CI LASCIA UN GRANDE INTERPRETE DELLA VELA – Roberto Vencato si è spento a Trieste all’alba di venerdi 14 ottobre. Velista, velaio, allenatore, fine commentatore. Olimpico in 470 a Montreal 1976. Due Barcolane vinte. A luglio aveva compiuto 70 anni, da tempo lottava contro una malattia. L’iniziativa dei cuori in Barcolana. L’ultimo saluto sarà in mare

AGGIORNAMENTO 21.10.22 – MARTEDI 1 NOVEMBRE LA CERIMONIA IN MARE, APERTA A TUTTI IN BARCAPer espressa volontà di Roberto Vencato lo saluteremo direttamente in mare martedì 1 novembre. L’appuntamento per gli amici è fissato dalle ore 10.00 nella sala atleti, della Triestina della Vela. Lì sarà possibile lasciare un pensiero scritto o una semplice firma su un libro che poi consegneremo a Adelaide.

Alle 11.00 salperemo con il “Vela 1923” verso il mare aperto, dove immergeremo l’urna biodegradabile. Tutti coloro che lo desiderano potranno aggregarsi in barca direttamente all’entrata della Sacchetta e seguirci. Chi invece volesse imbarcarsi arrivando via terra, potrà trovare ospitalità nelle imbarcazioni dei soci della Triestina della Vela (si raccomandano scarpe con suola in gomma).

CIAO ROBY – L’ultima ondata di affetto arrivata dalla “sua” Barcolana l’ha raggiunto, ha sentito e capito. Era stremato, Roberto Vencato, da tre mesi in ospedale per l’aggravarsi della malattia contro la quale ha resistito a lungo. Lucido fino a poche ore fa, ma immobilizzato, si è arreso forse accompagnato proprio da quel vento caldo di amicizia, stima e ricordi che ha sentito provenire dal Golfo invelato. Roberto Vencato aveva compiuto 70 anni il 21 luglio scorso. Lascia la moglie Adelaide.

La sua è stata una vita dedicata alla vela, sin da bambino. A 8 anni alla Società Triestina della Vela, andava in Cadet (la deriva giovanile prima dell’Optimist, prua tagliata ma anche fiocco e spinnaker) e Flying Junior, quindi la nascita, casuale, del sodalizio con il coetaneo (e rivale in Cadet) Roberto Sponza, col quale formerà una coppia formidabile sul 470 olimpico. Insieme vincono tre titoli italiani juniores, due titoli italiani assoluti, un oro ai Giochi del Mediterraneo, e arrivano fino alla squadra azzurra per le Olimpiadi di Montreal 1976 (regate a Kingston, Ontario), dove chiudono al 14° posto con una vittoria nella seconda prova.

Olimpiadi Montreal (Kingston) 1976
Giochi del Mediterraneo

Poi è stato anche allenatore federale, ha seguito le squadre olimpiche di 470 maschile da Mosca 1980, Los Angeles 1984 e in più anche la novità del femminile a Seul 1988 e Barcellona 1992, gestendo quattro campagne olimpiche. I suoi atleti hanno collezionato 12 titoli mondiali, 5 europei, 3 medaglie ai Giochi del Mediterraneo e 11 altre medaglie.

Il tratto che lo identifica da atleta, in azione sia in mare che a terra, è la competitività: Roby vuole vincere, sempre e comunque. Insegue la vittoria con passione, dedizione e genialità. Ha l’argento vivo addosso, difficile tenerlo a bada, contenerlo, chiuderlo in una gabbia. Dal 1980 si dedica a progettare e realizzare vele. Diventerà il suo lavoro dal 1993 con la nascita della veleria Euro Sail insieme a Gianni Faiman, una attività che ha spaziato dalle derive ai maxi yacht e gli ha portato nuovi successi, riconoscimenti, una presenza sempre originale e illuminante nel mondo della vela.

Al suo attivo anche due Barcolane vinte, forse la maggiore soddisfazione per un velista triestino.

Al lavoro, a studiare vele

In anni recenti, Roby Vencato era diventato anche un saggio e fine commentatore di cose veliche. Ricordo innumerevoli sue telefonate per discutere su regate o aspetti tecnici (per tacere delle gentili e sagaci polemiche), sempre un occhio al futuro, alle tendenze, a dove ci sin dirigeva. Un tratto anche caratteriale che definisce un uomo come “timoniere”: guardare avanti, scoprire cosa c’è raffica dopo raffica. Curiosità ma anche necessità, scelta di vita, se guardi il mare davanti alla tua città e insegui con lo sguardo il fuggire in tante direzioni delle increspature blu della Bora. Qual è la direzione giusta? Roby ne ha mostrate tante, a tutti quelli che lo hanno avuto a fianco, per minuti, mesi, anni. Grazie e ciao, Roberto.

ESEQUIE – Secondo la volontà espressa da Roby, non ci saranno funerali. Amici e famigliari organizzeranno una cerimonia in mare per immergere l’urna biodegradabile con le sue ceneri. La data della cerimonia sarà resa nota prossimamente, sarà probabilmente un sabato mattina e sarà aperta a tutte le barche che vorranno accompagnare Roberto al suo mare.

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