
E ALLA FINE E’ MEGLIO COSI’… – L’odore dei soldi inebria e fa dimenticare tutto, compreso il sapore del vento, il motore della vela, e quindi dell’America’s Cup. La storiella di oggi chiude un balletto grottesco che – purtroppo – ha avuto al centro anche l’Italia: prima protagonista, poi comprimaria, quindi beffata – RICAPITOLIAMO
Si chiude finalmente un capitolo (che speriamo di dimenticare presto) della 37 America’s Cup di Barcellona 2024. Le famose Preliminary regattas (due, per obbligo di Protocollo, scritto da defender e challenger of record, Team New Zealand e Ineos Britannia) da svolgersi nell’autunno 2023, un anno prima della Coppa vera. Doveva essere Cagliari la sede elettiva, per tante ragioni (come spieghiamo qua sotto), poi c’è stata la rinuncia (motivata, e per quanto ci riguarda condivisa pienamente, per le ragioni che spiegheremo) e la successiva proposta di Brindisi, con tanto di mobilitazione di ben due (2!) Ministri del Governo italiano: tutti allineati e coperti con l’obiettivo di portare quella che per loro era “La Coppa America” (bastava vedere le foto a corredo degli articoli, con Luna Rossa e Te Rehutai AC75, per comprendere il grande equivoco, anzi col senno di poi: la grande presa in giro).
Risultato: la prima Preliminary in Catalogna, nella cittadina di Vilanova, 35 km a sud di Barcellona. La seconda, quando in Italia sarà inverno, annunciata oggi, 28 aprile (due giorni prima della scadenza prevista dal Protocollo) in Arabia Saudita, a Jeddah. Dove si corre un Gran Premio di Formula 1, lo sport che i gestori della Coppa America di vela – dimostrando un provincialismo inaudito – continuano a invidiare e a voler inseguire e imitare.
Il video (che vedete qua sotto), le foto, le parole: tutto dimostra che la trattativa con Jeddah era in uno stato avanzatissimo, la scelta quasi certamente fatta già da settimane, quindi Brindisi, il suo comitato promotore, le istituzioni coinvolte, i Ministri Salvini e Abodi, si sono agitati inutilmente per qualcosa che non è mai stato davvero in ballo. Una beffa bella e buona.

Ma volete sapere una cosa? Meglio così. Meglio che la “finta” Coppa America venduta al migliore offerente sia andata a chi ha soldi e sogna di avere il mare e il vento italiani, forse pensando di poterli comprare. Ora il quadro è completo: il detentore del trofeo, vinto a Auckland 7-3 contro Luna Rossa Prada Pirelli, ha prima messo in vendita la sede, rinunciando a 90 milioni di dollari del Governo del proprio Paese per restare in Nuova Zelanda, finendo a Barcellona. Poi ha obbligato i team a comprare gli AC40 costruiti in Cina (e che ai primi colpi di vento si sono sfasciati, obbligando a richiami e rinforzi strutturali) per fare altri “eventi collaterali”, la Women e Youth America’s Cup, a loro volta in vendita. Infine ha messo in piedi il teatrino delle Preliminary regattas, prima beffando Cagliari e poi Brindisi, quindi l’Italia intera, per finire nel parco giochi di un Paese dove i diritti umani sono un optional e chissà se il team statunitense accetterà di andare. E’ proprio vero: la Coppa America bisogna solo vincerla e poi cambiarla. Speriamo che stavolta tocchi a qualcuno che abbia una visione di valori che salvaguardi il trofeo e non guardi solo al portafoglio.
PERCHE’ E’ MEGLIO COSI’ – Forse si è perso un po’ di business turistico, in Sardegna e Puglia (dove comunque non si possono lamentare, sono posti bellissimi e gettonatissimi). In compenso si sono risparmiati, in tutto, quasi 12 milioni di euro: 6 di Cagliari o 6 di Brindisi che sarebbero finiti ad ACE. L’Italia ha ottomila km di coste splendide e mari trasparenti, un movimento velico in crescita e un turismo nautico che puo’ crescere in modo esponenziale. Davvero ci serviva una “finta Coppa” per crescere? Pensiamo a cosa si potrebbe fare con un quarto di quei soldi pubblici risparmiati, distribuendoli a eventi, progetti, consorzi e istituzioni (associazioni, circoli, federazioni) di promozione del mare e del turismo. Magari con l’appoggio di qualche Ministro, se possibile.
