SCINTILLE TRA AZZURRI: ITA 3 VINCE PROTESTA CONTRO ITA 5, I DETTAGLI – Appendice alla quarta giornata del Mondiale 470 Mix, Giacomo Ferrari e Bianca Caruso protestano Marco Gradoni e Alessandra Dubbini per incrocio mure a sinistra. La nuova classifica. Solo altre tre regate prima della Medal

Si surriscalda l’atmosfera agonistica al Mondiale 470 in Israele. A margine della nona prova, una protesta tra barche italiane ha impegnato la Giuria Internazionale. ITA 3 (Giacomo Ferrari e Bianca Caruso, ricordiamo che sono bronzo Europeo in carica) ha protestato ITA 5 (Marco Gradoni e Alessandra Dubbini, che dopo nove prove erano al 7° posto con prospettive robuste di Medal Race e speranze di attacco al podio) per incrocio mure a dritta (ITA 3) e mure a sinistra (ITA 5). La Giuria ha valutato, anche in base a un testimone tedesco chiamato in causa da Giacomo e Bianca, che ITA 5 non ha dato acqua e ha costretto ITA 3 a poggiare per evitare la collisione. Alle 18 di ieri sera, la IJ (composta da Manuel Ken Gamito, Iskra Yovkova, Shlomo Goldstein, Bojan Gale e Zvika Ben-David) ha deciso: ITA 5 DSQ in regata 9 per infrazione della RRS 10.

Per effetto di questa squalifica (31 punti, divenuta lo scarto per Marco e Alessandra, che si caricano però di un pesante 27 precedentemente scartato) la nuova classifica vede scendere fuori dalla top-10 Gradoni-Dubbini, adesso al 13° posto con 80 punti, anche se non lontani in termini di punteggio dal 10° posto (76 punti), ma con solo altre tre prove di Qualifica per sperare di ritornare in Medal Race per sabato 29. Dietro di loro al 14° posto con 83 punti, una situazione non molto diversa, Elena Berta e Bruno Festo. Giacomo Ferrari e Bianca Caruso nei rimpasti post-Giuria guadagnano una posizione, dal 22 al 21, sempre a 98 punti.

Una protesta fra equipaggi della stessa squadra a un Mondiale non è cosa da tutti i giorni, ma non rappresenta certo una novità. In acqua succedono cose che sono normate da un Regolamento e si deve essere pronti a fare i conti anche con quanto accade a terra. D’altra parte l’episodio descrive bene la situazione di confronto crescente, diciamo pure di rivalità aperta, tra Giacomo Ferrari e Bianca Caruso da una parte e Marco Gradoni e Alessandra Dubbini dall’altro, alimentata dal buono livello anche internazionale di entrambi e da scelte di preparazione non sempre comuni. Senza considerare che la crescita esponenziale di Elena Berta col nuovo prodiere Bruno Festo (insieme da pochi mesi) impone di inserirli nella corsa alla qualifica e poi alla selezione per Parigi (Marsiglia) 2024, che in questa classe si annuncia caldissima.

Al momento di scrivere questo aggiornamento, per il Day 5 sembra ci sia vento più forte del previsto. Aggiornamenti appena possibile.

(27.10) REPORT ORIGINARIO DEL DAY 4 – ANCORA ALTI E BASSI PER GLI ALTRI ITALIANI – In testa Luise Wanser e Philipp Autenrieth (GER) assediati da due equipaggi francesi, Matisse Pacaud e Lucie De Gennes e Camille Lecointre e Jeremie Mion. Elena Berta e Bruno Festo 14; Giacomo Ferrari e Bianca Caruso 22; Benny Di Salle e Francesco Padovani 34

In una giornata più di costanza e attenzione che di brillantezza (11-14), Marco Gradoni e Ale Dubbini rafforzano le prospettive di Medal Race, passando dal 9° al 7° posto, con una top-ten terremotata da molti cambiamenti e un tentativo di fuga dei primi cinque in classifica, a partire dalla gran giornata di Matisse Pacaud e Lucie De Gennes (FRA, 3-3) che si portano a 7 punti dalla vetta dove resistono Luise Wanser e Philipp Autenrieth (GER, 15-2). Tornano in alto i giapponesi Kejiu Okada e Miho Yoshioka (6-5), a dimostrazione che basta poco per scalare la classifica.

