E OGGI MEDAL LASER CON ALBANO E CHIAVARINI – LIVE QUI! – Emozionanti Medal series iQFOiL e Kite, più ultime regate di flotta per le classi ILCA 6-7. Seconda medaglia: il bronzo di Renna, con grande Di Tomassi 4°. Arriva la qualifica ufficiale nelle classi ILCA, Carolina Albano entra in Medal al 9° posto, Lorenzo Chiavarini al 6°. Domenica gran finale!
LAST DAY! QUI IL SEGNALE PER VEDERE DALLE 11:00 IN LIVE STREAMING LE DUE MEDAL RACE ILCA 6 E ILCA 7 CON CAROLINA ALBANO E LORENZO CHIAVARINI!
QUI IL REPLAY DELLA DIRETTA DELLE MEDAL SERIE DI SABATO 19: PRIMA I KITE E QUINDI I WINDSURF iQFOiL, AZZURRI PROTAGONISTI!
di Francesca Frazza
Oggi ci siamo svegliati. E fin qui. C’è quel rumore inconfondibile del vento che sbatte sul vetro della finestra e quel fischio che ti tuona nelle orecchie. Nono giorno di regate, i Comitati abbandonano l’idea di fare un altro giorno di finali per le classi Kite Foil e iQ FOiL. Cala il sipario, quindi e oggi è una nuova giornata di Medal Races.
Ci alziamo con il sorriso, l’Italia si qualifica nell’iQ FOiL maschile con Nicolò Renna, nell’iQ FOiL femminile con Marta Maggetti, nel Kite Foil maschile con Riccardo Pianosi e nel Kite Foil femminile con Maggie Pescetto e nell’ILCA 6 con Carolina Albano. Restiamo in attesa di aggiornamenti dall’ILCA 7.
Scheveningen/ Den Haag cambiano volto, se ieri la giornata aveva portato nebbiolina e poco vento, oggi c’è un sole che spacca le pietre e 13-14 da sud-ovest. Succede che oggi in acqua abbiamo cinque classi, e mentre gli ILCA 6/7 sono impegnati nelle ultime regate di flotta, le classi veloci affronteranno le loro Medal Race Series.
Come funziona?
Prima di addentrarci nell’ultima giornata di regate, è bene spiegare come funzionano le Medal Race Series per Kite Foil e iQ FOiL.
VIDEO ESCLUSIVA SAILY TV: RICKY SPIEGA (FINALMENTE BENE) LE MEDAL SERIES: DA VEDERE!
MEDAL RACE SERIES KITE FOIL
Partiamo dalle MR della classe Kite Foil. In regata abbiamo, per la flotta maschile, Riccardo Pianosi, mentre l’Italia si qualifica tra le nazioni nella flotta femminile, ma non accede alla top ten.
La classe Kite Foil ha un sistema di gestione della top ten abbastanza particolare, per alcuni versi più meritocratico rispetto alla versione iQ, per altri più duro, in quanto puoi aver dominato tutto l’evento, ma non è detto che tu abbia accesso ad una delle medaglie. I primi due rider della classifica sono automaticamente qualificati per la finalissima e attendono che gli altri otto si battano nelle semifinali. C’è la semifinale “A” che conta sul terzo in classifica, oggi l’Italiano Riccardo Pianosi, sul quinto, sul settimo e sul nono; c’è poi la semifinale B, dove corrono il quarto classificato, il sesto, l’ottavo e il decimo.
Il rider che vincerà la semifinale A e il rider che vincerà la B andranno a scontrarsi con i finalisti, in questo caso, lo Sloveno Vodisek e il Singaporese Maeder.
La storia funziona al meglio di tre, i primi rider a vincere tre prove nelle rispettive semifinali, andranno a giocarsi le medaglie. Chiaramente non si entra tutti ad armi pari. Riccardo è terzo, quindi entra nella sua semifinale con due “pallini”, come se avesse vinto già due prove, mentre il quinto, l’Austriaco Bontus, entra con un “pallino” ed è come se avesse vinto solo una prova. Questo vuole dire che per entrare in semifinale, Pianosi deve vincere solo un’ altra prova.
Riccardo, dicevamo, è nella flotta A. Con lui, l’Austriaco Bontus, il Cinese Huang e il Francese Gomez, mentre nella B regatano il Cipriota Taradin, il Croato Dolenc, il Francese Mazzella e il Brasiliano Lobo.
