SAILING YOUTH WORLD CHAMPIONSHIP TRA RIVA, TORBOLE E MALCESINE – Il prestigioso evento torna in Italia per la quarta volta in 50 anni, dopo Livorno (1979), lago di Como (1982), lago di Garda (1993). Le date: 13-20 luglio, chiusura una settimana prima dell’apertura delle Olimpiadi di Parigi – STORIA DELL’EVENTO E DELLA GIOVANE VELA AZZURRA – VIDEO – COMMENTI

Era nell’aria ed è arrivato l’annuncio ufficiale: l’assegnazione all’Italia del Campionato Mondiale Giovanile 2024, il Sailing Youth World Championship che si svolge da oltre 50 anni (la prima edizione in Svezia risale al 1971!), con la sola eccezione del 2020 causa Covid. La storia dello Youth dimostra che questo passaggio è parte centrale della carriera di moltissimi campioni della vela, medaglie olimpiche e protagonisti del nostro sport. E’ una grande notizia, e ripropone uno dei paradisi velici della penisola: l’alto Garda tra Riva, Torbole e Malcesine, con i suoi scenari, la sua cultura degli sport acquatici, le sue condizioni meteo ideali e pazzesche con vento sostenuto tutti i giorni, la sua capacità ricettiva e organizzativa.

Da lunghissimo tempo l’Italia non era teatro di grandissimi eventi World Sailing, l’ultima volta di uno Youth Worlds risale a 30 anni fa: era il 1993 e si corse proprio sul Lago di Garda. La kermesse torna in Italia per la quarta volta dopo tre edizioni lontane: la prima a Livorno nel 1979, poi lago di Como nel 1982 e quindi la citata tornata sul Garda. Le date dello Youth Worlds di Garda 2024 sono particolari: si corre a poche settimane dalle Olimpiadi di Parigi (la vela a Marsiglia), e la chiusura del Mondiale Giovanile il 20 luglio, precederà di soli sei giorni la cerimonia di apertura dei Giochi, in programma sulla Senna il 26 luglio. Saranno grandi giorni di grande vela da vivere e raccontare, sull’asse Italia-Francia, Garda-costa marsigliese. Un crocevia di sogni e passioni sulle ali del vento.

(Dal comunicato della Federvela) – Sede dei Mondiali sarà l’alto Lago di Garda che diventerà teatro naturale di uno spettacolo senza precedenti dal 13 al 20 luglio 2024, con oltre 900 presenze tra atleti in gara e tecnici, e 11 discipline giovanili impegnate: saranno presenti le flotte maschili e femminili delle classi 29er, 420, ILCA6, Nacra15, Formula Kite e Windsurf Youth iQFOiL.

Il Comitato Organizzatore sarà composto da: Fraglia della Vela Riva, Lega Navale Italiana Riva del Garda, Circolo Vela Arco, Circolo Surf Torbole, Circolo Vela Torbole, Fraglia Vela Malcesine.

Andrea Abodi (Ministro per lo Sport e i Giovani): ”L’assegnazione all’Italia dei Campionati Mondiali Giovanili 2024 è un attestato di fiducia e un prestigioso riconoscimento dato alla Federazione Italiana Vela e al Presidente Ettorre dalla Federazione Internazionale. La manifestazione punterà un riflettore molto importante sul movimento velico italiano, non solo perché sarà la prima volta che la competizione si svolgerà in acque italiane, ma anche perché avverrà nell’anno olimpico e paralimpico, forti dei risultati di Tokyo2020, rappresentando un grande stimolo per le giovani e i giovani azzurri che parteciperanno e si faranno certamente valere. Un banco di prova dei valori tecnici, come hanno dimostrato tanti grandi nomi di questo sport che sono passati proprio dalla rassegna iridata. Un plauso, quindi, va al Presidente Ettorre e alla sua squadra per il lavoro che sta svolgendo per promuovere e diffondere le meravigliose discipline veliche. Ai Mondiali Giovanili 2024 il Ministero per lo Sport e i Giovani garantirà il meritato sostegno affinché il tutto possa compiersi con il massimo successo e garantire le opportune e positive eredità.”

Giovanni Malagò (Presidente CONI): “La storica assegnazione dei Mondiali Giovanili del 2024 all’Italia premia la statura e la credibilità della vela tricolore nel panorama internazionale, gratificando l’operato e la gestione della Federazione presieduta da Francesco Ettorre. Il Lago di Garda diventerà teatro di uno spettacolo senza precedenti, spot formidabile per tutto il movimento. Siamo orgogliosi di questo grande successo istituzionale che conferisce prestigio al Paese grazie alla forza dello sport e diventa volano di importanti ricadute benefiche”.

