OBIETTIVO 25 MARINA IN MEDITERRANEO ENTRO IL 2026 – Fatturato a 16 milioni per il gruppo leader della ricettività nautica italiana. Attualmente i porti sono 14, acquisizioni in arrivo in Nord Africa e Eolie
Prosegue la “volata” a doppia cifra dei ricavi per il Gruppo Marinedi, il network di marina in Italia contraddistinto da servizi innovativi e di alta qualità. Il Gruppo Marinedi, impegnato in un progetto di consolidamento, espansione e investimenti per rendere sempre più competitiva la sua offerta conferma, anche per il 2022, la capacità di intercettare al meglio la ripresa del settore, con tassi di crescita che superano di gran lunga le medie nazionali, grazie alla struttura aperta del Gruppo che stimola un alto tasso di fidelizzazione dei diportisti e attrattività maggiore rispetto ad un singolo player portuale.
“Al momento il nostro Gruppo conta 14 marina, per il futuro ci sono in programma due nuove acquisizioni, una nel Nord Africa e una nell’Isole Eolie” anticipa l’Ing. Renato Marconi, azionista di controllo e Amministratore Unico del Gruppo Marinedi, “l’obiettivo finale è di arrivare a 25 marina nel Mediterraneo entro il 2026”.
Al 31 dicembre 2022 il Gruppo Marinedi registra l’aumento sostanziale dei ricavi, trainato da quelli per ormeggi, cresciuti di oltre il 30% rispetto al 2021 (in cui si era già registrato un incremento del 22% dal 2020). Sono in particolare gli ormeggi stanziali a registrare una crescita maggiore. “Abbiamo totalizzato un fatturato di circa 16 milioni. Per il 2023 contiamo di arrivare intorno ai 20 milioni con una crescita di un altro 20%,” afferma l’Ing. Marconi, che prosegue: “Abbiamo intercettatola ripresa della domanda domestica, registrando anche il ritorno ai livelli pre-Covid della domanda estera, e questo incide maggiormente su contratti di durata media e/o breve, comunque inferiore a un anno”.
I ricavi complessivi del Gruppo Marinedi del 2023 crescono di circa il 25% rispetto al 2021. In particolare, aumentano i ricavi per servizi come quelli derivanti dalla vendita di carburante: questa crescita è dovuta a un aumento della quantità erogata e solo marginalmente è influenzata dall’aumento del costo/litro. Inoltre, aumentano i ricavi da manutenzione e rimessaggio. L’incremento dei ricavi, in considerazione della rigidità dei costi tipica del settore, ha esercitato un effetto leva sull’Ebitda, del quale si registra una crescita doppia rispetto all’incremento della produzione. L’influenza dell’incremento dei prezzi di ormeggio e dei servizi 2022, dovuto all’inflazione e all’aumento dei costi energetici legati in particolare al conflitto russo-ucraino, ha avuto una incidenza limitata sulla performance. Il protagonismo del Gruppo Marinedi è dovuto prevalentemente all’incremento del tasso di occupancy in particolare nei Marina di punta del Gruppo e a quello significativo della domanda, già dal 2021.
La copertura annuale 2022 è stata del 48% circa dei posti barca. “Si deve per altro tenere conto che tale copertura è relativa all’intero arco dell’anno e comprende anche il periodo invernale normalmente meno frequentato,”afferma l’Ing. Marconi, che aggiunge:“L’obiettivo quinquennale al 2026 del Gruppo è quello di arrivare alla copertura dell’82%”.
L’Amministratore Unico mostra anche soddisfazione per l’interesse suscitato dalla presenza del Gruppo al Boot di Düsseldorf non solo da parte di visitatori provenienti da tutta Europa, in particolare dalla Germania e dalla Croazia, ma anche della stampa estera del settore nautico. Numerose, infatti, sono state le interviste da parte di riviste tedesche, francesi, spagnole e svizzere interessate a conoscere i servizi offerti dalla prima rete di marina nel Mediterraneo. “Tutti segnali importanti che indicano un profondo interesse da parte dei diportisti europei nel voler scoprire le bellezze del Mediterraneo e l’accoglienza ‘made in Italy’ garantita dai porti di Marinedi”conclude Marconi.
La kermesse tedesca ha rappresentato per il Gruppo Marinedi anche un’occasione concreta per consolidare nuove sinergie con partner europei finalizzate alla promozione del turismo nautico. Un esempio è l’accordo stretto con ADAC (Allgemeiner Deutscher Automobil-Club), il più grande club automobilistico e nautico d’Europa che ha, tra i suoi obiettivi, quello di promuovere il turismo a livello europeo.