Parte la prima semifinale, sono le ore 11, in questo soleggiato e ventoso sabato mattina. La corrente spinge in direzione del vento, circa 0.8 nodi, ma per queste classi influisce si e no. Vedremo, poi, per le altre classi “lente”, cosa succederà oggi.
Il campo è sestato proprio davanti alla spiaggia, la visibilità, anche da qui, è altissima. Sembra di stare in gommone, senza onde e senza mal di mare, ma soprattutto senza infradiciarsi da testa a piedi cercando di stare dietro a queste mine che viaggiano a velocità assurde per il mare.
La flotta A sceglie di tenersi, nella prima prova, in Comitato e Riccardo parte sopravvento al Francese, ma rimane schiacciato dall’Austriaco, che parte proprio sopra di lui e che riesce ad avere un pò più di slancio fin da subito. Il percorso è corto ed è settato per non durare più di 7-8 minuti, la partenza è un pò la chiave per dominare la prova e Riccardo rimane un pò indietro rispetto alla flotta.
Ci si dirige sulla sinistra del campo, Gomez riesce a spingere sulla tavola, in questo momento post-partenza va come un treno e riesce a far prua, facendo scadere Riccardo. A metà bolina entra un bel sinistro, virano tutti, Riccardo vira proprio dietro al Francese, che però è intento a schiacciare l’Austriaco. Cerca di far prua e di recuperare, almeno sul cinese che rimane troppo sottovento rispetto a Bontus. Siamo alla lay-line, Riccardo trova uno spazio tra il Cinese e l’Austriaco e ci si infila, mentre il Francese gira la bolina davanti.
Di poppa, Pianosi è il primo che si porta sull’interno della poppa, prima che anche gli altri se ne accorgano e strambino per andargli incontro. Riccardo riesce a mantenere il controsso su Huang, ma all’incrocio non riesce a chiudere su Bontus e Gomez che gli strambano in prua, in direzione delle boe.
Huang vira immediatamente, Riccardo gli va dietro, Bontus e Gomez se la stanno giocando, ma si portano, sopravvento alla flotta, verso la destra del campo. Huang prende la lay-line, Riccardo gli vira immediatamente davanti, l’Austriaco e il Francese proseguono brevemente prima di virare. Riccardo spinge sulla tavola, cerca di fare velocità e di allungare un pò da sottovento. È primo al giro di boa di bolina, manca l’ultima poppa.
Al giro di boa Gomez stramba, Bontus, invece, si porta sottovento a Riccardo e si dirige con lui verso la parte esterna della poppa. Riccardo stramba, ma si schianta in acqua, è quarto. Succede l’impensabile, alla strambata successiva anche Gomez si schianta e Riccardo finisce la prima prova in terza posizione, mentre Bontus vince.
“Gear up”, è ora della seconda prova, se l’Austriaco dovesse vincere anche questa, andrebbe automaticamente in finale.
Per la seconda prova si cambia strategia. L’Austriaco si posizione mure a dritta, da solo, in Comitato, mentre Cina, Francia e Italia sono mure a sinistra, tentando la partenza più cool di sempre, a sinistra, a gamba tesa, in pin. Partono, i tre sono costretti a poggiare dietro all’Austriaco, che dopo esser sfilato davanti, si riposiziona mure a sinistra sopravvento. Riccardo è secondo, Bontus primo.
Mure a sinistra, Riccardo sfila Bontus da sottovento, perde un pò di angolo, ma è significativamente davanti. Siamo alla virata sulla layline. Il Cinese e il Francese virano dietro a Pianosi, la posizione è assicurata, Bontus gli vira sotto e cerca di spingere abbassando la prua, ma a qualche lunghezza dalla boa si ritrova di molto sotto alla layline. Deve virare, infilandosi tra Riccardo e gli altri due, ora è solo una questione di marcare e mantenere la posizione.
Qui siamo stressatissimi, Bontus e Riccardo sono a pari punti in termini di vittorie, chi vince questa, va in finale.
Riccardo gira primo, Bontus rallenta e gira in quarta posizione, ma stramba immediatamente, portandosi sull’interno della poppa. Riccardo stramba e lo marca stretto, mentre gli altri due seguono la regata, senza tentare la loro sorte. L’Austriaco stramba, Riccardo gli stramba nuovamente in prua.
Gira davanti e vira subito, lasciando la sinistra libera a Bontus, che gli vira sopravvento, ma in una posizione di svantaggio. Si avvicinano in termini di metri, ma Pianosi non perde alcuna posizione, mantenendosi in testa alla flotta.
