarà lotta fino alle ultime miglia per il decimo posto

Sarà lotta fino all’ultima strambata anche tra Prysmian Group di Giancarlo Pedote e Gaston Morvan. L’IMOCA italiano deve difendere il decimo posto contro Guyot di Benjamin Dutreux e Corentin Horeau. Sarà più difficile per Prysmian attaccare il nono posto occupato da L’Occitane di Clarisse Crémer e Alan Roberts: Clarisse è a 446 miglia dal traguardo, Giancarlo a 564. Strepitosa Clarisse per il suo grande ritorno alla competizione e la sua prima grande transat, solida performance da parte di Giancarlo e Gaston.   

(17.11) SALE LA TENSIONE TRA I CLASS40 – Dopo una Mini Transat da sogno, è una Transat Jacques Vabre al fulmicotone che siamo seguendo. Indecisa, combattuta, in una parola bellissima.
Sale già la tensione in categoria Class40 e siamo solo all’inizio di un finale che promette altri 5 giorni di suspense. 

Divisa la flotta dei Class40 al rilevamento delle 9 dopo 11 giorni di regata

Dopo la rottura definitiva tra nordisti e sudisti dei giorni scorsi, non fa che aumentare la separazione tra i due gruppi. A Nord, l’apripista Groupe Snef di Xavier Macaire (13mo, a 130 miglia del leader) è seguito da Amariss di Achille Nebout (17mo, 188 mdl), Crédit Mutuel di Ian Lipinski (16mo, 183 mdl) e di Influence2 di Andrea Fornaro e Benoit Hantzberg, veloce in questi ultimi giorni, il Musa40 è riuscito a recuperare abbastanza per andare a giocare nello stesso sistema meteo del gruppo Macaire: è 18mo a 247miglia del leader al rilevamento delle 9.

Da Nord. Aspettando il vento per scendere dallo scivolo verso la Martinica
Queste quattro barche però stanno attraversando una zona di bonaccia e sono ferme da diverse ore, ma come spiega Lipinski nell’ultimo pezzo del suo giornale di bordo, “Abbiamo salito la scala dello scivolo, tra poco inizierà la discesa” un modo per dire che stanno per mettere la prua verso la Martinica con venti favorevoli. Intanto, al momento di scrivere queste righe, sono praticamente ferme da più di due ore e aspettano ancora il vento.

Riusciranno i nordisti a recuperare il ritardo sui sudisti? Macaire in particolare. E’ stato il più audace in questa opzione Nord. Ha investito un centinaio abbondante di miglia per attraversare tutto il campo di regata e andare ad attraversare questa dorsale e giocare questo colpo? Dipenderà dalla rotta dei nordisti e del tempismo sui routage che hanno aperto questa opportunità. Dipenderà – molto – dall’atterraggio, tra cinque / sei giorni in Martinica. Atterraggio che, secondo le previsioni, sembra piuttosto delicato.

Giù al Sud. Tutti dietro Bogi Fenomeno
Dipenderà anche dalla progressione dei sudisti e cioè dal grosso della flotta. Vediamo quindi come vanno le cose al Sud. Per 17° di latitudine Nord (quella dell’arcipelago di Capo Verde, mentre la Martinica è ancorata per 14°30’), il leader è sempre Alla Grande Pirelli di Ambrogio Beccaria e Nicolas Andrieu, a 1.400 miglia dal traguardo, sempre seguito da vicino da IBSA di Alberto Bona e Pablo Santurde del’Arco. 

Ieri Nicolas Andrieu, co skipper Ambrogio ‘Bogi Fenomeno’ Beccaria, raccontava le due regate che stava correndo il leader: una prima al contatto con il Mach 40.5 di Bona e Santurde, l’altra con i nordisti. “E’ stressante ma stimolante aver IBSA così a vista o quasi dall’inizio. Questa barca e questo equipaggio sono molto performanti di poppa, siamo contenti di riuscire a tenerli dietro. Questa è la prima regata che stiamo correndo. Poi c’è la seconda, questa a distanza, con il gruppo del Nord. Ormai i dadi sono tratti. Secondo i routage potremmo incrociare di nuovo le nostre rotte con quelli del Nord un giorno prima dell’arrivo. Siamo concentrati sulla nostra.” 

La strategia del gruppo Sud è quella di continuare a sfruttare un flusso di alisei abbastanza deboli ma stabili, perciò tocca loro scendere ancora un po’ di più in latitudine per trovare venti più regolari. Bordeggio di poppa, battaglia di strambate che fa perdere tempo, e ne farà perdere ancora di più ai sudisti quando il gruppo nord avrà trovato il vento giusto per fare rotta diretta e scendere dallo scivolo…  

(15.11) BOGI E ALBI TORNANO IN TESTA TRA I CLASS40. RIMONTA GINCARLO CON PRYSMIAN – Tra gli IMOCA, dopo 9 giorni di regata, a suon di strambate, sempre a più di 20 nodi di velocità, il gruppo Sud è sceso alla latitudine di Capo Verde e ha preso il comando negli alisei. For People di Thomas Ruyant e Morgan Lagravière è a 1.600 miglia dal traguardo con 25 miglia di vantaggio su Paprec-Arkea e più di 100 su Charal di Jérémie Beyou e Franck Cammas che aveva dominato i primi giorni della Transat ma ha perso il contatto perché ha dovuto navigare senza gennaker nel passaggio alle Canarie.

La flotta degli IMOCA al pos. report delle 9

Il rilevamento piazza ancora Teamwork.net al terzo posto ma l’opzione radicale scelta da Justine Mettraux e Julien Villon di partire a Ovest, se pareva ancora possibile ieri, oggi non sembra destinata a riuscire… Ci sono circa 1.000 miglia di separazione laterale tra il gruppo Sud che già sta volando sui foil negli alisei profondi e Teamwork, da solo lassù, una rotta difficile davanti con una successione di fronti e alte pressione da passare. 

Zoom sulla posizione di Prysmian alle 9: ottimi numeri e la possibilità di passare altri due avversari e giocare nella top ten

Giancarlo all’attacco, bella rimonta di Prysmian 

La rotta degli alisei sembra destinata a pagare quindi. Ed è cominciata proprio negli alisei la bella rimonta di Prysmian Group: Giancarlo Pedote e Gaston Morvan erano al 18mo posto al rilevamento delle 9 di ieri, sono risaliti al 12mo posto questa mattina ma sopratutto sono in ottima posizione per entrare nella top ten.
Sono 310 le miglia di ritardo dell’IMOCA italiano sul nuovo leader. 

La flotta dei Class40 al pos. report delle 9, dopo 10 giorni di regata

In Class40 continua la super regata dei nostri

E che dire della Rotta del Caffè dei Class40? Ancora doppio espresso Italiano in testa dopo 10 giorni di regata, a 1.800 miglia dal traguardo. Alla Grande – Pirelli di Ambrogio Beccaria e Nicolas Andrieu è di nuovo al primo posto questa mattina alle 9, seguito da vicinissimo dall’inseparabile IBSA di Alberto Bona e Pablo Santurde Del Arco.

C’è stato una divergenza di punti di vista negli ultimi due giorni tra la coppia Bona / Beccaria e il francese Xavier Macaire. Lo skipper di Groupe Snef, autore in precedenza di una bella rimonta e che 36 ore fa navigava praticamente a vista delle due barche italiane, ha iniziato la mattinata di ieri stringendo un po’ di più, mure a dritta, per risalire verso Nord. Traiettoria che i nostri Albi e Bogi non hanno seguito preferendo rimanere più poggiati sulle stesse mura, prima di rompere gli indugi nel pomeriggio, strambando per guadagnare ancora verso Sud.

Due strategie diverse quindi. In un giorno, si è creata una separazione laterale di duecento miglia tra il gruppo dei nordisti con Macaire, Lipinski e Nebout e quello dei sudisti guidato da Beccaria. L’idea dei nordisti è di addentrasi nei bordi di un’alta pressione per fruttare la rotazione del vento a destra, tornare sull’ortodromica e fare rotta diretta poi verso i Caraibi. Tra i nordisti c’è anche Influence2 di Andrea Fornaro e Benoit Hantzberg in 16ma posizione, a 160 miglia del leader. L’idea dei sudisti è di sfruttare la costanza degli alisei rimanendo più a Sud, strambando in fase con le rotazioni del vento.  

