BATTUTO ANCHE IL PRIMATO DEL 100 PIEDI COMANCHE (618 MIGLIA) – Condizioni ideali: navigazione di poppa, con 25-27 nodi di vento e mare relativamente piatto. Anche 11th Hours Racing sfiora il record (611 miglia) nonostante l’urto con una balena. Arrivo a Aarhus anticipato al 29 maggio – TORNANO IN REGATA PER IL FINALE I VO65 (CON VELISTI ITALIANI)
IN COPERTINA DALLA NOSTRA OCEAN ROOM – Abbiamo riportato la news sulla pagina-rullo di breaking news e con il tracking live che trovate su questa (seguitissima) pagina. Lo skipper Kevin Escoffier e il suo Team Holcim-PRB hanno abbattuto il record di percorrenza sulle 24 ore per i monoscafi. Non degli Imoca, non della regata, ma proprio di tutti i monoscafi a vela della storia. Qui sotto il video dei momenti del record.
Il primo a cadere è stato il The Ocean Race 24-hour Speed Record Challenge sponsorizzato da Ulysse Nardin di 602 miglia, stabilito nell’ultima regata da Team AkzoNobel dello skipper Simeon Tienpont.
Poche ore dopo è stato battuto anche il record assoluto per un monoscafo, di 618 miglia, stabilito dal 100 piedi Comanche nel 2015, nel video si vede la navigatrice che parla di 622 miglia… Non era finita: alle 06.30 UTC di venerdì mattina, il Team Holcim-PRB ha toccato quota 640,9 miglia.
Le condizioni sono state praticamente perfette per battere il record: navigazione di poppa, con 25-27 nodi di vento e mare relativamente piatto.
“È una barca fantastica e onestamente sono molto felice, non capita tutti i giorni di ottenere questo risultato. Sono molto contento per tutto il team, dopo quello che è successo nella quarta tappa (il team è stato costretto al ritiro dopo un disalberamento) , non sappiamo cosa succederà dopo e faremo tutto il possibile per vincere la quinta tappa, ovviamente, ma credo che sia una bella ricompensa per tutto il team”. Ha dichiarato lo skipper Kevin Escoffier.
In effetti, Escoffier aveva previsto già all’inizio della giornata questo risultato: “Ieri abbiamo raggiunto un fronte meteorologico. Gli siamo passati davanti e ora lo stiamo seguendo con mure a dritta, il per cui possiamo raggiungere alte velocità… Il mare è piatto, il che è piuttosto piacevole… Se continua così, batteremo di nuovo il record delle 24 ore”.
Il precedente detentore del record della regata, Simeon Tienpont, ha espresso tutta la sua ammirazione per il nuovo risultato. “Congratulazioni all’equipaggio di Holcim-PRB”, ha dichiarato. “Quando mi sono svegliato stamattina questa notizia mi ha strappato un grande sorriso… Per me personalmente è fantastico vedere queste barche battere il record della regata ma anche il record delle 24 ore superando un maxi yacht di 100 piedi. È semplicemente pazzesco! Penso che sia davvero un bene per lo sport; dimostra di cosa siamo capaci al giorno d’oggi, con tutte le tecniche e innovazioni del foiling. Deve essere davvero emozionante per loro: credo che questo record sarà difficile da battere”.
Team Holcim-PRB non è stato il solo a compiere questa impresa da record. Infatti, il primo a entrare nelle condizioni favorevoli è stato 11th Hour Racing Team, che è stato anche il primo a superare il record attuale.
Tuttavia, ha fatto registrare un record di 611 miglia, tanto più notevole se si considera che il team ha segnalato una collisione con quello che l’equipaggio “sospetta essere un mammifero marino o un grande animale…”.
La barca si è fermata improvvisamente e, secondo quanto riferito dal team, il velista Charlie Dalin ha riportato una sospetta lieve commozione cerebrale, mentre l’onboard reporter Amory Ross si è ferito a una spalla. Dopo aver consultato il medico a terra, che ha prescritto riposo e osservazione, il team continua a navigare verso Aarhus. La barca non sembra essere danneggiata e rimane al comando della flotta.
A quasi 70 miglia di distanza, Team Malizia è stato l’ultimo del terzetto di testa a entrare nelle condizioni di “record run” e sta iniziando a registrare dati impressionanti. Alle 10.00 UTC di venerdì, lo skipper Boris Herrmann e il suo equipaggio erano vicini al traguardo di 625 miglia e mostravano ancora un potenziale di crescita.
Più indietro, l’equipaggio di Biotherm di Paul Meilhat sta ancora lottando contro condizioni diverse rispetto al trio di testa e, sebbene la sua velocità stia aumentando, si trova ora a quasi 400 miglia di ritardo.
La data di arrivo prevista ad Aarhus è stata anticipata al 29 maggio viste le condizioni record.
Tutti i record riportati dovranno essere ratificati dal World Sailing Speed Record Council.