La questione si sposta, nuovamente, sulla poppa. Dove sta l’errore? Riccardo gira prima, strambando subito e prendendosi l’interno, mentre Bontus si prende l’esterno. Le loro strade si dividono, l’Austriaco, non essendo marcato, sceglie di fare quello che vuole e alla strambata finale, prendendo un pò di pressione, stramba in prua a Riccardo.
Pianosi tenta il tutto e per tutto al lasco, cercando di fare velocità sull’Austriaco, ma Bontus non lo lascia andare e vince anche la seconda prova.
Riccardo finisce questo Mondiale in settima posizione: “un pò di amarezza per come è finita questa ultima giornata. Il vento è calato poco prima che iniziassimo le Medal, l’Austriaco ha cambiato vela, prendendo quella più grande e, nonostante io sia stato sempre davanti nella seconda prova, non sono riuscito a mantenere la posizione. Resto contento della settimana, perché devo dire che ho fatto una bella regata, sono soddisfatto. Poteva finire meglio, ma so che ho il passo e che mi sono allenato bene, si punta al prossimo obiettivo.”
MEDAL RACE SERIES iQ FOiL (FUNZIONAMENTO PIU’ FACILE, MA LEGGETE BENE)
Cosa succede con le MR series della classe iQ FOiL? La top ten si divide in quarti di finale-semifinale e la gran finale. Nei quarti regatano i rider che si sono posizionati tra il 10 e il 4 posto. Partono al lasco, poppa-bolina-poppa-lasco. Al termine della regata, i primi due passano in semifinale, dove si scontreranno con il secondo e il terzo in classifica. Al termine di questa, i primi due passano in finale, dove li attende il primo in classifica, l’unico che veramente è certo di una medaglia.
Bene, iniziamo narrando le:
MEDAL RACE SERIES iQ FOiL FEMMINILE
Marta Maggetti (iridata in carica) è quarta in classifica. È già sicura di una qualifica per nazione, ma nella classe dove tutto si può, le medaglie sono vicinissime. Siamo alla partenza dei quarti di finale, forse la fase più difficile, dove ci sono più tavole sulla linea di partenza. Le vediamo spingere da lontano, c’è onda grossa, vento forte e corrente. Marta parte sopravvento all’Israeliana Kantor e sottovento alla connazionale . Viene schiacciata tra le due, che partono più lanciate e hanno più velocità.
Gira settima la boa del lasco e di poppa prova a portarsi con le altre sotto costa, strambando per prima per riportarsi sull’ esterno insieme alle due Israeliane. Stramba di nuovo, per prendere il gate interno e gira in quinta posizione, proseguendo sulla sinistra della bolina, con la prua davanti a Sharon Kantor e subito dietro alla Cinese Yan. La flotta è completamente divisa: Kantor, Maggetti e Yan a sinistra; le restanti quattro a destra. C’è l’incrocio, ma questa volta prevalgono le rider che sono andate a destra. C’è un momento in cui Marta sembra recuperare ancora, purtroppo di poppa ad un certo punto nell’attacco sopravento perde il controllo e si impunta, finendo in acqua! Era giusto provarci, rischiare, è andata male, ma Marta conferma di essere nel ristretto lotto delle surfiste da medaglia, sempre e comunque. Aiò!
Marta chiude la MR in 7 posizione la MS e finisce il suo Campionato Mondiale in decima posizione.
MEDAL RACE SERIES iQ FOiL MASCHILE: LUCA DA PAZZI, NICO ALL’ULTIMO SANGUE!
Due atleti Italiani si qualificano per le MR iQ FOiL, Luca di Tomassi in nona posizione e Nicolò Renna in prima. Nicolò è stato super costante, Luca è partito piano, ha messo il gas e si è qualificato per le Series.
Per Nicolò c’è solo la Gran Finale, Luca deve scalare la classifica per guadagnarsi un posto in finale. Parte dai quarti e inizia in gran stile, partendo secondo sul pin sotto l’Israeliano Omer e sopra il Francese Pignolet. Parte bene, velocissimo, ma c’è un ripetitore, dove vengono fatti fuori il Francese Goyard e l’Australiano Morris.
QUARTI DI FINALE – Altro giro, altra corsa, si riparte con 5 tavole, il vento sembra aumentare e anche l’onda non scherza. Luca deve vincere o arrivare secondo per accedere alla fase successiva. Durante la seconda partenza la flotta si contiene, c’è clear start, con Luca che a gamba tesissima poggia in faccia al Francese, portandosi sul lato interno del lasco. In boa è terzo e di poppa si prosegue verso terra. Tutti i rider strambano ad eccezione del Neozelandese Armit, che prosegue da solo verso l’iconica ruota panoramica di Den Haag. Luca stramba e gira la boa interna, puntando verso la costa, dietro a Pignolet, ma davanti ad Omer, che pompa come un dannato e guadagna qualche metro sopravvento.