UN UTILE PROMEMORIA : 1) COSA SONO LE PRELIMNINARY – Le regate preliminari durano quattro giorni e NON sono la Coppa America, NON vedono in mare le stesse barche della Coppa America (gli AC75 lunghi quasi il doppio), ma si fanno con gli scafi AC40, one design (tutti uguali) che ogni team ha acquistato obbligatoriamente dai kiwi per la Youth e la Women’s America’s Cup, con 4 persone a bordo (la metà degli equipaggi di Coppa). I team, quelli si, sono gli stessi della Coppa, anche se non è detto che nei preliminari corrano le squadre titolari, anzi è probabilissimo l’impiego delle riserve.
In una parola: le regate preliminari sono un “prodotto” che America’s Cup Event (ACE, il braccio operativo del defender/detentore Team New Zealand) è impegnato a “vendere” a località interessate, e che è obbligato a organizzare dal Protocollo (il documento legale che stabilisce le regole della 37ma edizione dell’America’s Cup, senza peraltro violare i fondamenti del trofeo sanciti nel Deed of Gift di fine Ottocento). Questi eventi hanno due motivazioni: 1) creare l’occasione per un confronto diretto tra gli equipaggi che sono in preparazione per la le sfide vere a Barcellona nell’autunno 2024, e 2) assicurare visibilità agli sponsor anche al di fuori della Coppa vera e propria. I prodotti sono venduti alle località migliori offerenti, così come i relativi diritti televisivi.
Si puo’ stare certi che i sindacati di Coppa (ciascuno formato da almeno un centinaio di persone tra ingegneri, designer, progettisti, strutturisti, meccanici, amministrativi, marketing e comunicazione, manager e infine una dozzina di velisti atleti) farebbero volentieri a meno di queste occasioni preliminari, regate brevi tra barche piccole, che costano impegno logistico, distrazione e tempo sottratto alla preparazione vera e propria sugli scafi finali delle sfide.
2) PERCHE’ E’ SALTATA CAGLIARI – Superiamo di slancio questi limiti e immaginiamo che sulla spinta dei tifosi e dei media, la voglia di regate spettacolo prevalga. Con questa logica e con la forza della storia recente, l’opzione da tutti ritenuta di gran lunga migliore, più giusta e quasi doverosa, era di correre il primo evento preliminare a Cagliari. Qui c’è da anni la base di Luna Rossa, qui doveva corrersi il preliminare prima di Auckland 2021, annullato dal Covid. In tal senso si sono mossi concentricamente: il defender /ACE, la sfida italiana, il Comune di Cagliari e la Regione Sardegna. Sembrava tutto molto normale. Invece il meccanismo si è inceppato.
Cagliari alla fine è saltata, annullata e addirittura con una “gara” (tra Regione Sardegna e ACE) a chi per primo ha staccato la spina del dialogo, oltre recriminazioni reciproche. I kiwi di Grant Dalton hanno lamentato le lungaggini burocratiche dell’ente pubblico italiano (che d’altra parte per impegnare denari pubblici (6.1 milioni di euro) deve seguire le leggi e le regole del paese, anche in materia di codice degli appalti), i secondi, impersonificati nella figura dell’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa, hanno chiuso le porte dinanzi all’annuncio inatteso della scelta di un’altra località, la catalana Vilanova, quale sede del più atteso e valorizzato “primo” evento preliminare.
Su ragioni, torti, linguaggi, lettere e conferenze stampa, fatevi da soli una idea leggendo la nostra consueta rassegna stampa. Cagliari sembra destinata alle disillusioni, dopo la vela delle Olimpiadi di Roma 2024 (abortite dal sindaco grillino di Roma Virginia Raggi), i preliminari di Coppa del 2013 (ritiro di Luna Rossa) e quelli del 2020 (pandemia). Come insegna proprio lo sport, chissà che dopo una serie di beffe arrivi prima o poi un grande risarcimento: magari Luna Rossa vince a Barcellona e porta tutti a Cagliari 2027 con chissà quali nuove barche…
3) I FUGACI GIORNI DELLE SPERANZE BRINDISINE – Ma questi sono sogni. La realtà invece è molto più fantasiosa, e si chiama Brindisi. Uscita di scena Cagliari è arrivata la proposta dalla Puglia, dove hanno messo in piedi un comitato promotore variegato che va dalla politica (come Trapani, ricordate?) all’industria, ai marina turistici e autorità portuali, circoli velici, assonautica, lega navale. C’è anche un volto che per l’America’s Cup suona come un deja-vù: Claudio Gorelli, oggi presidente della Marina di Brindisi, nel 2010 presidente del Club Nautico Roma, con sede nel porto omonimo a Ostia, club della sfida di Mascalzone Latino come challenger of record della 34AC, poi ritirata anche per divergenze con la linea del defender Russell Coutts e BMW Oracle Racing che stava scegliendo i catamarani… Purtroppo si sa come è andata a finire anche per Brindisi.