 

FORT DE FRANCE, MARTINIQUE – NOVEMBER 12 : Ultim category winner Banque Populaire XI, skippers Armel Le Cleac’h and Sebastien Josse, is pictured during arrivals of the Transat Jacques Vabre in Fort de France, Martinique, on November 12, 2023. (photo by Jean-Marie Liot / Alea)

(13.11) NETTA VITTORIA DI BANQUE POP TRA I GIGANTI ULTIM. IL PUNTO SULLE ALTRE CLASSI

Nella classe Ultim, quella dei trimarani giganti, il Maxi Banque Populaire XI ha vinto la Transat Jacques Vabre. Armel Le Cléac’h e Sébastien Josse hanno tagliato il traguardo ieri sera poco dopo le 23. Hanno completato le 7.500 miglia del percorso in 14 giorni, 10 ore e 14 minuti, a una velocità media di 21,7 nodi. In realtà, sull’acqua, la rotta disegnata dal trimarano blu è lunga 9.500 miglia e la velocità media di oltre 26 nodi. 

Una vittoria, quella dei “banchieri”, ottenuta sull’ultimo segmento, di lasco, tra l’isola di Ascension nel Sud Atlantico e i Caraibi. Bordo durante il quale quelli di Banque Pop  sono riuscitI a superare di prepotenza il rivale SVR Lazartigue nel rettilineo, e a conservare il proprio vantaggio nel bordeggio finale lungo le coste del Sudamerica e fino all’isola della Martinica. 

SVR Lazartigue di François Gabart e Tom Laperche ha tagliato il traguardo un po’ più di 5 ore dopo il rivale, mentre la battaglia è aperta per il terzo posto tra Groupe Edmond De Rotschild che ha subito un’avaria alla timoneria, Actual e Sodebo

Netta vittoria quindi per il team Banque Populaire che conferma così l’ottimo stato di forma già visto nelle regate preliminari. La prossima grande regata della Classe Ultim è il giro del mondo in solitario e senza scalo che partirà da Brest, il prossimo 7 gennaio. 

Ocean Fifty. Sono negli alisei i tre piccoli trimaran della classe Ocean Fifty ancora in regata dopo l’ecatombe dei primi giorni. Dopo quasi una settimana di regata, il leader Solidaires en Peloton di Thibaut Vauchel-Camus e Quentin Vlamynck è a poco più di 1.600 miglia dal traguardo, con 110 miglia di vantaggio sul secondo Réalités di Fabrice Chaierc e Aymeric Chappelier e 159 sul terzo, Viabilis Océans di Pierre Quiroga e Ronan Treussard. 

IMOCA. Sesto giorno di regata per la classe IMOCA e due opzioni in corso per raggiungere la Martinica: Teamwork di Justine Mettraux e Julien Villlon hanno inaugurato la rotta Nord due giorni fa virando prima dell’alta pressione che il grosso della flotta ha preferito attraversare. Teamwork è accompagnato in questa scelta da Groupe Dubreuil di Sébastien Simon e Iker Martinez che hanno però segnalato di aver strappato la loro randa. Le due barche risultano ancora in testa della classifica provvisoria, questa mattina, ma la minaccia reale arriva da Sud, in particolare dal Charal di Jérémie Beyou e Franck Cammas e da Arkea Paprec di Yoann Richomme e Yann Eliès o For People di Thomas Ruyant che volano sui foil a più di 20 nodi di velocità negli alisei. 

Anche Prysmian Group con Giancarlo Pedote e Gaston Morvan ha scelto l’opzione sud Canarie. E’ indicato al 19mo posto con 428 miglia di ritardo sul leader Teamwork ingaggiato però su tutt’altra rotta. Il gap reale del 60′ italiano nel suo gruppo sulla rotta degli alisei è di circa 230 miglia.

VIDEO ONBOARD PEDOTE: LA CASSETTA DELLE COSE ROTTE A BORDO E’ PIENA…

Class40. La flotta dei Class40 è stata confrontata allo stesso problema strategico degli IMOCA, due tre giorni fa durante l’approccio a Madeira, la cui isola di Porto Santo doveva essere lasciata a destra. E cioè come aggirare la zona di alta pressione prima di agganciare gli alisei? E’ in questa fase che Amariss dei francesi Achille Nebout e Gilda Mahé ha preso la leadership scegliendo di passare sul lato W, più vicino a Madeira, mentre i nostri inseparabili, Ambrogio Beccaria e Alberto Bona rispettivamente con Alla Grande-Pirelli e IBSA sceglievamo il lato Est più lontano dalla rotta diretta. Questa opzione Est a Madeira si è trasformata durante il passaggio delle Canarie questo week end in opzione Sud, alla ricerca degli alisei profondi. Scelta che inizia a pagare visto che hanno giù recuperato gran parte del ritardo su Amarris (Beccaria tornato al quarto posto a 21 miglia, Bona sesto a 26).

Più indietro, Influence 2 di Andrea Fornaro e Benoit Hantzberg che naviga in sedicesima posizione a 160 miglia del primo.

Gli inseparabili Ambrogio Beccaria e Alberto Bona sono i Class40 posizionati più a sud della flotta

(12.11) VIDEO DEL GIORNO

(11.11) VIDEO DEL GIORNO

(10.11) VIDEO DEL GIORNO

(9.11) VIDEO DEL GIORNO

(8.11) LE QUATTRO ROTTE DEL CAFFE’ (Christophe Julliand)
Finalmente, dopo i vari cambi di programma e di percorsi dovuti al passaggio della tempesta Ciaran, tutte le quattro classi della Transat Jacques Vabre in regata. Facciamo il punto quindi su un’edizione della Rotta del Caffè che per alcuni versi è già nella storia della vela oceanica…    

Vive una situazione paradossale questa sedicesima edizione della Jacques Vabre: l’unica classe che sta rispettando il programma previsto è quella degli Ultim. La quale, va ricordato, non era neanche invitata secondo il programma iniziale della Jacques Vabre dei trent’anni, fu ammessa dopo – si dice – aspre negoziazioni tra organizzatori e rappresentanti delle classi Ultim e IMOCA. Conseguenza del cambio di programma: gli Ultim stanno per concludere la loro Rotta del Caffè, quando gli IMOCA stanno ancora all’inizio. L’obiettivo di fare arrivare tutte le quattro flotte in tempi ristretti in Martinica, fu raggiunto due anni fa con lo stesso format di quattro percorsi diversi, non lo sarà quest’anno, ma che importa?
Le quattro regate della rotta del caffè sono appassionanti da seguire 

Ultim.  Ultimo giro di boa ad Ascension

Gli Ultim hanno girato l’ultima boa del percorso, l’isola di Ascension nel Sud Atlantico, questa mattina dopo quasi 11 giorni di regata e circa 4.000 miglia percorse. 

Sul bordo di bolina tra le isole Sao Pedro e Paolo e Ascension, è tornato in testa con grande autorevolezza SVR Lazartigue di François Gabart e Tom Laperche che aveva già guidato la flotta i primi giorni. Segue Banque Populaire di Armel Le Cléac’h e Sébastien Josse leader dal terzo giorno in poi grazie a una bella opzione nell’arcipelago di Madeira. Terzo posto a 120 miglia circa per Groupe Edmond de Rotschild di Caudrelier e Israel che, un po’ a sorpresa visto che era dato come grande favorito in partenza, sembra in affanno…

I giganti della classe Ultim tornano ora verso i Caraibi, uno sprint finale di 3.000 miglia per lo più negli Alisei, con probabili giornate intorno alle 800 miglia, però con un secondo passaggio dell’equatore che può complicare le cose. 

Ocean Fifty. Prima notte amara

Nonostante le condizioni meteo molto impegnative, si era conclusa senza problemi la prima tappa tra Le Havre e Lorient per i piccoli trimarani Ocean Fifty. Non è andato così l’inizio della seconda tappa tra Lorient e la Martinica. Anzi. Ripartita da Lorient lunedì mattina come i Class40, la già ridotta flotta Ocean Fifty (in partenza soltanto sei dei dieci trimarani ammessi nella classe che funziona a numero chiuso) ha sofferto la prima notte nel cattivo tempo di Finisterre: una barca disalberata, un’altra con problemi strutturali che si ferma a La Corugna…  Così sono rimasti soltanto tre equipaggi in gara e la rotta per i Caraibi è ancora lunga…

IMOCA 60. Senza round di osservazione

Partenza stupenda (vedi il live sotto) e prime 24 ore toniche per la flotta dei monoscafi 60 piedi che, partita ieri mattina da Le Havre, è uscita dalla Manica era virato per iniziare la traversata del Golfo di Biscaglia. Prime 24 ore senza round di osservazione: i favoriti hanno subito preso il comando della flotta. Charal di Beyou e Cammas e For People di Ruyant e Lagravière, si disputano la leadership. Super inizio di regata per Initiatives Coeur di Sam Davis e Jack Bouttell che si piazza al terzo posto davanti ad Arkea / Paprec di Richomme  e Elies, uno dei top gun della classe. Buon inizio di regata da parte di un altro equipaggio misto, Justine Mettraux e Julien Villon di Teamwork occupano il quinto posto a 26 miglia del leader.  

