
SI CHIAMA AUSTRIA OCEAN RACING TEAM GENOVA – Barca austriaca, supporto di eccellenze italiane, orgoglio genovese. Due i velisti italiani: Cecilia Zorzi e Alberto Riva. Gli altri sono un mix internazionale. La barca parteciperà solo a tre tappe, la prima e le ultime due, come gli altri VO65 – COMMENTI E DICHIARAZIONI
Dopo tanto parlare di un team italiano al giro del mondo The Ocean Race (ne parliamo da anni con disillusioni continue), ecco che proprio poco prima del via con la prima tappa (mancano solo 16 giorni) arriva l’annuncio di qualcosa che gli somiglia almeno un po’: Genova potrà contare, allo start di Alicante di domenica 15 gennaio 2023, su una barca che porta sullo scafo il proprio nome e la bandiera con la storica croce rossa in campo bianco. Non è una barca italiana e non è italiano l’equipaggio (due azzurri a bordo), ma ci sono elementi distintivi qualificanti, che lo rendono un primo passo, un seme dal quale un domani si spera possa germogliare un vero Italy Ocean Team…
La soluzione è arrivata dalla partnership tra The Austrian Ocean Racing e alcune importanti realtà genovesi e italiane: “Austria Ocean Racing Team Genova” (questo il nome completo) parteciperà alle regate di The Ocean Race nella categoria VO65 Sprint. Come ormai noto, i VO65 faranno solo tre tappe, mentre tutto il giro spetterà solo agli Imoca 60.
Vedremo AOR Team Genova alla prima tappa Alicante-Capo Verde di 1900 miglia (che parte tra poco, il 15 gennaio: Saily sarà ad Alicante per raccontarvi tutto da dentro), per poi dare un lunghissimo arrivederci di oltre cinque mesi: se ne riparlerà a giugno, per le veloci e brevi tappe finali che Aarhus (Danimarca), porteranno prima a The Hague (L’Aja, Olanda), 800 miglia, passando per un pit stop a Kiel (Germania) l’8 giugno e infine L’Aja-Genova (15 giugno), un lungo giro dell’Europa di 2300 miglia passando Gibilterra e tornando in Mediterraneo con arrivo per l’ormai famoso The Grand Finale genovese nell’Ocean Live Park di Genova che sarà allestito nel Waterfront di Levante dal 24 giugno al 2 luglio 2023.
PARTNER ITALIANI – Al fianco di Genova sono saliti a bordo Iren, Sangiorgio Marine, Marina Militare e Federazione Italiana Vela. Quello tra la barca austriaca e il capoluogo ligure è, d’altronde, un rapporto che è andato stringendosi sempre più negli ultimi due anni. Il giovane equipaggio guidato dallo skipper olandese Gerwin Jansen aveva emozionato già nella The Ocean Race Europe con una rimonta degna di nota e un sorpasso last-minute ai danni dei lituani di Ambersail-2 all’arrivo della tappa Lorient-Cascais, ben figurando poi anche nelle regate Cascais-Alicante e Alicante-Genova.
DOPPIA BANDIERA – L’imbarcazione avrà quindi una doppia bandiera: quella austriaca e quella italiana. A bordo saliranno anche alcuni velisti italiani. Nella prima tappa Alicante-Capoverde a rappresentare il tricolore saranno Cecilia Zorzi e Alberto Riva. Affiancheranno lo skipper Gerwin Jansen, i fratelli Konstantin e Oliver Kobale, fondatori del progetto austriaco, Michiel Goegebeur, Anna Luschan, Jolbert Van Dijk, Deborah Blair, Ruaridh Wright, Daniel Gaw e Stefan Leitner.
“Come austriaci senza accesso al mare – spiega il capitano del team, Oliver Kobale – siamo entusiasti di aver trovato a Genova un porto così meraviglioso, che non solo offre tutto ciò di cui un team di vela ha bisogno, ma ha anche una vivace atmosfera internazionale che piace a tutto il team. Abbiamo preparato la barca da cima a fondo e siamo grati per tutto ciò che Genova ha da offrire come paradiso dei velisti. È stato un compito immane, ma ci siamo riusciti grazie alla dedizione di tutto il team e al sostegno della città”.
Nonostante i pochi giorni di allenamento, la squadra è pronta a navigare ad alto livello e a riservare qualche sorpresa. “Sebbene la nostra partecipazione all’Ocean Race sia già una vittoria, siamo pronti a spingerci oltre e a puntare a un successo ancora maggiore”, afferma lo skipper del Team Gerwin Jansen.