Ci avevano provato iniziando alla grandissima Elena Berta e Bruno Festo, ma poi sono scivolati nella manche seguente (1-28), la media li riporta comunque al 14° a soli 14 punti dal decimo posto utile per la Medal. Si puo’ provare.

Speranze affievolite invece per Giacomo Ferrari e Bianca Caruso (29-13) che restano a galleggiare al 22° posto con troppa gente e troppi numeri da far girare per recuperare. I due bronzo mondiale europeo in carica possono provare a chiuderla comunque in bellezza. Benny Di Salle e Francesco Padovani (3-19) sono quarti della Silver.

DETTAGLIO DAY 4: LA PROVA VINTA DA ELENA E BRUNO – Elena Berta e Bruno Festo non hanno fatto una delle loro migliori partenze e sono state costretti a poggiare dietro alla maggior parte della flotta che stava arrivando a mure a dritta. Tuttavia hanno trovato uno loro ‘posto al sole’ con un po’ di aria libera, per continuare a lavorare sulla loro prova. “Dopo un paio di metri eravamo già in una buona posizione, avevamo un corridoio di aria libera. Abbiamo preso il salto e poco dopo eravamo in testa” ha detto Festo.

Anche se gli italiani hanno vinto la prova, con un buon vantaggio sul resto della flotta, Berta ha detto che non è stato facile. “Non puoi mai dire che è facile, ma è più facile combattere da davanti che non combattere dal centro. Quando sei avanti hai la possibiltà di scegliere e di controllare, cose che non hai quando sei di nuovo nella flotta.” La vittoria li porta al 14° posto assoluto e con una possibilità di accesso alla Medal Race. 

SOLE NASCENTE – Tetsuya Isozaki e Yurie Seki (JPN) hanno avuto un campionato difficile, lottando sempre sul retro della flotta gold, ma oggi hanno il loro lavoro, inserendosi in una posizione di vantaggio durante il corso della seconda prova. Questa vittoria porta i giapponesi al 21° posto assoluto.

NUOVE LEVE NELLA FLOTTA – Gli artisti della giornata, tuttavia, sono stati i reigning Youth World e i campioni europei Matisse Pacaud & Lucie de Gennes (FRA), che hanno surclassato i loro rivali più anziani e più esperti, ottenendo un 3-3. Questo team di ventunenni ha dovuto rivedere i suoi obiettivi durante il corso dell’evento: “Volevamo avere la possibilità di entrare in Medal”, ha detto Pacaud. “Ora siamo al 2° posto assoluto e vorremmo cercare di rimanere tra i primi cinque, forse i primi tre”.

Hanno chiamato la loro barca Hyperloop, come il futuristico progetto di Elon Musk. “Volevamo scegliere un nome per rendere la nostra barca più veloce”, ha detto de Gennes. “Eravamo davvero veloci con vento forte quando abbiamo iniziato a navigare con il 470 e Hyperloop sembrava un buon nome per la barca”. Questi due sono davvero un bel prospetto.

I TEDESCHI RIMANGONO IN TESTA – Dopo la prima prova della giornata, la squadra stand-out di ieri, Camille Lecointre & Jérémie Mion (FRA) è entrata brevemente in vantaggio generale grazie a un 4° posto. I tedeschi hanno vacillato con un 15° posto, ma nella gara successiva le sorti sono state capovolte. Luise Wanser & Philipp Autenrieth (GER) si sono ripresi con un 2° posto mentre Lecointre & Mion sono scivolati al 23° posto. Quindi la Germania conserva ancora una volta il pettorale giallo, mentre è il giovane team francese  a sostituirsi al team ‘senior’ Francese, ora al 3°. A solo un punto dal podio ci sono Jordi Xammar Nora Brugman (ESP) il cui 2° posto ha iniziato a renderli una minaccia per la classifica generale, ma il cui successivo 18° posto ha fatto cadere di nuovo gli spagnoli da una posizione di potenziale vantaggio. 

Le due prove programmate di venerdì concluderanno l’evento per flotta gold, sarà infatti il turno della Medal Race. La prima partenza di venerdì è fissata per 1300 ore. Per il live tracking: https://www.sport5.co.il/articles.aspx? ID cartella=6045&docID=418043

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