Prysmian Group di Giancarlo Pedote e Gaston Morvan è 14mo a 54 miglia dei leader.      

Class40. Bogi Fenomeno vs Albi e gli altri

Anche la flotta dei Class40 ha sofferto in Biscaglia: una barca disalberata e qualche pit stop. Dopo 48 ore di regata, quasi tutte di bolina più o meno larga, la flotta ha doppiato Finisterre e la zona vietata alla navigazione questa notte, la seconda, e iniziato la discesa lungo le coste del Portogallo. 

La flotta si è allungata, in testa si è staccato un gruppetto di 7 barche guidato da Alla Grande Pirelli di Ambrogio Beccaria e Nicolas Andrieu e seguito da vicino da IBSA di Alberto Bona e Pablo Santurde del Arco. 

IL SEGNALE DELLA PRODUZIONE VIDEO CON IL LIVE STREAMING DELLA PARTENZA DELLA CLASSE IMOCA DA LE HAVRE: MARTEDI MATTINA DALLE ORE 9:10


(7.11) LA SPETTACOLARE PARTENZA DI 40 IMOCA DA LE HAVRE CON MARE E VENTO, E LE ANALISI DI PEDOTE SULLA REGATA – Rinviata per più di una settimana a causa del passaggio delle tempeste Ciaràn e Domingos, ha preso il via questa mattina martedì 7 novembre alle 9:30, la 16a edizione della Transat Jacques Vabre Normandie – Le Havre per la Classe IMOCA. Giancarlo Pedote, Gaston Morvan e tutti i navigatori dei 60 piedi, sono partiti verso Fort-de-France quasi su rotta diretta, con il solo obbligo di lasciare a dritta l’arcipelago delle Azzorre. Sin dalle prime miglia sarà battaglia perché sarà necessario prendere le prime scelte strategiche che potrebbero incidere significativamente sull’esito finale della regata transatlantica. Ma l’equipaggio del duo a bordo di Prysmian Group è pronto all’azione e soprattutto a spingere al massimo sull’acceleratore. 

Sapersi adattare è senza dubbio una delle qualità essenziali di qualunque navigatore, ma non tutti hanno la stessa capacità di gestire il calo di adrenalina causato da un lungo stop che ha portato al rinvio di una partenza. “Nella vita o ti lamenti o rimani concentrato – ha dichiarato prima della partenza Giancarlo Pedote – Con Gaston, essendo entrambi pragmatici per natura, abbiamo optato per la seconda soluzione, rimanere cioè concentrati esattamente come una settimana fa. Per questo siamo impazienti.

LE SCELTE NELLE PRIME MIGLIA POTREBBERO DETERMINARE L’INTERA REGATA, ECCO PERCHE’ –Ci prepariamo per una regata veloce, mozzafiato ma anche incertaSe scegliamo la giusta rotta, potremo percorrere le 3.765 miglia del nuovo percorso proposto agli IMOCA in due settimane circa. All’uscita della Manica sarà già tempo di scegliere se proseguire verso ovest e subire il susseguirsi di diversi fronti atlantici, oppure andare verso sud alla ricerca degli Alisei ma con il rischio di rimanere in una vasta zona di instabilità”, spiega lo skipper toscano. Ovviamente nulla è scontato, ma probabilmente a Brittany Point la flotta si dividerà in due.

Se ciò accadrà, è molto probabile che ci saranno grossi distacchi all’arrivo. Dovremo quindi osservare attentamente l’evolversi della situazione fino all’ultimo momento”, annuncia Giancarlo. Un’opinione condivisa dal suo compagno. “Le prime miglia probabilmente determineranno l’intera regata. La partita si preannuncia molto aperta, anche con il passaggio obbligato per le Azzorre”, racconta Gaston Morvan “dovremo lasciare a dritta Santa Maria, l’isola più meridionale dell’arcipelago e questo determinerà differenze significative. Ognuno giocherà secondo i punti forti e i punti deboli della propria barca”, assicura il velista esperto di Figarò che insieme a Giancarlo potrà scegliere tra una rotta a sud, tranquilla – forse troppo – sottovento, lungo il Portogallo e le coste africane o una rotta a ovest impegnativa, senza dubbio difficile, controvento. “La scelta non sarà semplice ma sicuramente opteremo per il percorso che riterremo più rapido. Il comfort non sarà mai un argomento determinante!”, assicura il navigatore che andrà dritto al nocciolo della questione poiché anche la fase di partenza si preannuncia spumeggiante. “I primi giorni saranno molto intensi. Ci sarà da lavorare per trovare sia il giusto assetto sia il giusto passaggio”, nota il co-skipper di Prysmian Group.

IL SALUTO DI GIANCARLO IN BANCHINA A LE HAVRE

Per fare bene, Giancarlo e Gaston dovranno assicurarsi di sfruttare il più possibile il potenziale del loro mezzo, ma anche di mantenere un ritmo elevato dall’inizio alla fine della gara. “Mi riprometto di spingere l’imbarcazione più forte di quanto sono riuscito a fare finora. Resta l’impegno nella corsa ad ottenere le miglia necessarie per la qualificazione al Vendée Globe, ma un anno prima della grande partenza, la barca comincia ad essere molto affidabile nella sua nuova configurazione.”, spiega il navigatore italiano, deciso nello spingere più forte sul pedale dell’acceleratore. “La mia ambizione è essere combattivo, concentrato e pronto nel sentire la barca con tutti i suoi rumori durante la navigazione sulle onde”, spiega Giancarlo soprattutto se la via del Nord si rivelasse la più favorevole. “Anche se la barca è sempre più pronta per il giro del mondo, c’è ancora un po’ di lavoro da fare su certi dettagli. Questa Transat Jacques Vabre sarà perfetta per testare quante più cose possibili, con una concorrenza molto accanita. Sarà avvincente e interessante da vivere questa edizione della Transat!”, conclude Giancarlo Pedote.

Partenza valida per Giancarlo Pedote, Gaston Morvan e Prysmian Group che hanno tagliato la linea di partenza nel primo terzo della flotta, in un mare con onde di 3,50m, venti da SO di 15 nodi con raffiche di 23 nodi e randa regolata con una mano di terzaroli. Il vento durante la giornata aumenterà gradatamente verso l’uscita della Manica.

(6.11) CLASS40, ITALIANI SUBITO IN TESTA: BECCARIA & BONA PRIMI BORDI DAVANTI A TUTTI – Partenza durissima per la tappa oceanica della Transat Jacques Vabre per i Class40, stamani alle 10.45 da Lorient, nella miglior finestra “navigabile” prima dell’arrivo della prossima perturbazione, dopo le due terribili che hanno flagellato il Golfo di Biscaglia e la Manica nella scorsa settimana e hanno obbligato gli organizzatori della regata a decidere una tappa breve di 300 miglia Le Havre-Lorient. 

Le due tempeste che da Ognissanti hanno interessato la costa hanno lasciato in dote per stamani un’onda fino a quattro metri, che sommata a una quindicina di nodi di vento da 280 gradi e alla forte corrente che caratterizza questo tratto di mare hanno reso molto complessa la partenza. 

Il Class40 IBSA, con Alberto Bona e Pablo Santurde del Arco, ha giocato benissimo la prima fase della regata, con un primo bordo mure a sinistra, sopravvento a metà della flotta, per togliersi dai rifiuti degli avversari e navigare libero prima di virare e mettere la prua in direzione del primo punto cospicuo della prova, ovvero il passaggio a Finisterre. 

LA CARTOGRAFIA DELLE 16:00: DOPPIETTA ITALIANA IN TESTA

Non è la lotta con gli avversari, tuttavia, in questa fase, il tema centrale: con 3730 miglia ancora da navigare, la regola di oggi e domani è quella di essere molto veloci e determinati a passare Finisterre prima possibile, per precedere la prossima depressione che porterà ancora mare grosso, da gestire il più possibile lontani dalla costa.

15 minuti prima del via dei Class40 sono partiti – non senza difficoltà – gli Ocean Fifty, mentre gli IMOCA, ancora a Le Havre, partiranno domani mattina. Gli Ultim, invece, sono a 3800 miglia dal traguardo della Martinica con Banque Popolare XI in vantaggio di 50 miglia sul secondo.