IL COMUNICATO UFFICIALE DI AMERICA’S CUP
LA SECONDA REGATA PRELIMINARE DELLA 37a AMERICA’S CUP NELLE ACQUE DEL MAR ROSSO A GEDDA – La seconda regata preliminare della 37a America’s Cup si terrà nelle acque del Mar Rosso a Jeddah dal 30 novembre al 3 dicembre 2023, unica sede al di fuori della Spagna ad ospitare una regata di Coppa America durante il ciclo della 37a Coppa America. L’annuncio arriva poco prima della scadenza del Protocollo AC37 che richiede la pubblicazione delle sedi e delle date preliminari delle regate del 2023 entro il 30 aprile.
Le regate con gli AC40 monotipo si svolgeranno appena fuori dal villaggio regta e dal Jeddah Yacht Club, adiacente allo spettacolare circuito di F1 sulla corniche di Jeddah. L’evento è in collaborazione con il Ministero dello Sport e la Saudi Sailing Federation, che hanno ambizioni significative per la rapida crescita della vela in Arabia Saudita attraverso molti eventi e classi veliche di alto livello come parte della sua “Vision 2030”.
“Essendo l’apice della vela, conosco la 37a America’s Cup e questa regata preliminare può essere utilizzata come evento per influenzare positivamente una serie di fronti”, ha affermato Grant Dalton, CEO di AC37 Event. “Quando si fa un passo indietro si vede che l’opportunità di crescita del nostro sport che esiste nella regione, è davvero significativa. Il 67% della popolazione del paese ha meno di 34 anni, la partecipazione delle donne allo sport o all’attività fisica è aumentata del 149% negli ultimi anni. Quindi, abbiamo un’opportunità unica per far crescere la vela e creare nuove connessioni con i progetti di sostenibilità senza precedenti all’interno del Mar Rosso che possono trasformare la vita attraverso la vela e le tecnologie ad essa associate”.
Il pubblico globale dell’America’s Cup è cresciuto con fattore 3 dopo la 36a America’s Cup e avere una presenza tangibile in Medio Oriente con un pubblico completamente nuovo aiuterà a far crescere lo sport e le opportunità.
“Questo è uno dei mercati sportivi in più rapida crescita al mondo e ha un patrimonio marittimo che è pronto per essere riacceso per tutte le donne e gli uomini sauditi”. ha spiegato Samia Bagdady CEO della Saudi Sailing Federation, kite surfer e velista lei stessa (CEO: la federvela dell’Arabia Saudita ha un Chief Executive Officer, un (bel) po’ più di un Segretario Generale…, ndr).
“La vela è agli inizi al momento, ma il potenziale è enorme con 9 milioni di persone che vivono sulla costa del Mar Rosso e condizioni di navigazione fantastiche tutto l’anno. L’America’s Cup e l’emozionante regata di AC40 foiling con i migliori velisti del mondo è il catalizzatore perfetto per ispirare la nostra gente verso la vela e ampliare l’accesso al Mar Rosso, che è sempre stato una parte importante della storia e del patrimonio dell’Arabia Saudita ed è parte integrante della sostenibilità dell’Arabia Saudita futuro. Vogliamo portare la gioia e l’eccitazione della vela ai giovani e ai meno giovani sauditi, e un giorno vedere un campione olimpico, oceanico o della Coppa America che rappresenta il nostro paese”.
