
A bordo di Amhas, Craig Hosfield e Oliver Bond hanno vinto l’ottava e ultima tappa della Globe 40, il giro del mondo in doppio in Class40. L’equipaggio anglo-americano ha tagliato il traguardo a Lorient dopo 19 giorni di navigazione. Una transatlantica da ovest verso est, tra Grenada ai Caraibi e la Bretagna (3.600 miglia sull’ortodromia, 3.900 realmente percorse) che è stata particolarmente impegnativa con tanta bonaccia all’inizio e una successione di burrasche da negoziare dalle Azzorre in poi. Una chiusura in bellezza per l’equipaggio di Amhas che intasca così la terza vittoria di tappa in questa Globe 40 e conserva il secondo posto nella classifica generale.

Arrivato a Lorient 4 ore e 40 minuti dopo Amhas, gli olandesi Frans Budel e Ysbrand Endt a bordo di Sec Hayai hanno perfettamente difeso il primo posto con tre punti di vantaggio in classifica generale: Budel e Endt vincono quindi la prima edizione della Globe 40.

Una vittoria quella degli olandesi costruita sulla regolarità: delle otto tappe Sec Hayai ne ha vinto una sola (la terza, una delle più lunghe, 7.000 miglia tra Mauritius e Auckland) ma ha concluso tutte le altre al secondo posto, tranne la quarta terminata in terza posizione.
Un giro del mondo in otto tappe e nove mesi, per un totale di 161 giorni di mare, 33.311 miglia percorse (a 8,62 nodi di velocità media), un equipaggio vincente che non è mai cambiato dall’inizio alla fine della competizione.
Team composto da due cinquantenni: Frans Budel quindi, skipper e armatore di lunga esperienza in particolare nei 40 piedi, una classe che ha scoperto con il padre (Nico, pioniere degli Open 40 poi dei Class40 che è venuto a mancare poco fa, proprio durante la Globe) e Ysbrand Endt, velista dal profilo più professionista con esperienze anche in IMOCA e nella Volvo Ocean Race.
Una vittoria che, oltre alla grande coesione dell’equipaggio, deve molto anche alla preparazione della barca, la più vecchia della flotta (Sec Hayai è il Class40 numero 44, un Akilaria del 2007, ex Beluga Racer di Boris Hermann) come hanno raccontato Frans e Ysbrand sui pontili di Lorient, ai colleghi di Voiles& Voiliers). “Essere un pochino più lenti in alcune condizioni ci ha forzato a spingere sempre la barca per mantenere medie alte facendo attenzione alle nostre traiettorie. Nella burrasca delle Azzorre, anche con 50 nodi di vento, ci siamo sempre sentiti in sicurezza” hanno dichiarato gli olandesi. “La strategia era di rimanere sopra i dieci nodi di velocità per evitare i frangenti. La questione era di scegliere la giusta combinazione di vele, ne abbiamo parlato moto con quelli di Amhas che non erano molto lontani e avevano le stesse condizioni.” Tra le astuzie rivelate nella stessa intervista, la possibilità per l’equipaggio di intervenire sulle manovre principali senza uscire dalla cabina e la presenza di un sistema di riscaldamento a bordo, il comfort conta.
Budel e Endt hanno già annunciato la loro intenzione di difendere il titolo alla prossima edizione con una barca più recente.
High Five per Gryphon Solo 2
Ha tagliato il traguardo questa mattina, all’alba un giorno dopo i primi, anche Gryphon Solo 2 del veterano Joe Harris.

Un’altra circumnavigazione completa per il giovane 60enne americano, l’ultimo giro l’aveva fatto nel 2015 in solitario, senza scalo in 155 giorni e sulla stessa barca, il glorioso Class40 numero 106, Akilaria RC2, progetto Lombard del 2011.
Primo giro del mondo completo invece per il co skipper di GS2: Roger Junet, 37 anni, originario dal Val d’Aosta. A poche miglia del traguardo di Lorient, Roger ha scritto un bellissimo pezzo in cui misura la scia tracciata insieme a Joe e Gryphon Solo
“Joe and I made a successful team. I am proud of us, we didn’t let small things get in the way; mutual respect, kindness, and great sense of humor always prevailed. High five Giuseppe! Today we have sailed 188 days and 188 nights on GS2 together, in a very small living environment with primitive standards. I am grateful for the almighty GS2 that has been so good to us. The boat was well prepared and we took great care of her and she took care of her team. We did put the boat through some strenuous conditions in which many sailboats would not have had a positive outcome. In those moments Joe and I looked at each other asking how is the boat not breaking in half right now? Thank you GS2. You have been terrific; you gave us the confidence we need to just be a bit scared at times and not in desperation!”
Il pezzo completo a questo link https://www.facebook.com/gryphonsolo/posts/705329284932314
Globe 40 verso la conclusione
Ancora in mare e a 585 miglia del traguardo, Whiskey Jack di Melodie Schaffer e Tom Pierce.
Ritirato dalla regata, anche Milai del giapponese Masa Susuzi con a bordo Andrea Fantini sta facendo rotta verso Lorient via le Azzorre. La rotta è ancora più lunga per loro.