C’E’ GIA’ CHI PARLA PERSINO DI UN FUTURO OLIMPICO NON LONTANO – Il Wing Foil è la specialità velica del momento. Facile (per non dire immediata), economica, per tutti, ma anche tecnologica e soprattutto volante. Guida e consigli
di Miki Cerquetti
Un ibrido assoluto, un miscuglio di vecchie idee (il wing è un sistema sperimentato dagli americani nell’80 ma con strutture rigide, abitualmente utilizzato sul ghiaccio o sulla neve), adattato alla tecnologia gonfiabile del kite e con nuovissime tecnologie composite che permettono la costruzione di piantoni foil dall’incredibile rendimento. Benvenuti nel mondo del Wing Foil, la tavola a vela del momento.
I recenti mondiali del Garda hanno fatto vedere questi campioni che sfrecciano a trenta nodi, fanno notevoli evoluzioni, manovrano in maniera incredibilmente veloce e fluida. Gli atleti più leggeri (e giovani) superano ormai i 30 nodi, ma per un buon rider superare i 2525 nodi è più che fattibile.
VOCI OLIMPICHE – Già si comincia a parlare di una disciplina che potrebbe arrivare alle Olimpiadi, anche perchè gestita da una classe che è già olimpica (il Kite). A differenza del kite, che ha complicazioni tecniche di spazio materiale e necessita di spiaggia o lift adeguato, il wing è molto più agile e semplice, persino più del windsurf non avendo neanche albero e boma rigido. Tutta l’ala è gonfiabile e si tiene con le braccia!
Questa la differenza che ha fatto riproporre questo sistema in maniera così prepotente. A differenza dalle ali a struttura rigida, la struttura gonfiabile è molto più pratica e sopratutto gestibile in acqua. Anche la tavola è molto semplice e l’esperienza di windsurf e kite ha permesso immediatamente un livello di costruzione praticamente perfetto. Sicuramente c’è ancora spazio per l’evoluzione anche se, ai livelli alti, la maggior sofisticazione si paga!
I sistemi foiling su tavola sono efficentissimi al punto tale che oramai gli atleti riescono a navigare solo con la tavola “pompando” con le gambe ed utilizzando il foil come un remo. Per credere basta cercare su youtube “dock start” e trovare diversi video come questo:
Il sistema foiling viene anche utilizzato nel surf, e permette planate lunghissime su onde altrimenti non surfabili a velocità incredibile. Il wing foil è un pò il mix di tutte queste tecniche, l’ala serve per la propulsione ma, una volta presa l’onda, viene tenuta al “guinzaglio” totalmente inattiva mentre si surfa.
Alcuni atleti prendono velocità e planata con il wing poi lo abbandonano in acqua, surfano senza nulla per poi recuperare l’ala. Il wing foil ha una bolina impressionante, è leggero sulle braccia anche se molti cominciano ad usare un trapezio particolare.
Va detto che anche il surf foil fa impressione, oramai i ragazzi entrano in acqua surfando onde piccolissime ed escono senza nuotare tutto con il pompaggio sulla tavola. Molti appassionati del windsurf e del kite oramai prediligono questo nuovo gioco. La maggior semplicità d’uso, la possibiltà di poter usare tavole gonfiabili, lo rende un must perfetto per la noia da rada o da porto, sta diventando un oggetto sempre più presente sulle barche.
SAFETY FIRTS – Cerchiamo quindi di dare qualche basilare informazione, partendo da una prima considerazione: safety first, la sicurezza prima di tutto! Quindi sopratutto nell’approccio, muta a gambe lunghe (protegge dai tagli del foil gambe e corpo), casco e impact vest galleggiante. L’abbigliamento ormai tipico di ogni tavola a vela foiling, che sia wing, surf o kite.
MATERIALI E COSTI – Cominciamo con l’accennare all’usato che permette di approcciare alla disciplina con costi accettabili sul nuovo: un’ala 6 mq costa poco meno di 1000 euro, un piantone un altro migliaio e la tavola idem. Quindi il costo iniziale è di circa 3000 euro.
Oggi ci sono marche dedicate esclusivamente al wing (vedi Ensis) ma praticamente tutte le brand hanno inserito il wing foil in catalogo. Si può iniziare comprando solo l’ala e facendo pratica con un sup o una tavola da windsurf con buon galleggiamento. Con vento si ha anche una buona navigazione.