World Sailing, di cui la Saudi Sailing Federation è affiliata come Autorità nazionale membro di World Sailing, sostiene la loro visione e i loro obiettivi come spiega il CEO di World Sailing David Graham,
“L’obiettivo di World Sailing è far crescere il nostro grande sport a livello globale, e certamente l’Arabia Saudita è una regione pronta e desiderosa di abbracciare la vela e il settore nautico e di sviluppare lo sport attraverso la propria federazione velica.
“Hanno una serie di eventi velici all’orizzonte, il culmine dei quali sarà l’organizzazione della seconda regata preliminare della 37a America’s Cup dal 30 novembre, che sosteniamo e attendiamo con impazienza l’entusiasmante prospettiva degli AC40 che regateranno a Jeddah. “
Hassan Kabbani, presidente della Saudi Sailing Federation, ha dichiarato: “Diamo il benvenuto all’organizzazione dell’America’s Cup e ai velisti di tutto il mondo in Arabia Saudita ea Jeddah. È un onore essere selezionato per ospitare una regata preliminare dell’America’s Cup e poter mostrare alla comunità velica le meravigliose condizioni che abbiamo. Posso assicurare a tutti un caloroso benvenuto.
“L’America’s Cup Preliminary Regatta ci aiuterà ad accelerare la crescita della vela in Arabia Saudita. Lo useremo per dare il via a una serie di nuove iniziative, tra cui un programma Discover Sailing per incoraggiare le persone a scendere in acqua e un Performance Pathway per consentire ai velisti di talento di allenarsi per competere ai massimi livelli”.
Dal 30 novembre al 3 dicembre, il pubblico globale dell’America’s Cup si sintonizzerà in diretta per vedere i team dell’America’s Cup riprendere la loro rivalità in acqua prima della fine del 2023, “Questo sarà l’ultimo atto significativo del 2023”, ha affermato Dalton
“Potrebbe non sembrare molto, ma nessun team vorrà entrare nel 2024, l’anno dell’America’s Cup in fondo alla classifica o aver mostrato vulnerabilità nel proprio team velico a meno di un anno dall’inizio della Coppa America. Sarà una pressione di cui nessuno avrà bisogno, soprattutto perché la prossima volta che la squadra correrà appena prima della Challenger Selection Series nella regata preliminare finale a Barcellona, disputata con gli AC75”.
ENGLISH TEXT PRESS RELEASE
SECOND 37TH AMERICA’S CUP PRELIMINARY REGATTA TO BE HELD ON THE WATERS OF THE RED SEA IN JEDDAH
The second preliminary regatta of the 37th America’s Cup will be held on the waters of the Red Sea in Jeddah from 30th November – 3rd December 2023 – the only venue outside of Spain to host an America’s Cup regatta during the 37th America’s Cup cycle.
The announcement comes just prior to the AC37 Protocol deadline requiring the publication of the 2023 preliminary regatta venues and dates by April 30th.
Racing in the one design AC40’s will happen just off the race village and the Jeddah Yacht Club adjacent to the spectacular F1 track on Jeddah’s corniche.
The event is in partnership with the Ministry of Sport and the Saudi Sailing Federation who have significant ambitions for the rapid growth of sailing in Saudi Arabia across many top-level sailing events and classes as part of its ‘Vision 2030’.
“As the pinnacle of sailing, I know the 37th America’s Cup and this preliminary regatta can be utilised as an event for positive influence on a number of fronts,” said AC37 Event CEO Grant Dalton.
“When standing back and looking at the opportunity for the growth of our sport that exists in the region it is truly significant. 67% of the country’s population is under the age of 34 years old, women’s participation in sport or physical activity is up 149% in recent years. So, we have a unique chance to grow sailing and create new connections with the unprecedented sustainability projects within the Red Sea that can transform lives through sailing and the technologies associated with it.”
The global audience of the America’s Cup grew by a factor of three after the 36th America’s Cup and having a tangible presence in the Middle East with a completely new audience will help to grow the sport and opportunities.
“This is one of the fastest growing sports markets in the world and has a maritime heritage that is ready to be reignited for all Saudi women and men.” explained Samia Bagdady CEO of the Saudi Sailing Federation, a kite surfer and sailor herself.