VIDEO CON DRONE ALLA PARTENZA DEI CLASS40 DA LORIENT

VIDEO DEL GIORNO 6.11 CON IMMAGINI DAL MARE DELLA PARTENZA DA LORIENT

(6.11) SI RIPARTE! (E CI SONO ALTRE TEMPESTE – ANCHE SE MENO TREMENDE DI CIARAN – LUNGO LA ROTTA – LE DICHIARAZIONI DI AMBROGIO BECCARIA – Dopo la sosta forzata per far passare le due violente tempeste che hanno colpito la costa atlantica, 92 marinai ripartono verso la Martinica, dopo aver già percorso 300 miglia dalla baia della Senna fino a Lorient.

LORIENT, FRANCE – NOVEMBER 06 : Class 40 boats are leaving pontoons to be back in the race after the security stage during the Transat Jacques Vabre in Lorient, France, on November 06, 2023. (photo by Jean-Marie Liot / Alea)
LORIENT, FRANCE – NOVEMBER 06 : Class 40 Alternative Sailing – Constructions du Belon, skippers Estelle Greck and Mathieu Jones, is leaving pontoons to be back in the race after the security stage during the Transat Jacques Vabre in Lorient, France, on November 06, 2023. (photo by Jean-Marie Liot / Alea)

I NUOVI PERCORSI: 4.500 MIGLIA PER L’OCEAN FIFTY, 4.050 PER LA CLASS40 – I trimarani dovranno prima raggiungere una boa virtuale nel nord dell’arcipelago di Capo Verde, per un viaggio da Lorient di circa 4.200 miglia (7.778 km). Per quanto riguarda i monoscafi più piccoli, faranno prima rotta per raggiungere l’isola di Porto Santo, a nord dell’arcipelago di Madeira. Davanti alla loro prua 3.750 miglia (6.945 km) fino a Martinica, e la promessa di competere in una regata transatlantica scandita dagli alisei, nella più pura tradizione della Rotta del Caffè.

Ieri domenica mattina c’è stata una certa solennità a Lorient La Base; quello che si addice alle vigilie delle grandi partenze per una regata transatlantica. Ma, sotto al cielo striato, dove si susseguivano schiarite e acquazzoni, lo spirito della convivialità tra velisti oceanici. Da un capo all’altro della banchina prevale l’impazienza di tornare in azione nella competizione oceanica.

VIDEO DEL GIORNO 5-11

PIETRO LUCIANI (CO-SKIPPER SU DEKOUPLE) COSTRETTO AL RITIRO – Dékuple il Class40 di William Mathelin e Pietro Luciani ha dichiarato forfait definitivamente. Si era fermato a Cherbourg durante la prima tappa per problemi strutturali, probabilmente a causa di una collisione con un oggetto semi galleggiante, e aveva annunciato di tentare la riparazione e quindi ripartire.

“Non eravamo lontani dal miracolo”, ha detto Pietro Luciani con un sorriso triste. E William ha aggiunto: “La squadra ha lavorato giorno e notte per farcela”, spiega lo skipper. “Ci abbiamo creduto fino alla fine ma dobbiamo guardare la realtà in faccia: partire con la barca non al meglio e in condizioni ancora molto dure non sarebbe ragionevole.”

LIPINSKI: PRESENTE! – Per uno che molla, un altro che torna, inatteso. Credit Mutuel, uno dei top team, con Ian Lipinski e Antoine Carpentier: avevano disalberato la prima notte della prima tappa ma sono riusciti a rimontare un albero in tempo. Forti e (adesso) anche cattivi.

BECCARIA, IL LEADER PROVVISORIO – Lo skipper italiano Ambrogio Beccaria, che riprende a regatare con il co-skipper francese Nicolas Andrieu su Alla-Grande Pirelle con un margine di un’ora e 15 minuti, ha dichiarato in un comunicato ufficiale TJV: “Siamo pronti e stiamo bene. Alla fine il percorso è più o meno lo stesso, come al solito qualche bolina nel golfo di Biscaglia e un grande fronte, i modelli meteorologici non sono molto d’accordo al momento ma sembrano esserci due fronti per noi prima di Cap Finisterre, non è chiaro in questo momento se prenderemo anche il secondo. Il nostro obiettivo è quello di andare il più veloce possibile fin dall’inizio perché sembra che potrebbero esserci alcune piccole opportunità per passare il golfo senza problemi e ottenere un vantaggio”.

Poi lo stesso Bogi ha scritto i suoi pensieri più personali sui social: “Il giorno prima della partenza è sempre particolare, ancora di più dopo tutto questo aspettare. Tutte le paure vengono fuori. Paura di spaccare tutto, di farmi male come Alberto Riva – Navigatore, paura di perdere dopo tutto il lavoro fatto fino qui. Mangiare e dormire diventa difficile con tutto questo stress, e quindi cerco persone vicine con cui posso sfogare tutto questo peso.

Ho cercato di capire come fare a rilassarmi, e forse ho capito una cosa. La paura ti fa pensare solo alle cose negative che possono succedere, l’esercizio mentale faticoso da fare in questi casi è provare a immaginare anche tutte le cose positive che possono accadere. Si parte, e forse perderemo, oppure no.”

(5.11) CLASS40 AL VIA LUNEDÌ 6 NOVEMBRE ALLE 10.45 – LA VIGLIA E LE ATTESE DI ALBERTO BONA E IBSA: “SIAMO PRONTI AVREMO UN GOLFO DI BISCAGLIA IMPEGNATIVO, POI IMPERATIVO CORRERE A SUD PER AGGANCIARE ALISEI”Lorient, 5 novembre 2023 – “Giusto fare così, con il fermo a Lorient la regata ha accumulato molto ritardo, quindi era necessario accorciare il percorso, ma mantenere più possibile inalterate le caratteristiche di questa regata: il waypoint a Porto Santo, un’isola vicino a Madeira è un buon compromesso”. Sono le parole di Alberto Bona, lo skipper del Class40 IBSA, dopo le decisioni del direttore di regata della Transat Jacques Vabre, che ha fissato la nuova partenza per lunedì 6 novembre alle 10,45 da Lorient: ieri in mattinata era stato annunciato un diverso percorso, molto più simile alla Route du Rhum, con un waypoint alle Azzorre, poi modificato da un comunicato nel corso del pomeriggio, confermato nel briefing di stamani.

“L’avvio della prova – ha commentato ancora Alberto Bona – non sarà una passeggiata: il meteo di questi giorni ha lasciato mare molto formato, che troveremo nel Golfo di Biscaglia, e abbiamo due fronti da passare prima di arrivare a Porto Santo”. Fronti che secondo il direttore di regata sono molto più navigabili rispetto alle due tempeste di questi giorni. La flotta dovrebbe impiegare tra i 4 e i 5 giorni per raggiungere la piccola isola vicino Madeira: dopo averla lasciata a destra, i Class40 faranno direttamente rotta per la Martinica. 

Il Class40 IBSA è in ottime condizioni per il via, dopo i controlli effettuati alla fine della prima tappa che ha condotto gli scafi da Le Havre a Lorient. Si attende di sapere quanti Class40 partiranno per la seconda tappa, dopo il ritiro di due imbarcazioni e la lotta contro il tempo di una serie di imbarcazioni per concludere una serie di riparazioni.

23_24318 © Thierry Martinez. LE HAVRE, 76 – FRANCE, 17 Octobre 2023. Class40 IBSA : Alberto Bona ( ITA) & Pablo Santurde (ESP).

(5.11) VIDEO DIVERTENTI DEI NAVIGATORI CHE VESTONO SLAM!/1 – ERWAN LE DROULEC

(5.11) VIDEO DIVERTENTI DEI NAVIGATORI CHE VESTONO SLAM!/2- AXEL TREHIN

(5.11) VIDEO DIVERTENTI DEI NAVIGATORI CHE VESTONO SLAM!/3 – GWENOLE RIOU

(4.11) VIDEO RECAP DEL GIORNO: I TRIMARANONI VOLANO TORNANDO VERSO NORD

(4.11) LA FINESTRA METEOROLOGICA E IL VIA LIBERA ALLA REGATA – Passate le due tempeste Ciaran e Domingos (che hanno fatto più danni in Italia che sulla costa atlantica francese…), barche e navigatori tornano in oceano. Nuovi percorsi (gate alle Azzorre), date e orari di partenza e stime sugli arrivi in Martinica – GLI ITALIANI

(4.11) LE (RI)PARTENZE – Torna di scena la Transat Jacques Vabre, se mai ne fosse uscita. Lunedi da Lorient la flotta di circa 45 Class40 riprende la regata, insieme ai trimarani Ocean Fifty. Martedì invece sarà il grande inizio per gli IMOCA.

