Inizio con il botto del Campionato del Mondo 470, a Sdot Yam, in Israele. La flotta è stata divisa in due batterie da 30. Facendo un pò i conti, per entrare in gold, bisogna dimostrare di avere una costanza di risultati fuori dagli schemi. Se non ci fosse ancora lo scarto i Giapponesi Keiju Okada e Miho Yoshioka sarebbero già davanti, avendo ottenuto tre prove nei primi dieci (1-7-5). I team, in realtà, sono già in grado di scartare la loro prova peggiore, quindi in testa alla classifica c’è la Germania di Wanser e Autheriet, che oggi ha piazzato un 21 nella prima prova, seguito da 1-2. Siamo sicuri che, essendo solo al primo giorno di un evento così lungo, i Tedeschi farebbero carte false per fare cambio di posizione con i Giapponesi, ora quarti.

Autenrieth sa benissimo che un 21 pesa moltissimo e sta come la spada di Damocle sulla testa del team, ma almeno i Tedeschi si possono godere questo primo giorno da leader: “Non ci è sembrato un buon inizio del campionato, sicuramente vogliamo tenerci questo 21 come scarto. Nel complesso è stata una buona giornata e ci siamo ripresi bene.” Wanser scherza su come un risultato così mediocre l’abbia risvegliata: “Ci ha messo sotto pressione e credo che abbiamo reagito bene.”

Come già avevamo visto con il campo di regata di Brest, tanto quanto quello di Cagliari sotto il Maestrale, anche il campo di Sdot Yam sembra essere un pò “ballerino”, nessuno dei due lati era davvero quello favorito, è stata un questione di avere pazienza e di sapere quando virare sul salto. Provare per credere, la costanza è qualcosa di davvero difficile da trovare. Andatelo a chiedere ai Cinesi Jianyong Xu e Yahan Tu che, proprio come i colleghi Tedeschi, sono partiti in quarta con un primo, seguito da un 18-3 e che ora siedono in seconda posizione.

Durante la regata il vento si è alzato dagli 8 ai 12 nodi, la bandiera Oscar è stata quindi dispiegata, dando via ad uno degli incubi più temuto dai velisti: il free pumping. Immaginatevi le andature portanti, ma senza mai fermarsi, con il cuore in una mano e i polmoni nell’altra. Rocking, ooching, rolling (dipende da quale azione state commettendo, in questo caso l’inglese è più specifico dell’italiano) e chi più ne ha, più ne metta. Questo è stato un bene per gli Spagnoli Jordi Xammar e Nora Brugman, che ad un certo punto si sono trovati a combattere nelle retrovie della flotta, durante la seconda prova. Xammar e il suo precedente prodiere, Nico Rodriguez, erano famosi come “pionieri del pompaggio” e ci sono volute tutte le skills dello Spagnolo per salvare la prova.

Giornata interessante per i team favoriti con Xammar e Brugman che chiudono con 2,13,10, mentre i neo Campioni Europei Anton Dahlberg e Lovisa Karlsson, dalla Svezia, si portano a casa 12,13,2. “Giornata davvero impegnativa” commenta Dahlberg. “Bisognava davvero trovare il momento perfetto per virare. Noi non siamo nemmeno partiti bene, domani vogliamo giocarcela di più.”

Solo quattro team sono riusciti a mantenere i loro risultati nella top 10: i Giapponesi, Okada e Yoshioka, i Brasiliani Rodrigo Duarte e Luiza Barbachan (7-1-8), gli Israeliani Gil Cohen e Noam Homri (4-7-9) e i nostri Italiani Marco Gradoni e Alessandra Dubbini, che con 10-1-5 siedono in terza posizione e che così commentano la loro giornata: “Ottima giornata solida con tre buoni piazzamenti nonostante fosse difficile strategicamente: in entrambe le flotte agli apici ci sono stati equipaggi diversi prova per prova. La prima prova abbiamo fatto un gran recupero che ci ha permesso di ottenere una top 10, la seconda un’intuizione strategica ci ha fatto fare un buono scacco alla flotta che siamo riusciti ad amministrare fino all’arrivo, l’ultima forse è l’unica dove abbiamo buttato 2 o 3 punti col senno di poi, ma è stata comunque un’ottima regata. Siamo contenti della giornata anche se siamo consapevoli che c’è ampio margine di miglioramento e la strada è lunga.” and Rodrigo Duarte e Ana Luiza Barbachan (BRA) who scored 7,1,8 to lie in 7th overall. The local Israeli team of Gil Cohen & Noam Homri (ISR) who are 11th overall with scores of 4,7,9.

Per Duarte questo Campionato segna il ritorno alla vela Olimpica: “Ho fatto un Campionato del Mondo 470 una sola volta, penso fosse il 1995 e avevo 15 anni. Ho poi fattouna Campagna Olimpica in 49er e pensavo di aver chiuso la mia carriera da atleta dopo Pechino 2008. Ora la vela è diventato un hobby e me la godo di più. La mia prodiera, Ana Luiza Barbachan, è andata ai Giochi Olimpici di Tokyo, è fantastica ed ha un talento pazzesco. Lei è il motivo per cui sono tornato a questo tipo di competizioni. Il 470 è una bellissima barca. Vecchia, si, ma io mi diverto molto, specialmente in poppa. Non è facile capire la tecnica, ma sono davvero contento della nostra giornata.”

Giacomo Ferrari e Bianca Caruso, recente medaglia di bronzo al Campionato Europeo 470, sono 17 con 2-21-12. Elena Berta e Bruno Festo (17-3-16) sono 28 e Benedetta di Salle-Francesco Padovani (22-19-7) sono 33.

Prima partenza per domani, ore 14 ora locale, ci si aspetta di concludere le altre due prove e di chiudere le fasi di qualifica. Da Mercoledì non si scherza più, inizieranno le finali. Vi lasciamo il link per il live streaming: https://www.sport5.co.il/articles.aspx?FolderID=6045&docID=418043.

Newsletter Saily