CERIMONIA ALL’ACCADEMIA DELL’ALTO MARE – Con la Lega Navale Italiana e la Marina Militare, coinquiline: intitolata a Carlo Rolandi la sala conferenze dell’Accademia dell’Alto Mare di Napoli. Qui una raccolta di testimonianze inestimabili di storia della vela
Seguiamo (ammirati e rispettosi) da tempo la crescita del Centro Studi e Tradizioni Nautiche, dentro la sede LNI di Napoli e dell’Accademia dell’Alto Mare. Qui Napoli trova una conferma alla sua vocazione di capitale del mare. E adesso con la targa che intitola a Carlo Rolandi – indimenticata grande figura della nostra vela, da atleta, dirigente, riferimento – una delle sale dove sono custoditi molti dei cimeli che proprio lui negli innumerevoli viaggi velici internazionali ha raccolto. Il CSTN è un rifugio, un contenitore, un archivio, un luogo di studio e riflessione, approfondimento, ricerca, cultura del mare. Questi locali e questa Sala Rolandi, sono qualcosa che ancora non abbiamo misurato e valutato abbastanza, per le potenzialità straordinarie. Salutiamo questa giornata con tante autorità e amici, che segna un altro passo avanti, perchè alla fine tutte le storie continuano.
Una giornata significativa per il mondo della vela e per la promozione della cultura e dei valori del mare. Il 24 novembre è stata intitolata a Carlo Rolandi la sala conferenze dell’Accademia dell’Alto Mare, centro culturale per la diffusione delle tradizioni marinare nato dalla sinergia tra la Sezione della Lega Navale Italiana di Napoli e la Marina Militare.
“Una bella giornata di mare, di sport e di valori marittimi. Carlo Rolandi era un uomo di mare vero e un aggregatore di capacità sportive e dirigenziali. L’auspicio è quello che la sua opera si tramandi alle giovani generazioni”, ha dichiarato il Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana Amm. Donato Marzano che ha tenuto un intervento sulla figura di Rolandi, socio della LNI e tra i fondatori nel 1998 del Centro Studi Tradizioni Nautiche (CSTN) della Lega Navale Italiana che oggi ne conserva il patrimonio librario e i trofei conquistati nel corso di una lunga carriera. “Una manifestazione di successo che ha celebrato un grande uomo, velista e dirigente”, ha ricordato il Direttore del CSTN Paolo Rastrelli: “Qui conserviamo tutto quello che lui ha raccolto per anni con grande meticolosità e ci sentiamo i cultori di questo importante patrimonio”. Presenti alla cerimonia i figli Adele e Luigi Rolandi, che hanno parlato dell’impegno del padre nella promozione della cultura nautica e delle tradizioni marinaresche: “Tornare qui e ritrovare i suoi libri, i suoi trofei e la sua scrivania è fonte di grande emozione. Papà ha voluto che tutto il suo operato sulla vela fosse conservato qui al Centro Studi”.
Carlo Rolandi (1926-2020) è stato protagonista di un secolo di storia del mare e della vela a livello nazionale e internazionale. Da atleta ha collezionato due titoli di campione d’Europa e la partecipazione a nove Olimpiadi. Nel corso dell’evento è stata ricordata la sua amicizia, ma anche la rivalità, con Agostino Straulino, di cui è stato prodiere con la Star ai giochi olimpici di Roma 1960 con le regate disputate nella sua città natale, Napoli, sfiorando il podio e classificandosi al quarto posto. Per 16 anni è stato nel Consiglio Direttivo della Federazione Mondiale della Vela e ai giochi olimpici di Los Angeles 1984, Seul 1988 e Barcellona 1992 è stato componente della Giuria Internazionale. Entrato molto giovane nel Consiglio Federale della Federazione Italiana Vela, Rolandi ne è stato prima Vicepresidente (1977-1980) e poi Presidente fino al 1988. “Per noi come Federazione è stata una figura di riferimento, con diversi ruoli: atleta di alto livello, giudice internazionale, dirigente e presidente federale per due mandati nonché presidente onorario. Siamo grati alla Lega Navale e alla Marina Militare per questo importante riconoscimento a Carlo Rolandi”, ha dichiarato il Vicepresidente della FIV, Giuseppe D’Amico.
Numerose le autorità civili e militari, i rappresentanti delle associazioni legate al mondo della vela, delle federazioni sportive e dei maggiori circoli partenopei, di cui Rolandi era socio e instancabile animatore, che hanno portato la loro testimonianza e partecipato alla cerimonia di scoprimento della targa a lui dedicata.