La flotta è divisa, all’incrocio Luca è davanti, con Sills e Armit che incrociano ben dietro. Sills ha un solo “peccato”, di poppa è un fucile. In questa battaglia tra Sills e Di Tomassi si intromette il Francese. Sull’arrivo a tre noi siamo in apnea. Luca è sottovento, coperto da Sills e da Pignolet. “Non ce la fa, non ce la fa”. E invece succede l’incredibile. Il Francese si schianta letteralmente venti metri prima dell’arrivo. Di Tomassi ci guarda tutti, taglia il traguardo, scuffia e alza il braccio, è in semifinale.
SEMIFINALE – Sills e Di Tomassi sono accolti in semifinale dal Tedesco Koerdel e dall’Olandese Van Opzeeland. Luca, in partenza, non lo molla il posto fisso e, passando dietro all’Olandese, si riposiziona sull’interno del lasco.
L’Olandese e il Tedesco sono dei missili, in boa di lasco lo schiacciano e Luca si ritrova quarto. Stramba per andare verso l’interno della poppa, dietro a Koerdel e Van Opzeeland. L’Olandese è primo con il botto, Koerdel prova ad andare all’attacco, ma Van Opzeeland è già pronto a salutare tutti per andarsene sulla destra del campo, seguito a distanza dagli altri.
Luca sceglie il gate esterno e Sills lo segue. Anche lui si attacca alla vela e pompa, risalendo su Luca e sugli altri, mentre Olanda e Germania puntano sulla velocità e a tenere la prua bassa. Sono così veloci che alla virata sono nettamente davanti, mentre Luca se la batte con Sills per il quarto e il quinto posto.
Nemmeno a dirlo, Van Opzeeland stravince la semifinale e avanza in finale insieme a Koerdel. Luca conclude un Mondiale di tutto rispetto, in quarta posizione overall.
GRAN FINALE – Nicolò ha atteso fino a questo momento e, finalmente, parte la finale a tre. Nicolò parte sul pin, ma l’Olandese, al centro, è una mina vagante, dal video che viene trasmesso in live va velocissimo, indemoniato, riscaldato dalla semifinale. Koerdel, sopravvento, è un pochino più lento e se la gioca con Nicolò, mentre Van Opzeeland guadagna metri.
Di poppa entrambi provano ad avvicinarsi e in un certo senso entrambi ci riescono, ma l’Olanda resta dominante. Siamo al giro di boa, Nicolò sceglie di pompare e rimanere alto, Koerdel sta nel mezzo e Van Opzeeland riprova il trick di prima, mette la prua bassa e si spara a destra.
C’è solo una cosa da fare, virare prima e provare a prendere la lay-line. È una mossa di chi sicuramente ha deciso di non giocare “safe”, ma è l’unico modo per provare il tutto e per tutto. Nicolò vira, l’Olandese e il Tedesco vanno un pò più lunghi. E’ il segnale, sfida lanciata, vediamo dove si ferma la pallina…
Nicolò per un po’ è primo, ma Van Opzeeland arriva come una sciabola ed è un testa a testa tra i due. Poi arriva sulla boa Nicolò, vicino, argento, ma il furto di layline non riesce, si incastra sulla boa, sembra scuffiare con la vela addosso, ma fa qualcosa che avrà fatto altre milleduecento volte tra Torbole e il ponale, resta sdraiato e pompando fa rigonfiare la vela e riparte, proprio mentre il tedesco “safe” piomba bello largo e lo rolla sopravento. Tra un bronzo già sicuro, un argento in tasca e un titolo mondiale, cosa avreste scelto? Nicolò a ha davvero fatto tutto quel poteva per tentare il blitz. Hats off.
E’ la seconda medaglia per la vela azzurra a questo supermondiale. Dopo l’oro di Tita-Banti sul Nacra 17, l’Italia si porta a casa il bronzo di Nicolò Renna, sul windsurf iQFOiL. Il gardesano taglia sorridendo e facendo la shaka con pollice e mignolo: “Sono molto contento, anche se ho perso due posizioni. Sono entrato primo, ho finito terzo, ma questo è lo sport. L’Olandese è davvero molto veloce, ho provato a virare prima sulla lay-line, però è andata come è andata. È stata una settimana lunga, sono riuscito per la prima volta ad entrare primo in Medal Race, quindi sono molto soddisfatto.”