Dopo il passaggio delle tempeste Ciaran e Domingos, la finestra meteorologica che si aprirà all’inizio della settimana consentirà a tutti gli IMOCA e agli Ocean Fifty e Class40 ancora in regata di unirsi agli ULTIM nella regata attraverso l’Atlantico. La direzione della gara ha modificato i percorsi per ciascuna delle tre classi interessate, dando priorità alla sicurezza e tenendo d’occhio la coerenza degli ETA (le date di arrivo previste) in Martinica. Vediamo come.

È passata quasi una settimana dall’inizio della 16a edizione della Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre che ha visto il suo centro nel bacino Paul Vatine a Le Havre. I cinque mega trimarani ULTIM hanno potuto completare la partenza come previsto e la sicurezza della stragrande maggioranza restante della flotta è stata garantita nei porti di Lorient e Le Havre, data la situazione meteorologica, di cui tutti hanno riconosciuto l’eccezionalità. Come si è visto le tempeste più che depressioni si sono rivelate degli uragani, e purtroppo in Italia abbiamo sofferto conseguenze peggiori che sulla costa atlantica francese, la prima ad essere battuta dalle burrasche. Ma questo è un altro discorso, che riguarda la cura del territorio…

La settimana è stata trascorsa cercando ogni occasione per far ripartire la corsa delle barche in banchina ed eccola che si presenta lunedì. “Il mare si è calmato notevolmente, nel Golfo di Biscaglia e nel Canale della Manica”, spiega Christian Dumard, meteorologo della corsa. “La circolazione generale occidentale continua ma le partenze saranno effettuate in condizioni gestibili. Un nuovo fronte spazza da mercoledì le coste atlantiche ma è accompagnato da un vento medio di 30-35 nodi, molto meno violento rispetto agli episodi precedenti.”

VIDEO: GIANCARLO PEDOTE IL 2 MATTINA DOPO UNA NOTTE DI GUARDIA A BORDO

IL PROGRAMMA

Class40 e Ocean Fifty: ripresa della regata lunedì 6 novembre mattina da Lorient

Lunedì alle 10:30, i sei trimarani Ocean Fifty partiranno per la seconda regata tra Lorient e Fort de France, lasciando a dritta l’isola di Sal (Capo Verde). Questo percorso di 4.320 miglia costringerà le coppie a puntare a sud fino all’uscita dal Golfo di Biscaglia, e la loro velocità permetterà loro di sfuggire al fronte che si presenta sul vicino Atlantico durante la giornata di mercoledì.

Lunedì alle 10:45, i Class40 ancora in regata partiranno a loro volta per un percorso di 3.500 miglia verso Fort de France dove dovranno lasciare a dritta l’isola di Porto Santo (Madeira), contrariamente a quanto annunciato in un primo momento su Santa Maria (Azzorre). Questa rotta più diretta costringerà i monoscafi ad attraversare il fronte “ma a differenza di Ciaran, i venti sono meno forti e le possibilità di schivare sono più numerose, anche nel Golfo di Biscaglia” sempre secondo Christian Dumard.

LUNEDI DALLE 8 L’USCITA DEI CLASS40 – Sveglia all’alba a inizio settimana per Alla Grande Pirelli (Ambrogio Beccaria e Nicolas Andrieu), IBSA (Alberto Bona e Pablo Santurde), e Influence 2 (Andrea Fornaro e Benoit Hantsperg), i tre Class40 italiani (o italo-francesi, a differenza di come li chiamano i cugini “franco-italiane”) rimasti in gara dopo i forfait di Acrobatica (Alberto Riva e Jean Marre) per infortunio al ginocchio dello skipper milanese, e la sosta di Dekouple (William Moreaux Matheline e Pietro Luciani), ferma in porto a Cherbourg per danni allo scafo, ma con la dichiarata intenzione di ripartire. “Le prime barche lasceranno i pontoni alle 8 del mattino dalla base di Lorient”, spiega Francis Le Goff, direttore di regata. “La linea di partenza sarà tra la Pointe du Talud a Lorient e una boa che sarà posizionata al largo a una distanza di circa un miglio, verso una boa per entrambe le classi. Per evitare gli effetti peggiori della nuova grande depressione prevista per l’11-12, è stato previsto un gate di passaggio obbligato verso sud, a Santa Maria per i Class40 alle Azzorre. Per gli Ocean Fifty ci stiamo lavorando attualmente con la direzione di gara vista l’ultima situazione meteo.”

GLI IMOCA PARTONO MARTEDI DA LE HAVRE (CON 35 NODI IN PRUA…) – Grande e prima partenza martedì 7 novembre alle 9:30 da Le Havre per i 40 IMOCA con relative coppie di navigatori e quasi tutti i protagonisti della prossima Vendée Glone 2024-25. Prysmian Group (Giancarlo Pedote e Gaston Morvan) e le altre lasceranno il bacino Paul Vatine a partire dalle 4 del mattino e i cancelli della chiusa per raggiungere il mare aperto saranno aperti alle 4:45 per terminare alle 6 del mattino. Anche il loro percorso di 3.750 miglia prevede di lasciare l’isola di Santa Maria (Azzorre) a dritta come i Class40. Non sarà una passeggiata: “Affronteranno il fronte in uscita dalla Manica martedì sera e mercoledì notte con 35 nodi da Sud/Sud-Ovest e maree non superiori a 4 metri” secondo Christian Dumard.

PARTENZA DA VEDERE SU SAILY – Come domenica scorsa, la loro partenza sarà oggetto di copertura fotografica e video e sarà trasmessa in diretta sulle reti, con segnale visibile anche su Saily. “In collaborazione con la Direzione della Regata e le classi, abbiamo calibrato i percorsi e i tempi di tutti in base alle finestre meteorologiche per dare priorità alla sicurezza dei velisti e delle barche. Questo era il prerequisito. Allo stesso tempo, abbiamo fatto tutto il possibile (come richiesto a gran voce dalla classe Imoca) per garantire che la partenza di questa splendida flotta di 40 IMOCA benefici della migliore copertura mediatica possibile e non abbiamo dubbi che, ancora una volta, le immagini saranno superbe”, ha concluso Gildas Gautier, co-direttore della Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre.

ARRIVO ETA A FORT-DE-FRANCE IN MARTINICA DELLE 4 CLASSI

– ULTIM: tra il 12 novembre la sera e il 13 novembre la mattina

– IMOCA: 17 novembre

– Ocean Fifty: 18 novembre

– Classe40: 22 novembre

TRACKING, CLASSIFICHE, BREAKING NEWS, REPORT, FOTO, VIDEO – La nostra consueta “stanza” delle notizie sulla Transat Jacques Vabre dei 30 anni. In gara i maxi trimarani Ultim, i trimarani Ocean50, i Class40 e gli Imoca – LA SITUAZIONE DEGLI ITALIANI IN REGATA

SAILY TV: A BORDO DI ACROBATICA CON ALBERTO RIVA E JEAN MARRE, CLICCA PER IL VIDEO

(2.11) VIDEO: GIANCARLO PEDOTE, NON PARTIAMO PRIMA DI MARTEDI

(2.11) STASERA LA DISCUSSIONE DELA PROTESTA DI LEGALLAIS CONTRO ALLA GRANDE PIRELLI – Come previsto c’è una coda in Giuria per la definizione della prima tappa della TJV da Le Havre a Lorient per i Class40. I francesi Fabien Delahaye e Corentin Douguet (Legallais, arrivati quarti a circa 1 ora e mezza di ritardo) hanno protestato Alla Grande Pirelli, Ambrogio Beccaria e Nicolas Andrieu, per la questione della boa 1 del percorso toccata dalla barca italiana. La Giuria Internazionale ha annunciato l’udienza per le 20:00 di oggi 2 novembre.

(1.11) PREVISIONI SULLE DATE DI RIPARTENZA: SICURAMENTE NON PRIMA DI LUNEDI DA LORIENT, FORSE IMOCA DOMENICA DA LE HAVRE – Niente prima di lunedì per le imbarcazioni Class40 e Ocean Fifty, attualmente fermi in porto a Lorient. In un incontro con la stampa all’ora di pranzo, Francis Le Goff, direttore di regata e Gildas Gautier, co-direttore della Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre, hanno illustrato i vari scenari di partenza per le barche attualmente ferme a Le Havre e Lorient.