Francesco Ettorre (Presidente FIV): “Per me e per tutta la Federazione Italiana Vela è motivo di grandissima soddisfazione poter organizzare per la prima volta in Italia i Campionati del Mondo Giovanili; rappresenta un riconoscimento a livello internazionale del lavoro svolto sino a oggi. Per questa opportunità, che definisco una tappa di crescita della nostra Federazione, ringrazio in primis il presidente di WS Quanhai Li; il Governo che, nella persona del Ministro Andrea Abodi, dimostra sempre grandissima sensibilità e concretezza; il CONI e il Presidente Giovanni Malagò che sento sempre particolarmente vicino; il Presidente Vito Cozzoli di Sport e Salute. Un particolare ringraziamento per Walter Cavallucci Council Member di WS, che, ancora una volta, si è dimostrato prezioso nel tessere i rapporti a livello internazionale. Con piacere ringrazio i Circoli che compongono il Comitato Organizzatore, solo grazie a loro è possibile riuscire a far vivere eventi di questa portata sul territorio italiano. Il 2024 sarà un anno particolarmente intenso, ma queste sono sfide stimolanti per chi fa dello Sport il proprio modello.”

Walter Cavallucci (World Sailing Council Member): “È con molta soddisfazione che apprendiamo dell’assegnazione per il 2024 del campionato mondiale giovanile da parte della Federazione Internazionale della vela (World Sailing). Si tratta dell’evento più importante dopo l’Olimpiade per World Sailing: un progetto fortemente voluto dal presidente Ettorre, al quale abbiamo lavorato per mesi. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento dell’obiettivo in modo particolare alla pattuglia dei delegati italiani che fanno parte dei comitati World Sailing. Grazie anche ai tanti amici stranieri che ci hanno supportato. Questa assegnazione ci rende particolarmente orgogliosi per il riconoscimento del grande lavoro che la nostra Federazione svolge da sempre nell’attività giovanile”.

Alessandra Sensini (Direttore Tecnico Giovanile FIV): “Una splendida notizia che i 53° Youth Sailing World Championships si terranno in Italia. Per la prima volta nella storia l’evento più importante della vela giovanile U19 sarà a casa nostra. Come Direttore Giovanile Nazionale non posso che essere contentissima di questa splendida notizia. Da sempre questi campionati hanno visto crescere giovani atleti che poi sono diventati dei veri campioni, in alcuni casi anche leggende. Personalmente ho partecipato a questi campionati tre volte nella mia carriera arrivando terza in due edizioni. Per i nostri U19, averlo in Italia, è una grande opportunità e sono sicura che la selezione si farà dura. E’ un impegno grosso per la Federazione, un grande Challenge!”

LA STORIA DEI MONDIALI GIOVANILI DELLA VELA – Ripercorriamo la storia di questo evento e scopriamo  almeno una parte degli atleti che hanno sfornato e che sono poi diventati grandi interpreti del nostro sport. La prima edizione dei Campionati del mondo di vela giovanile si svolse ad Angelholm in Svezia nel 1971: difficilmente l’IYRU (International Yacht Recing Union, il nome della federvela mondiale a quel tempo, poi diventata ISAF International Sailing Federation, e più di recente World Sailing) poteva immaginare quanto l’evento sarebbe cresciuto. Sedici nazioni partecipanti. Solo un anno più tardi il concetto dei Mondiali giovanili dimostrò subito di crescere: a Travemunde (GER) c’erano 27 nazioni.

Nel 1976 i Mondiali Youth lasciarono per la prima volta l’Europa per dirigersi a Toronto, in Canada, e poi due anni dopo in Australia e Perth nel 1978, dove si fece notare un certo neozelandese di nome Chris Dickson (destinato a diventare uno dei protagonisti di varie America’s Cup). Nel 1984, in Nord America a San Diego, si è aggiunto un terzo evento con il windsurfer Mistral, mentre nel 1987 è stato aggiunto il windsurf femminile, con la vittoria di un’altra atleta che avrebbe molto fatto parlare di se alle Olimpiadi, l’australiana Jessica Crisp.

