IL TIMONIERE AUSSIE SARA’ SU AMERICAN MAGIC IN COPPA AMERICA – Velista dell’anno in Australia, varie esperienze in Coppa America, vincitore dell’ultimo circuito SailGP. E’ un valore che sposta gli equilibri. La mamma statunitense è il segreto per far parte del team USA

Nel Coppa-mercato l’acquisto di Tom Slingsby da parte della sfida del New York Yacht Club American Magic è il colpo più eclatante e in grado di spostare gli equilibri. Tom è uno dei fuoriclasse in circolazione e tra i pochi ad avere grande esperienza di vela ad altissimo livello nonostante abbia solo 38 anni.

Nominato velista maschile dell’anno 2022 dalla federvela australiana Australian Sailing, Tom farà la spola tra il verde del suo paese e il rossoblù delle stelle e strisce degli Stati Uniti alla prossima Coppa America. Timoniere due volte campione con SailGP Team Australia, incoronato Team of the Year 2022 ai World Sailing Awards, adesso ha un nuovo obiettivo: aiutare New York a riprendersi la storia.

Slingsby è stato lo stratega e bordo di Oracle Team USA nella vittoria dell’America’s Cup del 2013 e ora torna in una squadra americana con lo sfidante American Magic per Barcellona 2024. Ha vinto la medaglia d’oro olimpica in Laser a Londra 2012 per l’Australia, ma Tom Slingsby è mezzo americano.

“Mia madre è completamente americana e sono orgoglioso di poter correre per entrambi i paesi. Ho un passaporto australiano e uno statunitense. Mio padre è australiano al 100%. Mia madre è americana al 100%. Sono nato e cresciuto in Australia. Penso a me stesso come un australiano, ma se posso competere per qualsiasi altro paese, sono contento che siano gli Stati Uniti e posso rendere mia madre orgogliosa”.

Slingsby dovrà fare un po’ di equilibrismo in vista dell’America’s Cup poiché manterrà anche il suo ruolo di skipper e CEO del Team Australia. “Farò ancora tutti gli eventi SailGP”, ha detto. “Quello non era negoziabile nel mio contratto. Sarà dura, di sicuro il mio programma è pazzesco. Lavorerò a tempo pieno a Barcellona e avrò una settimana al mese per viaggiare a un evento SailGP in tutto il mondo per tornare poi direttamente a Barcellona e rimettermi al lavoro a tempo pieno”.

E’ un destino comune a molti fuoriclasse della vela grand prix contesi da team ben finanziati e con contratti blindati da avvocati. Presto (se non è già così) vedremo velisti gestiti da agenti come nel calcio o nell’automobilismo. Che sia un segnale di crescita o meno dello sport della vela, lo dirà il tempo: i dati da considerare sono sempre il pubblico e i soldi.

Newsletter Saily