
IL BRIEFING METEO HA EVIDENZIATO I GROSSI RISCHI DALL’EVOLUZIONE DELLA DEPRESSIONE – La decisione della Direzione Regata durante la riunione degli skipper. Molti avevano già programmato la sosta di sicurezza a Roscoff, ma c’è anche chi ha votato contro il rinvio! Una grande organizzazione stravolta dalla scelta obbligata – REAZIONI, PEDOTE, BONA, BECCARIA, FORNARO: GIUSTO COSì
(Quella in copertina è la carta Windy con la previsione al 7 novembre, due giorni dopo la partenza della RDR… Facile capire i motivi del rinvio)
News Flash: Dopo il rinvio a causa del maltempo, l’organizzazione della regata ha annunciato questa mattina che la partenza della dodicesima edizione della Route du Rhum è prevista mercoledì 9 novembre alle ore 14.15.
Un briefing meteo con gli skipper verrà organizzato il giorno prima, martedì alle ore 11.
BREAKING NEWS – La partenza della dodicesima edizione della Route du Rhum è posticipata. E’ in corso a Saint Malo un briefing tra skipper, organizzatori e direzione della regata durante la quale, viste le condizioni meteo che dovrà affrontare l’eterogenea flotta della transat in solitario, è stato annunciato il posticipo a martedì o mercoledì della partenza, inizialmente prevista per domani domenica 6 novembre alle ore 13.02.
Le due perturbazioni attese da oggi pomeriggio lungo il canale della Manica e nel Golfo di Biscaglia fermano la Route du Rhum. Gli organizzatori hanno comunicato stamani la scelta di rinviare a martedì sera o mercoledì mattina la partenza della regata. Nemmeno la presenza del presidente francese Macron, prevista per domani, o le difficoltà legate alle maree e al far rientrare nelle chiuse le barche già uscite ha fermato gli organizzatori, che di fronte a un meteo “impossibile” hanno scelto, per la prima volta nella storia di questa regata, di rinviare.

Per lasciare passare la burrasca, molti concorrenti avevano già annunciato la loro intenzione di fermarsi a Roscoff uno dei pochi porti della Manica accessibile a qualsiasi ora della marea. Altri avevano addirittura rinunciato a partire all’ora prevista. Più articolata e formale l’azione da parte della Class40, la più rappresentata in questa edizione della RDR, che ieri ha formalmente richiesto alla direzione il posticipo della partenza. Secondo le nostre fonti, soltanto dieci skipper Class40 hanno votato contro il posticipo.
LE REAZIONI/1 GIANCARLO PEDOTE: DECISIONE SAGGIA – “E’ una decisione saggia” ha dichiarato GIancarlo Pedote, skipper di Prysmian Group in IMOCA, uno dei quattro italiani in partenza. Pedote che aggiunge “Non mi aspettavo una decisione del genere vista la complessità logistica di questa regata. Per una volta il buon senso da parte della direzione di regata ha prevalso sugli imperativi mediatici, gli sponsor e tutto il resto. E’ la decisione giusta per garantire la sicurezza della flotta anche perché le previsioni meteo sono ancora peggiorate questa mattina.”

LE REAZIONI/2 ALBERTO BONA (IBSA): “IL RINVIO UNA DECISIONE GIUSTA, ORA RIORGANIZZARSI E SUPERARE IL CALO DI TENSIONE” – “Penso sia la decisione giusta – ha dichiarato Alberto Bona – avrei trovato poco comprensibile lanciare una partenza in queste condizioni, soprattutto perché sarebbe stata una prova di sopravvivenza e non una regata. Adesso bisogna prendere fiato, perché il meteo ha messo tutto il team di IBSA sotto tensione, ero pronto a una prova molto difficile. Ora cade l’adrenalina, riorganizzarsi non è scontato e non è facile stare qui due giorni ad aspettare. Attendiamo le prossime informazioni ufficiali, e intanto organizziamo la ripartenza”.

“Départ décalé!”, in 44 anni di storia della Route du Rhum non era mai stata pronunciata questa frase dall’organizzazione delle regata. Invece stamattina alle 11:00 durante il briefing sul meteo il Direttore della corsa Francis Le Gof è stato costretto a pronunciarla.
LE REAZIONI/3 AMBROGIO BECCARIA: DECISIONE STORICA, LO SPORT CAMBIA – “Una decisione storica che non sarebbe stata presa anni fa”, commenta Ambrogio Beccaria. “Lo sport si sta evolvendo e la sicurezza adesso è giustamente al primo posto. Si tratta di 138 barche e non si può rischiare. Sono contento perché per la vela oceanica in particolare per la Route du Rhum è un grande passo avanti! Del resto, se in montagna ci fosse elevato rischio bufera, nessun alpinista partirebbe per una scalata” .
“Le condizioni meteo sono particolarmente dure per diversi motivi”, continua Beccaria. “Il primo è che avremmo dovuto affrontare una tempesta con raffiche a più di 60 nodi per una dozzina di ore e 45 nodi di media per mezza giornata. Le nostre barche erano pronte a farlo, ma il problema era anche lo stato del mare molto incrociato. Avremmo dovuto attraversare il fronte in una zona di basso fondale il che avrebbe significato rompere onde di 8 metri, questo le rende più ripide e verticali. Inoltre il coefficiente di marea molto alto, che provoca correnti forti, avrebbe reso il tutto una bomba pronta a esplodere. Avremmo potuto ridurre le vele, ma si trattava comunque di un vero e proprio ciclone in arrivo da Nord Ovest”.
LE REAZIONI/4 ANDREA FORNARO: “FATALISTA, SI ERA PRONTI, MEGLIO COSI'” – Intervistato a bordo dal collega Andrea Falcon, Fornaro sul suo Class40 si era detto “Pronto ad affrontare quello che verrà, il meteo non dipende da noi, dobbiamo essere pronti a quello che arriva. Ho provato la tormentina, tre mani di terzaruoli, ho molte riserve di galleggiamento, in qualche modo dall’altra parte ci arriviamo!” Così si esprime prima della decisione del rinvio. Una volta appresa la decisione degli organizzatori, anche Andrea si è detto più tranquillo e sereno. Con un siparietto simpatico: “Vuoi sapere la mia vera preoccupazione? Te la faccio vedere: questo è l’alternatore di riserva del motore, unica fonte di energia a bordo, se si rompe devo cambiarlo, e non è una cosa banale…”
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