Negli anni ’90 l’evento ha continuato a crescere con un quinto evento aggiunto, il Laser Radial femminile, e 30 nazioni partecipanti a Muiden (NED). Poco dopo a Villamoura (POR) nel 1992 entra anche il 420 femminile. E’ a Newport, negli Stati Uniti nel 1996, che i Mondiali Youth superano per la prima volta il numero di 40 nazioni partecipanti. Un anno dopo Fukuoka in Giappone ha ospitato i primi Mondiali Giovanili in Asia, e nel 1998 è toccato all’Africa, dove esordisce il settimo evento con il catamarano, aggiunto per la prima volta a Cape Town, in Sud Africa. Nel 2004, e il campionato a Gdynia, la Polonia ha superato il mezzo secolo con 52 nazioni iscritte, e nel 2015 il record è stato stabilito a 76 nazioni a Langkawi, in Malesia.

Mentre i Mondiali della Gioventù sono cresciuti e hanno viaggiato negli ultimi 44 anni, una costante è rimasta: la straordinaria capacità del Campionato di dare al mondo della vela uno sguardo alle sue future stelle. Nel solo terzo Mondiale Youth a Setubal, in Portogallo, nel 1973, Jose Luis Doreste Blanco (ESP) ha vinto una medaglia di bronzo nel Laser prima di rappresentare la Spagna in diversi Giochi Olimpici, culminando con il suo trionfo sul Finn a Busan 15 anni dopo. Il fratello di Doreste, Luis, ha fatto meglio, vincendo sia l’oro dei Mondiali Youth che l’oro olimpico, con la vittoria in Europa nel 1979, prima che le medaglie d’oro olimpiche seguissero nel 470 nel 1984 e nel Flying Dutchman nel 1992. Anche Russell Coutts (NZL) ha completato una notevole serie con un argento Youth 1979 in Laser, divenuto un oro nel 1981, cui è seguito, nel 1984 l’oro olimpico sul Finn, prima di vincere l’America’s Cup come skipper in tre occasioni.

Passando agli anni ’90 la tendenza si intensifica. Il successore di Coutts al Team New Zealand dopo che i kiwi sono tornati a casa con la vittoria nel Louis Vuttion Act 13, Dean Barker (NZL) è un’altra stella che ha vinto l’oro ai Mondiali Youth. La vittoria nel 1990 è stata seguita dall’argento nel 1991, dove a batterlo fu nientemeno che Robert Scheidt (BRA) nel Laser, destinato a diventare un atleta da record con 5 medaglie olimpiche e otto titoli mondiali. Ancora nomi? La norvegese Siren Sundby, il ben noto Ben Ainslie, tuttora il miglior atleta della vela olimpica di sempre con quattro ori e un argento e anche lui ha medaglie ai mondiali giovanili nella sua bacheca dei trofei, oro Laser nel 1995 e argento nel 1994.

E come dimenticare, tra gli altri ori olimpici saliti sul podio ai Mondiali Youth, la velista olimpica tuttora di maggior successo della storia con quattro medaglie nel windsurf (1 oro, 1 argento, 2 bronzi), ovvero la nostra Alessandra Sensini, insieme ad ai vari Mateusz Kusznierewicz (POL), Gal Fridman (ISR), Iain Percy (GBR) e Sarah Ayton (GBR)…

La Sensini, poi, li batte tutti, perché oltre a far seguire ai successi Youth quelli olimpici, è divenuta (ed è tuttora) Direttore Tecnico della vela giovanile azzurra, e ha già dimostrato di valere in questo ruolo, proprio portando a casa alcuni dei successi recenti più belli della giovane vela italiana, sia medaglie che il celebre Nation’s Trophy che proprio negli ultimi anno ha visto l’Italia primeggiare, anche se nel medagliere è in fuga la Francia perché ha accumulato vittorie in epoche con poche nazioni strutturate al via.

Continuando con nomi di velisti protagonisti adesso della grande vela olimpica ed ex medagliati Youth, troviamo Elise Rechichi (AUS) aveva già vinto una medaglia d’argento e una d’oro ai giovanili prima conquistare due ori olimpici 2004 e 2008. O ancora Nathan Outteridge è stato protagonista di vari Mondiali giovanili prima di diventare quello che è, uno dei volti della vela sportiva, due medaglie olimpiche, Coppa America, commentatore tv, di recente ha firmato per il defender Team New Zealand per la AC37.

E aggiungiamo che non sempre futuri campioni hanno primeggiato ai Mondiali Youth, ma vi hanno comunque preso parte: due nomi su tutti: Jason Waterhouse, l’australiano argento Nacra 17 a Rio 2016, e Marit Bouwemeester, laserista olandese con tre medaglie olimpiche al collo.