La tavola va scelta in una fase iniziale in base al peso e si misura a litri: in genere chi è alle prime armi prende una tavola che garantisca un minimo di galleggiamento in posizione statica, quindi calcolando il proprio peso più 20/30 litri. Tutto il sistema è vincolato da speciali cime di derivazione surfistica per non separarsi: il leash.
Tutti i negozi di windsurf e kite oramai hanno il reparto wing, conviene sempre informarsi con il fornitore di fiducia! Non dimenticate che serve una buona pompa ad alta efficenza! L’ala wing va gonfiata ad alta pressione.
Nel foil merita particolare attenzione la dimensione dell’ala anteriore, per i principati non meno di 1500 comunque. Ma in genere conviene comprare facendosi sempre assistere dal maestro o dal negoziante di fiducia. Dopo le prime 20/30 uscite si può ragionare su attrezzature e misure più adatte, ma ognuno ha le sue taglie.
OCCHIO ALLE GINOCCHIA – Ripeto , sopratutto per le prime esperienze muta a gamba lunga e ben imbottita sul ginocchio! Nelle primissime esperienze una ulteriore protezione alle ginocchia non guasta! Tutta la prima fase di navigazione è in ginocchio e a lungo andare può dare fastidio.
CONSIGLI PER IMPARARE – Acqua piatta e buon vento! Prima di salire fate sempre un adeguato riscaldamento muscolare, il wing è molto fisico. Ideali i laghi e gli spazi di mare di laguna con assenza di onda. Inutile ricordare le regole principali di sicurezza sopratutto se si esce da soli e con vento da terra.
I primi passi si fanno a terra prendendo confidenza con l’ala e imparando la manovra di stacco e sollevamento in piedi. L’ala wing ha una funzione di sollevamento ed una di navigazione e poi può essere azzerata in velocità. Una buona esperienza di windsurf o kite sicuramente aiuta.
Ben diverso paio di maniche invece (!) abituarsi e prendere piede con la navigazione in foil… Sopratutto se non si ha esperienza, serve un pò di pazienza e sopratutto una adeguata intensità di vento, mai troppo forte nè troppo leggero. Non mollate ai primi tuffi, arriverà il vostro momento!
Resta il fatto che trovare un maestro è fondamentale, ed è meglio andare sugli spot tradizionali del windsurf o kite con termiche affidabili. Parliamo dei solito posti: Garda, Talamone, Vindicio e compagnia bella, l’Italia offre ottime alternative basta chiedere e guardarsi in giro. Serve anche un fondale abbastanza profondo almeno 150 cm. Attenzione ai fondali rocciosi si rischia di rovinare seriamente il foil.
Quando si impara, bisogna affinare le tecniche di pompaggio e navigazione: anche questo dipende dall’esperienza. Ma conviene sempre affidarsi a una scuola con assistenza e consigli.
DOPO VIENE IL BELLO! – Dopo il primo bordo bisogna prendere confidenza con questo nuovo mondo e prima di poter acquisire scioltezza e padronanza in manovra ce ne vuole. Ci vuole tanta pratica e tante ore di navigazione. Ma la sensazione è che tutti coloro che sono passati al wing foil si appassionano e non riescono a tornare indietro.
DOVE PU0′ ARRIVARE QUESTA SPECIALITA’ – Il futuro riserverà sorprese. Attualmente la misura classica di tavola è intorno ai 100l. Ma stanno avendo una incredibile diffusione le tavole gonfiabili. In questo caso veramente in una piccola valigia entra tutta l’attrezzatura necessaria a uscire e divertirsi con tavola, vela e foil!
Sicuramente l’evoluzione delle ali è delle tecnologie è tumultuosa. Se divenisse disciplina olimpica è facile immaginare che i costi dell’attrezzatura top level aumenterebbero. Ma intanto per divertirsi basta poco, come dimostrato è una disciplina molto semplice e divertente. Basta stare attenti a calibrare bene le energie sopratutto con vento ai limiti.
TUTTE LE ETA’? – Il wing foil puo’ essere per tutti, con un minimo di adeguata preparazione fisica. A parte il rischio di tagliarsi cadendo con il foil, lavorano parecchio i gomiti e le braccia. L’avanzata età di chi vi scrive e dei relativi coetanei – che ormai viaggiano tra protesi, antiaggregganti, dolori reumatici e articolari – ha evidenziato che comunque il WF è fattibile, non è richiesto un super fisico, è sicuramente più importante tanta pazienza specie all’inizio.
Vedrete… la prima sensazione di scollamento della tavola dall’acqua è partenza foil ripaga tutte le sofferenze!