“Abbiamo appena terminato il nostro ultimo sguardo al meteo. Prima di lunedì non si registra alcuna attenuazione che permetta la partenza delle due classi di imbarcazioni ormeggiate a Lorient. E ciò non significa che partiranno sicuramente lunedì. Per gli IMOCA è ancora allo studio una possibile partenza domenica, ma le condizioni rimangono difficili con molto vento e mare grosso. Lavoreremo con la classe per vedere come possiamo pianificare la partenza in condizioni più tranquille. Non è escluso che, qualora la partenza dovesse avere luogo, si possa prevedere un way-point per evitare che le imbarcazioni prendano la rotta verso nord, che sarebbe molto esposta. Questo vale anche per le flotte Class40 e Ocean Fifty”.

E ARRIVA LA TEMPESTA CIARAN, CLASSIFICATA COME UN URAGANO CATEGORIA 3 – Gli organizzatori stanno inoltre monitorando l’avanzamento della tempesta Ciaran che raggiungerà il Canale della Manica e vicino all’Atlantico stasera e domani. “Le istruzioni sono state date in entrambi i porti”, ha aggiunto a mezzogiorno Francis Le Goff. “Un team logistico è a Lorient per lavorare a fianco del Sellor (autorità portuali). Julien Bothuan (capitano del porto di Lorient La Base) ha trovato soluzioni individuali in modo che nessuna barca sia affiancata. A Le Havre sono presenti sul posto un gran numero di direttori di regata e della squadra marittima. I pontoni sono stati spostati in modo che le barche siano nell’asse del vento e non siano traverse quando il vento gira verso ovest (…) Il villaggio è stato rapidamente smantellato in modo che non volasse nulla e sono stati posizionati dei camion che fungessero da schermo. Questo pomeriggio avrà luogo un altro giro di ispezione”.

Lorient con i Class40 ormeggiati
LE HAVRE, FRANCE – OCTOBER 29 : Ultim SVR-Lazartigue start of the Transat Jacques Vabre is pictured in Le Havre, France, on October 29, 2023. (photo by Mark Lloyd / Alea)

(1.11) INTANTO, GLI ULTIM… – SVR LAZARTIGUE (FRANCOIS GABART E TOM LEPERCHE) IN TESTA A MADEIRA – Tra Le Havre, Lorient e Gibilterra, la Transat Jacques Vabre vive tante regate in una. Quando Martinique Tchalian (Jean-Yves Aglae et Hervé Jean-Marie) completerà gli arrivi della Class40 a Lorient all’ora di pranzo, i cinque ULTIM attualmente in navigazione al largo del Portogallo saranno le uniche barche ancora in mare nella 16a Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre, mentre le altre tre classi aspettano pazientemente, ormeggiate al sicuro a Lorient e Le Havre. Quindi tutti gli occhi saranno ora puntati sulla competizione tra gli ULTIM.

I maxi trimarani foiling (32 metri) sgommano verso l’Equatore, mentre Bretagna, Normandia e mezza Europa attende il ciclone meteo in arrivo. Una modifica apportata dalla Direzione di Gara ha aggiunto al loro percorso l’isola di Porto Santo (Madeira) da lasciare a dritta, mantenendosi più a est ed evitando così l’influenza del brutto tempo che si sta avvicinando con un secondo fronte previsto questa mattina tardi per i trimarani di poppa.

In testa ci sono Francois Gabart e Tom Laperche su SVR Lazartigue che tengono sotto controllo la flotta con un vantaggio di oltre 60 miglia sugli inseguitori. Dopo la scelta verso ovest, che ha consentito alla coppia di portarsi in testa, la prossima scelta strategica avverrà quando si avvicineranno a un’imminente cresta di alta pressione al largo di Gibilterra. Ci sono molte incertezze in quest’area ed è quindi probabile che la flotta si ricomprima, portando ad un’altra battaglia in cui entreranno in gioco diverse opzioni.

VIDEO ONBOARD SVR LAZARTIGUE: ALLACCIATE LE CINTURE!

CONDIZIONI IN MIGLIORAMENTO – Gli skipper delle quattro barche contattati questa mattina erano contenti “di poter uscire nelle prossime ore per effettuare un controllo alla barca”, ha detto Armel Le Cléac’h (Maxi Banque Populaire XI). Ciò darà loro anche l’opportunità di fare alcuni lavori di riparazione e di prendersi cura dell’hardware del ponte che ha subito colpi fin dall’inizio. “Ieri abbiamo rotto la linea di mura del J2 e la riparazione di fortuna nel Golfo di Biscaglia è stata complicata e bagnata”, ha spiegato François Gabart (SVR Lazartigue). “Resiste, ma l’alta pressione ci permetterà di migliorare la nostra riparazione. È stata una traversata veloce del Golfo di Biscaglia ed è stata dura. Il mare grosso a volte ci ha impedito di accelerare, ma è bello vedere dove siamo stamattina”.

NUOVA FASE DELLA REGATA – L’obiettivo è raggiungere gli alisei al largo del Marocco, con l’alta pressione che forma una sorta di ostacolo. “Oggi inizierà una nuova gara”, ha confermato questa mattina Armel Le Cléac’h. “Siamo impegnati a osservare la zona di vento leggero che dovremo attraversare stasera e domani. Questo dovrebbe portare la flotta a raggrupparsi e noi dobbiamo essere tra i primi a uscire. È tutto un po’ casuale e non ci sono scelte ovvie” ha detto Charles Caudrelier su Maxi Edmond de Rothschild, che può ancora vedere gli oblò della Banque Populaire XI, che navigavano vicini fin dalla partenza. “I modelli meteorologici sono generalmente più ottimisti della situazione reale che troviamo”, ha aggiunto François Gabart. “Le cose possono essere molto diverse a pochi chilometri di distanza e ci vuole un po’ di fortuna.”

Più indietro rispetto ai tre favoriti, Sodebo Ultim 3 (140 miglia indietro) e soprattutto Actual Ultim 3 (200 miglia indietro) devono ancora fare i conti con il fondo del fronte freddo nella seconda minima, che dovrebbero raggiungere all’ora di pranzo prima di raggiungere zone più tranquille. condizioni. “Dobbiamo rimanere vigili nelle prossime ore, ma dopo le cose dovrebbero migliorare”, ha detto questa mattina Anthony Marchand. Lo skipper di Actual Ultim 3 non ha nascosto il fatto che l’inizio della regata è stato difficile, con lo stomaco in subbuglio nella Alderney Race “È stata molto dura e non vorrai restare in quelle condizioni”.

(1.11) VIDEO RIASSUNTO DEL GIORNO 31.10 (A PARTIRE DALL’ARRIVO DI BECCARIA A LORIENT)

(31.10) IL PRIMO COMMENTO ALLA FRAZIONE LE HAVRE-LORIENT DA PARTE DI ALBERTO BONA (IBSA) – “Abbiamo portato a Lorient equipaggio e barca indenni, e questo è il nostro risultato”. Ecco il commento a caldo di Alberto Bona, che nella notte tra lunedì e martedì alle 01:39 – dopo 1 giorno, 11 ore, 58 minuti e 5 secondi – ha tagliato il traguardo in ottava posizione, secondo italiano, della “mini tappa” Le Havre – Lorient della Transat Jacques Vabre.

“Mini tappa” solo per lunghezza, ma non per difficoltà: “Sono state miglia tra le più selvagge mai navigate di bolina con il rischio di farsi male e compromettere la stabilità della barca prima della tappa lunga”, ha detto Bona. “Avremmo potuto andare un po’ più veloci, ma in quelle condizioni e in quel momento, la barca e noi eravamo la priorità; quindi, rotta sotto costa e conservativi con il riempimento dei ballast, in modo da preservare la barca che a favore di corrente andava di bolina a 13 nodi, e si schiantava sulle onde che ci arrivavano contro”.

IL RACCONTO COMPLETO DELLA TAPPA DI IBSA

(31.10) ALBERTO RIVA DALLA CLINICA CON LE LASTRE DEL SUO GINOCCHIO

(31.10) Transat Jacques Vabre ROOM: brutto infortunio per Alberto Riva, sarà operato al ginocchio

FRATTURA DEL PIATTO TIBIALE, CADENDO DA UN ONDA MENTRE ERA A PRUA – Acrobatica stava facendo una super regata all’esordio ed era nella top-10. Il racconto di Albi e di Jean Marre. Il comunicato di Acrobatica Sailing Team e le parole dello sponsor – SAILY E’ CON TE: FORZA ALBI TI VOGLIAMO IN BARCA PRESTO!

(31.10) ALBERTO RIVA BRUTTO INFORTUNIO AL GINOCCHIO: FRATTURA DEL PIATTO TIBIALE, DOVRA’ OPERARSI, TORNA IN MARE TRA 3 MESI – La vela moderna, veloce, adrenalinica, movimentatissima, barche che – quando non volano – saltano dannatamente sulle onde senza paura. Ma facendo il botto. Ne ha fatto le spese Alberto Riva (Acrobatica), che proprio atterrando da un frangente mentre era a prua a lavorare su una vela si è rotto il piatto tibiale del ginocchio.