“Sailing is in its infancy at the moment, but the potential is huge with 9 million people living on the Red Sea coast and fantastic sailing conditions all year round. The America’s Cup and the exciting foiling AC40’s racing with the world’s best sailors is the perfect catalyst to inspire our people toward sailing and widen access to the Red Sea which has always been an important part of Saudi Arabia’s history and heritage and is integral to Saudi’s sustainable future. We want to bring the joy and excitement of sailing to Saudi’s young and old, and one day see an Olympic, Ocean Race or America’s Cup champion representing our country.”
World Sailing, of which the Saudi Sailing Federation is affiliated as a World Sailing Member National Authority, supports their vision and objectives as World Sailing CEO David Graham explains,
“World Sailing’s objective is to grow our great sport globally, and certainly Saudi Arabia is a region that is ready and willing to embrace sailing and the marine sector, and develop the sport through their sailing federation.
“They have a number of sailing events on the horizon, the pinnacle of which will be the staging of the 37th America’s Cup Second Preliminary Regatta from 30th November, which we support and look forward to the exciting prospect of the AC40s being raced in Jeddah.”
Hassan Kabbani, Chairman of the Saudi Sailing Federation said, “We welcome the America’s Cup organisation and sailors from around the world to Saudi Arabia and to Jeddah. It is an honour to be selected to host an America’s Cup Preliminary Regatta and to be able to showcase to the sailing community the wonderful conditions we have. I can assure everyone of a warm welcome.
“The America’s Cup Preliminary Regatta will help us to accelerate the growth of sailing in Saudi Arabia. We will use it to kick-start a number of new initiatives including a Discover Sailing programme to encourage people on to the water, and a Performance Pathway for talented sailors to train to compete at the top level.”
From November 30th- December 3rd, the global America’s Cup audience will be tuning in free to air to see the America’s Cup teams resume their on-water rivalry before the close of 2023, “This will be the last significant act of 2023,” said Dalton
“It may not seem like much, but no team will want to be going into 2024 – the year of the America’s Cup at the bottom of the leader board or having shown vulnerability in their sailing team less than a year out from the start of the America’s Cup. It will be pressure no one needs especially as the next time the team’s race will be just prior to the Challenger Selection Series in the final preliminary regatta in Barcelona raced in the AC75’s.”
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI RECENTI NELLA NOSTRA RASSEGNA STAMPA
(Quotidiano di Puglia, 27 aprile) America’s Cup: Brindisi riceve i complimenti dagli organizzatori della regata.
Ci sarà ancora da soffrire prima di conoscere il risultato ma nel frattempo Brindisi incassa i complimenti degli organizzatori della Coppa America di vela per il lavoro svolto in pochi giorni per la richiesta di ospitare a Brindisi le World series della manifestazione.
Per la candidatura di Brindisi, negli ultimi giorni, si erano spesi anche due esponenti del governo, che è stato coinvolto nel comitato promotore: proprio a Quotidiano il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, aveva spiegato di augurarsi un esito felice per la candidatura perché «si tratta di un eccezionale momento di promozione di una disciplina sportiva che valorizza anche la tecnologia ad altissimi livelli e costituisce un forte richiamo in chiave turistica». In caso di esito positivo, inoltre, «il ritorno mediatico, promozionale e di valorizzazione delle infrastrutture consentirebbe di realizzare a Brindisi un centro velico permanente e promuovere questa affascinante disciplina». Pochi giorni prima il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini ed il responsabile pugliese della Lega Roberto Marti avevano annunciato il proprio sostegno alla candidatura di Brindisi , spiegando che l’America’s Cup è ritenuta una «competizione internazionale di assoluto livello, che manca in Italia da anni, nelle passate edizioni ha raggiunto oltre 900 milioni di spettatori. Numeri che garantirebbero un ritorno d’immagine e di sviluppo per il Mezzogiorno e per l’intero Paese, meritevoli di ogni sostegno pubblico e privato possibile».
(da: ANSA) Giovedi 20 aprile l’organizzazione ha inviato una lettera all’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa nella quale “con profondo rammarico”, il ceo di America Cup Event, Grant Dalton, ha annunciato che la tappa di Cagliari “ormai non è più in considerazione” a causa di “tempistiche irreali, causate in parte da questioni che sembra per la Regione restino in ancora in sospeso”.