I giovani fratelli austriaci Konstantin e Oliver Kobale e l’olandese Gerwin Jansen hanno creato il team nel 2020. Da allora sono stati compiuti sforzi per preparare il team e la barca per The Ocean Race. Sono state disputate diverse regate a scopo di allenamento e Sisi ha già completato con successo sei traversate atlantiche. Dal 2021, Genova è il porto di partenza del team, perché la città è votata alla vela e offre eccellenti opportunità per un team di velisti. La ristrutturazione della barca a vela VO65 a Genova, iniziata all’inizio di settembre, è stata sostenuta da Sangiorgio Marine e dall’intera città.
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IL SINDACO DI GENOVA, SEMPRE PIU’ A VELA – Una partnership internazionale che darà ulteriore visibilità a Genova e a tutto il mondo della vela italiana. “Siamo orgogliosi di poter avere una imbarcazione con la nostra bandiera e il nome della nostra città al via di questa straordinaria competizione”, sottolinea il Sindaco di Genova, Marco Bucci. “E’ stato un lavoro lungo e non facile, ma tutti coloro che oggi sono qui, a bordo di Team Genova, ci hanno creduto e a loro va il grazie di tutta la città. E’ un’ulteriore, straordinaria promozione per Genova a livello mondiale e una importante conferma della nostra eccellenza nel mondo della vela e della nautica su scala internazionale”.
IREN, PER L’AMBIENTE MARINO – “Per Iren – ha sottolineato Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren – la costituzione del Team Genova è un’ulteriore e significativa occasione per affermare la nostra vicinanza al territorio e allo sport e il nostro impegno verso gli obiettivi di sostenibilità, con un particolare focus sulla salute del mare. Da sempre, e in particolare in Liguria, la nostra azienda lavora infatti per garantire la qualità dell’ambiente marino, patrimonio comune e bene essenziale per il territorio. Sarà anche un’occasione per mettere al centro dell’attenzione il tema delle risorse idriche, strategico non solo per il nostro gruppo ma per l’intero sistema Paese”.

CONTRIBUTI – Gli austriaci avevano la barca, ma non i soldi per fare la regata. Il percorso per arrivare alla partenza di Alicante non è stato agevole e il contributo di Genova è stato fondamentale. A iniziare dall’intervento di Sangiorgio Marine, il cantiere tutto genovese che vede tra i suoi fondatori un velista olimpico e un grande gruppo industriale, entrambi cresciuti all’ombra della Lanterna. Edoardo Bianchi, ex della classe olimpica (azzurro a due Olimpiadi: Atene 2004 e Pechino 2008) sul catamarano Tornado per lo Yacht Club Italiano, è stato responsabile di diversi progetti di Coppa America, per Land Rover BAR prima, e Luna Rossa Prada Pirelli poi, di cui ha costruito entrambe le barche dell’ultima edizione della regata. San Giorgio Del Porto è una storica e ben consolidata impresa cittadina che opera nel mondo delle riparazioni navali. Insieme hanno dato vita, sulle banchine della Superba, a una realtà dedicata alla produzione e refit di imbarcazioni ad alto contenuto tecnologico e di innovazione. Dalle stesse banchine è salpata lo scorso settembre il Class40 di Ambrogio Beccaria – Allagrande Pirelli, seconda classificata alla Route Du Rhum di novembre.
Il VO65 austriaco è entrato a settembre nel cantiere Sangiorgio Marine e oggi, “vestito” con la bandiera di Genova, si appresta a ripartire. Sullo scafo ci sono i marchi di Iren, importante sostenitore di questo progetto, della Marina Militare Italiana, che grazie all’Istituto Idrografico della Marina ha sostenuto questo grande progetto e della Federazione Italiana Vela con il coinvolgimento di tutta la I Zona FIV (Comitato regionale della Liguria).

La “remise en forme” ha coinvolto l’intera barca: scafo e coperta sono stati portati a carbonio e riparati, così come le appendici (timoni, daggerboards e chiglia); si è proceduto quindi all’allestimento ex novo delle attrezzature di coperta e alla riparazione dell’idraulica di bordo con il supporto di Cariboni, per concludere quindi con la verniciatura ad opera dei ragazzi della San Giorgio Painting.
Soddisfazione anche per Sangiorgio Marine che si conferma eccellenza di livello internazionale. “Un lavoro importante per un altrettanto grande obiettivo. Ovviamente siamo ancora più fieri e orgogliosi del nostro lavoro pensando che questa barca salpa da un cantiere genovese portando per i mari il nome e la bandiera di Genova”, sottolinea Edoardo Bianchi, Ceo di Sangiorgio Marine.