IL VIDEO CON I MOMENTI DEL RECORD E LE REAZIONI A BORDO
IN ARRIVO UNA NUOVA PUNTATA CON UNA GRADITA SORPRESA…
E DA AARHUS PER IL FINALE CON ARRIVO A GENOVA, SI RIVEDONO IN REGATA I “VECCHI” GLORIOSI VO65: A BORDO DI AUSTRIAN OCEAN RACING TEAM GENOVA CI SONO TRE ITALIANI! – Cecilia Zorzi che già aveva preso parte alla prima tappa da Alicante a Capo Verde, Claudia Rossi e Andrea Pendibene: sono i tre velisti e navigatori italiani nell’ultima tappa, che arriva a Genova.
L’ultima volta che abbiamo visto la flotta VO65 in The Ocean Race è stato a gennaio, quando i team avevano appena completato la tappa inaugurale della VO65 Sprint, da Alicante, Spagna, a Capo Verde.
WindWhisper Racing Team, che batte bandiera polacca, ha vinto la regata verso sud, dal Mediterraneo all’Atlantico, con Team JAJO e Austrian Ocean Racing powered by Team Genova a completare il podio.
Ora la flotta si sta dirigendo a nord, verso Aarhus, in Danimarca, in attesa di ricongiungersi a The Ocean Race per la seconda tappa del V065 Sprint. WindWhisper Racing Team è già ad Aarhus e si allena in vista della tappa.
“Non vediamo l’ora di tornare in regata da Aarhus in poi, soprattutto dopo l’eccellente prima tappa da Alicante a Capo Verde a gennaio”, ha dichiarato lo skipper spagnolo di WindWhisper Pablo Arrarte. “Siamo pronti, la barca è pronta. Il nostro equipaggio è internazionale, con una forte componente polacca e ci saranno alcuni cambiamenti, ma il nucleo centrale rimarrà lo stesso e prevediamo di avere fino a 6 velisti sotto i 30 anni per dare ai giovani una straordinaria opportunità di migliorare le loro capacità in un ambiente veramente professionale.”
“Aarhus è un posto fantastico che conosciamo bene e che trasmette sempre una sensazione speciale, quindi saremo lieti di tornare ad Aarhus”, ha detto Jelmer van Beek, lo skipper del Team JAJO. “È arrivato il momento per i VO65 di rientrare in regata. Per ora siamo al secondo posto e siamo soddisfatti. Ma la competizione è tutt’altro che conclusa, guardiamo solo al futuro. Faremo tutto il possibile per dare filo da torcere a WindWhisper Racing Team e rendere la regata difficile”.
“Sono entusiasta di tornare a partecipare a The Ocean Race”, ha dichiarato Gerwin Jansen. “È stato difficile vedere le barche IMOCA regatare nel Southern Ocean senza di noi, ma abbiamo usato questo periodo per lavorare sodo e migliorare la barca e le vele. Con questi upgrade, siamo più competitivi che mai e pronti a dare la caccia ai leader. Siamo entusiasti della sfida che ci attende”.
“Siamo impazienti di tornare a bordo di Viva México per la partenza della seconda tappa della VO65 Sprint”, ha dichiarato Erik Brockmann, skipper di Viva México. ” È stata una lunga pausa in cui abbiamo seguito la regata da terra, ma ora siamo pronti ed entusiasti di tornare! La prima tappa non è andata come avremmo voluto, ma finire e ottenere questi 2 punti ci dà la possibilità di lottare per il podio, che è il nostro obiettivo. Non vediamo l’ora di rivederci tutti ad Aarhus!”.
Il team Ambersail non tornerà per le ultime due tappe della The Ocean Race VO65 Sprint, mentre il Mirpuri Foundation Racing Team ha stretto una nuova collaborazione con Trifork per le ultime due tappe dell’evento.
Il veterano della regata, lo spagnolo Roberto ‘Chuny’ Bermúdez de Castro, sarà lo skipper del Mirpuri/Trifork Racing Team: “Sono davvero felice di far parte di questo grande team, che si è riunito in tempi record. Siamo un mix di persone che si conoscono da tempo e di una nuova generazione di giovani velisti. Abbiamo una barca fantastica e in ottima forma. Ringrazio gli armatori per gli sforzi fatti per mettere insieme il tutto. Non vediamo l’ora di fare grandi cose nella VO65 Sprint”.
Tre i velisti italiani che parteciperanno a The Ocean Race VO65 Sprint, tutti a bordo di Austrian Ocean Racing powered by Team Genova: Cecilia Zorzi che già aveva preso parte alla prima tappa da Alicante a Capo Verde, oltre a Claudia Rossi e Andrea Pendibene.
I team si riuniranno ad Aarhus nei prossimi giorni in vista della In Port Race del 4 giugno, e poi la flotta VO65 regaterà direttamente verso L’Aia (senza Kiel Fly-By) a partire dall’8 giugno.
L’ultima tappa della VO65 Sprint porterà la flotta a Genova, in Italia, per il Grand Finale.
Maggiori dettagli sugli equipaggi e sulla VO65 Sprint sono disponibili qui.
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