Una lettera ripresa da quotidiani nazionali e locali e nella quale Dalton, ribadisce che la AC36 ha avuto “un audience complessivo di 941 milioni di spettatori” e che la prossima Coppa America in Europa “sta facendo registrare un previsto aumento dell’interesse da parte delle reti televisive” delle quali non può divulgare pubblicamente i nomi “in quanto spetta a ciascuna emittente annunciare la propria partecipazione”. “Posso dirle, visti i dati della AC36 – spiega – che sia ragionevole dedurre un aumento della copertura televisiva fino al 50%”.
“Credevo che il report indipendente di Neilsen, che ha utilizzato per la valutazione esattamente queste informazioni che lei sta mettendo in discussione, la avrebbe rassicurata – scrive ancora Dalton all’assessore – Sono stato inoltre informato che, anche dopo la firma del contratto, le rate dei pagamenti non potranno essere effettuate fino al 30 giugno e che il 30-40% del contratto verrebbe pagato solo dopo l’evento. Ace non è in grado di accettare questa proposta, in quanto non possiamo operare con un flusso di cassa in negativo e sperare, dopo l’evento, di ricevere effettivamente l’ammontare restante: si tratta di squilibri nel flusso di cassa troppo grandi per una piccola organizzazione”. (ANSA)
(da: Repubblica ed. Bari) Dopo il nulla di fatto per le World Series di vela a Cagliari, (…) spunta l’opzione Brindisi come possibile scenario per disputare l’anticipo dell’Americas Cup in Italia. Si tratta del secondo evento dell’organizzazione, dopo quello già annunciato a Vilanova in Spagna, oggetto del contendere con la Regione Sardegna che da ieri non è più interlocutore di Ace, braccio operativo dell’evento velico.
(da: Quotidiano di Puglia) La candidatura di Brindisi (…) prende maggior vigore ma dovrà fare i conti con altre proposte che sono arrivate da paesi stranieri (si parla di Emirati Arabi). I tempi per definire il calendario dell’evento, che costituisce una “preliminary regatta” (regata preliminare) in vista dell’evento principale dell’ottobre 2024, in programma a Barcellona, sono stretti, visto che il programma dovrebbe essere diramato il 30 di questo mese.
Anche per questo, gli esponenti del comitato promotore vorrebbero organizzare in tempi brevissimi un incontro di persona con gli organizzatori e poter parlare con loro di come si intende strutturare la tappa brindisina. Ed è proprio in virtù di queste tempistiche che i brindisini stanno cercando di mettere insieme le forze e le somme necessarie per ospitare l’evento. Era stato proprio il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ad aver sottolineato che occorrerebbero «circa 5 milioni e mezzo di euro». Sempre Emiliano, ribadendo che la Regione è interessata all’evento, aveva anche spiegato che l’ente dovrà diventare «catalizzatore di una sfida che possa impegnare imprese private che abbiano interesse a promuovere la Puglia ed in particolare il territorio di Brinidisi e che abbiano ottenuto da quel territorio dei vantaggi dal punto di vista economico e che intendano restituirli attraverso il loro contributo e sostegno a una manifestazione importantissima che cambierebbe l’immagine di Brindisi nel mondo».
Non le cita, ma il riferimento appare evidente agli investimenti nel campo energetico.
Tra le altre cose, il presidente della Regione spiega che l’ente «se ci sarà bisogno di un intervento, sarà valutato sulla base del rapporto tra benefici e vantaggi», come accade con altre attività sportive. Parole che sono state rilanciate anche dal segretario del Partito democratico, Francesco Cannalire e che trovano una consonanza, non così usuale, con quelle del candidato sindaco per Movimento Regione Salento Pasquale Luperti, per il quale le dichiarazioni di Emiliano «devono riportare tutti con i piedi per terra», perché la Regione «non può farsi carico di un esborso di circa cinque milioni e mezzo di euro. Potrà versarne una parte, ma il resto dovrà essere a carico di grandi aziende», che come ha detto Emiliano, hanno ottenuto dei vantaggi a Brindisi.
