DUE AZZURRI IN TOP-10 MONDIALE – Colpi di scena, adrenalina a mille, finale dopo finale, fino alla fine con il battito accelerato. Lo Sloveno Toni Vodisek e la statunitense Daniela Moroz tornano a casa con l’oro al collo. Bene Riccardo Pianosi (5) e Lorenzo Boschetti (8) anche in vista del Mondiale di qualifica di Den Haag. La prua verso una sola direzione: Parigi 2024

di Francesca Frazza

Che spettacolo ci hanno regalato le Medal Race Series qui a Cagliari, nella giornata conclusiva del Campionato del Mondo Formula Kite 2022. Mirco Babini lo aveva detto, sono un misto di velocità, adrenalina e gestione del rischio, dove i primi sei sono avvantaggiati dal sistema, ma nulla è certo fino alla fine. Questa cosa agli atleti di Kite Foil sembra piacere moltissimo. La verità è che, nonostante il vantaggio acquisito, dipendentemente dalla posizione in classifica, anche il decimo qualificato può avere accesso alle medaglie, così come accade nella classe IQ Foil, ma c’è anche un qualcosa di meritocratico, dato appunto da questi “bullet”, da questi vantaggi acquisiti.

LE INTERVISTE A CALDO, IN SPIAGGIA, AI DUE CAMPIONI DEL MONDO! LE REAZIONI DI TONI VODISEK (SLO) E DANIELA MOROZ (USA)

Dal tracker e da terra, le Medal Race Series non rendono abbastanza, il meglio lo si vede dal vivo, quando si è in acqua con loro. Si percepisce la velocità in tutto, non solo nelle tavole che sfrecciano a più di venti nodi, ma anche nello svolgimento del percorso, nel dare le partenze, una dopo l’altra, senza nemmeno avere il tempo di respirare. Semifinale dopo semifinale, finale dopo finale, spingendo a collezionare i primi necessari ad accedere allo step successivo.

Nelle semifinali gli uomini sono stati puliti e veloci. I francesi Theo de Ramecourt e Axel Mazzella erano già in vantaggio di due bullet, entrando nelle Medal Race Series come quarto e terzo della classifica generale. Vincendo le rispettive semifinali al primo colpo, hanno strappato immediatamente strappato il ticket per la finalissima con il Singaporese Max Maeder e con lo Sloveno Toni Vodisek. Nessuno schianto, nessun urlo, tutto è filato liscio come l’olio. In finale Toni Vodisek e Max Maeder si sono dati del bel filo da torcere. Vodisek, entrando in prima posizione, aveva bisogno di una sola vittoria per battere il Singaporese. Succede che nella prima finale Maeder batte Vodisek, non di tantissimo, ma quel tanto che è bastato a portarli a pari punti, in questo caso a pari primi.

Parte la seconda finale, Vodisek arriva in boa sottovento ed ingaggiato, i kite si toccano, Vodisek prende la palla al balzo e urla un “protest” secco. Maeder viene quindi penalizzato, Toni Vodisek è il nuovo Campione del Mondo. Ci dice che è di Koper, a cinque minuti dall’Italia e che l’intervista la fa in italiano: “Sono proprio felice di aver avuto questa possibilità, di venire qui e di vincere. La regata è stata molto difficile, sono sempre stato dominante, ma questo chiaramente porta un pò di stress, che è difficile da spiegare se non sei qui, a fare questi eventi. Sono stati tutti bravissimi, Theo, Axel, Maximilian Maeder è velocissimo, questa regata però è stata mia.”

AZZURRI: PIANOSI 5, BOSCHETTI 8, BILANCIO POSITIVO – Due gli Italiani che si sono battuti nelle Medal Race Series, Riccardo Pianosi è entrato come quinto e Lorenzo Boschetti come ottavo e in queste posizioni terminano il loro Campionato del Mondo. Fortissima la semifinale B, con Boschetti, Pianosi, Taradin e De Ramecourt e alla fine è stato proprio il Francese a prendersi il posto per la finale. Un ottimo mondiale e un’ottima stagione per i due Italiani, che ben fa sperare anche in vista del prossimo mondiale di qualifica olimpica di Den Haag 2023. Per il posto olimpico come nazione nel Kite abbiamo ottime prospettive, la selezione tra i due atleti sarà il tema dei prossimi mesi: interessante e appasionante!

Decisamente più combattute le semifinali femminili, specialmente la semifinale B che ha visto lo svolgimento di ben tre round, prima che Katie Dabson riuscisse a staccare il ticket per la finale. In testa alla prima semifinale, Dabson si schianta non una, ma ben due volte, chiudendo quarta. Dabson riesce ad accedere alla finale dopo una lunga battaglia con l’Australiana Breiana Whitehead prima e con la tedesca Leonie Meyer dopo. Durante la finalissima è un testa a testa tra le due leader, l’Americana Daniela Moroz e la Francese Lauriane Nolot.

La Francese, al primo giro di boa di bolina è attaccata all’Americana. Una piccola sbavatura, finisce in acqua. Veloce, velocissima, recupera per tutta la finale, ma non tanto da avvicinarsi a Moroz, che nelle acque sarde di Cagliari conquista il suo sesto titolo Mondiale: “Non mi posso lamentare, è stata una giornata fantastica, non penso che avremmo potuto fare di meglio di così, è stato davvero bellissimo. Sono qui da settimane, sono venuta ad allenarmi e penso che questa sia stata una gran scelta. Ho saltato il Campionato Europeo per venire a provare il campo di regata e questo è stato il segreto del mio successo, mi sono sentita a mio agio anche in queste condizioni di vento super oscillante.”

Che dire, una classe pazzesca, con un clima invidiabile. Sei giorni di regata intensissimi, tantissimi nuovi spunti, nuove informazioni. Chiudiamo qui a Cagliari, linea allo studio!

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