Ci sono poi due partnership istituzionali, Marina e Federvela, di assoluto prestigio ad aggiungere valore alla componente italiana del progetto. Non è chiaro dalle comunicazioni ufficiali se queste collaborazioni abbiano previsto un sostegno finanziario, ma di sicuro c’è un supporto concreto e ben motivato.

MARINA MILITARE A BORDO CON L’ISTITUTO IDROGRAFICO – “La Marina Militare non poteva non essere a bordo del team Genova, dice con orgoglio il Contrammiraglio Massimiliano Nannini, ci abbiamo creduto sin dall’inizio e la nostra collaborazione e presenza non è solo Istituzionale ma vuole veramente portare valore aggiunto alla barca ma più in generale alla regata e al gran finale di Genova. Un ringraziamento particolare al sindaco Marco Bucci e a tutta la squadra che ha lavorato duro in questi mesi, anzi anni per rendere tutto questo possibile. Fair winds and following seas al team Genova.”
FIV A BORDO CON LA PRIMA ZONA (LIGURIA) – “Ci sono occasioni che vanno colte al volo”, sorride Francesco Ettorre, presidente della Federazione Italiana Vela. “Poter partecipare a tre tappe sprint della The Ocean Race rappresenta motivo di orgoglio per tutti noi. Per i velisti italiani rappresenta sicuramente il primo passo verso quella che, mi auguro, sarà la presenza di una barca interamente italiana nelle prossime edizioni. Ringrazio quanti hanno partecipato alla realizzazione e il Cantiere Sangiorgio Marine che in tempi record ha reso possibile questa operazione”.
Evelina Christilin, presidente dello Steering Committee di Genova The Grand Finale, sottolinea il valore aggiunto di Team Genova: “E’ la ciliegina sulla torta, lo possiamo dire. Genova sarà protagonista assoluta di questa edizione dei 50 anni di The Ocean Race che per la prima volta nella storia arriverà in Italia. Vedere la bandiera di San Giorgio anche su una delle imbarcazioni che arriveranno al “Grand Finale” è ulteriore motivo di orgoglio e di straordinaria promozione della vocazione internazionale della città”.
AUSTRIA OCEAN RACING TEAM GENOVA – Equipaggio Regata 1 – Alicante – Capo Verde (15 gennaio): Gerwin Jansen, Skipper; Michiel Goegebeur, Pit; Oliver Kobale, Boat captain; Anna Luschan, Trimmer; Jolbert van Dijk, Navigator; Alberto Riva, Trim, driver; Deborah Blair, Trim; Ruaridh Wright, Watch Leader, trim, driver; Cecilia Zorzi, Trim, driver; Daniel Gaw, Bow; Stefan Leitner, OBR

CECI E ALBI, I DUE VELISTI ITALIANI SU TEAM GENOVA – Alberto Riva, milanese, classe 1992, laureato in ingegneria fisica specializzato in nanotecnologie ha sviluppato la sua passione andando in barca a vela fin da piccolissimo. Ha navigato con alcuni fra i più conosciuti navigatori italiani (Giovanni Soldini, Andrea Fantini, Ambrogio Beccaria) e, come ingegnere, svolge data analysis per team di regata (Azzurra TP52) e segue ricerca e sviluppo di nuovi dispositivi elettronici per la navigazione. Nel 2019 si aggiudica il titolo di Campione Italiano Classe Mini 650 (categoria Proto). Nel 2020 e nell’anno successivo ha conquistato sia il titolo di Campione Italiano Classe Mini 650 (categoria Serie) sia il primo posto dell’International Ranking. Conclude il suo progetto mini tagliando il traguardo alla Mini-Transat 2021 in seconda posizione.
Cecilia Zorzi, nata e cresciuta in Trentino, ha iniziato il suo percorso nella vela sul Lago di Caldonazzo sugli Optimist. Ha proseguito nelle classi giovanili navigando prima in Laser e poi in 470. Nel 2017 è entrata nel gruppo sportivo della Marina Militare, per gareggiare con il Nacra 17. Si è appassionata alla vela d’altura. Dal 2020 ha navigato sia in equipaggio ridotto che insieme a team di 10-12 persone, affrontando ben due giri d’Italia non-stop in regata. Ha regatato con Alberto Bona in Francia sui Figaro 3 e vinto il Campionato europeo double mixed offshore “Nastro rosa tour”. Nel 2022 ha vinto il Campionato del Mondo (Offshore Double handed). In tre anni ha percorso più di 14000 miglia nautiche, di cui 8000 in doppio.
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