“Mi trovavo a prua”, racconta Alberto Riva, “cercando di rimettere la drizza del J1, quando su un’onda più violenta delle altre sono letteralmente decollato, riatterrando con tutto il peso sul ginocchio. Purtroppo, la nostra Transat Jacques Vabre finisce qua”.

Albi da quel momento è rimasto bloccato in cabina, Jean Marre ha portato la barca da solo, questo ha spiegato anche la perdita di una decina di posizioni di Acrobatica che lottava splendidamente per la top-10, il che per un esordiente è un risultato eccezionale.

Arrivato a Lorient, Riva è stato portato con una ambulanza in ospedale, dove gli è stata diagnosticata la frattura composta del piatto tibiale. Sarà necessario operarlo, non è ancora chiaro se in Francia o in Italia. Rivedremo Albi tra due o tre mesi a bordo!

FORZA ALBI! – Ad Albi Riva gli abbracci della redazione di Saily e l’augurio di una guarigione veloce e completa: ti rivogliamo prestissimo su Acrobatica in oceano! Forza Albi!

Belle le parole di Anna Marras, CEO di EdiliziAcrobatica, lo sponsor: “Nell’augurare ad Alberto una rapida guarigione, so anche che non perderà questa occasione per trasformare ciò che gli è accaduto in una nuova opportunità di crescita e determinazione per il futuro”

VELA E INFORTUNI – In questa prima tappa gli infortuni non sono mancati: tra i Class40 parecchi velisti hanno lamentato ferite lievi e problemi agli arti. Lo stesso Bogi Beccaria all’arrivo ha parlato di “un ginocchio e due gambe che ci hanno dato problemi”. Il co-skipper di Fornaro, Benoit Bentzperg, ha riportato un brutto colpo alla schiena, altri navigatori raccontano infortuni più o meno gravi, pur senza arrivare al caso di Alberto Riva. E’ un tema della vela moderna e delle barche oceaniche contemporanee che saltano sulle onde per andare più veloci. Come si infortunano i calciatori nel calcio moderno più veloce e di contatto, e con tante partite ravvicinate, così si fanno male i velisti che partono con barche potenti, invelatissime e con chiglie piatte, affrontando 30-35 nodi di bolina e mare alzato dal vento e dalla corrente…

(IL COMUNICATO DI ACROBATICA SAILING TEAM) – Transat Jacques Vabre: Alberto Riva (Acrobatica) costretto a ritararsi dalla regata per infortunio.

In seguito a un incidente avvenuto la mattina alle ore 5:00 circa del 30 ottobre Alberto Riva, lo skipper di “Acrobatica” impegnato nella durissima prima tappa della storica transatlantica, si è infortunato e, dopo aver ricevuto il parere dei medici, non potrà proseguire la corsa.

Riva è stato portato direttamente dai pontili di Lorient alla Clinique du Ter di Ploemeur, in Bretagna, per essere sottoposto questa mattina agli esami che hanno evidenziato una frattura composta del piatto tibiale.

Il velista milanese trentunenne alla sua prima “Rotta del caffè”, che avrebbe dovuto percorrere in doppio con il francese Jean Marre, verrà sottoposto a tutte le cure necessari per riprendere al più presto l’attività agonistica.

“Mi trovavo a prua”, racconta Alberto Riva, “cercando di rimettere la drizza del J1, quando su un’onda più violenta delle altre sono letteralmente decollato, riatterrando con tutto il peso sul ginocchio. Purtroppo, la nostra Transat Jacques Vabre finisce qua”.

“Sono certa che questa sia solo una piccola battuta d’arresto per Alberto e un progetto quale è quello di Acrobatica Sailing Team”, ha commentato Anna Marras, Amministratore Delegato di EdiliziAcrobatica. “Nell’augurare ad Alberto una rapida guarigione, so anche che non perderà questa occasione per trasformare ciò che gli è accaduto in una nuova opportunità di crescita e determinazione per il futuro”

“Acrobatica”, al suo debutto in una competizione, aveva fatto una buona partenza, recuperando tantissime posizioni nelle prima ore di regata, fino a occupare in alcuni momenti anche la quinta posizione e mantenendosi nel gruppo di testa fino alle ultime ore prima del traguardo. La barca si conferma uno scafo veloce e solido, merito di un progetto ben riuscito. Anche e la strategia e una conduzione del duo Riva-Marre è impeccabile, nonostante l’infortunio.

“La prima parte della regata è stata molto interessante e intensa”, dice Jean Marre, co-skipper di “Acrobatica”. “Buona la notte con buone scelte strategiche e in condizioni durissime un ottimo test per la barca che reagito molto bene. Quando ho capito che albi si era fatto male la mia prima reazione è stata di metterlo in sicurezza. Poi l’obiettivo è stato di portare la barca e albi a Lorient cercando di salvaguardare la performance.”

Visita la landing page di Alberto Riva sul sito di Acrobatica

Visita il sito ufficiale di Alberto Riva

La nuova avventura di ALBERTO RIVA è realizzata grazie a EdiliziAcrobatica, Main sponsor del progetto, e con il supporto di Sparco e DeWalt, co-sponsor. Il progetto è patrocinato dal Comune di Genova.

Shipyard: Sangiorgio Marine; Logistic partner: Tarros group; Technical partners: B&G, Slam, Tarros, Gottifredi Maffioli, Ropeye, Solbian, Harken, Stoppani, Elensys; Sustainability partners: Supereroi Acrobatici, Biodesign foundation, MIT (Massachusetts Institute of Technology), UIB (Università delle Baleari) e AZTI (European Environment Agency).
Alberto Riva è un atleta dello Yacht Club Italiano, il più antico sodalizio velico del Paese; per YCI porta con orgoglio il guidone sociale e supporta il Club genovese nei progetti di formazione giovanile nella vela d’altura.
Il Centro Ricerche Mapei Sport è al fianco di Riva per quanto riguarda la preparazione atletica e per l’assistenza medico- sportiva e nutrizionistica.

(31.10) IL VIDEO DELL’ARRIVO A LORIENT DI ALLA GRANDE PIRELLI

Andrea Fornaro e Benoit Hantzperg in banchina a Lorient

(31.10 ORE 8:40) IBSA CON ALBERTO BONA E PABLO SANTURDE CHIUDE ALL’8° POSTO A LORIENT. INFLUENCE2 (FORNARO-HANTZPERG) ALL’11°, ACROBATICA (RIVA-MARRE) 20° – LE PRIME DICHIARAZIONI DI AMBROGIO BECCARIA – Una raffica di Class40 arrivati nella notte a Lorient. Se Beccaria ha distanziato di 1 ora e venti il secondo, tra questo e il decimo i distacchi sono davvero minimi, e questo va considerato anche in prospettiva per la tappa verso Martinica.

1 – Alla Grande Pirelli : 1 jour 10 heures et 5 minutes de course
2 – Groupe SNEF : +1h 15mn 29sec
3 – Inter Invest : +1h 20 mn 53 sec
4 – Legallais : + 1h 30 mn 01sec
5 – Amarris : +1h 33mn 05sec
6 – Project Rescue Ocean : +1h 34mn 50 sec
7 – Everial : +1h 52mn 22sec
8 – IBSA : +1h 52mn 46sec
9 – Vogue avec un crohn : +1h 53mn 30sec
10 – La Boulangère Bio : +1h 57mn 30sec

Ambrogio Beccaria: “Non eravamo pronti. Per fortuna avevamo fatto una regata molto simile, non molto tempo fa, nella quale avevamo navigato molto bene. Ci siamo detti che non era la regata ideale per prepararci alla Transat Jacques Vabre, e alla fine lo è stata. Non è così male. Non abbiamo avuto alcun problema a bordo della barca, a parte piccole ferite alle vele… e un ginocchio e due gambe che, ad un certo punto, ci hanno messo a dura prova. Quando sei nel fronte, e un po’ selvaggio”.

(31.10) INTANTO A LE HAVRE… SI METTONO IN SICUREZZA GLI IMOCA IN VISTA DELLA TEMPESTA “CIARAN” CHE ARRIVERA’ MERCOLEDI NOTTE E FA PAURA – Si rinforzano gli ormeggi… Una frase quasi banale ma verissima e attualissima a Le Havre, nel bacino Paul Vatine che si è svuotato dei Class40 e Ocean50 ma vede ancora 40 IMOCA ormeggiati in attesa di partire per Martinica in regata… in vista della tempesta Ciaran, questo il nome che è stato assegnato a una depressione definita “bomba meteorologica”…

La tempesta Ciaran si abbatterà sul settore nord-occidentale della Francia mercoledì notte. Si preannuncia una tempesta eccezionale con venti superiori a 80-90 nodi al largo della costa. E così oggi la flotta IMOCA è stata spostata e messa al sicuro prima della tempesta dai suoi skipper, team e aiutanti.
Quasi un trasloco: “Da quando gli altri se ne sono andati, ci hanno lasciato un po’ più di spazio”, scherza lo skipper francese Benjamin Dutreux di Guyot Environnement – Water Family.