Per Luperti, quindi, sembra «sin troppo evidente che queste caratteristiche corrispondono all’Enel che a Brindisi ha in funzione la grande centrale a carbone di Cerano da cui da mesi e mesi sta ottenendo guadagni inimmaginabili per effetto del funzionamento di tre gruppi a carbone». Pur rilevando che questa sia stata una sorta di imposizione del governo dopo il taglio al gas russo, l’esponente di Mrs aggiunge che l’azienda elettrica «sta guadagnando proprio tanto senza lasciare un solo euro al territorio». Da qui la critica a Rossi per non aver preteso la sottoscrizione di una convenzione per questa circostanza (con la relativa mancanza di fondi). «Ed allora – si chiede ancora Luperti -, quale migliore occasione se non quella di finanziare l’America’s Cup? In fin dei conti, cinque milioni e mezzo per Enel sono briciole, mentre i soldi della Regione potrebbero essere impiegati per problemi ben più gravi che vive la città di Brindisi. Adesso vedremo se dalle belle parole si riuscirà a passare a fatti concreti».
COMITATO PROMOTORE – (…) Il 15 aprile si è costituito e riunito per la prima volta il comitato promotore per l’“America’s Cup a Brindisi” in vista della tappa in calendario il prossimo ottobre. È stato già contattato il comitato organizzatore dell’America’s Cup e nei prossimi giorni sarà organizzato un incontro per presentare i punti di forza di Brindisi. «La città offre uno stadio del vento con condizioni logistiche, meteo-marine e scenografiche perfette. Laddove la città di Cagliari confermasse il ritiro della propria candidatura, le possibilità di ottenere questo grande risultato sono apertissime» spiega il neonato comitato promotore, «naturalmente aperto e pronto ad accogliere ulteriori disponibilità», sottolineano gli stessi che lo hanno battezzato.
LA COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO – Al momento l’organismo è composto dalla Regione Puglia con il Presidente Michele Emiliano, dal parlamentare Mauro D’Attis (Forza Italia), dal presidente dell’Autorità di sistema portuale Ugo Patroni Griffi, dal presidente della Provincia di Brindisi Toni Matarrelli, dal presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Menotti Lippolis, dal presidente del Distretto nautico della Puglia Giuseppe Danese, dal presidente dello Snim Giuseppe Meo, dal presidente della sezione Porto, Logistica e Trasporti di Confindustria Brindisi Teo Titi, dal presidente della sezione Turismo di Confindustria Brindisi Sergio Angelelli, dall’assessore al Turismo del Comune di Brindisi Emma Taveri, dal presidente del Circolo della Vela di Brindisi Nino Caso, dal Commissario della Camera di Commercio di Brindisi Toni D’Amore, dal presidente Claudio Gorelli della Marina di Brindisi, da Assonautica e dal presidente Lega Navale Salvatore Zarcone.
UN RISULTATO AMBIZIOSO MA ALLA PORTATA DELLA CITTÀ – «Lo sforzo per organizzare una manifestazione di tale livello è importante ma sono risorse che darebbero a Brindisi un ritorno d’immagine ed economico incredibile e probabilmente senza precedenti», spiegano sempre nella nota i componenti il nascente comitato promotore. La proposta era stata lanciata nei giorni scorsi dal presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico meridionale, Patroni Griffi, dal suo account. Dopo aver postato un articolo in cui si parlava della decisione della Regione Sardegna (che avrebbe dovuto investire circa 6 milioni di euro per l’evento) di bloccare le regate del capoluogo. “Potremmo candidare la Puglia. Che ne dici Francesco?”, il messaggio di Patroni Griffi rivolto a Francesco Mastro, il rappresentante della Regione Puglia nel comitato portuale: un riferimento che ha un suo perché anche nel fatto che Mastro è un diportista e velista. Proprio quest’ultimo si è dimostrato entusiasta, spiegando che si tratterebbe di “un colpo senza precedenti che la Puglia e l’Italia ricorderebbero per decenni”. L’America’s Cup, anche per questo motivo, è probabilmente la rassegna che ha in assoluto il maggior richiamo e che si compone di diversi step prima di arrivare all’evento principale. In particolare, in vista della sfida che si terrà a Barcellona tra il 12 ed il 20 ottobre del prossimo anno, sono necessarie le “preliminarie regattas” o, appunto, regate preliminari, conosciute anche come “World Series”. Questo lo scenario. Con Brindisi che sogna a mare aperto. (Quotidiano di Puglia)
Il 18 aprile c’è stata una prima videocall tra il comitato promotore per il capoluogo adriatico e gli organizzatori della prestigiosa rassegna velistica, alla presenza del presidente della Regione, Michele Emiliano. Le parti dovrebbero continuare a discutere. (Quotidiano di Puglia)