Parla anche il Tecnico Federale Adriano Stella: È un risultato non del tutto inatteso perché veniamo da una stagione tutta in crescendo. Non abbiamo mancato alcun obiettivo, le medaglie sono arrivate sempre, il colore si decide in una finale anomala per la vela tradizionale, ma è anche un pò il bello della nostra classe. Entrambi i ragazzi hanno dimostrato di aver quel qualcosa in più che abbiamo cercato per tutto l’anno. C’è solidità, affiatamento e un team dietro che lavora e condivide tutto e credo che questa sia la chiave della mia ricetta. Per Luca è stata la prima Medal ad un mondiale e gli avversari non erano per niente male. È sceso in acqua super concentrato sul compito e tutto è filato liscio. La chiamata era di scendere in acqua e tornare senza rimorsi, giocando tutte le carte a disposizione e secondo me lo ha fatto. Per Nicolò non penso che ci siano stati errori, è stato molto bravo nella seconda bolina ad anticipare la virata dell’Olandese e di un nulla non è riuscito ad entrare, però devo dire che rimpianti non ci sono. Una medaglia è una medaglia e siamo ad un Campionato del Mondo ad un anno dalle Olimpiadi.”
ILCA 6: QUALIFICATOR COLPISCE ANCORA
Carolina Albano, ieri sera, aveva già automaticamente qualificato la nazione. Per la classe ILCA 6 ci sono sedici posti a disposizione e le altre nazioni sono lontane, lontanissime. Obiettivo di giornata? Questa benedetta Medal Race.
Carolina oggi parte in ottava posizione, in una top ten che fa paura, con nomi che da anni vagano per la classe e da anni raccattano medaglie. C’è l’Olandese Bouwmeester che raramente fa fuori dalla top 3, la Danese Rindom, la Campionessa Olimpica in carica. C’è Emma Plasschaert che ad Aarhus 2018 aveva stravinto il Campionato del Mondo, la Svedese Olsson, medaglia d’argento a Tokyo 2020.
Abbiamo paura? Assolutamente no. 24-19, con questi parziali Carolina Albano si qualifica in Medal Race al nono posto. Non può fare peggio di nona, poiché l’Australiana Stransky ha più di venti punti di distacco e domani c’è tutto da guadagnare, matematicamente fino al sesto posto in classifica generale.
Con 39-9 Chiara Benini Floriani finisce questo Campionato del Mondo in ventesima posizione, mentre con 23-30 Silvia Zennaro finisce in 29 posizione.
In prima posizione c’è la Svizzera Jayet, seguita dalla Danese Rindom e dall’Ungherese Erdi.
ILCA 7: LORENZO FA IL BRANDO, FINALE DI LUSSO E NON LONTANO DAL PODIO! RIPORTA IL LASER MASCHILE AI GIOCHI DOPO LO STOP DI TOKYO
Buone notizie anche dalla classe ILCA 7 dove, con una super giornata, Lorenzo Chiavarini chiude le regate di flotta al sesto posto (7-6). C’è quindi la qualifica del paese anche in questa classe e la qualifica personale in top ten.
Matematicamente non si può fare meglio di quarti, ma negli ultimi giorni Lorenzo ha davvero messo il turbo e dopo un primo giorno chiuso con BFD-32, ha pian piano risalito la classifica, fino ad arrivare ad un passo dalla medal, ieri, ed ad entrarci oggi.
In Medal con Lorenzo ci sono nomi come Wearn, Kontydes, Bernaz, Beckett e Tomasgaard. Così, per dire e per citarne qualcuno.
Con un 43-45, Dimitri Peroni chiude il suo primo mondiale di Classi Olimpiche in trentesima posizione.
Che dire, l’Italia chiude la trasferta a Den Haag con sette qualifiche su dieci classi, sicuramente un ottimo risultato da riportare nel Bel Paese. Pensate che sia finita qui? Non ci pensate nemmeno! Domani pomeriggio avremmo le ultime Medal Race, quelle delle classi ILCA 6-7, prima di poter davvero chiudere questo capitolo chiamato “Allianz Sailing World Championship”.
QUI IL SEGNALE PER VEDERE DALLE 11:00 IN LIVE STREAMING LE DUE MEDAL RACE ILCA 6 E ILCA 7 CON CAROLINA ALBANO E LORENZO CHIAVARINI!