In realtà a causa della previsione di tempesta è stato necessario posizionare le barche ormeggiandole lateralmente alla banchina anziché di poppa. “Cerchiamo tutti di tenere maggiormente la prua verso il vento”, commenta lo skipper, “Le nostre barche hanno molta resistenza al vento, quindi le mettiamo tutte lungo la banchina”.

E la comunità IMOCA si è unita, aiutandosi a vicenda per proteggere ciascuna barca. A bordo della sua barca, Maxime Sorel è al timone mentre Paul Meilhat (Biotherm) e un tecnico del MACIF aiutano nelle procedure di attracco. C’è una solidarietà normale e spontanea tra marinai, abituati ad essere amici a terra e concorrenti in acqua, ma c’è sempre un’affinità, una solidarietà tra i velisti.

LA BOMBA METEOROLOGICA – Con le barche messe in sicurezza oggi tutti devono ora attendere pazientemente il passaggio di questo enorme fronte di cui si parla nel mondo marittimo. Si dice che questa depressione molto profonda sia paragonabile alla tempesta vissuta dalla Francia nel 1999 che causò molti danni. “È una depressione esplosiva, con venti molto forti e mari particolarmente agitati”, ha commentato ieri Damien Seguin (APICIL).

Si prevedono infatti raffiche tra 110 e 120 km/h nell’entroterra e ancor più in mare, come ha commentato questa mattina Yoann Richomme (Papes Arkéa): “In mare, le previsioni danno 80 nodi, raffiche di oltre 100 nodi (più di 185 km /ora), in mari con onde di 12 metri. Qualcosa di impensabile da affrontare, e nessun soccorso potrebbe fornire assistenza ad un marinaio in caso di necessità.”

“La priorità oggi per la direzione della regata è mantenere la flotta in una posizione sicura (gli ULTIM saranno già al largo delle coste del Portogallo quando arriverà la depressione) e ora considerare un nuovo inizio, più accettabile ed equo per queste classi” ha spiegato Gildas Gautier, co-direttore della Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre: “Tra poche ore, il 90% della flotta sarà attraccato in sicurezza. Abbiamo gli IMOCA al sicuro a Le Havre, gli Ocean Fifty e i Class 40 a Lorient . Oggi possiamo concentrarci sulle partenze dell’intera flotta, inclusa una diretta per gli IMOCA, con il nostro partner France Télé di Le Havre. Stiamo monitorando attentamente la finestra meteorologica che ci permetterà di riprendere lo splendido spettacolo.”

Beccaria-Andrieu, Alla Grandissima primi a Lorient

(31.10 ORE 00:00) AMBROGIO BECCARIA E NICOLAS ANDRIEU SU ALLA GRANDE PIRELLI PRIMI A LORIENT – Taglio della linea alle 23:50 circa. La bellezza di 14 miglia di vantaggio sul primo inseguitore. In attesa di chiarimenti sulle eventuali penalizzazioni per la prima boa toccata, il successo è netto. Bogi e Nic hanno fatto una cavalcata solitaria in testa dalla prima all’ultima onda, veloci, lucidi, perfetti. Difficile stare dietro a un pacchetto barca-equipaggio semi perfetto.

Tra gli inseguitori, attesi all’arrivo tra l’una e trenta e le tre di notte, ci sono anche, nell’ordine, Alberto Bona e Pablo Santurde con IBSA, Andrea Fornaro e Benoit Hantzperg su Influence2 e Alberto Riva e Jean Marre, tutti in corsa per chiudere la tappa nei primi dieci-dodici posti della flotta.

Martedi mattina sarà il momento dell’analisi e dei commenti, nonchè sugli aggiornamenti meteo e previsioni sulla possibile ripartenza verso Martinica, a questo punto molto probabilmente verranno mantenuti i distacchi in tempo accumulati tra Le Havre e Lorient.

SAILY TV: A BORDO CON AMBROGIO BECCARIA!

IL VIDEO DELLA PARTENZA CURATO DA IBSA

(30.10) DEKOUPLE (CON L’ITALIANO PIETRO LUCIANI CO-SKIPPER) COSTRETTA A FERMARSI A CHERBOURG PER ESAMINARE DANNI A UNA PARATIA – VIDEO:

(30.10) I DANNI DOPO LA COLLISIONE ALLA BOA 1 TRA DUE CLASS40 – Movember (Bertrand Guilloneau-Kito De Pavant) e Seafrigo-Sogestran (Cédric Chateau-Guillaume Pirouelle), entrambi vittime di una collisione ieri, con notevoli danni strutturali tra cui un grosso buco nel fasciame di quest’ultimo… (foto sotto). Ma l’equipaggio non è si arrende e prevede di riprendere la regata a Lorient riportando la barca sul posto con un camion prima di effettuare le riparazioni, aiutato dal team IMOCA Groupe Apicil che è basato a Lorient. La voglia di oceano a ogni coato!

(30.10) LA PRIMA NOTTE DELLA TAPPA SPRINT DEI CLASS40 – In testa alla flotta dei Class40 questa mattina c’è Alla Grande Pirelli di Ambrogio Beccaria e Nicolas Andrieu. Al rilevamento delle 9, il Musa 40 italiano è al largo di Morlaix con quasi 6 miglia di vantaggio sul primo inseguitore. Ottimo inizio di regata per Acrobatica: Alberto Riva e Jean Marre sono risaliti al nono posto superando sia Influence 2 di Andrea Fornaro e Benoit Hantzberg, sia IBSA di Alberto Bona e Pablo Santurde, rispettivamente al decimo e all’undicesimo posto, a una decina di miglia del leader, “Bogi Fenomeno”.

Ancora nel gruppo di testa dopo una prima notte decisamente tosta, Acrobatica di Alberto Riva e Influence2 di Andrea Fornaro, i due ultimi Musa 40 ingaggiati con Legallais, uno dei top gun della flotta Class40, durante il percorso costiero di ieri (foto Martina Orsini)

Intanto la notte ha fatto danni sulla flotta dei Class40: Crédit Mutuel di Ian Lipinski e Antoine Carpentier, uno dei super favoriti in partenza, ha disalberato verso le ore 1.30. Sano e salvo, l’equipaggio ha riportato la barca a Cherbourg. Ovviamente tanta amarezza per Lipinski che ha raccontato l’accaduto: “Avevamo preso una mano di terzarolo nella randa e la trinchetta per bolinare, come tutti gli altri. La barca sbatteva parecchio contro l’onda ripida e corta. Ero appena sceso quando ci sono state due grandi rumori: probabilmente lo schianto delle crocette prima, poi dell’albero. Non sappiamo con precisione cosa sia successo, ma è frustrante, è un grande spreco e siamo arrabbiati”. Anche Dékuple di William Mathelin e Pietro Luciani ha dovuto fare dietrofront, problemi strutturali probabilmente dovuti a una collisione con un oggetto galleggiante.

I primi Class40 dovrebbero raggiungere Lorient la prossima notte.

CARTOGRAFIA (SUL SITO TJV)

(I Class40 alle 9:30 del 30 ottobre)

(30.10) LA SITUAZIONE DELLA REGATA – Solo i maxi trimarani Ultim sono in corsa regolarmente, sul percorso previsto con partenza da Le Havre e passaggio dell’Equatore andando a girare a sud Atlantico l’isoletta di Ascension. I Class40 (con ben 5 italiani in regata) e i trimarani Ocean50 o Multi50 sono partiti ma faranno una sosta di sicurezza a Lorient (400 miglia di tappa-sprint) per riparare e aspettare il passaggio di una vasta e profonda depressione, una tempesta non navigabile con venti a 100 nodi e onde enormi. Per la stessa ragione gli Imoca60 sono rimasti a Le Havre e partiranno quando la situazione sarà migliorata: non c’era posto per 40 Imoca nei porti atlantici francesi. Una situazione fluida e incerta, ma dove ha prevalso il buon senso e la sicurezza dei velisti.

VIDEO: IL RIASSUNTO DELLA GIORNATA DEL 29.10

ALTRE FOTO DELLA SPETTACOLARE PARTENZA

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