ITALIA SEMPRE PRESENTE (E AI VERTICI)! – La competitività della vela italiana a livello giovanile è ben nota e ha radici lontane. Anzi, i risultati della fascia giovanile vanno oltre la media della vela italiana in generale. Un trend confermato da sempre anche al Mondiale Youth. In 49 edizioni, oltre 100 nazioni diverse hanno inviato velisti a gareggiare, ma occhio a questo dato: Gran Bretagna, Italia, Olanda e Svezia sono le uniche quattro nazioni ad aver partecipato a tutti i Mondiali Giovanili dal 1971, mentre Canada, Francia, Germania, Svizzera e Stati Uniti sono mancati una volta, e Nuova Zelanda e Australia due. Quasi ogni anno i Mondiali della Gioventù sono riusciti ad attirare nuove nazioni.

I francesi sono la nazione più titolata nella storia dei Mondiali Giovanili avendo conquistato un record di 76 medaglie: 28 ori, 30 argenti e 18 bronzi. Dominano la classifica del Nations Trophy, il premio introdotto nel 1991 per la nazione più performante ai Campionati. Avendo vinto il trofeo inaugurale, lo difesero con successo nel 1992 e da allora lo hanno vinto in altre dieci occasioni. Solo Australia, Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Spagna e Italia sono riuscite a sollevare il trofeo.

LE VITTORIE ITALIANE – Il Nations Trophy è stato istituito solo dal 1991, quindi non dai primi anni dei Mondiali Youth. La prima volta che parla italiano è il Volvo Trophy ai Mondiali Youth del 2006 a Weymouth, a casa degli inglesi, con la nostra squadra trascinata dall’oro di Laura Linares (windsurf). Nel 2013 torniamo a vincere battendo nell’ordine Australia e Nuova Zelanda, grazie all’argento di Matteo Pilati e Michele Cecchin nel 420M, al bronzo di Ilaria Paternoster e Benedetta Di Salle nel 420W, al 7° di Daniele Benedetti nel windsurf maschile e all’argento di Marta Maggetti nel windsurf femminile (che nomi, eh?). Del team fanno parte anche Gianluigi Ugolini e Giulio Zizzari sul catamarano SL16, Zeno Gregorin sul Laser Radial maschile, Martha Faraguna sul Laser Radial femminile.

Torniamo sul tetto del mondo nel 2016, ad Auckland, mettendo dietro nell’ordine GBE e FRA. Una goduria. La squadra: Edoardo Ferraro e Francesco Orlando (420M, 5), Alexandra Stalder e Silvia Speri (420W, argento), Federico Zampiccoli e Leonardo Chistè (29er, 8), Michelle Waink e Lorenza Gadotti (29er, 19), Gianluigi Ugolini e Maria Giubilei (Nacra 15, 4), Paolo Giargia (Laser Radial M, argento), Carolina Albano (Laser Radial W, bronzo), Matteo Evangelisti (RSX M, 6), Giorgia Speciale (RSX W, 6).

Il successivo trionfo arriva appena un anno dopo, nel 2017 a Sanya (Cina), davanti a Israele e USA. In squadra, ancora Edoardo Ferraro e Francesco Orlando (420M, 10), Arianna Passamonti e Giulia Fava (420 W, bronzo), Federico Zampiccoli e Leonardo Chistè (29er, 6), Margherita Porro e Sofia Leoni (29er W, oro!), Alessandro Cesarini e Flavia Saveriano (Nacra 15, 8), Guido Gallinaro (Laser Radial M, bronzo), Federica Cattarozzi (Laser Radial W, 8), Luca Di Tomassi (RSXZ M, 4), Giorgia Speciale (RSX W, argento).

Nel 2018 a Corpus Christi (USA), l’Italia finisce terza nel Nations Trophy, e quarta a Gdynia (POL) nel 2019, l’ultima edizione prima dello stop Covid. Quarto posto anche a Oman 2021, amaro perché a lungo l’Italia è stata saldamente seconda, e comunque ci godiamo l’oro di Federico Pilloni nel windsurf e l’argento di Riccardo Pianosi nel Kite.

L’Italia torna al bronzo Nations Cup, confermandosi tra i paesi leader mondiali della vela giovanile all’ultima edizione: The Hague 2022, in Olanda, 66 paesi al via e altre due medaglie: Riccardo Pianosi (Kite) argento, Camilla Michelini e Margherita Bonifaccio (420) bronzo.

VIDEO PREVIEW DEGLI ULTIMI YOUTH WORLDS 2022 A THE HAGUE (NED)

Newsletter Saily