INCHIESTA AVANTI TRA TESTIMONIANZE E POLEMICHE – “Il motoscafo arrivava da dietro, e non ha rallentato”. “Due famiglie distrutte, e gli altri a casa in Danimarca…” – PROVA CINEMATICA: FORSE A SETTEMBRE UNA SIMULAZIONE IN MARE

Tramontano le speranze di ritrovare il corpo di Anna Claudia Cartoni. Sospese a Ferragosto le ricerche, non si da pace Fernando Manzo, il marito della donna scomparsa, a sua volta ferito nello speronamento e operato alla spalla, è uscito dall’ospedale tornando a casa, ma da indagato. Anche se si ripete che l’indagine a carico di entrambi i comandanti delle due barche coinvolte è un atto dovuto, c’è chi dopo oltre un mese da quel tragico 23 luglio, nota come a subire le conseguenze più gravi dall’accaduto siano i velisti romani a bordo del Vahinè, raggiunta e travolta dal motoscafo Bibi Blue ai comandi del danese Per Horup. Uno di essi è morto nello schianto, Andrea Giorgio Coen, una è dispersa in mare, Anna Claudia Cartoni, due famiglie sono distrutte. Mentre i danesi, dei quali peraltro i giornali hanno riportato dichiarazioni e ricostruzioni dell’accaduto quantomeno fantasiose, sono tornati a casa in Danimarca.

Agli inquirenti i danesi hanno detto di aver tentato di fermare la loro corsa e di essersi trovati davanti all’improvviso il Vahinè. Semplicemente una clamorosa bugia: primo, il motoscafo arrivava da dietro, e non c’è nulla da dire se colpisce una barca che le è davanti, ha l’obbligo di evitarla e stop. In mare poi “trovarsi all’improvviso davanti” una barca è qualcosa che non è contemplabile: chi naviga e timona un mezzo, deve costantemente guardarsi intorno, e soprattutto davanti.

Le esternazioni dei danesi e l’iniziativa del loro avvocato italiano che ha chiesto l’incidente probatorio, avrebbero convinto gli inquirenti a organizzare una ricostruzione cinematica dello scontro, con tanto di ricostruzione da effettuarsi in mare, probabilmente già a settembre.

IL MESSAGGERO, PAG 11

Testimonianze da bordo del Vahinè e da osservatori che hanno visto la scena a distanza, sono però concordi nel raccontare che il motoscafo non ha rallentato mai è piombato sulla barca a vela (che aveva la randa issata), sfondando poppa e coperta, rischiando di affondarla, trascinando in mare Anna Claudia Cartoni, colpendo a morte Coen, ferendo gravemente altri due velisti a bordo. Drammatica la testimonianza di Edoardo Veneziani, ufficiale di una compagnia di navi da crociera, raccolta dal quotidiano Il Messaggero, che ha visto l’impatto mentre tornava via mare dall’Isola del Giglio: “Ho visto da lontano la scena, è stato terribile… come se un Suv andasse a impattare a 200 chilometri orari contro un’utilitaria: il motoscafo non ha fatto nessuna manovra per evitare impatto”.

Non che Horup, benchè in Danimarca, se la passi bene: indagato come Manzo per omicidio colposo e lesioni colpose, prima o poi dovrà risponderne.

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